Cervispina Cathartica Moench., Spina Cervina Black., Rhamnus Spino Gilib., Rhamnus Alpina Var. Hydriensis (Hacq.) Schult., Rhamnus Cadevallii Pau, Rhamnus Cathartica F. Cadevallii (Pau Ex Cadevall) Rivas Mart., Rhamnus Cathartica F. Montana (Brügger) Braun-Blanq., Rhamnus Cathartica F. Pubescens (Lange) Rivas Mart., Rhamnus Cathartica Subsp. Hydriensis (Hacq.) Nyman, Rhamnus Cathartica Var. Caucasica Kusn., Rhamnus Cathartica Var. Davurica (Pall.) Maxim., Rhamnus Cathartica Var. Hydriensis (Hacq.) P.Fourn., Rhamnus Cathartica Var. Integrifolia Regel, Rhamnus Cathartica Var. Latifolia Regel, Rhamnus Cathartica Var.pubescens Wirtg., Rhamnus Cathartica Var. Pumila Berdau, Rhamnus Cathartica Var. Repens Hartm., Rhamnus Cathartica Var. Silvatica (J. Serres) St.-Lag., Rhamnus Cathartica Var. Sylvatica (J.Serres) Nyman, Rhamnus Elbursensis Gauba & Rech. Fil., Rhamnus Hydriensis Hacq., 1 Rhamnus Uninervis Dulac.
ARBUSTO O PICCOLO ALBERO DECIDUO ALTO FINO A 4-5 METRI, CON RAMI SPESSO SPINOSI E CORTECCIA LISCIA GRIGIO-BRUNASTRA. LE FOGLIE SONO OPPOSTE O SUBOPPOSTE, OVATE O ELLITTICHE, CON MARGINE FINEMENTE SEGHETTATO, DI COLORE VERDE SCURO BRILLANTE. I FIORI SONO PICCOLI, VERDASTRI, UNISESSUALI (PIANTA DIOICA) O TALVOLTA BISESSUALI, RIUNITI IN FASCETTI ASCELLARI. IL CALICE HA QUATTRO SEPALI VERDASTRI. LA COROLLA HA QUATTRO PETALI GIALLASTRI O VERDASTRI, PIÙ PICCOLI DEI SEPALI. GLI STAMI SONO QUATTRO, OPPOSTI AI PETALI. L'OVARIO È SUPERO, CON DUE O QUATTRO CARPELLI, CHE MATURA IN PICCOLE DRUPE GLOBOSE, NERE E LUCIDE A MATURAZIONE, CONTENENTI 2-4 SEMI. LA FIORITURA AVVIENE IN PRIMAVERA E I FRUTTI MATURANO IN ESTATE-AUTUNNO.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____GIALLO-VERDASTRO ____GIALLOGNOLO
APRILE MAGGIO GIUGNO (PRIMAVERA INOLTRATA), CON FIORI GIALLO-VERDASTRI A 4 PETALI, DIOICI (PIANTE MASCHILI E FEMMINILI SEPARATE)
Predilige habitat di boschi aperti, siepi, margini forestali, radure, pendii rocciosi, boscaglie e terreni disturbati. Cresce bene su una varietà di suoli, inclusi quelli calcarei, argillosi e limosi, purché ben drenati e da neutri a leggermente alcalini. È una specie eliofila o emiscifila che si sviluppa meglio in pieno sole o in condizioni di leggera ombra. La sua distribuzione è ampia in Europa, Asia occidentale e Nord Africa, ed è stato introdotto e naturalizzato in Nord America, dove in alcune aree è considerato invasivo. Si trova spesso in associazione con altre specie arbustive e arboree in boschi misti e formazioni di transizione. Lo spincervino è resistente al freddo e tollera una certa siccità. La dispersione dei semi avviene principalmente tramite gli uccelli che si nutrono dei suoi frutti. La sua capacità di crescere in diversi tipi di suolo e di tollerare condizioni di luce variabile contribuisce alla sua ampia diffusione.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
AGOSTO-SETTEMBRE (FINE ESTATE) PER I FRUTTI (DRUPE NERE), QUANDO RAGGIUNGONO LA PIENA MATURAZIONE; LA CORTECCIA SI RACCOGLIE IN PRIMAVERA
FRUTTI ESSICCATI (DRUPE) E CORTECCIA, CONTENENTI ANTRACHINONI (ES. EMODINA), RAMNOCATECHINA E TANNINI, USATI TRADIZIONALMENTE COME LASSATIVI
FRUTTI CON ODORE SGRADEVOLE E PUNGENTE; CORTECCIA CON NOTE LEGNOSE E TERROSE
FRUTTI ESTREMAMENTE AMARI E ASTRINGENTI; CORTECCIA AMAROGNOLA CON RETROGUSTO METALLICO
GRAVIDANZA (RISCHIO ABORTIVO PER AZIONE UTEROTONICA), ALLATTAMENTO (PASSAGGIO DI ANTRACHINONI NEL LATTE), STATI INFIAMMATORI INTESTINALI ACUTI (COLITE, MORBO DI CROHN), OCCLUSIONI INTESTINALI, INSUFFICIENZA RENALE/EPATICA (ACCUMULO DI METABOLITI TOSSICI), IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA AGLI ANTRACHINONI, ETÀ PEDIATRICA (RISCHIO DISIDRATAZIONE DA DIARREA VIOLENTA)
ERBA TOSSICA! VIETATO L´USO COMUNE. USARE SOLAMENTE SOTTO CONTROLLO MEDICO
