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SUMA
Pfaffia Paniculatia (Martius) Kuntze

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TOSSICITÀ BASSA

EFFICACIA CONFERMATA DA EVIDENZE SCIENTIFICHE


 ook 


SCHEDA BOTANICA

CLASSIFICAZIONE
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Spermatopsida
Sottoclasse: Caryophyllidae
Ordine: Caryophyllales
Famiglia:
Sottofamiglia: Gomphrenoideae
Tribù: Gomphreneae

NOMI POPOLARI
espandi ⇩ riduci ⇧ Ginseng brasiliano, Martius, Brazilian ginseng, Para tudo, Todo de para

SINONIMI BOTANICI
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Hebanthe eriantha (Poir.) Pedersen, Gomphrena eriantha (Poir.) Moq., Gomphrena paniculata (Mart.) Moq., Hebanthe paniculata Mart., Iresine erianthos Poir., Iresine paniculata (Mart.) Spreng., Iresine tenuis Suess., Pfaffia eriantha (Poir.) Kuntze, Xeraea paniculata (Mart.) Kuntze, Celosia paniculata L.

DESCRIZIONE BOTANICA
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PIANTA ERBACEA PERENNE RAMPICANTE O STRISCIANTE, CON RADICI TUBEROSE RAMIFICATE E CARNOSE, DI COLORE MARRONE-ROSSASTRO. FUSTI CILINDRICI, SOTTILI E PUBESCENTI, LUNGHI FINO A 3 M. FOGLIE OPPOSTE, OVATO-LANCEOLATE (4-12 CM), APICE ACUMINATO, MARGINE INTERO, SUPERFICIE PUBESCENTE. INFIORESCENZE A PANNOCCHIA TERMINALE CON PICCOLI FIORI BIANCASTRI O VERDOGNOLI, PENTAMERI. FRUTTO PICCOLO, SECCO, INDEISCENTE, CONTENENTE UN UNICO SEME. RADICI EMETTONO UN CARATTERISTICO ODORE DOLCIASTRO. COLTIVATA PER LE PROPRIETÀ MEDICINALI DELLE RADICI, RICCHE DI FITOCOMPOSTI.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI

____ BIANCO
____ BIANCO-GIALLASTRO
____ GIALLO-CHIARO

FIORITURA O ANTESI
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NELLE STAGIONI UMIDE (NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO NELLE REGIONI TROPICALI), CON PICCOLI FIORI BIANCHI O ROSATI RIUNITI IN PANNOCCHIE

HABITAT
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Originaria del Sud America, diffusa principalmente in Brasile (Amazzonia, Cerrado, Mata Atlântica), Paraguay e Bolivia. Cresce in zone tropicali e subtropicali, preferendo terreni umidi, ben drenati e ricchi di materia organica, spesso lungo fiumi, ai margini delle foreste o in aree parzialmente ombreggiate. Si adatta a diverse condizioni climatiche, ma prospera in ambienti con elevata umidità e temperature tra i 20°C e i 30°C. La pianta è comune in aree con piogge abbondanti e stagioni distinte, ma tollera brevi periodi di siccità. Viene spesso coltivata in suoli sabbiosi o argillosi, con pH leggermente acido. La sua presenza è tipica di ecosistemi biodiversi, spesso associati alla vegetazione secondaria o a zone di transizione tra foreste e savane.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025

SCHEDA FITOTERAPIA

PERIODO BALSAMICO
(Periodo di raccolta della droga)
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RADICE (DROGA PRINCIPALE) RACCOLTA NELLA STAGIONE SECCA (GIUGNO-AGOSTO)
DROGA UTILIZZATA
(Parte utilizzata a scopo fitoterapico)
RADICE ESSICCATA, RICCA DI SAPONINE (PFAFFOSIDI A-F), PFAFFIC ACIDI, ECDISTERONI E GLICOSIDI, UTILIZZATA COME ADATTOGENO E TONICO IN FITOTERAPIA
ODORI DELLA DROGA
TERROSO E LEGNOSO CON LIEVI NOTE DOLCIASTRE, DOVUTO AI COMPOSTI VOLATILI E ALLE SAPONINE
SAPORI DELLA DROGA
AMAROGNOLO E TERROSO, CON NOTE LEGGERMENTE DOLCI E UN RETROGUSTO LEGNOSO PERSISTENTE, DOVUTO ALLA PRESENZA DI SAPONINE E COMPOSTI ECDISTEROIDI
PRINCIPI ATTIVI
espandi ⇩ riduci ⇧ Saponine steroidee: pfaffosidi A, B, C, D, E, F, G, beta-ecdisterone, ecdisteroni, pfaffic acid
Glicosidi: pfaffosio
Triterpeni: acido oleanolico, acido pfaffico
Steroli: sitosterolo, stigmasterolo, campesterolo
Aminoacidi (19): allantoina, acido glutammico
Fenilpropanoidi: pfaffenina

