DESCRIZIONE BOTANICA espandi ⇩ riduci ⇧
ARBUSTO O ALBERO PICCOLO, ANNUALE O PERENNE, CON FUSTI ROBUSTI E CAVI. LE FOGLIE SONO GRANDI, PALMATE CON 5-11 LOBI DENTATI, DI COLORE VARIABILE DAL VERDE AL ROSSASTRO. I FIORI SONO UNISESSUALI, RACCOLTI IN INFIORESCENZE A PANNOCCHIA; I FIORI MASCHILI SI TROVANO NELLA PARTE INFERIORE E PRESENTANO NUMEROSI STAMI, MENTRE I FIORI FEMMINILI SONO NELLA PARTE SUPERIORE CON PISTILLI EVIDENTI E STILI ROSSASTRI. IL FRUTTO È UNA CAPSULA SPINOSA CHE CONTIENE TRE SEMI OVALI E LUCIDI, MARMORIZZATI DI DIVERSE TONALITÀ.
HABITAT espandi ⇩ riduci ⇧
Originaria probabilmente dell'Africa orientale, ma ampiamente naturalizzata e coltivata in molte regioni tropicali, subtropicali e temperate calde del mondo. Predilige climi caldi e soleggiati con una stagione di crescita lunga, temperature ottimali tra i 20 e i 30 °C e non tollera il gelo. Si adatta a diversi tipi di suolo, anche se preferisce quelli ben drenati, fertili e leggermente acidi o neutri. Cresce spesso in aree disturbate, lungo strade, in terreni incolti, discariche, margini di campi coltivati e in giardini come pianta ornamentale. La sua capacità di adattamento gli permette di colonizzare una vasta gamma di ambienti, purché le temperature minime non scendano troppo e ci sia sufficiente umidità, specialmente durante la fase di germinazione e crescita iniziale. La sua diffusione è stata favorita dalla coltivazione per l'olio di ricino e per scopi ornamentali.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) OLIO DEI SEMI MATURI PRESSATI A FREDDO
PRINCIPI ATTIVI espandi ⇩ riduci ⇧
1. Componenti principali dei semi
Proteine tossiche: Ricina (una delle tossine vegetali più potenti, inibitore della sintesi proteica), Ricinus agglutinina (lectina con attività emoagglutinante)
Olio fisso (90% del seme): Acido ricinoleico (85-90%, unico acido grasso idrossilato con proprietà farmacologiche), Acido linoleico (4-5%), Acido oleico (3-4%), Acido stearico (1-2%)
Alcaloidi: Ricinina (piridinone alcaloide, presente in tutta la pianta)
2. Componenti fogliari
Flavonoidi: Rutina, Quercetina, Kaempferolo
Composti fenolici: Acido gallico, Acido clorogenico
Triterpeni: beta-sitosterolo, Lupeolo
3. Corteccia e radici
Alcaloidi: N-demetilricinina, Tannini
CONTROINDICAZIONI ERBA ALTAMENTE TOSSICA! VIETATO L´USO COMUNE DELLA PIANTA E DEI SEMI
AVVERTENZE I SEMI E L'OLIO DI QUESTA PIANTA RIENTRANO NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.
I SEMI CRUDI SONO ESTREMAMENTE TOSSICI (1-2 SEMI POSSONO ESSERE LETALI PER UN BAMBINO)
L'OLIO DI RICINO DEVE ESSERE PRIVO DI RICINA (OTTENUTO PER SPREMITURA A FREDDO)
CONTROINDICATO IN GRAVIDANZA (EFFETTO OSSITOCICO)
POSSIBILI REAZIONI ALLERGICHE CUTANEE
INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITA FARMACOLOGICHE
FARMACI ANTELMINTICI
NOTE DI FITOTERAPIA espandi ⇩ riduci ⇧
Le funzioni terapeutiche sono desuete ma ancora valide solamente per alcune forme estrattive nell´uso in fitoterapia (olio).
