ARBUSTO PERENNE CON FUSTI ARCUATI O STRISCIANTI, DENSAMENTE PUBESCENTI E SPINOSI. LE FOGLIE SONO COMPOSTE, TRIFOGLIATE O TALVOLTA PENTALOBATE, CON FOGLIOLINE OVATE O ROMBOIDALI, DENTATE E PELOSE SU ENTRAMBE LE SUPERFICI. I FIORI SONO BIANCHI O ROSATI, RIUNITI IN INFIORESCENZE A CORIMBO O RACEMO PAUCIFLORO, CON SEPALI PUBESCENTI E PETALI OBOVATI. I FRUTTI SONO MORE DI COLORE NERO A MATURAZIONE, GLOBOSE O OVOIDALI, COMPOSTE DA NUMEROSE PICCOLE DRUPE SUCCOSE.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____BIANCO
GIUGNO-LUGLIO, ESTATE
Predilige habitat boschivi, in particolare le radure, i margini dei boschi, le siepi, le zone di sottobosco aperte e le aree disturbate. Cresce bene su suoli da leggermente acidi a neutri, moderatamente umidi e ben drenati, ma si adatta anche a terreni più poveri e sassosi. È una specie che ama la luce, anche se tollera una parziale ombra. La sua distribuzione è principalmente europea, con una maggiore frequenza nelle regioni centrali e meridionali. Si può trovare in ambienti collinari e montani fino a medie altitudini. La sua capacità di propagarsi sia per seme che vegetativamente tramite stoloni contribuisce alla sua diffusione in diversi tipi di habitat, spesso formando intricate boscaglie.
LEGGERMENTE ASTRINGENTE, AMARO. FRUTTI: SAPORE DOLCE, ACIDULO, CARATTERISTICO DELLE MORE
1. Polifenoli e acidi fenolici
Acido gallico Acido ellagico (e suoi derivati, come ellagitannini) Acido clorogenico Acido caffeico Polidatina
2. Flavonoidi
Quercetina e suoi glicosidi (es. quercitrina, iperoside) Kaempferolo Rutina Catechina e epicatechina (flavan-3-oli)
3. Antociani (nei frutti)
Cianidina-3-glucoside Cianidina-3-rutinoside
4. Tannini condensati (proantocianidine)
Presenti soprattutto nelle foglie e nei fusti.
5. Triterpeni e steroli Acido ursolico
beta-sitosterolo
6. Glucosidi Polidatina
Estratto di foglie (standardizzato in tannini):
Utilizzo: Principalmente per le sue proprietà astringenti e antidiarrroiche.
Standardizzazione: Vengono titolati per un contenuto specifico di tannini, ad esempio dal 5% al 10%.
Posologia: La dose comune è di 200-400 mg di estratto secco, assunta 2-3 volte al giorno a seconda delle necessità.
Rovo Macerato Glicolico 1DH
Il gemmoderivato ha attività ipoglicemizzante. ipotensiva. osteoblastica e anti-sclerosante dell´organo [E.Campanini-Dizionario di fitoterapia e piante medicinali]
L gtt 1-2 volte al giorno
Rovo Tintura Madre
Preparata dalla foglia fresca tit.alcol.65°
XL gtt 3 volte al giorno
Estratto di frutti (standardizzato in antociani):
Utilizzo: Per le sue proprietà antiossidanti.
Standardizzazione: Titolato per un contenuto di antociani, come ad esempio il 25%.
Posologia: La dose raccomandata per questo tipo di estratto si aggira tra 300 mg e 600 mg al giorno.
La posologia esatta può variare in base alla concentrazione del prodotto, quindi è sempre importante consultare le istruzioni sull'etichetta.
Bibliografia
Organizzazione Mondiale della Sanità. WHO Monographs on Selected Medicinal Plants.
The American Botanical Council.
Journal of Medicinal Plants Research.
Fitoterapia - Basi scientifiche, valutazione clinica e applicazioni.
National Center for Biotechnology Information (NCBI).
