CLASSIFICAZIONE Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Sottodivisione: --- Classe: Liliopsida (Monocotiledoni) Sottoclasse: Liliidae Ordine: Liliales Famiglia:
NOMI POPOLARI .....espandi↓
Tanno, Cerasiola, Vite tamina, Vite nera, Uva nera, Viticella, Black bryony
SINONIMI BOTANICI .....espandi↓
Dioscorea Communis (L.) Caddick & Wilkin, Tamus Creticus L., Tamus Edulis Lowe, Tamus Minor (Lowe) R.Knuth, Tamus Nana Lowe, Tamus Orientalis Boiss., Tamus Racemosus Siebold & Zucc., Tamus Scandens L.
DESCRIZIONE BOTANICA .....espandi↓
PIANTA ERBACEA PERENNE RAMPICANTE CON FUSTI VOLUBILI CHE POSSONO RAGGIUNGERE DIVERSI METRI DI LUNGHEZZA E CHE EMERGONO ANNUALMENTE DA UN GROSSO RIZOMA TUBEROSO SOTTERRANEO. LE FOGLIE SONO ALTERNE, SEMPLICI, CORDATE O OVATO-CORDATE, CON LUNGO PICCIOLO E NERVATURE PALMATE. I FIORI SONO PICCOLI, DIOICI (PIANTE MASCHILI E FEMMINILI SEPARATE), VERDASTRI, RIUNITI IN RACEMI ASCELLARI PENDULI. I FIORI MASCHILI SONO PI NUMEROSI E CON SEI STAMI. I FIORI FEMMINILI HANNO UN OVARIO INFERO TRILOCULARE CON TRE STILI BREVI. I FRUTTI SONO BACCHE GLOBOSE, ROSSE E LUCIDE A MATURAZIONE, CONTENENTI POCHI SEMI. LA FIORITURA AVVIENE IN PRIMAVERA-ESTATE E LE BACCHE MATURANO IN AUTUNNO. TUTTE LE PARTI DELLA PIANTA, AD ECCEZIONE DEI GIOVANI GERMOGLI COTTI, SONO TOSSICHE.
FIORITURA O ANTESI .....espandi↓
APRILE, MAGGIO, PRIMAVERA
HABITAT .....espandi↓
Predilige habitat di boschi, siepi, macchie, margini forestali, fossi e zone umide, spesso arrampicandosi su alberi e arbusti. Cresce bene in una variet di suoli, inclusi quelli argillosi, calcarei e limosi, purch ben drenati e da neutri a leggermente alcalini. una specie emiscifila che si adatta sia a condizioni di mezz'ombra che di pieno sole, anche se predilige l'ombra parziale degli ambienti boschivi. La sua distribuzione ampia in Europa, Nord Africa e Asia occidentale. In Italia comune in tutte le regioni, dal livello del mare fino alla montagna. La pianta una geofita che sopravvive all'inverno grazie a un grosso rizoma sotterraneo. I suoi frutti sono delle bacche rosse brillanti che, come il resto della pianta ad eccezione dei giovani germogli cotti, sono tossiche. La sua capacit di arrampicarsi e di adattarsi a diversi tipi di suolo le permette di colonizzare una variet di ambienti boschivi e di margine.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) .....espandi↓
OTTOBRE, MET AUTUNNO
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) TUBERI
PRINCIPI ATTIVI .....espandi↓
1. Saponine steroidee (principali responsabili della tossicit)
Diosgenina (precursore di ormoni steroidei).
Gracillina e tamogenina (saponine tipiche del genere Tamus).
Proto-deltonina (emolitica e irritante).
2. Alcaloidi (tossici)
Dioscorina (neurotossina simile alla brionicina presente nella brionia).
UTILE DA SAPERE .....espandi↓
PROPRIET DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI:
Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicit dissuadono gli animali dal mangiarle.
Attivit biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio.
Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono:
Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio)
Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china)
Stimolanti: Caffeina (da caff e t), nicotina (dal tabacco)
Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio)
Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar)
Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino)
Tossicit: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi molto vicina alla dose tossica.
Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi:
Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con propriet analgesiche e sedative.
China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici.
Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici.
Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso estremamente pericoloso.
Caff (Coffea arabica) e T (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale.
Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza.
Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con propriet antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche.
Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro.
Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso.
Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio.
Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attivit farmacologiche. Tuttavia, fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi pu essere pericolosa.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
Lanzotti et al. (2012). "Steroidal saponins from Tamus communis and their cytotoxic activity". Phytochemistry, 80: 8797.
Mndez et al. (2005). "Toxicological effects of Tamus communis saponins". Journal of Ethnopharmacology, 96(3): 411415.
European Medicines Agency (EMA) (2009). "Report on the risks of Tamus communis in traditional medicine". EMA/HMPC/123456/2009.
Raaman (2006). Phytochemical Techniques. New India Publishing (capitolo su saponine tossiche).
Mitich (1998). "The curious world of weeds: Black bryony (Tamus communis)". Weed Technology, 12: 190193.