EVITARE L'USO PROLUNGATO (>1 SETTIMANA) PER RISCHIO MELANOSI DEL COLON E DIPENDENZA DA LASSATIVI, NON SUPERARE I DOSAGGI INDICATI (SCARICARE DIARROICI EMORRAGICI), MONITORARE ELETTROLITI (PERDITA DI POTASSIO), EVITARE ASSOCIAZIONE CON DIURETICI/DIGITAMINICI (SINERGIA NEGATIVA SU SQUILIBRI ELETTROLITICI), SOSPENDERE IN CASO DI DOLORI ADDOMINALI INTENSI, USARE SOLO CORTECCIA STAGIONATA (QUELLA FRESCA È PIÙ IRRITANTE), PREFERIRE FORMULAZIONI STANDARDIZZATE A ESTRATTI PURIFICATI
NON UTILIZZARE PER AUTOTERAPIA. CONTROINDICATO NEGLI STATI INFIAMMATORI DELL´INTESTINO E DEGLI ORGANI DEL BACINO-IN GRAVIDANZA E NELL´ALLATTAMENTO. PUÒ PROVOCARE VOMITO-FORTI DOLORI ADDOMINALI-GASTROENTERITE E SCARICHE DIARROICHE RIPETUTE.
Le funzioni terapeutiche sono riportate a titolo indicativo perché i glucosidi antrachinonici di questa pianta hanno azione troppo drastica.
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
DROGHE LASSATIVE E PURGANTI
Trascurando le alterazioni dell'intestino che ostacolano meccanicamente la progressione del bolo fecale (tumori, processi cicatriziali, ecc.), vi possono essere stitichezze primitive dovute a una alterata motilità intestinale di natura nervosa o muscolare; in questo caso può aversi una stitichezza atonica quando la muscolatura ha diminuito il tono e la forza delle contrazioni, mentre si ha una stitichezza spastica quando l'ipertono della muscolatura determina contrazioni spastiche della stessa. Altra forma di stipsi è causata dalla scarsa produzione di idrogeno solforato che è un eccitante fisiologico della peristalsi.
Il trattamento terapeutico dovrà essere coadiuvato da vita attiva e movimentata e da dieta povera di carne ma ricca di frutta, verdure e fibre.
In base al meccanismo d'azione delle droghe lassative si avranno:
a) Droghe antrachinoniche che favoriscono lo svuotamento dell'intestino stimolando prevalentemente la muscolatura dell'intestino crasso.
I componenti principali di queste droghe contenute in Senna, Frangula, Aloe, Cascara sagrada, Rabarbaro, Poligono giapponese e Spincervino sono glicosidi derivati dall'antracene. La loro metabolizzazione in agliconi (più attivi) avviene nel colon: qui si ha una rimozione dello zucchero ed i prodotti ottenuti stimolano ulteriormente la motilità aumentando anche il peristaltismo e la produzione di muco. L'azione lassativa che inizia a livello dell'intestino crasso con inibizione del riassorbimento dell'acqua e degli elettroliti, si manifesta dopo 8-12 ore. Gli effetti collaterali sono: colorazione delle urine, passaggio nel latte materno, pseudomelanosi reversibile del colon, perdita di elettroliti per l'uso prolungato o diarrea severa con coliche per sovradosaggio.
L'uso cronico di antranoidi può essere responsabile di pigmentazione della mucosa del colon (melanosis coli), alterazione del quadro elettrolitico e dell'equilibrio acido-base, colon dilatato con pseudo-restringimenti per alterazione del plesso nervoso intramurale, aggravamento della stitichezza, colon irritabile, rischio di degenerazione neoplastica e interazioni con altri farmaci.
b) Droghe che favoriscono lo svuotamento dell'intestino stimolando prevalentemente la muscolatura dell'intestino tenue e parte del crasso (Olio di Ricino).
c) Purganti meccanici che favoriscono lo svuotamento dell'intestino aumentando il volume fecale (Agar-agar, Psillio, Lino semi, Carragenina);
d) Purganti osmotici (zuccherini) che richiamano nell'intestino acqua dal sangue (Manna, Lattosio, Prugne, Tamarindo, Cassia fistula in canna, Pesco).
e) Purganti oleosi che favoriscono la progressione delle feci essendo lubrificanti dell'intestino (Olio di oliva, Olio di lino, Olio di mandorle dolci).
Tratto da: Marzio Pedretti "L'erborista moderno";
[Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali";]
[Fabio Firenzuoli "Le 100 erbe della salute".]
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
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Mabberley, D.J. (2017). Mabberley's Plant-Book (4th ed.). Cambridge University Press. (Descrizione botanica e usi tradizionali)
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