DESCRIZIONE BOTANICA espandi ⇩ riduci ⇧
ERBACEA ANNUALE ALTA FINO A 1 METRO, GLABRA. FUSTO ERETTO, RAMIFICATO IN ALTO. FOGLIE BASALI PENNATOSETTE, CON LACINIE LINEARI; FOGLIE CAULINE PROGRESSIVAMENTE RIDOTTE. INFIORESCENZA A OMBRELLA COMPOSTA, EMISFERICA, CON NUMEROSI RAGGI RIGIDI E FRUTTIFERI CHE SI CONTRAGGONO A MATURAZIONE. FIORI PICCOLI, BIANCHI, CON 5 PETALI. FRUTTO È UN ACHENIO OVOIDE, APPIATTITO, CON COSTE PROMINENTI.
HABITAT espandi ⇩ riduci ⇧
Pianta originaria del bacino del Mediterraneo, in particolare dell'Europa meridionale e del Nord Africa. Si è naturalizzata in diverse altre regioni temperate del mondo. Predilige habitat aperti e soleggiati, come terreni incolti, bordi di campi coltivati, pascoli aridi e zone ruderali. Cresce su suoli argillosi o sassosi, spesso calcarei, e si adatta bene a climi caldi e secchi. In Italia è diffusa soprattutto nelle regioni centro-meridionali e insulari, spingendosi fino a medie altitudini. Viene anche coltivata in alcune aree per le sue proprietà medicinali e come pianta ornamentale.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) espandi ⇩ riduci ⇧
ESTATE, CON LA RACCOLTA DEI FRUTTI (ACHENI) A PIENA MATURAZIONE, TRA LUGLIO E SETTEMBRE NELL’EMISFERO NORD. IN CLIMI PIÙ CALDI PUÒ PROTRARSI FINO A OTTOBRE, QUANDO I SEMI SONO BEN SVILUPPATI E RICCHI IN PRINCIPI ATTIVI (ES. VISNAGINA)
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) FRUTTI (DIACHENI E MERICARPI)
ODORI DELLA DROGA ERBACEO, PUNGENTE, CON NOTE TERPENICHE E LIEVI SFUMATURE AMAROGNOLE E BALSAMICHE
CONTROINDICAZIONI PUÒ DARE ALLE LUNGHE QUALCHE DISTURBO COME NAUSEA-DISAPPETENZA-INSONNIA-CHE SCOMPARE SUBITO SOSPENDENDO LA SOMMINISTRAZIONE.
AVVERTENZE QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.
NOTE DI FITOTERAPIA espandi ⇩ riduci ⇧
La kellina ha buone proprietà spasmolitiche sulla muscolatura liscia di coronarie - bronchi e vie urinarie ma non è utilizzabile in fitoterapia. Inoltre la pianta è fotosensibilizzante.
UTILE DA SAPERE espandi ⇩ riduci ⇧
PIANTE CON FUROCUMARINE
Le sostanze furocumariniche, note anche come psoraleni, sono caratterizzate da un'azione fotosensibilizzante per la quale determinano eritema, abbronzamento o pigmentazione cutanea dopo l'esposizione ai raggi solari. Per questo sono utili in terapia. Se usate con luce ultravioletta a bassa frequenza, sono efficaci nel trattamento di psoriasi, vitiligo e micosi fungine. Pare che possano indurre il cancro della pelle ma le opinioni del mondo scientifico non sono concordi. Di sicuro le furocumarine possono portare a un alterazione del DNA cellulare, pertanto è bene non esporsi alla luce solare dopo essere venuti in contatto o aver usato sulla cute estratti delle piante contenenti questi principi attivi. + assolutamente sconsigliato l'uso cosmetico e abbronzante di essenze di agrumi, Lime e Bergamotto, che, nel migliore dei casi, possono provocare facilmente ustioni gravi della pelle (pare che l'olio di Arancio dolce, invece, non abbia attività fototossica). Altre piante ad azione fototossica sono: Appio, Spondilio, Ruta, Sedano selvatico, Iperico (vedere i riferimenti bibliografici).
[Tratto da: Benigni-Capra-Cattorini "Piante medicinali"]
[Chimica Farmacologia e Terapia"; A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"]
NOTE VARIE E STORICHE espandi ⇩ riduci ⇧
Viene chiamata erba cura-denti perché i raggi della infiorescenza sono usati come stuzzicadenti dalle popolazioni mediterranee.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
Bruneton, J. (2009). Pharmacognosy, Phytochemistry, Medicinal Plants. Lavoisier.
ESCOP Monographs (2003). The Scientific Foundation for Herbal Medicinal Products. Thieme.
Evans, W. C. (2009). Trease and Evans' Pharmacognosy. Saunders.