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PEPE
Piper nigrum L.

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TOSSICITÀ: BASSA

SCHEDA BOTANICA

CLASSIFICAZIONE
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Magnoliidae
Ordine: Piperales
Famiglia:
NOMI POPOLARI
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Piper Aromaticum, Piper Baccatum, Piper Colonum, Piper Glabrifolium, Piper Lanceifolium, Piper Latifolium, Piper Nigrum, Piper Rotundum, Piper Trioicum

SINONIMI BOTANICI
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Piper Aromaticum, Piper Baccatum, Piper Colonum, Piper Glabrifolium, Piper Lanceifolium, Piper Latifolium, Piper Nigrum, Piper Rotundum, Piper Trioicum

DESCRIZIONE BOTANICA
LIANA SEMPREVERDE CON FUSTI RAMIFICATI E NODOSI CHE SI ARRAMPICANO TRAMITE RADICI AVVENTIZIE FINO A 10 METRI DI ALTEZZA. LE FOGLIE SONO ALTERNE, SEMPLICI, OVATE O ELLITTICHE, LUNGHE 5-10 CM, CORIACEE, DI COLORE VERDE SCURO, CON MARGINE INTERO E APICE ACUTO, PORTATE SU BREVI PICCIOLI. I FIORI SONO PICCOLI, BIANCASTRI O VERDASTRI, UNISESSUALI O ERMAFRODITI, RIUNITI IN SPIGHE PENDULE LUNGHE 4-12 CM CHE SI SVILUPPANO ALL'ASCELLA DELLE FOGLIE. LE PIANTE SONO GENERALMENTE DIOICHE O MONOICHE. I FIORI MASCHILI HANNO 2-10 STAMI. I FIORI FEMMINILI HANNO UN OVARIO SUPERO CON 2-5 STIMMI. IL FRUTTO UNA DRUPA GLOBOSA, PICCOLA (3-5 MM DI DIAMETRO), DI COLORE VERDE CHE DIVENTA ROSSO A MATURAZIONE E POI NERO UNA VOLTA ESSICCATO, CONTENENTE UN SINGOLO SEME. LE DRUPE SONO FITTAMENTE DISPOSTE LUNGO LA SPIGA. LA FIORITURA AVVIENE DURANTE LA STAGIONE DELLE PIOGGE E I FRUTTI MATURANO NELLA STAGIONE SECCA SUCCESSIVA.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI

____ BIANCO

FIORITURA O ANTESI
GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO, SETTEMBRE, FINE PRIMAVERA, ESTATE

HABITAT
Originaria delle regioni tropicali umide dell'India sud-occidentale, in particolare della regione del Malabar. Predilige climi caldi e umidi, con temperature elevate e precipitazioni abbondanti e ben distribuite durante tutto l'anno, tipici delle foreste pluviali tropicali. Cresce meglio in terreni ben drenati, ricchi di humus e leggermente acidi, spesso arrampicandosi su alberi o supporti verticali in ambienti ombreggiati o parzialmente ombreggiati all'interno della foresta. La sua coltivazione si diffusa in molte altre regioni tropicali del mondo, come Indonesia, Brasile, Vietnam e Sri Lanka, che offrono condizioni climatiche simili. In Italia non una specie spontanea e la sua coltivazione possibile solo in ambienti protetti con condizioni tropicali controllate. Il suo habitat naturale la foresta pluviale umida tropicale.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025

SCHEDA FITOTERAPIA

DROGA UTILIZZATA
(Parte utilizzata a scopo fitoterapico)
FRUTTI E OLIO ESSENZIALE
SAPORI DELLA DROGA
AROMATICO-PUNGENTE
PRINCIPI ATTIVI
Alcaloidi piperidinici: piperina, piperettina, piperidina
Oli essenziali: beta-cariofillene, limonene, alfa-pinene, linalolo
Flavonoidi: quercetina, kaempferolo, rutina
Acidi fenolici: acido gallico, acido caffeico, acido ferulico
Steroli: beta-sitosterolo, campesterolo, stigmasterolo
Amidi: piperamide, piperonalina
Triterpenoidi: acido oleanolico, acido ursolico
PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE

  • ------
  • +++ANTISETTICO
    +++CONDIMENTO O SPEZIA
    +++INFEZIONI BATTERICHE
    ++ANTIOSSIDANTE
    ++CONSERVANTE NATURALE
    +DIGESTIVO EUPEPTICO STOMACHICO
    +DISPEPSIA O CATTIVA DIGESTIONE
    +DISPEPSIE ATONICHE
    +DISPEPSIE NON INFIAMMATORIE

    ORGANI INTERESSATI
    CELLULE
    CERVELLO
    CUORE
    FEGATO
    INTESTINO
    ORGANI DIGESTIVI
    ORGANI E-O TESSUTI DI VARI...
    ORGANI GUSTATIVI
    POLMONI
    RENI
    SISTEMA CIRCOLATORIO
    SISTEMA IMMUNITARIO
    SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    SISTEMA NERVOSO ENTERICO
    STOMACO
    TESSUTO CUTANEO
    TUBO GASTRO-ENTERICO
    CONTROINDICAZIONI
    NESSUNA CONTROINDICAZIONE ALLE DOSI TERAPEUTICHE NORMALI O PRESCRITTE ECCETTO IPERSENSIBILITA INDIVIDUALE. NON USARE IN GRAVIDANZA O ALLATTAMENTO. SCONSIGLIATO LABUSO
    AVVERTENZE
    PU PROVOCARE IRRITAZIONI A MUSCOSE E PELLE. UTILIZZARE IN FITOTERAPIA SECONDO LE PRESCRIZIONI DEL MEDICO.
    Vedi sul web gli studi sulle proprietà antitumorali per Piper nigrum L.