UTILE DA SAPERE espandi ⇩ riduci ⇧
DROGHE LASSATIVE E PURGANTI
Trascurando le alterazioni dell'intestino che ostacolano meccanicamente la progressione del bolo fecale (tumori, processi cicatriziali, ecc.), vi possono essere stitichezze primitive dovute a una alterata motilità intestinale di natura nervosa o muscolare; in questo caso può aversi una stitichezza atonica quando la muscolatura ha diminuito il tono e la forza delle contrazioni, mentre si ha una stitichezza spastica quando l'ipertono della muscolatura determina contrazioni spastiche della stessa. Altra forma di stipsi è causata dalla scarsa produzione di idrogeno solforato che è un eccitante fisiologico della peristalsi.
Il trattamento terapeutico dovrà essere coadiuvato da vita attiva e movimentata e da dieta povera di carne ma ricca di frutta, verdure e fibre.
In base al meccanismo d'azione delle droghe lassative si avranno:
a) Droghe antrachinoniche che favoriscono lo svuotamento dell'intestino stimolando prevalentemente la muscolatura dell'intestino crasso.
I componenti principali di queste droghe contenute in Senna, Frangula, Aloe, Cascara sagrada, Rabarbaro, Poligono giapponese e Spincervino sono glicosidi derivati dall'antracene. La loro metabolizzazione in agliconi (più attivi) avviene nel colon: qui si ha una rimozione dello zucchero ed i prodotti ottenuti stimolano ulteriormente la motilità aumentando anche il peristaltismo e la produzione di muco. L'azione lassativa che inizia a livello dell'intestino crasso con inibizione del riassorbimento dell'acqua e degli elettroliti, si manifesta dopo 8-12 ore. Gli effetti collaterali sono: colorazione delle urine, passaggio nel latte materno, pseudomelanosi reversibile del colon, perdita di elettroliti per l'uso prolungato o diarrea severa con coliche per sovradosaggio.
L'uso cronico di antranoidi può essere responsabile di pigmentazione della mucosa del colon (melanosis coli), alterazione del quadro elettrolitico e dell'equilibrio acido-base, colon dilatato con pseudo-restringimenti per alterazione del plesso nervoso intramurale, aggravamento della stitichezza, colon irritabile, rischio di degenerazione neoplastica e interazioni con altri farmaci.
b) Droghe che favoriscono lo svuotamento dell'intestino stimolando prevalentemente la muscolatura dell'intestino tenue e parte del crasso (Olio di Ricino).
c) Purganti meccanici che favoriscono lo svuotamento dell'intestino aumentando il volume fecale (Agar-agar, Psillio, Lino semi, Carragenina);
d) Purganti osmotici (zuccherini) che richiamano nell'intestino acqua dal sangue (Manna, Lattosio, Prugne, Tamarindo, Cassia fistula in canna, Pesco).
e) Purganti oleosi che favoriscono la progressione delle feci essendo lubrificanti dell'intestino (Olio di oliva, Olio di lino, Olio di mandorle dolci).
Tratto da: Marzio Pedretti "L'erborista moderno";
[Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali";]
[Fabio Firenzuoli "Le 100 erbe della salute".]
NOTE VARIE E STORICHE espandi ⇩ riduci ⇧
Il famosissimo ´olio di ricino´ è disgustoso ma non tossico perché la tossina ricina non passa nell´olio spremuto a freddo.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
Studi e revisioni su Ricinus communis (Ricino):
Audi, J., et al. (2005). "Ricin poisoning: a comprehensive review". JAMA, 294(18), 2342-2351. [Tossicità della ricina]
Vieira, C., et al. (2000). "Effect of ricinoleic acid in acute and subchronic experimental models of inflammation". Mediators of Inflammation, 9(5), 223-228. [Attività antinfiammatoria]
Jumat, S., et al. (2020). "Phytochemical and pharmacological properties of Ricinus communis". Pharmaceutical Biology, 58(1), 681-688. [Revisione completa]
Usi tradizionali:
Scarpa, A., & Guerci, A. (1982). "Various uses of the castor oil plant (Ricinus communis L.)". Journal of Ethnopharmacology, 5(2), 117-137. [Usi tradizionali]
Valutazione ufficiale:
European Medicines Agency (EMA) (2016). "Assessment report on Ricinus communis L., oleum". EMA/HMPC/611041/2016. [Valutazione ufficiale]