Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Rosidae Ordine: Myrtales Famiglia:
Pepe montano, Fior di stecco, February daphne, Gewöhnlicher Mezereao, Mezereon, Mezereu, Misterious plant, Näsiä, Paradise plant, Seidelbast, Kellerhals, Zilande, Daphne mezereon, Bois gentil, Jolibois, Spurge Olive
Daphne Albiflora J.W.Wolf, Daphne Florida Salisb., Daphne Mezereum Var. Alba (Weston) Rchb., Daphne Mezereum Var. Albiflora (J.W.Wolf) Keissler, Daphne Mezereum Var. Grandiflora Dippel, Daphne Mezereum Var. Rubra (Weston) Rchb., Daphne Mezereum F. Alba (Weston) Schelle, Daphne Mezereum F. Albiflora (J.W.Wolf) Domke, Daphne Mezereum F. Grandiflora (Dippel) Rehder, Daphne Mezereum Subsp. Albiflora (J.W.Wolf) Soó, Daphne Mezereum Subsp. Pontica (K.Koch) Halda, Daphne Pontica K.Koch, Mezereum Officinarum C.A.Mey., Thymelaea Mezereum (L.) Scop., Daphne Mezereum Var. Praecox (Gillot) Rouy, Daphne Mezereum Var. Autumnalis Meisn., Daphne Praecox Gillot.
PICCOLO ARBUSTO DA 30 CM A 1 M CON FUSTO LEGNOSO E RAMI LATERALI CONSISTENTI. FOGLIE DI 5-6 CM LANCEOLATE, BREVEMENTE PICCIOLATE, ALTERNE. FIORI ERMAFRODITI DI 1 CM SENZA PETALI FORMATI SOLO DAL CALICE DI COLORE DAL ROSA FORTE AL ROSSO PORPORA E RARAMENTE BIANCHI, RACCOLTI IN INFIORESCENZE A GRUPPI DI TRE ALL'ASCELLA DELLE FOGLIE. I FRUTTI (DRUPE) SONO BACCHE ROSSO-CORALLO DI 1 CM
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____ROSA ____ROSA-VIOLACEO ____ROSATO
FEBBRAIO MARZO APRILE, IN TARDO INVERNO E INIZIO PRIMAVERA, PRIMA DELLO SPUNTARE DELLE FOGLIE
Originaria dell'Europa e dell'Asia occidentale. Cresce spontaneamente in boschi decidui e misti, spesso su suoli calcarei, in zone ombreggiate o parzialmente ombreggiate. Predilige terreni ben drenati, umidi ma non eccessivamente bagnati, e si trova comunemente in sottoboschi, radure boschive, pendii boschivi e lungo i margini dei boschi. È una pianta resistente al freddo e si adatta a climi temperati e freddi, tipica delle regioni montane e collinari, ma presente anche in pianura in ambienti adatti. La sua fioritura precoce, spesso prima della comparsa delle foglie degli alberi circostanti, le permette di sfruttare la luce solare disponibile in quel periodo. La specie è sensibile al disturbo del suolo e preferisce habitat stabili.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
NON HA UN TEMPO BALSAMICO PER USO TERAPEUTICO; LA PIANTA È TOSSICA IN TUTTE LE SUE PARTI E NON È IMPIEGATA IN FITOTERAPIA PER USO INTERNO. NON MANEGGIARE O TOCCARE LA PIANTA
NESSUNA PARTE DELLA PIANTA È CONSIDERATA UNA DROGA UTILIZZABILE IN FITOTERAPIA PER USO INTERNO A CAUSA DELLA SUA ELEVATA TOSSICITÀ. LE DROGHE TRADIZIONALMENTE STUDIATE (E TOSSICHE) SONO LA CORTECCIA E LE BACCHE
I FIORI HANNO UN ODORE DOLCE E INTENSO, MOLTO GRADEVOLE. LA CORTECCIA E LE BACCHE NON HANNO UN ODORE DISTINTIVO PARTICOLARE, MA NON INVITANTE
LA CORTECCIA E LE BACCHE HANNO UN SAPORE INIZIALMENTE ACRE O PUNGENTE, POI AMARO E BRUCIANTE, ESTREMAMENTE SGRADEVOLE E PERSISTENTE
Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni Le funzioni terapeutiche sono riportate a titolo indicativo e solamente alcune applicabili in fitoterapia sotto controllo medico.
Nonostante la sua elevata tossicità, Daphne mezereum è stato studiato per alcuni composti bioattivi, sebbene l'uso terapeutico sia estremamente limitato a causa dei rischi.
