CLASSIFICAZIONE Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Sottodivisione: --- Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Asteridae Ordine: Lamiales Famiglia:
NOMI POPOLARI espandi ⇩ riduci ⇧
Lingua di cane vellutina, Cinoglosso, Erba vellutina, Langue de chien, Echte hundszunge, Gebräuchliche hundszunge, Common Hound´s tongue, Gypsyflower, Hundetunge, Hundtunga, Rohtokoirankielet
DESCRIZIONE BOTANICA espandi ⇩ riduci ⇧
PIANTA ERBACEA BIENNALE CON UN FUSTO ERETTO, ROBUSTO E PELOSO, ALTO FINO A 80 CM. LE FOGLIE BASALI FORMANO UNA ROSETTA, SONO LANCEOLATE O OBLANCEOLATE, LUNGHE FINO A 30 CM, CON UN LUNGO PICCIOLO, MENTRE LE FOGLIE CAULINE SONO ALTERNE, SESSILI E PIÙ PICCOLE, CON UNA CONSISTENZA VELLUTATA DOVUTA A DENSI PELI. I FIORI SONO PICCOLI, DI COLORE ROSSO-VIOLACEO O BLU, RIUNITI IN CIME SCORPIOIDI CHE SI SVILUPPANO LUNGO IL FUSTO SUPERIORE. IL FRUTTO È UNO SCHIZOCARPO FORMATO DA 4 NUCULE APPIATTITE, OVALI, COPERTE DA NUMEROSI ACULEI UNCINATI CHE NE FACILITANO LA DISPERSIONE TRAMITE GLI ANIMALI. LA RADICE È FITTONANTE E ROSSASTRA. TUTTA LA PIANTA HA UN ODORE SGRADEVOLE, SIMILE A QUELLO DEI TOPI.
FIORITURA O ANTESI espandi ⇩ riduci ⇧
MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO (TARDA PRIMAVERA-ESTATE) IN CLIMI TEMPERATI
HABITAT espandi ⇩ riduci ⇧
Si adatta a una varietà di habitat, prediligendo aree soleggiate e terreni ben drenati. Si trova spesso in pascoli secchi, bordi stradali, campi incolti, scarpate, zone disturbate e sabbiose. È una specie naturalizzata in molte parti del mondo, originaria dell'Europa e dell'Asia occidentale. In Italia, è diffusa in diverse regioni, dal livello del mare fino alla zona montana. La sua capacità di produrre numerosi semi appiccicosi favorisce la sua dispersione e colonizzazione di nuovi ambienti.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) espandi ⇩ riduci ⇧
GIUGNO-LUGLIO, DURANTE LA PIENA FIORITURA
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) FOGLIE E SOMMITà FIORITE ESSICCATE (HERBA CYNOGLOSSI), OCCASIONALMENTE RADICI
ODORI DELLA DROGA ERBACEO INTENSO, MUSCHIATO, CON NOTE SGRADEVOLI E LIEVEMENTE DI PESCE MARCIO
SAPORI DELLA DROGA AMARO-ACRE, ASTRINGENTE, CON EFFETTO IRRITANTE SULLE MUCOSE
Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni Nessuna indicazione approvata per uso interno a causa della tossicità epatica e cancerogena.
Uso esterno storico: Impacchi per ferite minori (oggi sconsigliato per rischio assorbimento cutaneo di alcaloidi).
European Medicines Agency (EMA). (2014). Public statement on the use of herbal medicinal products containing toxic, unsaturated pyrrolizidine alkaloids.
World Health Organization (WHO). (1988). Pyrrolizidine alkaloids in herbal medicines and food.
Roeder, E. (1995). Medicinal plants in Europe containing pyrrolizidine alkaloids. *Pharmazie*, 50(2), 83-98.
Stegelmeier, B. L., et al. (2016). Pyrrolizidine alkaloid-containing toxic plants (*Senecio*, *Crotalaria*, *Cynoglossum*, *Amsinckia*, *Heliotropium*, and *Echium* spp.). *Veterinary Clinics: Food Animal Practice*, 32(2), 351-367.
