DESCRIZIONE BOTANICA espandi ⇩ riduci ⇧
LIANA SEMPREVERDE CON FUSTI SOTTILI E VOLUBILI. LE FOGLIE SONO OPPOSTE, LANCEOLATE O OVATO-LANCEOLATE, LUCIDE E DI COLORE VERDE SCURO. I FIORI SONO VISTOSI, IMBUTIFORMI, DI COLORE GIALLO BRILLANTE, SOLITARI O IN PICCOLE CIME ASCELLARI, MOLTO PROFUMATI. IL FRUTTO È UNA CAPSULA OBLUNGA APPIATTITA CHE SI APRE A MATURAZIONE RILASCIANDO NUMEROSI SEMI ALATI. TUTTE LE PARTI DELLA PIANTA SONO VELENOSE.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____GIALLO ____GIALLO-CHIARO
FIORITURA O ANTESI espandi ⇩ riduci ⇧
FIORISCE IN PRIMAVERA, FEBBRAIO MARZO APRILE, CON PICCO IN MARZO
HABITAT espandi ⇩ riduci ⇧
Originaria del sud-est degli Stati Uniti, del Messico e del Guatemala. Predilige boschi aperti, siepi e bordi stradali, crescendo spesso su alberi e recinzioni. Si adatta a una varietà di suoli, ma predilige terreni umidi, ben drenati e ricchi di sostanza organica. Cresce meglio in pieno sole, anche se tollera l'ombra parziale. È comune nelle pianure costiere e può trovarsi anche in aree disturbate.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) espandi ⇩ riduci ⇧
TARDA PRIMAVERA (DA MARZO A MAGGIO), QUANDO RADICI E CORTECCIA RAGGIUNGONO LA MASSIMA CONCENTRAZIONE DI GELSEMICINA<br />
<FONT COLOR='#FF0000'>PIANTA NEUROTOSSICA LETALE - EVITARE QUALSIASI RACCOLTA FAI-DA-TE</FONT>
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) RADICI E CORTECCIA
ODORI DELLA DROGA LEGNOSO-AMARO, CON NOTE ERBACEE PUNGENTI E UN SOTTILE SENTORE MUSCHIATO. POCO GRADEVOLE, RICORDA VAGAMENTE IL FIENO VECCHIO
SAPORI DELLA DROGA AMARISSIMO E PERSISTENTE, CON NOTE METALLICHE E CAUSTICHE, SEGUITO DA INTORPIDIMENTO LINGUALE E SENSAZIONE BRUCIANTE IN GOLA
CONTROINDICAZIONI * GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, DISTURBI NEUROLOGICI, EPILESSIA, INSUFFICIENZA RESPIRATORIA, BRADICARDIA, IPOTENSIONE, MIASTENIA GRAVIS, GLAUCOMA, DEPRESSIONE DEL SNC, ETÀ PEDIATRICA, ANZIANI, TERAPIE CON SEDATIVI, INTERAZIONI CON MIORILASSANTI, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA, STATI ANSIOSI, PATOLOGIE EPATICHE/RENALI
ERBA ALTAMENTE TOSSICA! VIETATO L'USO COMUNE. LA GELSEMICINA È LETALE ANCHE IN MICRODOSI (0.5 MG/KG)
AVVERTENZE * LE FUNZIONI TERAPEUTICHE SONO RIPORTATE A SOLO TITOLO INDICATIVO E NON APPLICABILI IN FITOTERAPIA. L’UNICO USO ACCETTATO È IN RICERCA TOSSICOLOGICA, SOTTO CONTROLLO. NESSUNA APPLICAZIONE DOMESTICA!
USARE SOLO SOTTO CONTROLLO MEDICO SPECIALISTICO, EVITARE DOSAGGI NON STANDARDIZZATI, MONITORARE COSTANTEMENTE PARAMETRI VITALI, SOSPENDERE IMMEDIATAMENTE IN CASO DI DEBOLEZZA MUSCOLARE, NON ASSOCIARE AD ALTRI DEPRESSORI DEL SNC, CONSERVARE IN LUOGO INACCESSIBILE, LIMITARE LA DURATA D'USO.
INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITA FARMACOLOGICHE
ALCOL
BENZODIAZEPINE
FARMACI ACE-INIBITORI
FARMACI ANTIARITMICI
FARMACI CALCIO ANTAGONISTI
FARMACI DEPRESSIVI DEL SNC
FARMACI IPOTENSIVI
FARMACI SEDATIVI DEL SNC
OPPIACEI
NOTE DI FITOTERAPIA * leggi espandi ⇩ riduci ⇧
PROTOCOLLO DI EMERGENZA PER AVVELENAMENTO DA Gelsemium sempervirens
AZIONI IMMEDIATE
Rimuovere ogni traccia vegetale dalla bocca
Sciacquare con acqua (NON provocare il vomito)
Somministrare carbone attivo (1 g/kg di peso)
Posizione laterale di sicurezza se compaiono tremori
CHIAMATA D'EMERGENZA
Italia: Centro Antiveleni di Milano 02 66101029
Europa: 112
Specificare:
"Avvelenamento da gelsemicina"
Parte ingerita (radice/corteccia/foglie)
Quantità e orario assunzione
SINTOMI (entro 30-90 minuti)
Fase iniziale:
Visione offuscata
Ptosi palpebrale (palpebre cadenti)
Secchezza delle fauci
Fase avanzata:
Paralisi muscolare progressiva
Arresto respiratorio
Morte per asfissia
COSE ASSOLUTAMENTE DA EVITARE
Somministrare stimolanti (caffeina)
Far camminare il paziente
Ritardare il ricovero
PROGNOSI
Mortalità: >80% senza trattamento
Sopravvivenza possibile solo con terapia intensiva entro 1 ora
Fonti:
EMA (2015). *Acute Toxicity Report on Gelsemium spp.*
WHO (2023). *Neurotoxic Plant Poisoning Guidelines*
ATTENZIONE: La pianta è vietata in UE. Ogni caso va denunciato alle autorità sanitarie.
Se sospetti un contatto, AGISCI SUBITO - il tempo è critico!
Sorveglianza alle reazioni avverse *
QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
ALCALOIDI
UTILE DA SAPERE espandi ⇩ riduci ⇧
PROPRIETÀ DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI:
Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicità dissuadono gli animali dal mangiarle.
Attività biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio.
Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono:
Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio)
Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china)
Stimolanti: Caffeina (da caffè e tè), nicotina (dal tabacco)
Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio)
Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar)
Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino)
Tossicità: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi è molto vicina alla dose tossica.
Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi:
Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con proprietà analgesiche e sedative.
China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici.
Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici.
Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso è estremamente pericoloso.
Caffè (Coffea arabica) e Tè (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale.
Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza.
Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche.
Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro.
Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso.
Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio.
Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attività farmacologiche. Tuttavia, è fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi può essere pericolosa.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
Zhang, J. Y., Wang, Y., & Chen, X. G. (2003). Analysis of the alkaloids in Gelsemium elegans Benth. by GC-MS. *Journal of Chromatographic Science*, 41(9), 484-488.
Dutt, V., Thakur, S., Dhar, V. J., & Sharma, A. (2010). The genus Gelsemium: An update. *Pharmacognosy Reviews*, 4(8), 185-194.
Bhandari, P., Kumar, N., Singh, B., & Kaul, V. K. (2010). Simultaneous determination of sugars and picrosides in Picrorhiza species using ultrasonic extraction and high-performance liquid chromatography with evaporative light scattering detection. *Journal of Chromatography A*, 1217(9), 1454-1462.
Liu, M., Shen, J., Liu, H., Xu, Y., Su, Y., & Yang, J. (2011). Gelsemium analgesia and the spinal glycine receptor/allopregnanolone pathway. *Fitoterapia*, 82(6), 735-742.