Frohne, D., Pfänder, H.J. (1984). A Colour Atlas of Poisonous Plants. Wolfe Publishing Ltd. (Citato in :cite[1])
Nelson, L.S., et al. (2007). Handbook of Poisonous and Injurious Plants. Springer. (Citato in :cite[1])
Nöller, H.G. (1955). Monatschr. Kinderheilk. 103: 327-330. Caso clinico su avvelenamento da D. mezereum. (Citato in :cite[1])
Nota: La letteratura disponibile sottolinea principalmente i pericoli della pianta, con scarse evidenze a supporto di usi terapeutici sicuri. Si sconsiglia vivamente l’automedicazione.
CONTROINDICATA IN QUALSIASI FORMA E PER QUALSIASI VIA DI SOMMINISTRAZIONE (INTERNA ED ESTERNA), GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, BAMBINI, ANZIANI, PAZIENTI DEBILITATI, ULCERE GASTROINTESTINALI, MALATTIE RENALI, MALATTIE EPATICHE, MALATTIE CARDIACHE, IPERSENSIBILITÀ.
NON ESISTONO AVVERTENZE PER UN USO CORRETTO, POICHÉ LA PIANTA È ALTAMENTE TOSSICA E IL SUO IMPIEGO TERAPEUTICO NON È CONTEMPLATO O SICURO. IL CONTATTO CON LA PELLE PUÒ CAUSARE IRRITAZIONE, DERMATITI, VESCICHE. L'INGESTIONE ACCIDENTALE DI QUALSIASI PARTE DELLA PIANTA (ANCHE POCHE BACCHE) È UN'EMERGENZA MEDICA CHE RICHIEDE IMMEDIATO INTERVENTO. TENERE ASSOLUTAMENTE FUORI DALLA PORTATA DI BAMBINI E ANIMALI DOMESTICI.
SE IL SUCCO O ESTRATTI DELLA PIANTA ENTRANO IN CONTATTO CON LA PELLE LESA O IN PRESENZA DI SOLUZIONI CHE ALTERANO LA BARRIERA CUTANEA, L'ASSORBIMENTO DELLE TOSSINE CUTANEE (MEZEREINA E DAFNETOSSINA SONO ANCHE IRRITANTI TOPICI CHE POSSONO CAUSARE DERMATITI E VESCICHE) POTREBBE ESSERE ACCELERATO O INTENSIFICATO.
COME COMPORTARSI IN CASO DI SOSPETTO AVVELENAMENTO DA Daphne Mezereum L.
1. Sintomi da riconoscere
L'avvelenamento si manifesta con:
Sintomi gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea incontrollabile, dolori addominali intensi (simili a un'appendicite acuta) 3.
Sintomi neurologici: salivazione eccessiva, vertigini, convulsioni 3.
Irritazione cutanea: se vi è stato contatto con la pianta, possono comparire vesciche, arrossamenti e bolle entro poche ore 3.
2. Primo soccorso immediato
Se ingerito:
Non indurre il vomito, poiché potrebbe peggiorare l'irritazione delle mucose.
Sciacquare la bocca con acqua e bere piccole quantità di acqua o latte per diluire la tossina 3.
Se a contatto con la pelle:
Lavare abbondantemente con acqua e sapone per ridurre l'irritazione 3.
3. Chiedere aiuto medico urgente
Contattare immediatamente un centro antiveleni o recarsi al pronto soccorso. Specificare l'avvelenamento da Daphne mezereum, poiché non esiste un antidoto specifico e la terapia è sintomatica (es. fluidi IV, carbone attivo per assorbire le tossine) 3.
Portare un campione della pianta o una foto per facilitare l'identificazione.
4. Prevenzione
Tenere bambini e animali lontani dalla pianta: 3 bacche possono essere fatali per un bambino, e 10-12 per un adulto 3.
Evitare di utilizzare la pianta a scopo medicinale senza supervisione medica, nonostante i suoi usi tradizionali (es. cataplasmi antireumatici) 35.
5. Attenzione agli animali
Anche se raro, sono segnalati casi di avvelenamento in suini e equini. Se un animale ha ingerito la pianta, consultare un veterinario d'emergenza
SORVEGLIANZA ALLE REAZIONI AVVERSE
QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
Daphne in greco significa alloro infatti le foglie ricordano quelle dell'alloro, invece mezereum deriva dall'arabo e significa mortale, in riferimento alla tossicità della pianta.
L'odore ricorda il peperone verde e, masticata, dà senso di bruciore. Le bacche, anche se velenose, vengono mangiate dai tordi che sono immuni al veleno.
Per l'utilizzo industriale vengono ricavate sostanze coloranti dalla pianta, grasso vegetale dal nocciolo del frutto e alcol dalla corteccia.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Kupchan S.M., et al. (1976). Tumor inhibitors from Daphne mezereum. *Journal of Medicinal Chemistry*, 19(9), 1130-1133.
European Medicines Agency (2012). Assessment report on Daphne mezereum. *EMA/HMPC/763294/2018*.