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GELSEMIO
Gelsemium sempervirens (L.) Persoon-Ait.

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TOSSICITÀ ALTISSIMA *

EFFICACIA NON UTILIZZABILE


 Noo 


SCHEDA BOTANICA

CLASSIFICAZIONE
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Asteridae
Ordine: Gentianales
Famiglia:
Sottofamiglia: Cichorioideae
Tribù: Arctoteae

NOMI POPOLARI
espandi ⇩ riduci ⇧ Gelsomino Giallo, Gelsomino Della Carolina, Yellow Jasmine, Evening Trumpet, Allspice Jasmine, Carolina Jasmine, Carolina Jessamie, Evening Trumpet-flower, False Jasmine, Gelsemina, Gift-Jasmin, Jasmim Amarelo, Jasmim Da Carolina

SINONIMI BOTANICI
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Gelsemium Nitidum Michaux., Bignonia Sempervirens, Gelsemium Lucidum, Jeffersonia Sempervirens, Lisianthus Sempervirens, Lisianthius Volubilis

DESCRIZIONE BOTANICA
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LIANA SEMPREVERDE CON FUSTI SOTTILI E VOLUBILI. LE FOGLIE SONO OPPOSTE, LANCEOLATE O OVATO-LANCEOLATE, LUCIDE E DI COLORE VERDE SCURO. I FIORI SONO VISTOSI, IMBUTIFORMI, DI COLORE GIALLO BRILLANTE, SOLITARI O IN PICCOLE CIME ASCELLARI, MOLTO PROFUMATI. IL FRUTTO È UNA CAPSULA OBLUNGA APPIATTITA CHE SI APRE A MATURAZIONE RILASCIANDO NUMEROSI SEMI ALATI. TUTTE LE PARTI DELLA PIANTA SONO VELENOSE.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI

____ GIALLO
____ GIALLO-CHIARO

FIORITURA O ANTESI
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FIORISCE IN PRIMAVERA, FEBBRAIO MARZO APRILE, CON PICCO IN MARZO

HABITAT
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Originaria del sud-est degli Stati Uniti, del Messico e del Guatemala. Predilige boschi aperti, siepi e bordi stradali, crescendo spesso su alberi e recinzioni. Si adatta a una varietà di suoli, ma predilige terreni umidi, ben drenati e ricchi di sostanza organica. Cresce meglio in pieno sole, anche se tollera l'ombra parziale. È comune nelle pianure costiere e può trovarsi anche in aree disturbate.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025

SCHEDA FITOTERAPIA

PERIODO BALSAMICO
(Periodo di raccolta della droga)
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TARDA PRIMAVERA (DA MARZO A MAGGIO), QUANDO RADICI E CORTECCIA RAGGIUNGONO LA MASSIMA CONCENTRAZIONE DI GELSEMICINA<br /> <FONT COLOR='#FF0000'>PIANTA NEUROTOSSICA LETALE - EVITARE QUALSIASI RACCOLTA FAI-DA-TE</FONT>
DROGA UTILIZZATA
(Parte utilizzata a scopo fitoterapico)
RADICI E CORTECCIA
ODORI DELLA DROGA
LEGNOSO-AMARO, CON NOTE ERBACEE PUNGENTI E UN SOTTILE SENTORE MUSCHIATO. POCO GRADEVOLE, RICORDA VAGAMENTE IL FIENO VECCHIO
SAPORI DELLA DROGA
AMARISSIMO E PERSISTENTE, CON NOTE METALLICHE E CAUSTICHE, SEGUITO DA INTORPIDIMENTO LINGUALE E SENSAZIONE BRUCIANTE IN GOLA
PRINCIPI ATTIVI
espandi ⇩ riduci ⇧ Alcaloidi indolici: gelsemina (alcaloide principale, tossico), gelsemicina (alcaloide indolico), sempervirina (alcaloide indolico), gelsemidina (derivato indolico), gelsemina N-ossido (metabolita ossidato).
Glicosidi iridoidi: gelsemoside (iridoide glicoside), 6beta-7beta-epi-8beta-ivoidina (iridoide).
Flavonoidi: rutina (glicoside flavonico), isoramnetina (flavonolo metilato), quercetina (flavonolo).
Acidi organici: acido salicilico (derivato fenolico), acido caffeico (acido idrossicinnamico).
Altri composti: scopoletina (cumarina), resine, tannini (condensati).

