La scelta vegetarianaIllustrare lo scenario della cultura alimentare vegetariana è un compito al contempo stimolante e complesso. Stimolante, perché permette di discutere sulle scelte che sono alla base di chi prende la strada del vegetarianesimo, e complesso, perché nella moltitudine di informazioni che si possono trovare al riguardo, è necessario operare delle scelte definendo ciò a cui è più importante dar voce.La cultura vegetariana si è diffusa in Italia negli anni settanta. Prima, nel dopoguerra, la carne in tavola era un "lusso" per le feste comandate e il salame in cantina un vero e proprio tesoro. Poi carne tutti i giorni, in scatola, bollita, arrosto, allo spiedo, in salsa e anche carne artificiale. Carne fino a non poterne più! Oggi, l'eccessivo consumo di carne, sta portando alla rottura dell'equilibrio tra l'uomo e la natura e a pagarne le conseguenze è sia l'ambiente che l'essere umano. Non a caso, numerose ricerche scientifiche hanno ormai reso noto lo stretto legame che intercorre tra l'alimentazione moderna e le malattie cardiovascolari, obesità e forme tumorali. Avvicinarsi alla cucina vegetariana![]() ![]() A mio parere, è importante pensare che prepararsi da mangiare non è una perdita di tempo: se è vero che siamo ciò che mangiamo, allora è il tempo speso meglio. Così come è importante guardare con occhio critico al supermercato e ai suoi numerosi cugini e riprenderci il titolo di consumatori consapevoli. Le motivazioni alla base della scelta vegetarianaLa scelta etica![]() La scelta ambientale In un mondo che ha fame, il consumo di carne costituisce uno spreco enorme. I prodotti agricoli a livello mondiale sarebbero sufficienti a sfamare tutti, se non fossero in gran parte utilizzati per alimentare gli animali destinati alle nostre tavole. La scelta salutistica ![]() Una piccola grande curiosità: numerose sono le celebrità, di tutte le epoche, che hanno fatto una scelta alimentare vegetariana. Mahatma Gandhi, Martin Luther King, Albert Einstein, Richard Wagner, Franz Kafka, Leonardo Da Vinci, Pitagora... e molti altri. Invito tutti a non fermarsi qui, ad approfondire le proprie conoscenze perché l'informazione -ormai alla portata di tutti- e la presa di coscienza, sono alla base delle scelte alimentari che potranno concorrere, a loro volta, a migliorare le condizioni future dell'ambiente e della vita sul nostro pianeta. Voglio infine sottolineare che il gusto di un pasto senza carne o pesce, dal punto di vista organolettico, non ha niente da invidiare ad un pasto classico moderno. Anche se inizialmente i nuovi sapori potranno sembrare meno intensi, in un secondo momento si rivelaranno nuovi e gradevolmente inattesi, lasciando in bocca quella sensazione di buono e naturale. Per questo riporto di seguito alcune mie semplici ricette con l'augurio di aver stimolato la vostra curiosità per una prova a favore della scelta vegetariana.
Febbraio 2015 |