1. Tisana di solo rovo (per un'azione astringente)
Questa formulazione è indicata per un'azione mirata in caso di leggeri disturbi intestinali, come la diarrea.
Preparazione: Porta a ebollizione una tazza d'acqua. Versa 1-2 cucchiaini di foglie di rovo essiccate nell'acqua calda, copri e lascia in infusione per circa 10-15 minuti. Filtra prima di bere.
Posologia: Si consiglia di bere 2-3 tazze al giorno, a seconda delle necessità. Evitare dosi eccessive per lunghi periodi, in quanto l'effetto astringente può causare stipsi.
2. Tisana in sinergia con altre erbe (per un'azione lenitiva)
Questa formulazione combina l'azione astringente del rovo con le proprietà lenitive e antispasmodiche di altre piante, per un effetto più completo sul sistema digestivo.
Formulazione:
50% di foglie di rovo (Rubus hirtus W. et K.)
30% di fiori di camomilla (Matricaria recutita)
20% di foglie di menta piperita (Mentha x piperita)
Preparazione: Prepara un infuso usando 1-2 cucchiaini della miscela per tazza d'acqua, seguendo la stessa procedura della tisana base.
Posologia: Si consiglia di bere 2-3 tazze al giorno per un'azione lenitiva e per favorire la digestione.
Bibliografia
Organizzazione Mondiale della Sanità. WHO Monographs on Selected Medicinal Plants.
The American Botanical Council.
Journal of Medicinal Plants Research.
Fitoterapia - Basi scientifiche, valutazione clinica e applicazioni.
National Center for Biotechnology Information (NCBI).
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
Vino di mora
Il vino di mora è una bevanda dolce e fruttata, tipicamente prodotta artigianalmente. La preparazione si basa sulla fermentazione dei frutti.
Preparazione: Le more mature vengono lavate, schiacciate e messe in un fermentatore con acqua e zucchero. Viene aggiunto lievito da vino per avviare la fermentazione, che dura diverse settimane. Una volta completata la fermentazione, il liquido viene filtrato e travasato per la maturazione, che può durare da alcuni mesi a un anno per sviluppare pienamente gli aromi.
Uso: Viene consumato come vino da dessert, servito a fine pasto.
Liquore di mora
Il liquore di mora è una preparazione più comune, che si ottiene per macerazione.
Preparazione: Le more fresche vengono messe in un vaso di vetro con zucchero e coperte con alcol puro (come la grappa o la vodka). Il vaso viene sigillato e lasciato a macerare per un periodo che va da 1 a 3 mesi in un luogo fresco e buio. Successivamente, il liquido viene filtrato per rimuovere i frutti e imbottigliato.
Uso: Il liquore di mora è apprezzato come digestivo a fine pasto. Tradizionalmente, veniva anche impiegato in piccole quantità come tonico o rimedio popolare per i disturbi intestinali minori.
Bibliografia
Organizzazione Mondiale della Sanità. WHO Monographs on Selected Medicinal Plants.
The American Botanical Council.
Journal of Food Science.
Fitoterapia - Basi scientifiche, valutazione clinica e applicazioni.
Ricettari tradizionali di liquori e vini casalinghi.
Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda ed evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero). Consultare un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
FERRO (INTEGRATORI)
INTEGRATORI DI MINERALI
LASSATIVI
USO INTERNO (FOGLIE): STIPSI CRONICA O OSTRUZIONE INTESTINALE: PER L'ELEVATO CONTENUTO DI TANNINI CHE POSSONO AGGRAVARE LA STIPSI. INSUFFICIENZA RENALE GRAVE: A CAUSA DEL POTENZIALE EFFETTO DIURETICO E PER LA GESTIONE DEI SALI MINERALI. GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO: PER MANCANZA DI DATI SUFFICIENTI SULLA SICUREZZA, BENCHÉ L'USO TRADIZIONALE DI INFUSI LEGGERI SIA COMUNE PER I DISTURBI MINORI, SI RACCOMANDA CAUTELA CON ESTRATTI CONCENTRATI. BAMBINI PICCOLI: PER IL POTENZIALE EFFETTO ASTRINGENTE SUL TRATTO GASTROINTESTINALE DELICATO. IPERSENSIBILITÀ NOTA: AD ALTRI MEMBRI DELLA FAMIGLIA DELLE ROSACEAE O A SPECIFICI COMPONENTI DEL RUBUS.