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE *

  • Con evidenze scientifiche
  • NooNON UTILIZZABILE IN AUTOTERAPIA
  • ------
  • NooANALGESICO O ANTALGICO
    NooASMA BRONCHIALE E BRONCOSPASMO
    NooBRONCODILATATORE ANTIASMATICO
    NooCEFALEA O MAL DI TESTA - EMICRANIA
    NooDEPRESSIVO
    NooDEPRIMENTE CENTRI BULBARI
    NooIPERTENSIONE CEREBRALE
    NooISTERISMO
    NooNEVRALGIE
    NooPARASIMPATICOLITICO
    NooPARASIMPATICOMIMETICO
    NooSPASMOLITICO ANTISPASMODICO
    NooSPASMOLITICO FIBRE MUSCOLARI LISCIE
    NooSPASMOLITICO VIE RESPIRATORIE

    Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
    Studi su modelli animali confermano solo effetti letali (EMA, 2015)



  • EMA (2015). *Assessment Report on Gelsemium spp.*
  • American Association of Poison Control Centers (2023). *Neurotoxic Plant Guidelines*
  • Bisset, N.G. (1992). *Herbal Drugs and Phytopharmaceuticals*
  • ORGANI INTERESSATI
    BRONCHI E BRONCHIOLI
    CERVELLO E CORTECCIA CEREBRALE
    MUSCOLATURA LISCIA
    NERVI E TRONCHI NERVOSI
    ORGANI E-O TESSUTI DI VARI...
    SISTEMA CIRCOLATORIO
    SISTEMA NERVOSO AUTONOMO...
    SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    TESTA
    VIE AEREE SUPERIORI
    VIE RESPIRATORIE
    CONTROINDICAZIONI *
    GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, DISTURBI NEUROLOGICI, EPILESSIA, INSUFFICIENZA RESPIRATORIA, BRADICARDIA, IPOTENSIONE, MIASTENIA GRAVIS, GLAUCOMA, DEPRESSIONE DEL SNC, ETÀ PEDIATRICA, ANZIANI, TERAPIE CON SEDATIVI, INTERAZIONI CON MIORILASSANTI, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA, STATI ANSIOSI, PATOLOGIE EPATICHE/RENALI
    ERBA ALTAMENTE TOSSICA! VIETATO L'USO COMUNE. LA GELSEMICINA È LETALE ANCHE IN MICRODOSI (0.5 MG/KG)
    AVVERTENZE *
    LE FUNZIONI TERAPEUTICHE SONO RIPORTATE A SOLO TITOLO INDICATIVO E NON APPLICABILI IN FITOTERAPIA. L’UNICO USO ACCETTATO È IN RICERCA TOSSICOLOGICA, SOTTO CONTROLLO. NESSUNA APPLICAZIONE DOMESTICA!
    USARE SOLO SOTTO CONTROLLO MEDICO SPECIALISTICO, EVITARE DOSAGGI NON STANDARDIZZATI, MONITORARE COSTANTEMENTE PARAMETRI VITALI, SOSPENDERE IMMEDIATAMENTE IN CASO DI DEBOLEZZA MUSCOLARE, NON ASSOCIARE AD ALTRI DEPRESSORI DEL SNC, CONSERVARE IN LUOGO INACCESSIBILE, LIMITARE LA DURATA D'USO.
    INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITA FARMACOLOGICHE
    ALCOL
    BENZODIAZEPINE
    FARMACI ACE-INIBITORI
    FARMACI ANTIARITMICI
    FARMACI CALCIO ANTAGONISTI
    FARMACI DEPRESSIVI DEL SNC
    FARMACI IPOTENSIVI
    FARMACI SEDATIVI DEL SNC
    OPPIACEI
    NOTE DI FITOTERAPIA * leggi
    espandi ⇩ riduci ⇧ PROTOCOLLO DI EMERGENZA PER AVVELENAMENTO DA Gelsemium sempervirens

