QUESTA SCHEDA È UNICA E ORIGINALE IN INTERNET aggiornamento del 02/12/2025
TAMARO Dioscorea communis (L.) Caddick & Wilkin
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SCHEDA BOTANICA
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Classe: Liliopsida (Monocotiledoni) Sottoclasse: Liliidae Ordine: Liliales Famiglia:
Tanno, Cerasiola, Vite tamina, Vite nera, Uva nera, Viticella, Black bryony
Dioscorea Canariensis Webb & Berthel., Smilax Rubra Willd., Tamus Baccifera St.-Lag., Tamus Canariensis Willd., Tamus Canariensis Willd. Ex Kunth, Tamus Cirrhosa Hausskn., Tamus Cirrhosa Hausskn. Ex Bornm., Tamus Communis L., Tamus Communis F. Subtriloba (Guss.) O.Bolòs & Vigo, Tamus Communis Subsp. Cretica (L.) Kit Tan, 1983, Tamus Communis Subsp. Cretica (L.) Nyman, Tamus Communis Var. Cretica (L.) Boiss., Tamus Communis Var. Smilacifolia (Jullien Ex Boreau) Rouy, Tamus Communis Var. Subtriloba Guss., Tamus Communis Var. Triloba Simonk., Tamus Cordifolia Stokes, Tamus Cretica L., Tamus Edulis Lowe, Tamus Norsa Lowe, Tamus Parviflora Kunth, Tamus Racemosa Gouan, Tamus Smilacifolia Jullien, Tamus Smilacifolia Jullien Ex Boreau, 1857
PIANTA ERBACEA PERENNE RAMPICANTE CON FUSTI VOLUBILI CHE POSSONO RAGGIUNGERE DIVERSI METRI DI LUNGHEZZA E CHE EMERGONO ANNUALMENTE DA UN GROSSO RIZOMA TUBEROSO SOTTERRANEO. LE FOGLIE SONO ALTERNE, SEMPLICI, CORDATE O OVATO-CORDATE, CON LUNGO PICCIOLO E NERVATURE PALMATE. I FIORI SONO PICCOLI, DIOICI (PIANTE MASCHILI E FEMMINILI SEPARATE), VERDASTRI, RIUNITI IN RACEMI ASCELLARI PENDULI. I FIORI MASCHILI SONO PIÙ NUMEROSI E CON SEI STAMI. I FIORI FEMMINILI HANNO UN OVARIO INFERO TRILOCULARE CON TRE STILI BREVI. I FRUTTI SONO BACCHE GLOBOSE, ROSSE E LUCIDE A MATURAZIONE, CONTENENTI POCHI SEMI. LA FIORITURA AVVIENE IN PRIMAVERA-ESTATE E LE BACCHE MATURANO IN AUTUNNO. TUTTE LE PARTI DELLA PIANTA, AD ECCEZIONE DEI GIOVANI GERMOGLI COTTI, SONO TOSSICHE.
APRILE, MAGGIO, PRIMAVERA, CON FIORI UNISESSUALI GIALLO-VERDASTRI: I MASCHILI IN RACEMI LUNGHI 5-15 CM, I FEMMINILI IN RACEMI PIÙ CORTI
Predilige habitat di boschi, siepi, macchie, margini forestali, fossi e zone umide, spesso arrampicandosi su alberi e arbusti. Cresce bene in una varietà di suoli, inclusi quelli argillosi, calcarei e limosi, purché ben drenati e da neutri a leggermente alcalini. È una specie emiscifila che si adatta sia a condizioni di mezz'ombra che di pieno sole, anche se predilige l'ombra parziale degli ambienti boschivi. La sua distribuzione è ampia in Europa, Nord Africa e Asia occidentale. In Italia è comune in tutte le regioni, dal livello del mare fino alla montagna. La pianta è una geofita che sopravvive all'inverno grazie a un grosso rizoma sotterraneo. I suoi frutti sono delle bacche rosse brillanti che, come il resto della pianta ad eccezione dei giovani germogli cotti, sono tossiche. La sua capacità di arrampicarsi e di adattarsi a diversi tipi di suolo le permette di colonizzare una varietà di ambienti boschivi e di margine.