USO ESTERNO: LESIONI CUTANEE ESTESE O FERITE APERTE: L'APPLICAZIONE DI TANNINI SU AMPIE AREE LESIONATE PUÒ PORTARE A UN ASSORBIMENTO SISTEMICO O A UN'ECCESSIVA IRRITAZIONE.
USO INTERNO (FOGLIE): DISTURBI GASTROINTESTINALI: IN CASO DI SENSIBILITÀ GASTRICA, L'ALTO CONTENUTO DI TANNINI PUÒ CAUSARE NAUSEA O IRRITAZIONE, RIDURRE LA DOSE O SOSPENDERE L'USO. ANEMIA DA CARENZA DI FERRO: I TANNINI POSSONO RIDURRE L'ASSORBIMENTO DEL FERRO NON-EME (VEGETALE); DISTANZIARE L'ASSUNZIONE DA PASTI RICCHI DI FERRO O INTEGRATORI DI FERRO. L'EFFETTO ASTRINGENTE DEI TANNINI PUÒ TEORICAMENTE RIDURRE L'ASSORBIMENTO DI FARMACI ASSUNTI CONTEMPORANEAMENTE; SI CONSIGLIA DI DISTANZIARE L'ASSUNZIONE DI ALMENO 1-2 ORE. IN CASO DI DIARREA, L'USO DOVREBBE ESSERE LIMITATO A BREVE TERMINE; SE I SINTOMI PERSISTONO PER PIÙ DI 2-3 GIORNI, CONSULTARE UN MEDICO. QUANDO SI USANO LE FOGLIE PER L'EFFETTO DIURETICO, ASSICURARSI DI MANTENERE UN'ADEGUATA IDRATAZIONE. REAZIONI CUTANEE: SEBBENE RARE, POSSONO VERIFICARSI IRRITAZIONI O REAZIONI ALLERGICHE IN SOGGETTI SENSIBILI; EFFETTUARE UN TEST SU UNA PICCOLA AREA DI PELLE. EVITARE IL CONTATTO CON GLI OCCHI: LE PREPARAZIONI POSSONO ESSERE IRRITANTI PER LA CONGIUNTIVA. I FRUTTI (MORE) SONO COMMESTIBILI E GENERALMENTE SICURI, MA IL CONSUMO ECCESSIVO DI FRUTTI ACERBI PUÒ CAUSARE LIEVI DISTURBI DIGESTIVI.
Azione astringente e antidiarrroica: L'alto contenuto di tannini nelle foglie di rovo conferisce loro una potente azione astringente. Questo aiuta a ridurre la secrezione di liquidi nel tratto intestinale, rendendole efficaci nel contrastare la diarrea.
Azione antiossidante e antinfiammatoria: I flavonoidi e gli antociani presenti nei frutti (le more) possiedono spiccate proprietà antiossidanti, proteggendo le cellule dai danni causati dai radicali liberi.
Azione antisettica e cicatrizzante: L'azione astringente ha anche proprietà di base antisettiche e contribuisce alla guarigione delle piccole ferite.
Il frutto ha azione blandamente lassativa indicata in pediatria, i fiori hanno un'azione ipoglicemizzante mentre le foglie hanno azione astringente e antiinfiammatoria. Il gemmoderivato è utile per problemi uterini nella post-menopausa.
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
Rubus hirtus W. et K., come altre specie di rovo, è una pianta eccellente mellifera, molto apprezzata dalle api per la ricchezza dei suoi fiori in nettare e polline. Il miele prodotto, noto come miele di mora, è un miele monoflora che si distingue per le sue caratteristiche organolettiche.
Colore: Il miele di mora ha un colore ambrato chiaro, che può virare verso tonalità dorate o leggermente rossastre. Una volta cristallizzato, tende a schiarirsi.