    SCHEDA NOTIZIE E VARIE

    PIANTE PER LE DISFUNZIONI SESSUALI
    UTILE DA SAPERE
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    PIANTE PER LE DISFUNZIONI SESSUALI Ma cos' un afrodisiaco?... A questa domanda, secondo una ricerca condotta in Francia nel 1990, la maggior parte degli uomini ha risposto che le sostanze afrodisiache servono ad aumentare la perfomance sessuale, mentre per la maggior parte delle donne servono ad aumentare il desiderio. Qualcuno infine pensa che aumentino il piacere. Anche se differenti, ci che accomuna queste risposte la ricerca del plus jouir. La pianta ideale per il suo potere afrodisiaco sarebbe quindi quella in grado di favorire il ciclo dell'amore: desiderio, seduzione e realizzazione del piacere. Il desiderio, ad esempio, risvegliato in noi attraverso i sensi, e l'olfatto indubbiamente gioca un ruolo molto importante. Molte sostanze, da sempre considerate come afrodisiache, lo sono innanzitutto per il loro odore: pepe, tabacco, vaniglia, ylang-ylang, zenzero, zafferano, vetiver, cannella, geranio. Fra le piante che sono considerate afrodisiache per eccellenza meritano di essere segnalate: Eleuterococco, Damiana, Ginseng, Catuaba, Suma, Epimedium, Salvia, Rosmarino, Santoreggia, Menta, Guaran, Zenzero, ecc. Per l'azione antiastenica, infine, si ricordano: alghe (Fucus, Laminarie), bevande eccitanti (Caff, T, Mate), bevande toniche come la Rosa cherokee, cereali, frutta fresca, frutta secca, verdure (Carota, Cicoria, Crescione, Spinaci) ecc. La fitoterapia pertanto, anche se non in chiave miracolistica, pu offrire un valido ausilio, con un miglioramento notevole dei sintomi, soprattutto se inserita in una strategia di trattamento pi generale. Le piante da sole infatti non sono in grado di migliorare la sessualit di una coppia che ha occultato la propria seduzione o che, comunque, non riesce pi a comunicare: per entrare nel ciclo del piacere, infatti, bisogna poter comunicare". Ma ora classifichiamo le piante afrodisiache in: a) afrodisiaci spinali sacrali, quando stimolano il centro parasimpatico sacrale che controlla il meccanismo dell'erezione (Damiana, Ginseng, Yohimbehe, Noce vomica); b) afrodisiaci riflessogeni genito-urinari, quando agiscono con azione irritante delle vie urinarie e genitali che, per riflesso, esercitano una esaltazione del centro dell'erezione (Echinacea); c) afrodisiaci encefalici o psicogeni, quando agiscono sui centri nervosi encafalici provocando lo stimolo dell'appetito sessuale (gli eccitanti del sistema nervoso centrale). Gli anafrodisiaci che, invece, calmano un appetito sessuale troppo intenso ed eccessivo, sintomo anch'esso di squilibrio della sfera sessuale, sono: Salice bianco, Ninfea, Luppolo e Lattuga virosa. [Tratto da: [Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"] [A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"] [Marzio Pedretti "L'erborista moderno"]
    ANNOTAZIONI VARIE
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    Il pepe nero si ottiene raccogliendo le spighe appena i primi frutti diventano rossi. Nellessiccamento, i frutti acerbi diventano neri. Il pepe bianco invece, si ottiene raccogliendo i frutti rossi maturi che si fanno fermentare o macerare, dopo qualche giorno si asporta la parte molle e si essiccano al sole. In questo modo il sapore della spezia risulta pi delicato. Anche il pepe verde viene prodotto a partire dal frutto acerbo ma trattato durante il procedimento di essicazione per evitare l'annerimento. Il pepe grigio, solitamente, una miscela di pepe nero e pepe bianco macinati e ridotti in polvere.
    Il Pepe rosa (Schinus) o Falso pepe e il Pepe di Sichuan (Zanthoxylum), provengono da piante di altro genere, il Pepe di Giamaica ottenuto dalla Pimenta dioica (L.) Merr., il Pepe lungo dato dalla specie longum di Piper e la forma delle bacche allungata.
    Il Pepe perde aroma e sapore se esposto alla luce e conservato all'aperto. Per l'uso come spezia andrebbe macinato solo al momento del consumo.
    BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
  • Srinivasan, K. (2007). Black pepper and its pungent principle-piperine: A review of diverse physiological effects. Critical Reviews in Food Science and Nutrition, 47(8), 735-748.
  • Zarai, Z., et al. (2013). Antioxidant and antimicrobial activities of Piper nigrum essential oil. Journal of Medicinal Plants Research, 7(15), 931-936.
  • Meghwal, M., & Goswami, T.K. (2013). Piper nigrum and piperine: An update. Phytotherapy Research, 27(8), 1121-1130.
  • Damanhouri, Z.A., & Ahmad, A. (2014). A review on therapeutic potential of Piper nigrum L. Journal of Pharmacy and Pharmacology, 66(8), 1067-1077.
  • Parmar, V.S., et al. (1997). Phytochemistry of Piper species. Phytochemistry, 46(4), 597-673.