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PRUNO VIRGINIANO
Prunus serotina Ehrh.-Willd.

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TOSSICITÀ: NESSUNA

SCHEDA BOTANICA

CLASSIFICAZIONE
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Rosidae
Ordine: Rosales
Famiglia:
Sottofamiglia: Spiraeoideae
Tribù: Pruneae

NOMI POPOLARI
espandi ⇩ riduci ⇧ Alabama Cherry, Black Cherry, Black Choke, Black Chokecherry, Cabinet Cherry, Rum Cherry, Wild Black Cherry, Wild Cherry

SINONIMI BOTANICI
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Prunus canadensis Poiret, Cerasus semperflorens DC., Padus serotina Borckhn., Padus virginiana Mill., Prunus virginiana Miller, Cerasus serotina Loisel, Cerasus virginiana Miller

DESCRIZIONE BOTANICA
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ALBERO DECIDUO ALTO FINO A 20-30 M CON CORTECCIA LISCIA BRUNO-NERASTRA CHE ODORA DI MANDORLA AMARA SE SCALFITA. FOGLIE ALTERNE, SEMPLICI, LANCEOLATE O OBOVATE, CON MARGINE FINEMENTE SEGHETTATO E APICE ACUMINATO, GLABRE E LUCIDE SUPERIORMENTE. FIORI BIANCHI, PICCOLI, IN RACEMI PENDULI. FRUTTI SONO PICCOLE DRUPE GLOBOSE NERO-VIOLACEE, DOLCIASTRE.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI

____ BIANCO

FIORITURA O ANTESI
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MAGGIO, GIUGNO, PRIMAVERA, INIZIO ESTATE

HABITAT
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Si adatta a una vasta gamma di habitat. Predilige boschi in fase di successione precoce, come quelli che si formano dopo disboscamenti, abbandono di terreni agricoli, danni da vento o incendi. Si trova anche in habitat di margine, frammenti forestali stretti o filari di alberi, e in alcuni habitat più aperti come savane e pianure alluvionali umide di regioni aride. La specie ha un ampio areale e i suoi requisiti ambientali variano a livello regionale. Cresce su siti con diverse condizioni di umidità, ma è più abbondante su suoli mesici. Tollera un'ampia varietà di condizioni del suolo avverse, specialmente suoli acidi, ed è moderatamente tollerante a suoli rocciosi e argille mal drenate. Si trova più frequentemente su terreni con tessiture che vanno dal franco sabbioso al franco argilloso-limoso, spesso con fragipan che impediscono il drenaggio e la crescita delle radici sotto un sottile strato superficiale. È più abbondante sull'altopiano Allegheny, dove si trova su tutti i tipi di suolo ed è generalmente più comune sui pendii esposti a est e nord a quote inferiori. Nelle regioni meridionali degli Appalachi è più comune a quote più elevate e in questa regione è più limitato a siti con suoli più ricchi. Nella parte settentrionale del suo areale, si trova su siti relativamente più secchi, come foreste di querce e savane nel Wisconsin meridionale. Nelle aree intorno ai Grandi Laghi richiede suoli profondi e ben drenati ed è meno comune su siti mal drenati. Nel sud-ovest, è confinato a canyon e pianure alluvionali. È assente dalle foreste mature a baldacchino chiuso, tranne dove si sono verificati disturbi isolati, come danni da vento. L'uomo ha aumentato la prevalenza di questa specie, principalmente attraverso il disboscamento, che tende a favorire la crescita di un gran numero di plantule di ciliegio nero in pieno sole, e attraverso la creazione di più habitat di margine e frammenti forestali o filari di alberi isolati e stretti.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025

SCHEDA FITOTERAPIA

DROGA UTILIZZATA
(Parte utilizzata a scopo fitoterapico)
CORTECCIA DEI RAMI E DEL TRONCO
SAPORI DELLA DROGA
AROMATICO
PRINCIPI ATTIVI
espandi ⇩ riduci ⇧ 1. Glicosidi cianogenici (principali responsabili della tossicità)
Prunasina (precursore dell’acido cianidrico, HCN).

Amigdalina (presente soprattutto nei semi e nelle foglie).

2. Composti fenolici e flavonoidi
Acido clorogenico (antiossidante).

Quercetina e suoi derivati (attività antinfiammatoria).

Catechine (antiossidanti).

Antocianidine (nelle bacche mature).

3. Tannini
Condensati (proantocianidine) e idrolizzabili (presenti nella corteccia).

4. Altri composti
Triterpeni (es. acido ursolico).

Oli essenziali (tracce nelle foglie e nella corteccia).

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE

  • ------
  • ++ASMA BRONCHIALE E BRONCOSPASMO
    ++SPASMOLITICO VIE RESPIRATORIE
    +BRONCODILATATORE ANTIASMATICO
    +DEPRIMENTE CENTRI BULBARI
    +SEDATIVO RESPIRATORIO
    +TOSSE
    +TOSSI CONVULSE E PERTOSSE
    +TUSSIFUGO E SEDATIVO DELLA TOSSE
    +VOMITI INCOERCIBILI E CINETOSI

    ORGANI INTERESSATI
    BRONCHI E BRONCHIOLI
    CERVELLO E CORTECCIA CEREBRALE
    MUSCOLATURA LISCIA
    ORGANI E-O TESSUTI DI VARI...
    SISTEMA NERVOSO AUTONOMO...
    SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    VIE AEREE SUPERIORI
    VIE RESPIRATORIE
    CONTROINDICAZIONI
    NESSUNA CONTROINDICAZIONE ALLE DOSI TERAPEUTICHE NORMALI ECCETTO IPERSENSIBILITA´ INDIVIDUALE.

    SCHEDA NOTIZIE E VARIE

    BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
    1. Nahrstedt, A. (1987). "Cyanogenic compounds as protecting agents for organisms." Plant Systematics and Evolution, 150(1-2), 35-47.
    2. Vetter, J. (2000). "Plant cyanogenic glycosides." Toxicon, 38(1), 11-36.
    3. Santos-Buelga, C., & Scalbert, A. (2000). "Proanthocyanidins and tannin-like compounds – nature, occurrence, dietary intake and effects on nutrition and health." Journal of the Science of Food and Agriculture, 80(7), 1094-1117.
    4. Silva, S., et al. (2020). "Prunus serotina Ehrh.: A review of its ethnobotany, phytochemistry, and pharmacological properties." Plants, 9(5), 587.
    5. Duke, J. A. (2002). Handbook of Medicinal Herbs (2nd ed.). CRC Press.
    6. Moerman, D. E. (1998). Native American Ethnobotany. Timber Press.