DESCRIZIONE BOTANICA espandi ⇩ riduci ⇧
PIANTA ERBACEA PERENNE RIZOMATOSA CON GRANDI FOGLIE BASALI RENIFORMI O CORDATO-ORBICOLARI, LUNGAMENTE PICCIOLATE, CON LAMINA DENTATA O LOBATA, VERDE SULLA PAGINA SUPERIORE E TOMENTOSA SU QUELLA INFERIORE. FUSTI FIORIFERI ERETTI, SQUAMOSI, CHE COMPAIONO PRIMA DELLE FOGLIE, PORTANTI DENSI RACEMI O SPIGHE DI CAPOLINI UNISESSUALI O BISESSUALI. FIORI TUBULOSI, DI COLORE BIANCO-VERDOGNOLO O GIALLASTRO. FIORI MASCHILI CON STAMI SPORGENTI. FIORI FEMMINILI CON STILI BIFIDI. FRUTTO È UN ACHENIO CILINDRICO CON UN PAPPO DI SETOLE BIANCHE PER LA DISPERSIONE ANEMOCORA. TUTTA LA PIANTA HA UN ODORE CARATTERISTICO.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____BIANCO ____ROSA-PORPORA ____ROSSO-PORPORA
FIORITURA O ANTESI espandi ⇩ riduci ⇧
MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO, PRINCIPALMENTE IN PRIMAVERA, CON FIORI ROSA-PORPORA RIUNITI IN CAPOLINI
HABITAT espandi ⇩ riduci ⇧
Originaria dell'Europa e di alcune parti dell'Asia occidentale. Il suo habitat tipico comprende zone umide e ombrose come rive di corsi d'acqua, fossi, paludi, boschi umidi, prati umidi e valli ombrose. Predilige suoli umidi o saturi d'acqua, argillosi o limosi, ricchi di materia organica e con un pH da leggermente acido a neutro. Cresce meglio in posizioni ombreggiate o parzialmente ombreggiate e richiede una costante disponibilità di umidità nel terreno. La sua diffusione è principalmente vegetativa tramite i rizomi sotterranei che formano ampie colonie. È una specie che si trova spesso in ambienti ripariali e in zone dove l'acqua è abbondante, contribuendo alla stabilizzazione del suolo umido. La sua presenza è indicativa di condizioni di elevata umidità del suolo e scarsa illuminazione diretta.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) espandi ⇩ riduci ⇧
MAGGIO E PRIMAVERA, QUANDO I PRINCIPI ATTIVI (ES. PETASINA) RAGGIUNGONO LA MASSIMA CONCENTRAZIONE
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) FOGLIE, RADICI (RIZOMI) E, MENO FREQUENTEMENTE, FIORI. LE FOGLIE E I RIZOMI SONO RICCHI DI SESQUITERPENI (PETASINA) E ALCALOIDI PIRROLIZIDINICI
ODORI DELLA DROGA CARATTERISTICO E SGRADEVOLE, SIMILE A QUELLO DELLE CIMICI, SOPRATTUTTO NELLE FOGLIE E NEI FIORI FRESCHI
SAPORI DELLA DROGA AMARO E ASTRINGENTE, DOVUTO AI TANNINI E AGLI ALCALOIDI PIRROLIZIDINICI
ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI espandi ⇩ riduci ⇧
Estratti secchi titolati in petasine (es. petasina, isopetasina)
Forma: Capsule o compresse.
Titolazione: Min. 7.5–15 mg di petasine per dose giornaliera.
Posologia: 50–100 mg/die (suddivisi in 2–3 dosi), per max 4–6 settimane/anno
Forma: Capsule o compresse.
Titolazione: Min. 7.5–15 mg di petasine per dose giornaliera.
Posologia: 50–100 mg/die (suddivisi in 2–3 dosi), per max 4–6 settimane/anno.
Estratti liquidi purificati (senza alcaloidi pirrolizidinici)
Forma: Tintura madre o gocce.
Standardizzazione: Assenza di alcaloidi pirrolizidinici (PA-free).
Posologia: 30–60 gocce/die (diluite in acqua), preferibilmente a stomaco pieno.
Estratti specifici per emicrania (es. Petadolex®)
Forma: Compresse.
Titolazione: 75 mg di estratto secco (standardizzato al 15% petasine).
Posologia: 1–2 compresse 2 volte/die, per cicli limitati.
Preparati topici (creme/gel per uso esterno)
Forma: Creme a base di estratto di foglie (senza PA).
Uso: Applicazione locale per infiammazioni articolari o muscolari.
Avvertenze comuni
Durata: Evitare l’uso continuativo oltre 6 settimane/anno.
Controllo qualità: Preferire estratti con certificazione PA-free.
Bibliografia
Bucher, K. (1951). Über ein antispastisches Prinzip in Petasites officinalis Moench. *Naunyn-Schmiedebergs Archiv*, 213, 69–71. :cite[1]
Zimply Natural. (2021). Butterbur: medicinal plant for migraine prophylaxis. :cite[2]
Altmeyers Encyclopedia. (2017). Butterbur ordinary - Department Phytotherapy. :cite[10]
CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, INSUFFICIENZA EPATICA, EPATITI, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA AI COMPONENTI, USO PEDIATRICO (PER RISCHIO TOSSICITÀ), PAZIENTI CON PATOLOGIE EPATICHE PREESISTENTI, TERAPIE CONCOMITANTI CON FARMACI EPATOTOSSICI
AVVERTENZE LIMITARE LA DURATA D'USO A 4-6 SETTIMANE/ANNO PER EVITARE ACCUMULO DI ALCALOIDI PIRROLIZIDINICI EPATOTOSSICI, PREFERIRE ESTRATTI PURIFICATI E STANDARDIZZATI (SENZA ALCALOIDI), MONITORARE SINTOMI EPATOTOSSICITÀ (NAUSEA, ITTERO), EVITARE PREPARAZIONI CASALINGHE NON CONTROLLATE, CONSULTARE UN MEDICO IN CASO DI TERAPIE FARMACOLOGICHE CRONICHE, NON SUPERARE LE DOSI CONSIGLIATE, EVITARE L'USO IN ASSOCIAZIONE CON PIANTE/EPATOTOSSICI (ES. VALERIANA OFFICINALIS)
NOTE DI FITOTERAPIA espandi ⇩ riduci ⇧
Totalmente abbandonato l´uso per la tossicità derivante dagli alcaloidi pirrolizidinici.
NOTE VARIE E STORICHE espandi ⇩ riduci ⇧
È una pianta molto diffusa in tutto il mondo. Dioscoride paragonò le grandi foglie del Petasites a un cappellaccio anche perché con esse si copriva la testa dei fanciulli tignosi. Con la Tussilago fragrans (altra specie) chiamata anche Vaniglia d'inverno, si può preparare una aromatica e gradevole infusione.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
Wang GJ, Liao JF, Hintz KK, Chen CF, Vasodilator actions of petasins isolated from Petasites formosanus, Journal of Ethnopharmacology, 2004
Bickel D, Röder T, Bestmann HJ, Brune K, Pharmacological profile of petasine, a bioactive compound from Petasites hybridus, Arzneimittelforschung, 1998