La Cannabis terapeuticaPrimi passi in Italia per l'uso medicinale o come cura palliativa per cancro, sclerosi multipla e SLA
La Canapa indiana (Cannabis sativa L.) possiede moltissimi principi attivi, molti dei quali in fase di studio, come del resto per molte altre piante. Tra i principali fitocomplessi ne sono stati identificati alcuni con proprietà terapeutiche scientificamente riconosciute come, per es. il THC (Δ9-tetraidrocannabinolo) ed il CBD (cannabidiolo).
Nei fitocomplessi attivi della Canapa indiana sono presenti anche terpeni (con proprietà antiinfiammatorie e analgesiche) ed altri cannabinoidi (CBG, THCV e CBDV), alcuni dei quali fungono da antagonisti o modulanti gli effetti psicotropi prodotti dal THC.
Il CBD (da non confondere col CBN - cannabinolo metabolita del THC), è un fitocannabinoide importante tra i circa 85 attivi identificati nella pianta della Cannabis sativa L. e può rappresentare fino al 40% del totale dei cannabinoidi nell'estratto della pianta.
Tutto ciò ha costituito uno stimolo per la ricerca delle proprietà farmacologiche del CBD e del suo potenziale campo di applicazione terapeutica su una vasta gamma di disturbi psichiatrici e non psichiatrici come ansia, depressione e psicosi. Lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, ricco di specialisti istruiti opportunamente dal CRA-CIN ed in particolare dall'istituto di Rovigo, sarà il produttore ufficiale di cannabis-terapeutica da distribuire in farmacia entro il 2015. Scheda della Canapa indiana o sativa |