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE

  • ------
  • ookADATTOGENO
    ookASTENIA O ESAURIMENTO E STRESS
    +++COLESTEROLO (IPERCOLESTEROLEMIA - IPERTRIGLICERIDEMIA - IPERLIPIDEMIA)
    +++GLICEMIA (IPOGLICEMIZZANTE)
    +++IMMUNOSTIMOLANTE IMMUNOMODULANTE
    +++INAPPETENZA E ANORESSIA
    +++MELANCONIA
    +++MENOPAUSA E CLIMATERIO (TURBE E DISTURBI VARI)
    +++NEUROTONICO - TONICO NERVINO - TONICO CEREBRALE
    ++AFRODISIACO
    ++ALLERGIE
    ++ANEMIA E CLOROSI
    ++DIABETE MELLITO
    ++ECCITANTE LE FIBRE MUSCOLARI STRIATE
    ++IMPOTENZA SESSUALE
    ++MANCANZA DI MEMORIA A BREVE E LUNGO TERMINE
    ++TUMORE MALIGNO o CANCRO

    ORGANI INTERESSATI
    CERVELLO E CORTECCIA CEREBRALE
    MUSCOLI (APPARATO MUSCOLARE)
    ORGANI E-O TESSUTI DI VARI...
    ORGANI SESSUALI E RIPRODUTTIVI
    PANCREAS
    SANGUE
    SISTEMA CIRCOLATORIO
    SISTEMA EMOPOIETICO
    SISTEMA IMMUNITARIO
    SISTEMA NERVOSO AUTONOMO...
    SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    TUTTO IL CORPO
    UTERO E OVAIE
    VASI SANGUIGNI
    CONTROINDICAZIONI
    GRAVIDANZA (RISCHIO POTENZIALE PER EFFETTI ORMONALI E STIMOLANTI), ALLATTAMENTO (POSSIBILE PASSAGGIO DI PRINCIPI ATTIVI NEL LATTE), IPERTENSIONE NON CONTROLLATA (PER RISCHIO DI AUMENTO PRESSORIO CON DOSI ELEVATE), IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA ALLE AMARANTHACEAE O AI COMPONENTI (SAPONINE, ECDISTERONI), USO CONCOMITANTE CON FARMACI ANTICOAGULANTI O TERAPIE ORMONALI (INTERAZIONI POTENZIALI), DISTURBI TIROIDEI GRAVI (PER POSSIBILE MODULAZIONE ENDOCRINA)
    AVVERTENZE
    MONITORARE LA PRESSIONE ARTERIOSA IN SOGGETTI PREDISPOSTI (DOSI >10 G/DIE POSSONO CAUSARE IPERTENSIONE), EVITARE ASSUNZIONI PROLUNGATE (>3 MESI) SENZA SUPERVISIONE MEDICA (MANCANZA DI STUDI A LUNGO TERMINE), PREFERIRE ESTRATTI STANDARDIZZATI (ES. TITOLATI IN ECDISTERONE) PER RIDURRE RISCHI GASTROINTESTINALI DA SAPONINE, SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA DI ESAMI DEL FERRO SIERICO (RISCHIO DI FALSI RISULTATI), INIZIARE CON DOSI BASSE (ES. 500 MG/DIE) PER TESTARE TOLLERABILITÀ INDIVIDUALE, EVITARE COMBINAZIONE CON STIMOLANTI DEL SNC (ES. CAFFEINA) PER POTENZIAMENTO EFFETTI ECCITATORI
    Vedi sul web gli studi sulle proprietà antitumorali per Pfaffia Paniculatia (Martius) Kuntze
    NOTE DI FITOTERAPIA
    espandi ⇩ riduci ⇧ La grande quantità di germanio contenuto nella droga è notoriamente utile per contrastare le patologie tumorali e per l'apporto di ossigeno a livello intracellulare. Le saponine hanno azione ipoglicemizzante e ipocolesterolemizzante, utili anche per inibire l'accrescimento di melanomi.

