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ANNATTO
Bixa orellana L.

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TOSSICITÀ NON STUDIATA O NON DISPONIBILE

EFFICACIA NON UTILIZZABILE


 Noo 


SCHEDA BOTANICA

CLASSIFICAZIONE
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Dilleniidae
Ordine: Violales
Famiglia:
NOMI POPOLARI
espandi ⇩ riduci ⇧ Arnotta, Annotta, Albero Del Rossetto, Achiote, Achiotillo, Lipstick Tree, Achiote, Urucum, Anato, Arnato, Bija, Bijol, Bixa, Hat-ronga, Senduri, Khendur-goch, Jolandhar, Latkon-jorat, Latkan, Aploppas, Arnatto, Lipstick Tree, Sindooram, Pimentao Doce, Senthuram, Kuppamanjal, Shendari, Kumkumapoovu, Kurannumannal, Shendri, Sendur Goss (Ass.), Kunguma Poo, Annatto, Kesri

SINONIMI BOTANICI
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Bixa Acuminata Boj., Bixa Americana Poir., Bixa Katangensis Delpierre, Bixa Odorata Ruiz & Pav. Ex G.Don, Bixa Orellana Var. Leiocarpa (Kuntze) Standl. & L.O.Williams, Bixa Orleana Noronha, Bixa Purpurea Sweet, Bixa Tinctaria Salisb., Bixa Upatensis Ram.Goyena, Orellana Americana (Poir.) Kuntze, Orellana Americana Var. Leiocarpa Kuntze, Orellana Orellana (L.) Kuntze

DESCRIZIONE BOTANICA
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ARBUSTO O PICCOLO ALBERO SEMPREVERDE ALTO FINO A 6-10 METRI. CHIOMA ESPANSA. FOGLIE ALTERNE, OVATE O CORDATE, LUNGAMENTE PICCIOLATE, GLABRE, DI COLORE VERDE CHIARO. FIORI ERMAFRODITI, ROSA O BIANCHI, RIUNITI IN PANNOCCHIE TERMINALI. FRUTTO È UNA CAPSULA GLOBOSA O OVOIDE, SPINOSA, DI COLORE ROSSO-MARRONE A MATURAZIONE, CONTENENTE NUMEROSI SEMI ROSSO-ARANCIO RICOPERTI DA UNA POLPA COLORANTE.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI

____ BIANCO
____ BIANCO-ROSATO
____ ROSA-VIOLACEO

FIORITURA O ANTESI
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LUGLIO, AGOSTO, SETTEMBRE, OTTOBRE, NOVEMBRE, DICEMBRE, GENNAIO IN RELAZIONE ALLA LATITUDINE ED ALLA ZONA

HABITAT
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Originario delle regioni tropicali dell'America, dal Messico al Sud America. Sebbene la sua esatta origine non sia del tutto chiara a causa della sua antica coltivazione, si ritiene che provenga dalle zone umide tropicali. <br /> Oggi è ampiamente coltivato in molte regioni tropicali e subtropicali del mondo, tra cui i Caraibi, l'Africa, l'India e il Sud-est asiatico, principalmente per il colorante naturale estratto dai suoi semi. Cresce bene in climi caldi e umidi, con temperature ideali tra i 20°C e i 38°C. Predilige terreni ben drenati, da leggermente acidi a leggermente alcalini, e necessita di pieno sole per una crescita ottimale e una buona produzione di frutti.<br /> Si adatta a diversi tipi di suolo, inclusi terreni poveri, ma prospera meglio in suoli fertili e ricchi di materia organica. Può crescere sia in pianura che in zone collinari fino a circa 1750 metri di altitudine. Nelle regioni in cui è coltivato da lungo tempo, si può trovare occasionalmente naturalizzato al di fuori delle piantagioni.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025

