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MERCORELLA
Mercurialis annua L.

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TOSSICITÀ: ALTA *

SCHEDA BOTANICA

CLASSIFICAZIONE
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Rosidae
Ordine: Euphorbiales
Famiglia:
Sottofamiglia: Acalyphoideae
Tribù: Acalypheae

NOMI POPOLARI
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Mercorella comune, Annual Mercury, Herb Mercury, Herb-Mercury, Hasindit, Mercuriale annuelle, Ortiga muerta, Urtiga-morta, Barredoiro, Basallo, Malcoraje, Mercurial, Slobonov De Cmp, Trepadatoare, Prolesnik Odnoletnij, Einjhriges Bingelkraut

SINONIMI BOTANICI
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Mercurialis Annua Var. Annua, Mercurialis Annua Var. Ambigua (L.f.) Dumort., Mercurialis Annua Var. Hiemalis (J.Presl & C.Presl) Bisch., Mercurialis Annua Subsp. Ambigu (L.f.) Arcang., Mercurialis Ambigua L.f., Mercurialis Ciliata C.Presl, Mercurialis Diffusa K.Koch, Mercurialis Huetii Hanry, Mercurialis Monoica Dulac, Mercurialis Pinnatifida Samp., Mercurialis Ambigua Var. Hiemalis J.Presl & C.Presl, Mercurialis Annua F. Ambigu (L.f.) Asch. & Graebn., Mercurialis Annua F. Hiemalis (J.Presl & C.Presl) Asch. & Graebn., Mercurialis Annua F. Pinnatifida (Samp.) Cout., Mercurialis Annua Var. Pinnatifida (Samp.) Samp., Mercurialis Annua Var. Salicifolia Willd., Mercurialis Annua Var. Serrata (Lam.) Dumort., Mercurialis Serrata Lam., Mercurialis Timbalii Martrin-Donos.

DESCRIZIONE BOTANICA
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PIANTA ERBACEA ANNUALE, DIOICA, ALTA 10-40 CM. PRESENTA FUSTI ERETTI, RAMIFICATI, GLABRI E DI COLORE VERDE CHIARO. LE FOGLIE SONO OPPOSTE, SEMPLICI, LANCEOLATE O OVATO-LANCEOLATE, CON MARGINE CRENATO O SEGHETTATO E PICCIOLO CORTO. I FIORI MASCHILI SONO RIUNITI IN SPIGHE ASCELLARI PENDULE, CON NUMEROSI STAMI. I FIORI FEMMINILI SONO SOLITARI O IN PICCOLI GRUPPI ALL'ASCELLA DELLE FOGLIE, CON OVARIO SUPERO A DUE CARPELLI. IL FRUTTO UNA CAPSULA GLOBOSA, BILOCULARE, CONTENENTE DUE SEMI NERI E LISCI.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI

____ GIALLO-VERDASTRO
____ GIALLOGNOLO
____ VERDASTRO-CHIARO

FIORITURA O ANTESI
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GENNAIO, FEBBRAIO, MARZO, APRILE, MAGGIO, GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO, SETTEMBRE, OTTOBRE, NOVEMBRE, DICEMBRE

HABITAT
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Originaria della regione mediterranea, ma ampiamente diffusa e naturalizzata in molte parti del mondo, incluse Europa, Asia, Nord Africa e Nord America. una specie nitrofila che predilige terreni ricchi di nutrienti, spesso associati ad attivit umane, come orti, campi coltivati, giardini, discariche, bordi stradali, crepe di marciapiedi e in generale aree disturbate. Cresce bene in posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate e si adatta a diversi tipi di suolo, purch ben drenati. comune sia in pianura che in zone collinari, e la sua presenza spesso indicativa di suoli fertili e ricchi di azoto. Essendo una pianta annuale, completa il suo ciclo vitale in una stagione, producendo numerosi semi che ne favoriscono la rapida diffusione in ambienti idonei.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025

SCHEDA FITOTERAPIA

DROGA UTILIZZATA
(Parte utilizzata a scopo fitoterapico)
PIANTA INTERA SENZA RADICE
PRINCIPI ATTIVI
.....espandi↓ Alcaloidi piridinici: hermidina, Saponine steroidee, Flavonoidi: quercetina, kaempferolo, Acidi fenolici: acido caffeico, acido ferulico, Triterpeni: acido oleanolico, Steroli: beta-sitosterolo, Amine: metilamina, Cumarine: scopoletina, Tannini condensati, Resine

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE *

  • ------
  • NDNON UTILIZZABILE IN AUTOTERAPIA
    +DIURETICO
    +LASSATIVO O PURGANTE
    +STITICHEZZA O STIPSI

    ORGANI INTERESSATI
    INTESTINO
    ORGANI EMUNTORI
    RENI
    VIE URINARIE
    CONTROINDICAZIONI *
    ERBA TOSSICA! VIETATO LUSO COMUNE. USARE SOLAMENTE SOTTO CONTROLLO MEDICO
    AVVERTENZE *
    QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.
    NOTE DI FITOTERAPIA *
    Le funzioni terapeutiche sono riportate a titolo i .....espandi↓
    Le funzioni terapeutiche sono riportate a titolo indicativo e solamente alcune applicabili in fitoterapia.
    I principi attivi della Mercorella tendono ad accumularsi nell'organismo; pertanto anche piccole quantit ripetute creano problemi di accumulo tossico.