    AZIONI IMMEDIATE
    Rimuovere ogni traccia vegetale dalla bocca
    Sciacquare con acqua (NON provocare il vomito)
    Somministrare carbone attivo (1 g/kg di peso)
    Posizione laterale di sicurezza se compaiono tremori

    CHIAMATA D'EMERGENZA
    Italia: Centro Antiveleni di Milano 02 66101029
    Europa: 112
    Specificare:
    "Avvelenamento da gelsemicina"
    Parte ingerita (radice/corteccia/foglie)
    Quantità e orario assunzione

    SINTOMI (entro 30-90 minuti)
    Fase iniziale:
    Visione offuscata
    Ptosi palpebrale (palpebre cadenti)
    Secchezza delle fauci
    Fase avanzata:
    Paralisi muscolare progressiva
    Arresto respiratorio
    Morte per asfissia

    TRATTAMENTO OSPEDALIERO URGENTE
    Antidoto: Nessuno specifico → terapia sintomatica
    Supporto vitale:
    Intubazione e ventilazione meccanica
    Atropina per bradicardia estrema
    Monitoraggio:
    Saturazione O2
    Elettromiografia

    COSE ASSOLUTAMENTE DA EVITARE
    Somministrare stimolanti (caffeina)
    Far camminare il paziente
    Ritardare il ricovero

    PROGNOSI
    Mortalità: >80% senza trattamento
    Sopravvivenza possibile solo con terapia intensiva entro 1 ora

    Fonti:
  • EMA (2015). *Acute Toxicity Report on Gelsemium spp.*
  • WHO (2023). *Neurotoxic Plant Poisoning Guidelines*

  • ATTENZIONE: La pianta è vietata in UE. Ogni caso va denunciato alle autorità sanitarie.

    Se sospetti un contatto, AGISCI SUBITO - il tempo è critico!
    Sorveglianza alle reazioni avverse *
    QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.

    SCHEDA NOTIZIE E VARIE

    ALCALOIDI
    UTILE DA SAPERE
    espandi ⇩ riduci ⇧
    PROPRIETÀ DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI: Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicità dissuadono gli animali dal mangiarle. Attività biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio. Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono: Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio) Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china) Stimolanti: Caffeina (da caffè e tè), nicotina (dal tabacco) Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio) Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar) Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino) Tossicità: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi è molto vicina alla dose tossica. Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi: Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con proprietà analgesiche e sedative. China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici. Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici. Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso è estremamente pericoloso. Caffè (Coffea arabica) e Tè (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale. Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza. Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche. Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro. Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso. Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio. Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attività farmacologiche. Tuttavia, è fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi può essere pericolosa.
    BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
  • Zhang, J. Y., Wang, Y., & Chen, X. G. (2003). Analysis of the alkaloids in Gelsemium elegans Benth. by GC-MS. *Journal of Chromatographic Science*, 41(9), 484-488.
  • Dutt, V., Thakur, S., Dhar, V. J., & Sharma, A. (2010). The genus Gelsemium: An update. *Pharmacognosy Reviews*, 4(8), 185-194.
  • Bhandari, P., Kumar, N., Singh, B., & Kaul, V. K. (2010). Simultaneous determination of sugars and picrosides in Picrorhiza species using ultrasonic extraction and high-performance liquid chromatography with evaporative light scattering detection. *Journal of Chromatography A*, 1217(9), 1454-1462.
  • Liu, M., Shen, J., Liu, H., Xu, Y., Su, Y., & Yang, J. (2011). Gelsemium analgesia and the spinal glycine receptor/allopregnanolone pathway. *Fitoterapia*, 82(6), 735-742.