SCHEDA FITOTERAPIA

PERIODO BALSAMICO
(Periodo di raccolta della droga)
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GENERALMENTE TRA FINE ESTATE E AUTUNNO (EMISFERO NORD: SETTEMBRE-DICEMBRE; EMISFERO SUD: MARZO-GIUGNO). I FRUTTI SONO PRONTI QUANDO LE CAPSULE SI APRONO. IN CLIMI TROPICALI PUÒ FIORIRE E FRUTTIFICARE PIÙ VOLTE L'ANNO
DROGA UTILIZZATA
(Parte utilizzata a scopo fitoterapico)
SEMI E, IN MISURA MINORE, DALL'ARILLO ROSSO CHE LI RICOPRE (RICCO IN PIGMENTI CAROTENOIDI, COME BIXINA E NORBIXINA). MENO FREQUENTEMENTE SI IMPIEGANO LE FOGLIE O LA CORTECCIA PER USI TRADIZIONALI. I SEMI, ESSICCATI O TRASFORMATI IN PASTA/ESTRATTO, SONO APPREZZATI COME COLORANTE ALIMENTARE E IN FITOTERAPIA PER LE PROPRIETÀ ANTIOSSIDANTI
ODORI DELLA DROGA
TERROSO-LEGNOSO, CON NOTE LIEVEMENTE SPEZIATE, MUSCHIATE E UN TOCCO ERBACEO-DOLCIASTRO, DOVUTO AI CAROTENOIDI
SAPORI DELLA DROGA
TERROSO E LEGGERMENTE AMARO, CON NOTE PICCANTI-SPEZIATE E UNA SOTTILE DOLCEZZA, MENTRE L'ARILLO PUò RISULTARE LIEVEMENTE ASTRINGENTE
PRINCIPI ATTIVI
espandi ⇩ riduci ⇧ Carotenoidi: bixina, norbixina, orellina, crocetina
Triterpeni: lupeolo, beta-sitosterolo, stigmasterolo
Flavonoidi: vitexina, isovitexina, apigenina
Acidi fenolici: acido protocatecuico, acido vanillico, acido siringico
Oli volatili: beta-cariofillene, alfa-umulene, delta-cadinene

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE

  • ------
  • +++COLORANTE

    CONTROINDICAZIONI
    POSSIBILI ALLERGIE, INTERAZIONI CON FARMACI, EVITARE IN GRAVIDANZA/ALLATTAMENTO, USO PROLUNGATO PUÒ CAUSARE DISTURBI GASTRICI, ATTENZIONE IN SOGGETTI SENSIBILI AI CAROTENOIDI
    AVVERTENZE
    POSSIBILI REAZIONI ALLERGICHE, INTERAZIONI CON FARMACI METABOLIZZATI DAL CYP3A4, USO CAUTELATIVO IN GRAVIDANZA/ALLATTAMENTO, EVITARE DOSAGGI ELEVATI, MONITORARE EFFETTI GASTROINTESTINALI, SENSIBILITÀ INDIVIDUALE AL COLORANTE.
    NOTE DI FITOTERAPIA
    espandi ⇩ riduci ⇧ Non sono stati trovati dati attendibili sulla tossicità di questa pianta.

    SCHEDA NOTIZIE E VARIE

    NOTE VARIE E STORICHE
    espandi ⇩ riduci ⇧
    L'Annatto non è utilizzato per le sue proprietà terapeutiche ma solo per il suo potere colorante che viene sfruttato in campo alimentare in bevande, dolci, oli, carni, gelati, formaggi, snack, sughi e prodotti da forno. È impiegato anche nei prodotti cosmetici come colorante per i capelli. La bixina è il colorante giallo più stabile ma soggetto a diventare instabile con la conservazione o al calore.

    Originariamente i nativi del Nord, Centro e Sud America ricavavano dai semi un colorante rosso per il corpo e un rossetto. Per questo motivo, l'Annatto è chiamato anche l'albero del rossetto.

    Nella cucina messicana la pasta di Achiote è una spezia fondamentale. Viene preparata con i semi rossi della pianta tritati ed impastati con altre spezie.
    BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
  • Tiwari, A. K., & Kakkar, B. (2009). Bixa orellana L.: A phytochemical review. Natural Product Radiance, 8(2), 170-177.
  • Vilar, D. A., et al. (2014). Traditional uses, chemical constituents, and biological activities of Bixa orellana L. Phytochemistry Reviews, 13(4), 813-829.
  • Radhika, B., et al. (2012). Pharmacological activities of Bixa orellana L. - A review. International Journal of Pharmaceutical Sciences and Research, 3(3), 699-705.