    Poco attiva quando essiccata. Se abbondante nei pascoli pu dare avvelenamento agli animali e forti coliche intestinali agli uomini se la mischiano inconsapevolmente ad insalate.

    Secondo una tradizione popolare la presenza di mercorella sotto le viti fa andare a male il vino.Il medico greco Ippocrate consigliava gocce di succo fresco di mercuriale, da instillare direttamente nell'orecchio, per curare le sordit parziali o temporanee.La medicina popolare raccomandava l'utilizzo del succo estratto dalle foglie fresche di questa piantina per interrompere la produzione di latte delle nutrici. 1
    Sorveglianza alle reazioni avverse
    ESTRATTO VEGETALE NON AMMESSO NEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI

    SCHEDA NOTIZIE E VARIE

    ANNOTAZIONI VARIE
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    La mercorella una delle pi comuni malerbe, ed famosa nella storia della scienza per la misteriosa colorazione blu che si sviluppa quando qualsiasi parte della pianta immersa in acqua. La colorazione molto intensa ma transiente, perch vira poi al giallo. Charles Darwin fu fra i tanti che nell'ottocento, sull'onda dell'interesse per i coloranti, studi il fenomeno, a dire il vero senza arrivare a molto. Il colore che la mercorella fa assumere all'acqua blu intenso come quello dell'indaco, ma, diversamente da questo colorante, non si fissa bene sul cotone e, in generale, sulle fibre tessili, e la colorazione non stabile a lungo. Se essicata lentamente e all'ombra, addirittura l'intera pianta assume una strana colorazione bluastra. A fine ottocento, lo sviluppo della sintesi industriale dell'indaco fece crollare il costo di questo colorante, ancora oggi usato per tingere i jeans, rendendo obsoleta la ricerca su coloranti blu alternativi. In questo modo, la ricerca sul principio colorante della mercorella fu relegato nel campo delle curiosit scientifiche e perse qualsiasi interesse pratico. Oggi sappiamo che tutte le parti della pianta contengono un alcaloide, battezzato hermidina, che si ossida facilmente all'aria dando origine alla colorazione blu che colpiva molto i ricercatori dell'ottocento. La curiosit dei ricercatori oggi focalizzata sul modo insolito in cui la pianta si riproduce, lanciando i fiori maschili a circa 20 cm dalla pianta appena maturano. I fiori disperdono poi il loro polline al vento, che l'agente dell'impollinazione. Un'altra caratteristica curiosa della specie quella di presentare il fenomeno dell'androdoicia, cio di presentare, all'interno di una stessa popolazione piante maschili e piante ermafrodite. Le piante maschili sono pi piccole di quelle ermafrodite, ma sono decimate selettivamente dai vari insetti che si nutrono della pianta. Il fenomeno generale per tutte le specie che presentano questa caratteristica, e si pensa che la maggiore suscettibilit delle piante maschili all'attacco da parte degli erbivori sia legato alla necessit di investire nella produzione del polline a scapito in quella della difesa contro gli attacchi dei predatori. Almeno in questo caso, quello maschile il sesso debole. Il polline della mercorella fortemente allergenico per l'uomo, e circa la met delle persone che soffrono di febbre da fieno sono allergiche al polline della mercorella. La mercorella appartiene alla stessa famiglia della pianta della gomma, ed esiste sensibilit crociata fra gli allergeni delle due piante. In altre parole, chi allergico ai guanti in lattice, lo anche al polline della mercorella.
    La mercorella , in principio, una piante edule, almeno dopo cottura. Pu essere consumata come gli spinaci, ma anche essere facilmente confusa con una sua parente perenne e velenosa, la mercorella bastarda (Mercurialis perennis). Per questa ragione, e per il sapore non certo unico della pianta, se ne sconsiglia l'impiego in cucina. La natura dei principi tossici delle mercorelle non ancora nota, ed il grado di velenosit di queste piante dibattuto. La cottura elimina in parte la velenosit della mercorella bastarda, ma sono descritti casi recenti di avvelenamento, non letale per il pronto intervento medico, anche con la pianta bollita. 2
    BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
    1 http://www.fungoceva.it/erbe_ceb/Mercurialis_annua.htm
    2 Dal libro "Erbe di citt" vol I - di Giovammi Appendino - Riccardo Luciano - Renzo Salvo - ed ArabaFenice.
  • Bruneton J. (1999). Pharmacognosy, Phytochemistry, Medicinal Plants. *Lavoisier Publishing*, 2nd ed., 498-500.
  • European Medicines Agency (2014). Assessment report on Mercurialis annua. *EMA/HMPC/763293/2017*.
  • Hegnauer R. (1964). Chemotaxonomie der Pflanzen. *Birkhuser Verlag*, 3: 412-415.
  • Duke J.A. (2002). Handbook of Medicinal Herbs. *CRC Press*, 2nd ed., 245-246.