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FAVA DI ST. IGNAZIO
Strychnos Ignatii Bergius

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TOSSICITÀ: VELENOSA O LETALE *

SCHEDA BOTANICA

CLASSIFICAZIONE
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Asteridae
Ordine: Gentianales
Famiglia:
Tribù: Strychneae

NOMI POPOLARI
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Ignazia amara, Iagasur, Noce pepita, Fava indica, Fava febbrifuga, Jesuits bean, Liu song kouo

SINONIMI BOTANICI
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Strychnos Multiflora Bent., Ignatia Amara L.f., Ignatiana Philippinica Lour., Strychnos Hainanensis Merr. & Chun, Strychnos Ovalifolia Wall. Ex G. Don, Strychnos 1 Philippensis Blanco, Strychnos Tieute Lesch.

DESCRIZIONE BOTANICA
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ALBERO O ARBUSTO RAMPICANTE SEMPREVERDE CON RAMI LISCI E LUCIDI. LE FOGLIE SONO OPPOSTE, GRANDI, OVATE O ELLITTICHE, CON APICE ACUTO E BASE ARROTONDATA, GLABRE E CORIACEE, CON TRE NERVATURE PRINCIPALI EVIDENTI. I FIORI SONO PICCOLI, PROFUMATI, DI COLORE BIANCO O VERDASTRO, RIUNITI IN CIME ASCELLARI. LA COROLLA TUBOLARE CON CINQUE LOBI REVOLUTI. GLI STAMI SONO CINQUE, INSERITI NEL TUBO COROLLINO. L'OVARIO SUPERO, BILOCULARE, CONTENENTE NUMEROSI OVULI. IL FRUTTO UNA BACCA GLOBOSA DI COLORE GIALLO-ARANCIO A MATURAZIONE, CONTENENTE NUMEROSI SEMI DISCOIDALI APPIATTITI, DI COLORE GRIGIO-BIANCASTRO, MOLTO DURI E TOSSICI (FAVE DI SANT'IGNAZIO).

COLORI OSSERVATI NEI FIORI

____ BIANCO
____ BIANCO-VERDASTRO
____ ROSA
____ ROSSICCIO

FIORITURA O ANTESI
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STAGIONE SECCA (NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO), CON FRUTTIFICAZIONE TRA APRILE E GIUGNO

HABITAT
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Originaria delle Filippine e di alcune parti dell'Indonesia (isole Molucche). Predilige foreste pluviali tropicali umide e calde, crescendo spesso in aree costiere o in prossimit di corsi d'acqua. Si arrampica su altri alberi per raggiungere la luce solare. La specie si sviluppa in climi tropicali con elevate precipitazioni e temperature costanti, tipici delle foreste equatoriali. La sua distribuzione limitata a queste specifiche regioni del Sud-est asiatico.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025

SCHEDA FITOTERAPIA

PERIODO BALSAMICO
(Periodo di raccolta della droga)
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STAGIONE SECCA, CON RACCOLTA OTTIMALE DEI FRUTTI MATURI TRA FEBBRAIO E APRILE, QUANDO LA CONCENTRAZIONE DI ALCALOIDI (STRICNINA, BRUCINA) MASSIMA
DROGA UTILIZZATA
(Parte utilizzata a scopo fitoterapico)
SEMI MATURI ED ESSICCATI
ODORI DELLA DROGA
ACRE E LEGNOSO, CON NOTE AMARE E TERROSE, SIMILE ALLA NOCE MOSCATA MA PI PUNGENTE. POCO AROMATICO, CON UN SOTTILE SENTORE METALLICO
SAPORI DELLA DROGA
INTENSAMENTE AMARO E PERSISTENTE, CON NOTE METALLICHE E CAUSTICHE, SEGUITO DA UNA SENSAZIONE BRUCIANTE LINGUALE E FARINGEA
ANCHE MINUSCOLE QUANTIT SONO ALTAMENTE TOSSICHE (LA STRICNINA PROVOCA CONVULSIONI MORTALI)
PRINCIPI ATTIVI
.....espandi↓ Alcaloidi: stricnina, brucina, igasurina, vomicina, colubrina
Acidi organici: acido igasurico, acido caffeico, acido clorogenico
Flavonoidi: rutina, quercetina, kaempferolo
Triterpenoidi: acido oleanolico, acido ursolico
Steroli: beta sitosterolo, stigmasterolo
Glicosidi: loganina, secologanina
Tannini: acido gallico, catechine

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE *

  • Con evidenze scientifiche
  • NooAMARO TONICO
    NooNON UTILIZZABILE IN AUTOTERAPIA
    !!USO OMEOPATICO
  • Con riscontro positivo in fitoterapia
  • NooNEUROTONICO - TONICO NERVINO - TONICO CEREBRALE

    Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
    Le funzioni terapeutiche sono riportate a solo titolo indicativo e non applicabili in fitoterapia. Praticamente non viene usata in terapia