    SCHEDA NOTIZIE E VARIE

    PIANTE ADATTOGENE ED IMMUNOSTIMOLANTI
    UTILE DA SAPERE
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    PIANTE ADATTOGENE ED IMMUNOSTIMOLANTI Presso tutte le culture e nelle medicine tradizionali di ogni angolo del globo troviamo delle piante adattogene, cioè delle specie vegetali in grado di aumentare la resistenza dell'organismo a stress endogeni ed esogeni, migliorando la performance fisica e mentale, in risposta a stimoli di natura fisica, chimica e biologica. Il termine adattogeno viene infatti dal vocabolo latino adaptare e da quello greco genes (prodotto da) e fu coniato nel 1947 dallo scienziato russo N.V. Lazarev; nel 1969 Brekhman e Dardymov stabilirono dei criteri specifici affinché una droga vegetale possa definirsi adattogena. L'effetto di queste piante si affianca alla risposta fisiologica che già di per sé l'organismo mette in opera quando soggetto ad uno stimolo che ne turbi l'equilibrio biologico, al fine di ristabilire prontamente l'omeostasi; tali risposte sono di carattere prevalentemente ormonale, cioè con effetti transitori, ma esistono anche vere e proprie modificazioni funzionali o morfologiche che si generano nelle persone sottoposte frequentemente a stress (per es. negli atleti sottoposti a molte ore di allenamento quotidiano) o che si sono evolute in alcune etnie nel corso di milioni di anni in risposta all'ambiente (per es.: la variazione del colore della pelle in funzione dell'esposizione ai raggi solari o le maggiori dimensioni della gabbia toracica delle popolazioni andine, costrette a vivere sopra i 4000 mt, dove l'ossigeno scarseggia). Le piante adattogene non corrispondono a nessuna categoria della farmacologia classica e meno ancora hanno corrispettivi nei farmaci di sintesi: nella maggior parte dei casi, infatti, esse sono aspecifiche, agendo su differenti organi o tessuti bersaglio e provocando, nell'insieme, una risposta adattogena; ciò è dovuto al fatto che il fitocomplesso spesso si compone di principi attivi di svariata natura chimica, che sono però sinergici. Il meccanismo d'azione delle droghe adattogene è generalmente assai complicato e non sempre ancor ben compreso. Molte droghe adattogene hanno anche azione antimicrobica ed immunostimolante, in tal modo contribuendo a migliorare le difese dell'organismo contro agenti eziologici esterni; altre hanno dimostrato di avere interessanti e promettenti effetti antitumorali, su cui la ricerca sta ora indagando. Altre ancora hanno azione prevalentemente nootropa (dal Greco noos=mente, e tropein=sorvegliare), cioè migliorano la performance mentale e l'umore; alla classe delle droghe nootrope appartengono tutte le piante contenenti metilxantine (caffeina e derivati), che sono più propriamente degli stimolanti e che saranno oggetto di una scheda a parte. Infine sono state incluse in questa scheda delle piante meramente immunostimolanti dato che, funzionalmente, sono simili a quelle adattogene, ovvero servono ad aiutare l'organismo a sviluppare una linea difensiva contro gli attacchi esterni. Proprio per la loro caratteristica di migliorare le risposte dell'organismo, l'utilizzo di droghe adattogene non è necessariamente circoscritto a stati patologici, ma rientra piuttosto nel campo del benessere e della prevenzione (alcune risultano per esempio assai utili per aiutare a prevenire, durante la stagione invernale, le malattie da raffreddamento). Naturalmente sono anche molto utili negli stati di convalescenza ed in generale di astenia. [Tratto da EPO S.r.l. ISTITUTO FARMOCHIMICO FITOTERAPICO http://www.eposrl.com/eposrl/]
    NOTE VARIE E STORICHE
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    Il Suma è usato come "rimedio per tutto" ovvero come panacea dalle popolazioni dell'America centrale e meridionale dove ne crescono oltre 50 specie. La sua capacità di incrementare il tono muscolare, aumentare la resistenza agli stress e fatica, avere un'azione immunostimolante, producono un effetto benefico generalizzato sull'intero organismo.
    BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
  • Saponine steroidee: pfaffosidi A, B, C, D, E, F, G, beta-ecdisterone, ecdisteroni, pfaffic acid
  • Glicosidi: pfaffosio
  • Triterpeni: acido oleanolico, acido pfaffico
  • Steroli: sitosterolo, stigmasterolo, campesterolo
  • Aminoacidi: allantoina, acido glutammico
  • Fenilpropanoidi: pfaffenina
  • Matsuzaki, P. et al. (1992). Phytochemistry; Nishimoto, N. et al. (1988). Chemical and Pharmaceutical Bulletin; Freitas, C.S. et al. (2021). Revista Brasileira de Farmacognosia; Oliveira, R.B. et al. (2003). Journal of Natural Products