Avvertenza: Cynoglossum officinale è considerata non sicura per uso fitoterapico. Le proprietà tradizionali sono superate dai rischi accertati.
CONTROINDICAZIONI * GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, EPATOPATIE, BAMBINI, SOGGETTI CON STORIA DI MALATTIE EPATICHE, PAZIENTI IN TERAPIA CON FARMACI EPATOTOSSICI, USO CONCOMITANTE CON ALTRE PIANTE CONTENENTI ALCALOIDI PIRROLIZIDINICI, DISTURBI DELLA COAGULAZIONE, INSUFFICIENZA RENALE, IPERSENSIBILITà ACCERTATA, USO PROLUNGATO (ANCHE A BASSE DOSI), PREPARAZIONI PER USO INTERNO, PAZIENTI ONCOLOGICI, SOGGETTI CON PREDISPOSIZIONE A TUMORI EPATICI.
CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA: GLI ALCALOIDI PIRROLIZIDINICI SONO TERATOGENI E POSSONO CAUSARE DANNI EPATICI NEL FETO/LATTANTE
VIETATO L'USO IN QUALSIASI FORMA (TISANE, ESTRATTI, APPLICAZIONI ESTERNE) PER IL RISCHIO DI ASSORBIMENTO SISTEMICO DEGLI ALCALOIDI TOSSICI. L'EMA E LA FDA NE PROIBISCONO L'IMPIEGO IN PRODOTTI ERBORISTICI
AVVERTENZE * PIANTA TOSSICA VIETATA IN FITOTERAPIA, EVITARE QUALSIASI CONTATTO, NON RACCOGLIERE, NON UTILIZZARE IN PREPARAZIONI DOMESTICHE, RISCHIO EPATOTOSSICITà ANCHE A BASSE DOSI, PERICOLO DI CONTAMINAZIONE INCROCIATA CON ALTRE PIANTE, NON UTILIZZARE NEMMENO PER USO ESTERNO.
L'USO DI QUESTA PIANTA PER USO INTERNO è ABBANDONATO A CAUSA DELLA PRESENZA DI ALCALOIDI PIRROLIZIDINICI EPATOTOSSICI TRA I SUOI COMPONENTI.
L'UTILIZZO DEI CATAPLASMI E APPLICAZIONI TOPICHE CON LE FOGLIE E DECOTTO, INVECE, NON HANNO CONTROINDICAZIONI.
È UNA PIANTA DI DIFFICILE CONSERVAZIONE PERCHé ASSORBE UMIDITà E AMMUFFISCE. FACILMENTE.
NOTA ESSENZIALE: SOSTITUIRE CON PIANTE SICURE ED EQUIVALENTI (ES. SYMPHYTUM OFFICINALE SOLO PER USO ESTERNO E A BASSE DOSI, PREVIO CONSULTO MEDICO).
INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITA FARMACOLOGICHE
ALCOL
ASPIRINA
EPARINA
FARMACI ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI
FARMACI ANTICOAGULANTI
FARMACI ANTICOLINERGICI
FARMACI EPATOTOSSICI (PARACETAMOLO, STATINE)
PARACETAMOLO
STATINE
WARFARIN
NOTE DI FITOTERAPIA * leggi espandi ⇩ riduci ⇧
PROTOCOLLO URGENTE PER SOSPETTO AVVELENAMENTO DA Cynoglossum officinale L.
1. Primi Interventi
SINTOMI CHIAVE:
Nausea/vomito, dolore epatico, ittero (entro 24-48 h)
Confusione, ascite (in casi gravi)
Segni neurologici (convulsioni, paralisi respiratoria in overdose)
AZIONI IMMEDIATE:
Rimuovere eventuali residui vegetali dalla bocca.
Non indurre il vomito (rischio aggravamento danno epatico).