  • Bruneton, J. (2009). *Pharmacognosy of Toxic Plants*. Lavoisier
  • WHO (2021). *Toxicological Monograph on Strychnos spp.*
  • Neuwinger, H.D. (1996). *African Ethnobotany: Poisons and Drugs*
  • ORGANI INTERESSATI
    CERVELLO
    ORGANI DIGESTIVI
    SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    STOMACO
    CONTROINDICAZIONI *
    GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, EPILESSIA, IPERTENSIONE, DISTURBI CARDIACI, ANSIA, INSONNIA, ULCERE GASTRICHE, MALATTIE NEUROLOGICHE, INSUFFICIENZA EPATICA/RENALE, ET PEDIATRICA, INTERAZIONI CON STIMOLANTI DEL SNC, USO CONCOMITANTE CON ANTIDEPRESSIVI, SOGGETTI ANZIANI, ALLERGIA ACCERTATA, PATOLOGIE RESPIRATORIE.
    LA STRICNINA LETALE ANCHE IN MICRODOSI (DL50: 1-2 MG/KG). VIETATO L'USO FITOTERAPICO NON SUPERVISIONATO
    AVVERTENZE *
    USARE SOLO SOTTO STRETTO CONTROLLO MEDICO, EVITARE DOSAGGI ELEVATI, MONITORARE SINTOMI NEUROLOGICI, SOSPENDERE IN CASO DI TREMORI MUSCOLARI, NON ASSOCIARE AD ALTRI STIMOLANTI, CONSERVARE LONTANO DA BAMBINI, LIMITARE LA DURATA DEL TRATTAMENTO, EVITARE ATTIVIT RISCHIOSE.1 SEME PU ESSERE LETALE PER UN ADULTO


    INTERAZIONI O INCOMPATIBILITA
    ALCOL
    CAFFEINA
    DIGOSSINA
    DIURETICI
    FARMACI ANTIDEPRESSIVI I-MAO
    FARMACI ANTIEPILETTICI
    FARMACI BETABLOCCANTI
    FARMACI CARDIOATTIVI O CARDIOTONICI
    FARMACI DIURETICI DI SINTESI
    FARMACI PSICOTROPI
    FARMACI SEDATIVI
    OPPIACEI
    NOTE DI FITOTERAPIA *
    PROTOCOLLO DI EMERGENZA PER .....espandi↓
    PROTOCOLLO DI EMERGENZA PER AVVELENAMENTO DA Strychnos ignatii (Fava di Sant'Ignazio)

    PRIMI SOCCORSI IMMEDIATI
    Rimuovere immediatamente ogni residuo vegetale dalla bocca
    Sciacquare con acqua (NON provocare il vomito rischio convulsioni)
    Somministrare carbone attivo (1 g/kg di peso corporeo)
    Posizione laterale di sicurezza se compaiono spasmi

    CHIAMATA D'EMERGENZA
    Italia: Centro Antiveleni di Milano 02 66101029
    Europa: Numero unico emergenze 112
    Specificare:
    "Avvelenamento da stricnina"
    Numero semi ingeriti (se noto)
    Orario ingestione

    SINTOMI DA TOSSICIT DA STRICNINA
    10-20 minuti:
    Rigidit muscolare (facciale/nucale)
    Iperriflessia
    30-60 minuti:
    Convulsioni toniche (opistotono)
    Asfissia da paralisi diaframmatica
    Oltre 1 ora:
    Morte per arresto respiratorio

    TRATTAMENTO OSPEDALIERO URGENTE
    Anticonvulsivanti:
    Diazepam (0,3 mg/kg EV)
    Barbiturici in casi gravi
    Supporto vitale:
    Intubazione e ventilazione meccanica
    Blocco neuromuscolare (per evitare fratture da convulsioni)
    Monitoraggio:
    ECG (aritmie fatali)
    CK (rabdomiolisi da spasmi)

    ASSOLUTAMENTE DA EVITARE
    Stimoli luminosi/sonori (scatenano convulsioni)
    Somministrare latte/alcol
    Tentare contenimento fisico durante gli spasmi

    PROGNOSI
    Mortalit: >90% senza trattamento
    Sopravvivenza possibile solo con terapia entro 30 minuti

    Fonti:
  • WHO (2021). *Emergency Guidelines for Strychnine Poisoning*
  • EMA (2020). *Toxicological Report on Strychnos spp.*

  • ATTENZIONE: Ogni caso va denunciato alle autorit sanitarie.
    Sorveglianza alle reazioni avverse *
    QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.

    SCHEDA NOTIZIE E VARIE

    ALCALOIDI
    UTILE DA SAPERE
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    PROPRIET DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI: Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicit dissuadono gli animali dal mangiarle. Attivit biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio. Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono: Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio) Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china) Stimolanti: Caffeina (da caff e t), nicotina (dal tabacco) Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio) Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar) Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino) Tossicit: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi molto vicina alla dose tossica. Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi: Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con propriet analgesiche e sedative. China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici. Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici. Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso estremamente pericoloso. Caff (Coffea arabica) e T (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale. Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza. Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con propriet antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche. Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro. Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso. Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio. Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attivit farmacologiche. Tuttavia, fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi pu essere pericolosa.
    ANNOTAZIONI VARIE
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    pi tossica della Noce vomica per il contenuto maggiore di stricnina.
    BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
  • Philippe, G., et al. (2004). Alkaloids from Strychnos ignatii seeds. Journal of Natural Products, 67(9), 1520-1523.
  • Frdrich, M., et al. (2003). Indole alkaloids from Strychnos species. Phytochemistry Reviews, 2(1-2), 99-107.
  • Quetin-Leclercq, J., et al. (1990). New alkaloids from Strychnos ignatii. Planta Medica, 56(5), 474-478.
  • Rahman, M.M., et al. (2015). Phytochemical studies on Strychnos species. Natural Product Communications, 10(5), 841-844.
  • Bisset, N.G., et al. (1972). The African species of Strychnos. Lloydia, 35(2), 95-193.
  • Kongkathip, N., et al. (2002). Chemistry of Strychnos alkaloids. Journal of Science, 29(1), 1-11.