Le Schede delle Erbe e le Monografie del sito
erbeofficinali.org sono il risultato di ricerche effettuate su testi
specialistici e su Internet, elaborate da esperti per dare agli utenti una visione
immediata circa le caratteristiche salienti della pianta medicinale studiata.
La quantità e l'accuratezza delle informazioni riportate può far considerare
la raccolta di questi dati un vero e proprio PRONTUARIO ENCICLOPEDICO DELLE ERBE E PIANTE
MEDICINALI.
È stato dato particolare rilievo alla tossicità ed alle avvertenze per l'uso
in terapia. Tali indicazioni non hanno la finalità di incentivare l'automedicazione
o di sostituire il lavoro professionale del medico o di altri specialisti del
campo. Prima di utilizzare qualsiasi erba -anche se ritenuta innocua- è
consigliabile rivolgersi al proprio medico che potrà valutare forme, dosi di
assunzione ed eventuali interazioni con altre sostanze assunte o in relazione
alle patologie sofferte.
In particolare le sezioni Proprietà e Indicazioni non rappresentano
un riassunto scientifico testato delle proprietà terapeutiche effettive della pianta
(molto spesso alcune proprietà terapeutiche non sono state studiate
sufficientemente e sono descritte in quanto patrimonio storico della medicina popolare dei tempi antichi).
La simbologia usata nelle
Schede attribuisce realisticamente una attività terapeutica maggiore o minore
ad ogni voce delle proprietà curative, ma ciò avviene in relazione alle note
terapeutiche, alle controindicazioni ed alle avvertenze sull'utilizzo, nonché
alla forma estrattiva presa in considerazione.
In ogni caso il lavoro svolto da erbeofficinali.org e dai
suoi collaboratori vuole contribuire alla moderna conoscenza delle piante
medicinali riconoscendo il ruolo attuale della scienza e della medicina senza
dimenticare come il genere umano potesse curarsi prima dell'avvento dei
farmaci di sintesi.
Le notizie, le formule, le tisane, le pagine specialistiche e le
monografie pubblicate in erbeofficinali.org non costituiscono, quindi,
un prontuario fitofarmaceutico o medico per il "far da sé".
Nessun danno alle persone o animali può essere imputato all'uso derivante delle notizie pubblicate
e diffuse dall'autore sul sito web erbeofficinali.org o su applicazione per apparecchio mobile.
"L'automedicazione (autoprescrizione), sebbene diffusa, non dovrebbe in effetti preoccupare più di tanto visto che alcuni prodotti da banco, i farmaci OTC (over the counter), sono più attivi degli stessi medicamenti naturali. Il problema piuttosto è di sapere cosa si sta curando.
Un mal di testa occasionale, una digestione lunga e fastidiosa, un'insonnia che fa la sua comparsa di tanto in tanto, una stitichezza improvvisa sono condizioni che in genere ricevono un trattamento non medico, ma seguono la strada dell'automedicazione. Ben diverso è invece un disturbo cardiaco che richiede l'intervento del medico ed una terapia appropriata da controllare in ambito ambulatoriale. Ad ogni modo deve far preoccupare, e seriamente, chi nel consigliare un rimedio erboristico dà indicazioni approssimative sul dosaggio da praticare e sulle affezioni da curare e lascia intendere che le droghe vegetali sono completamente innocue perché 'naturali'. Non è più accettabile oggi la tendenza a considerare tossici solo i composti chimici di sintesi, come se i composti naturali non provocassero effetti collaterali e tossici a determinate dosi. Il fatto è che l'innocuità (sicurezza) di una droga vegetale non dipende assolutamente dalla sua provenienza 'naturale', bensì dal suo corretto impiego: l'impiego è corretto se si conosce il paziente e quindi il disturbo che si intende curare, se si limita l'intervento terapeutico al tempo strettamente necessario, se il dosaggio non è troppo alto, ma appropriato, se la scelta della droga è stata fatta con cura e se il prodotto impiegato (droga o preparato farmaceutico) è standardizzato (e non semplicemente titolato per il suo componente più attivo o più abbondante).
Ad esempio le droghe che contengono saponine si prestano a diverse applicazioni pratiche, ma il dosaggio, la durata del trattamento, la variabilità nel contenuto in saponine, in funzione anche della specie vegetale scelta, sono fattori che possono condizionare la comparsa di effetti spiacevoli (vomito e gravi irritazioni a carico del gastrointestinale) in luogo dell'effetto espettorante. Lo stesso dicasi per gli oli essenziali, espettoranti, antisettici, largamente impiegati anche in preparazioni aperitive e digestive, che possono diventare, a dosi eccessive ed in pazienti di una certa età (troppo giovani o in età avanzata), irritanti per le mucose del tratto digerente o addirittura convulsivanti. Anche il succo di patate fresche può provocare disturbi visivi se impiegato di frequente, piuttosto che occasionalmente ed in assenza di una precisa indicazione.
Un altro motivo di preoccupazione deriva poi da fatto che oggi si cerca di attribuire al prodotto naturale una maggiore efficacia terapeutica rispetto a quello di sintesi.
Questi concetti, ritenuti dogmi da molti che operano nel settore delle droghe vegetali (la droga non fa male, ma cura soltanto; la droga è più attiva del farmaco di sintesi), hanno screditato la validità delle droghe vegetali in campo terapeutico.
Per questo è opportuno che la prescrizione e la dispensazione del preparato erboristico vengano fatte da operatori sanitari professionisti e che l'automedicazione sia in qualche modo controllata."
Tratto da "F.Capasso - G.Grandolini - Fitofarmacia - Ed Springer"
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