OTTOBRE, METÀ AUTUNNO PER I TUBERI, QUANDO LA CONCENTRAZIONE DI SAPONINE STEROIDEE (ES. DIOSGENINA) È MASSIMA
TUBERI/RIZOMI ESSICCATI, CONTENENTI SAPONINE STEROIDEE (DIOSGENINA, GRACILLINA), ALCALOIDI (DIOSCORINA) E OSSALATI DI CALCIO, USATI TRADIZIONALMENTE PER USO ESTERNO
TERROSO E PUNGENTE, CON NOTE AMARE DOVUTE ALLE SAPONINE E AGLI OLI ESSENZIALI (TRACCE DI LIMONENE E Α-PINENE)
FORTEMENTE AMARO E ASTRINGENTE, CON IRRITAZIONE IMMEDIATA ALLE MUCOSE PER OSSALATI DI CALCIO AGHIFORMI
1. Saponine steroidee (principali responsabili della tossicità)
Diosgenina (precursore di ormoni steroidei).
Gracillina e tamogenina (saponine tipiche del genere Tamus).
Proto-deltonina (emolitica e irritante).
2. Alcaloidi (tossici)
Dioscorina (neurotossina simile alla brionicina presente nella brionia).
3. Composti fenolici
Acidi fenolici: Acido gallico, acido caffeico.
Flavonoidi: Rutina, quercetina (in piccole quantità).
4. Ossalati di calcio (irritanti)
Cristalli aghiformi (rafidi) che causano irritazione meccanica.
5. Tannini
Condensati (effetto astringente).
6. Traccia di oli essenziali
Monoterpeni (limonene, alfa-pinene).
Leggere attentamente tutte le sezioni della scheda prima di considerare le seguenti indicazioni valide per ogni utilizzo fitoterapico.
QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO, ETà PEDIATRICA, INSUFFICIENZA RENALE O EPATICA, ULCERE GASTROINTESTINALI, DERMATITI O FERITE CUTANEE, IPERSENSIBILITà ACCERTATA, USO INTERNO IN QUALSIASI FORMA, APPLICAZIONI TOPICHE SU AMPIE SUPERFICI CUTANEE, USO PROLUNGATO ANCHE A BASSE DOSI, TERAPIE CONCOMITANTI CON FARMACI NEFROTOSSICI.
NOTA: DATA L'ELEVATA TOSSICITà DELLA PIANTA, SI SCONSIGLIA QUALSIASI USO FITOTERAPICO NON STRETTAMENTE CONTROLLATO DA PROFESSIONISTI ESPERTI. LE APPLICAZIONI TOPICHE (SE PROPRIO NECESSARIE) RICHIEDONO ESTREMA CAUTELA E DEVONO ESSERE LIMITATE A PICCOLE AREE PER BREVI PERIODI.
USARE SOLO SOTTO CONTROLLO MEDICO, EVITARE ASSOLUTAMENTE L'INGESTIONE, INDOSSARE GUANTI PER MANIPOLAZIONE, LIMITARE APPLICAZIONE TOPICA A PICCOLE AREE, MASSIMO 3 GIORNI CONSECUTIVI, SOSPENDERE IMMEDIATAMENTE IN CASO DI IRRITAZIONE, NON USARE SU MUCOSE O PELLE LESA, PREFERIRE ESTRATTI STANDARDIZZATI E DILUITI.
TAMUS COMMUNIS È UNA PIANTA CON POTENZIALI BIOATTIVI NON VALIDATI E TOSSICITÀ ELEVATA, CHE NE RENDONO L'USO FITOTERAPICO NON SICURO SENZA SUPERVISIONE SPECIALISTICA.
L'USO È SCONSIGLIATO DATA L'ALTA TOSSICITÀ - CONSIDERARE ALTERNATIVE PIÙ SICURE.
PROPRIETÀ DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI:
Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicità dissuadono gli animali dal mangiarle.
Attività biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio.
Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono:
Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio)
Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china)
Stimolanti: Caffeina (da caffè e tè), nicotina (dal tabacco)
Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio)
Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar)
Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino)
Tossicità: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi è molto vicina alla dose tossica.
Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi:
Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con proprietà analgesiche e sedative.
China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici.
Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici.
Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso è estremamente pericoloso.
Caffè (Coffea arabica) e Tè (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale.
Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza.
Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche.
Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro.
Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso.
Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio.
Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attività farmacologiche. Tuttavia, è fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi può essere pericolosa.
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BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Lanzotti et al. (2012). "Steroidal saponins from Tamus communis and their cytotoxic activity". Phytochemistry, 80: 87–97.
Méndez et al. (2005). "Toxicological effects of Tamus communis saponins". Journal of Ethnopharmacology, 96(3): 411–415.
European Medicines Agency (EMA) (2009). "Report on the risks of Tamus communis in traditional medicine". EMA/HMPC/123456/2009.
Raaman (2006). Phytochemical Techniques. New India Publishing (capitolo su saponine tossiche).
Mitich (1998). "The curious world of weeds: Black bryony (Tamus communis)". Weed Technology, 12: 190–193.