Sapore: Il gusto è mediamente dolce, con una nota fruttata distintiva che ricorda il sapore della mora. Presenta un retrogusto fresco e talvolta una leggera acidità, con accenti di frutta di bosco.
Aroma: L'aroma è delicato, floreale e leggermente fruttato, con sentori che richiamano la confettura di more.
Cristallizzazione: Ha una cristallizzazione rapida o media, con una consistenza cremosa e a cristalli fini o medi.
Produzione abbondante di polline di colore grigio-verde.
Il miele di mora è molto apprezzato non solo per le sue qualità sensoriali, ma anche per il suo valore nutrizionale, in quanto ricco delle proprietà antiossidanti tipiche dei frutti di bosco.
Consumo a crudo: Le more sono ottime consumate fresche, da sole, in insalate di frutta, con lo yogurt, i cereali o come guarnizione per dolci e gelati.
Dolci e conserve: Sono l'ingrediente principale per la preparazione di marmellate, gelatine, sciroppi, crostate, torte e crumble. Il loro sapore intenso le rende perfette per i dessert.
Bevande: Si usano per preparare frullati, succhi di frutta, infusi, cocktail e liquori, come il vino o il liquore di more.
Piatti salati: Le more si abbinano bene anche a preparazioni salate, soprattutto in salse agrodolci per accompagnare carni di selvaggina, anatra o formaggi stagionati.
Giovani getti:
sbucciati crudi in insalata
cotti in frittate
Radici:
lessate e lavorate in purè
FRUTTA ACIDULA
La categoria della frutta acidula è ricca di acidi organici, in particolare di acido malico.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare ha azione alcalinizzante per l'organismo perché gli acidi deboli, con l'ossidazione, generano acido carbonico che, combinandosi con il Sodio e il Potassio nel sangue, forma carbonati e bicarbonati: questi aumentano la riserva alcalina dell'organismo, utile difesa occorrente a neutralizzare acidi diversi che possono formarsi in seguito a condizioni morbose. D'altra parte gli stessi acidi organici formano sali di vario tipo (es. ossalati) che possono essere di importanza rilevante in caso di calcolosi renale.
[Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"]
I Romani masticavano le foglie come astringente per le emorragie gengivali.
Poiché Rubus hirtus è meno studiato rispetto ad altre specie di rovo, molti dati si basano su analisi di piante affini (es. Rubus fruticosus, Rubus idaeus). Studi specifici su R. hirtus sono limitati, ma la sua composizione fitochimica è probabilmente simile a quella di altri rovi.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Tumbas, V. T., et al. (2012). Antioxidant activity of wild edible fruits from the Balkan Peninsula: A comparative study. Journal of Food Science, 77(9), C1066-C1072. (Confronto tra attività antiossidante di frutti selvatici, inclusi alcuni Rubus spp.)
Mikulic-Petkovsek, M., et al. (2012). HPLC-MSn identification and quantification of flavonol glycosides in 28 wild and cultivated berry species. Food Chemistry, 135(4), 2138-2146. (Analisi dei flavonoidi in diverse specie di bacche, inclusi alcuni Rubus)
Denev, P., et al. (2019). Bioactive compounds and antioxidant activity of blackberry fruits. Journal of Food Composition and Analysis, 82, 103202. (Studio su composti bioattivi in Rubus fruticosus, utile per analogia)
Jurikova, T., et al. (2012). Evaluation of polyphenolic profile and nutritional value of non-traditional fruit species in the Czech Republic. Molecules, 17(12), 14096-14113. (Analisi di polifenoli in bacche selvatiche, inclusi alcuni Rubus spp.)
Dossett, M., et al. (2010). Genetic diversity in wild and cultivated black raspberry (Rubus occidentalis L.) evaluated by simple sequence repeat markers. Genetic Resources and Crop Evolution, 57(3), 329-342.
Kaume, L., et al. (2012). The blackberry fruit: A review on its composition and chemistry, metabolism and bioavailability, and health benefits. Journal of Agricultural and Food Chemistry, 60(23), 5716-5727.