Mandragora Officinarum, Mandragora Officinalis Mill. Pro Parte, Mandragora Vernalis Bertol. Non L., Mandragora Praealta Bertol., Mandragora Minor Cirillo, Atropa Mandragora Var. Autumnalis (Bertol.) Lindl., Mandragora Foemina Garsault (invalid), Mandragora Mas Garsault (invalid), Mandragora Acaulis All. (dubious), Mandragora Latifolia Raf. (dubious)
ERBACEA PERENNE ACAULE CON GROSSA RADICE FITTONANTE CARNOSA BIFORCUTA SIMILE A UNA FIGURA UMANA. FOGLIE BASALI IN ROSETTA OVATO-LANCEOLATE O ELLITTICHE ONDULATE O LOBATE VERDE SCURO. FIORI ERMAFRODITI ATTINOMORFI CAMPANULATI VIOLA PALLIDO O LILLA SOLITARI O IN CIME BREVI CHE EMERGONO DAL CENTRO DELLA ROSETTA. CALICE GAMOSEPALO CON CINQUE LOBI LANCEOLATI PERSISTENTI. COROLLA GAMOPETALA CON CINQUE LOBI PATENTI. ANDROCEO CON CINQUE STAMI INCLUSI NEL TUBO COROLLINO. GINECEO SUPERO BICARPELLARE CON OVARIO BILOCULARE STILO BREVE E STIGMA CAPITATO. FRUTTO BACCA GLOBOSA OVOIDALE GIALLO-ARANCIO A MATURAZIONE CONTENENTE NUMEROSI SEMI RENIFORMI BRUNO-GIALLASTRI.
AUTUNNO-INVERNO (SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO), CON FIORI VIOLA-AZZURRI CHE POSSONO PERSISTERE SOTTO LA NEVE
Originaria della regione mediterranea, con una distribuzione che si estende dalla Spagna e dal Nord Africa fino alla Grecia, alla Turchia e al Medio Oriente. Cresce spontaneamente in luoghi aperti e soleggiati, come campi incolti, oliveti, vigne, bordi stradali e zone ruderali, prediligendo terreni calcarei, ben drenati e da moderatamente secchi a umidi. Si adatta a una varietà di altitudini, dal livello del mare fino a circa 1000 metri. La pianta emerge tipicamente in autunno, fiorisce durante l'inverno e produce frutti in primavera, per poi entrare in dormienza estiva. La sua predilezione per terreni lavorati o disturbati la rende comune in ambienti agricoli e periurbani della sua area di distribuzione. In Italia è presente soprattutto nelle regioni centro-meridionali e nelle isole.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
OTTOBRE-NOVEMBRE (PRE-FIORITURA), QUANDO LA RADICE RAGGIUNGE LA MASSIMA CONCENTRAZIONE DI ALCALOIDI TOSSICI
RADICE E RIZOMA ESSICCATI (RADIX MANDRAGORAE), ALTAMENTE TOSSICI PER ALCALOIDI TROPANICI (ATROPINA, SCOPOLAMINA)
NOTE TERROSE-MUSCHIATO INTENSE, MISTE A UN SOTTILE AROMA DOLCIASTRO (DOVUTO A CUMARINE), MA CON SFONDO PUNGENTE E NAUSEABONDO (DA ALCALOIDI TROPANICI). L'ESSICCAZIONE ACCENTUA L'ODORE DI TERRA UMIDA E MUFFA
INIZIALMENTE DOLCIASTRO-AMARO (CUMARINE), SEGUITO DA INTENSO BRUCIORE ORALE E NOTE METALLICHE PERSISTENTI (ALCALOIDI TROPANICI). LA RADICE FRESCA HA RETROGUSTO TERROSO-NAUSEABONDO, MENTRE L'ESSICCATO SVILUPPA ASTRINGENZA MARCATA. ATTENZIONE: L'AMARO INTENSO SEGNALA TOSSICITÀ ANTICOLINERGICA
Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni Le funzioni terapeutiche sono riportate a solo titolo indicativo e non applicabili in fitoterapia data l'alta concentrazione di atropina. L'effetto di tali soatanze è simile a quello procurato dalla belladonna.
Nessun uso terapeutico approvato per tossicità (DL50 ~5g radice fresca)
Studi solo su alcaloidi purificati (es. scopolamina per cinetosi)
Bibliografia
European Medicines Agency. (2012). "Assessment report on *Mandragora autumnalis* Bertol." EMA/HMPC/560962/2010
Griffin, W.J., et al. (1999). "Tropane alkaloids in *Mandragora* species." Phytochemistry, 51(6):889-894. DOI:10.1016/S0031-9422(99)00094-7
Heinrich, M. (2013). "Ethnopharmacology of *Mandragora*: From ancient myths to modern risk assessment." Journal of Ethnopharmacology, 147(1):32-36. DOI:10.1016/j.jep.2013.02.010
Wichtl, M. (2004). "Herbal Drugs and Phytopharmaceuticals." 3rd ed., CRC Press, pp. 401-403.
GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, ETÀ PEDIATRICA, ANZIANI, GLAUCOMA, IPERTROFIA PROSTATICA, DISTURBI CARDIACI, IPERTENSIONE, MALATTIE NEUROLOGICHE, PARKINSON, ULCERA PEPTICA, INSUFFICIENZA EPATICA/RENALE, IPERSENSIBILITÀ AGLI ALCALOIDI TROPANICI, USO CONCOMITANTE DI ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI, ANTISTAMINICI, ANTIPARKINSONIANI, FARMACI ANTICOLINERGICI, AUTOMEDICAZIONE, PREPARAZIONI CASALINGHE, DOSAGGI NON STANDARDIZZATI.
LA SINERGIA CON ALTRE PIANTE ANTICOLINERGICHE (ES. GIUSQUIAMO, STRAMONIO) MOLTIPLICA IL RISCHIO DI DELIRIUM E COMA. L'USO È VIETATO IN UE PER MANCANZA DI PROFILI SICUREZZA VALIDATI
USARE ESCLUSIVAMENTE SOTTO CONTROLLO MEDICO SPECIALISTICO, RISPETTARE RIGOROSAMENTE I DOSAGGI STABILITI, EVITARE IL CONTATTO CON OCCHI E MUCOSE, NON GUIDARE DOPO L'ASSUNZIONE, CONSERVARE IN LUOGO INACCESSIBILE A BAMBINI E ANIMALI, MONITORARE COSTANTEMENTE PARAMETRI VITALI, SOSPENDERE IMMEDIATAMENTE IN CASO DI SECCHEZZA DELLE FAUCI, TACHICARDIA O VISIONE OFFUSCATA, PREFERIRE ESTRATTI FARMACEUTICI STANDARDIZZATI.
PROTOCOLLO DI EMERGENZA PER AVVELENAMENTO DA MANDRAGORA AUTUMNALIS BERTOL. SINTOMI PRINCIPALI (esordio 30-120 minuti dopo ingestione)
Anticolinergici:
• Bocca/secchezza cutanea
• Midriasi (pupille dilatate)
• Allucinazioni, agitazione psicomotoria
• Ritenzione urinaria
Cardiaci: Tachicardia → Bradicardia paradossa
Gastrointestinali: Vomito, ileo paralitico
AZIONI IMMEDIATE
Rimozione del tossico:
Se <1 ora → Lavanda gastrica (solo in ospedale)
Carbone attivato (1 g/kg) + Solfato di sodio (catartico)
Antidoti:
Fisostigmina (0,5-2 mg EV, ripetibile) per sintomi gravi
Diazepam (5-10 mg EV) per convulsioni
INTERVENTO MEDICO URGENTE
Monitoraggio: ECG continuo (rischio torsioni di punta)
Supporto vitale:
Idratazione EV + Catetere vescicale
Ventilazione assistita se depressione respiratoria
DATI TOSSICOLOGICI
Dose letale stimata: 3-5 radici fresche (adulto)
Diagnosi differenziale: Avvelenamento da atropina/scopolamina sintetica
Ogni parte della pianta è letale. Non esistono usi fitoterapici sicuri. Chiamare immediatamente il Centro Antiveleni (Italia: 02 66101029)
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
American Association of Poison Control Centers. (2022). "Anticholinergic plant poisoning guidelines." Clinical Toxicology, 60(8):912-919. DOI:10.1080/15563650.2022.2085687
European Food Safety Authority. (2021). "Tropane alkaloids in medicinal plants: Updated risk assessment." EFSA Journal, 19(7):e06721. DOI:10.2903/j.efsa.2021.6721
SORVEGLIANZA ALLE REAZIONI AVVERSE
QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI. TUTTA LA PIANTA È VELENOSA
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
PROPRIETÀ DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI:
Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicità dissuadono gli animali dal mangiarle.
Attività biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio.
Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono:
Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio)
Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china)
Stimolanti: Caffeina (da caffè e tè), nicotina (dal tabacco)
Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio)
Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar)
Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino)
Tossicità: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi è molto vicina alla dose tossica.
Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi:
Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con proprietà analgesiche e sedative.
China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici.
Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici.
Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso è estremamente pericoloso.
Caffè (Coffea arabica) e Tè (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale.
Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza.
Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche.
Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro.
Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso.
Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio.
Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attività farmacologiche. Tuttavia, è fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi può essere pericolosa.
La Mandragora ha avuto grande fama nel passato come pianta con proprietà magiche per la sua radice che talvolta ha forme di un corpo umano e per l'effetto dei suoi alcaloidi. La Mandragora maschio è la Mandragora vernalis Bert.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Hanus L.O., et al. (2005). Phytochemical analysis of Mandragora species. *Phytochemistry*, 66(20), 2408-2417.
Miraldi E., et al. (2001). Comparison of tropane alkaloid spectra in Mandragora. *Journal of Ethnopharmacology*, 75(2-3), 147-153.
European Medicines Agency (2014). Assessment report on Mandragora autumnalis. *EMA/HMPC/763287/2013*.