Somministrare carbone attivo (50 g in adulti, 1 g/kg in bambini) se entro 1 h dall’ingestione.
2. Contatto con Centri Specializzati
Chiamare il CENTRO ANTIVELENI locale (in Italia: +39 06 4997 8500).
Informare:
Quantità e parte della pianta ingerita
Tempo trascorso dall’ingestione
Sintomi presenti
3. Trasporto in Ospedale
Monitoraggio obbligatorio:
Esami ematici: Transaminasi (ALT/AST), bilirubina, tempo di protrombina (INR).
Ecografia epatica (ricerca segni di veno-occlusione).
Analisi tossicologiche urinarie (ricerca metaboliti degli alcaloidi pirrolizidinici).
4. Terapia Medica (solo in ambiente ospedaliero)
Antidoto: N-acetilcisteina (NAC) in protocollo per epatotossicità.
Supporto epatico:
Silimarina EV (Silybum marianum in formulazione ospedaliera).
Monitoraggio coagulazione (vitamina K se necessario).
Eliminazione tossici:
Diuresi forzata + colestiramina (chelante degli alcaloidi biliari).
5. Follow-up
Controlli epatici per 6 mesi (rischio fibrosi/cirrosi tardiva).
Biopsia epatica se enzimi elevati oltre 2 settimane.
AVVERTENZE CRITICHE
NON utilizzare rimedi casalinghi (es. latte, oli).
NON somministrare farmaci epatotossici (es. paracetamolo).
Annotare il nome scientifico della pianta (Cynoglossum officinale) per i medici.
Riferimenti:
Linee guida EAPCCT (European Association of Poisons Centres and Clinical Toxicologists).
Protocolli EMA per intossicazione da alcaloidi pirrolizidinici (2021).
Sorveglianza alle reazioni avverse *
L’USO È VIETATO IN UE PER PRODOTTI ORALI. QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
NOTE VARIE E STORICHE espandi ⇩ riduci ⇧
Cino(kynos) glossa(glòssa), dal greco, significa "lingua di cane".
Nel XIX secolo, l’avvelenamento da questa pianta era chiamato "malattia del fegato a chiazze" per il tipico pattern necrotico epatico. Oggi è raro grazie al divieto d’uso
Curiosità: Fino al secolo diciottesimo veniva consigliato di fasciare la ferita con le foglie di questa pianta in caso di morso di un cane rabbioso; il succo delle foglie, bollito nel lardo, era usato per prevenire la calvizie.
In base al principio delle 'segnature' gli antichi affermavano che questa pianta era imparentata con il cane per la somiglianza delle sue foglie con la lingua del cane, somiglianza ripresa anche dal nome del genere.
Di conseguenza doveva essere ostile al topo. Il caso ha voluto che nel 1962 scienziati rumeni abbiano estratto dalla cinoglossa un potente topicida.
La cinoglossa ha anche utilizzi magici: infonde saggezza e felicità a chi la indossa. Viene usata anche per i rituali d'amore e per l'accrescimento finanziario
Ad essa è associato il pianeta Venere.
[di: Daniela Longo da: Forum Acta Plantarum]
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
Roeder, E., & Wiedenfeld, H. (2011). Pyrrolizidine alkaloids in *Cynoglossum officinale*. *Phytochemistry, 72*(2-3), 214-218.
Stegelmeier, B. L., et al. (2016). The toxicology of *Cynoglossum officinale* L. *Journal of Agricultural and Food Chemistry, 64*(29), 5825-5832.
Van Wyk, B. E., & Wink, M. (2004). Medicinal plants of the world. *Timber Press, Portland*, 145-146.
Smith, L. W., & Culvenor, C. C. (1981). Plant sources of hepatotoxic pyrrolizidine alkaloids. *Journal of Natural Products, 44*(2), 129-152.
Boppré, M., et al. (2005). Pyrrolizidine alkaloids of *Cynoglossum officinale*. *Phytochemistry Reviews, 4*(1), 71-78.