CLASSIFICAZIONE Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Sottodivisione: --- Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Asteridae Ordine: Solanales Famiglia:
NOMI POPOLARI espandi ⇩ riduci ⇧
Scarfano, Trifoglio delle paludi, Trifoglio delle maree, Common buckbean, Water Trefoil, Trèfe de castor, Tréfle d´eau, Tréfle des marais, Buckbean
DESCRIZIONE BOTANICA espandi ⇩ riduci ⇧
PIANTA ERBACEA PERENNE ACQUATICA/RIPARIA ALTA 15-30 CM, CON RIZOMA STRISCIANTE CARNOSO E SPUGNOSO. PRESENTA FOGLIE BASALI ALTERNE, COMPOSTE DA TRE FOGLIOLINE OBOVATE (3-8 CM), GLABRE, CON MARGINE INTERO E BASE CUNEATA, SORRETTE DA LUNGHI PICCIOLI GUAINANTI. GLI SCAPI FIORIFERI PRIVI DI FOGLIE PORTANO RACEMI ERETTI DI 10-20 FIORI BIANCO-ROSATI STELLATI (1-1,5 CM), CON COROLLA A 5 LOBI RICOPERTI DI PELI BIANCHI (CARATTERE DISTINTIVO). I FRUTTI SONO CAPSULE OVOIDI DEISCENTI CONTENENTI SEMI LISCI. FIORISCE DA APRILE A GIUGNO. SPECIE UNICA DEL GENERE MENYANTHES, SI RICONOSCE PER LE FOGLIE TRIFOGLIATE E I FIORI PIUMOSI.
HABITAT espandi ⇩ riduci ⇧
Tipica delle zone umide temperate e fredde dell'emisfero boreale. Cresce in paludi, torbiere acide (soprattutto torbiere a sfagni), margini di stagni, laghi oligotrofi e acquitrini con acque poco profonde (fino a 50 cm). Predilige substrati acidi (pH 3.5-6), ricchi di torba e materiale organico in decomposizione, spesso in associazione con carici e sfagni. La specie è caratteristica di ambienti a basso contenuto nutrizionale (oligotrofi) e tollera condizioni di scarsa ossigenazione radicale. Presente in Europa, Asia settentrionale e Nord America, in Italia si trova nelle zone alpine e prealpine, fino a 2.000 m di quota. Fiorisce tra maggio e luglio, formando spesso popolamenti estesi nelle zone di transizione tra acqua e terra (ecotoni). La sua presenza è considerata bioindicatrice di zone umide intatte e non inquinate.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) espandi ⇩ riduci ⇧
MAGGIO, PRIMAVERA
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) FOGLIE RACCOLTE ALLA FIORITURA
SAPORI DELLA DROGA AMARISSIMO
PRINCIPI ATTIVI espandi ⇩ riduci ⇧
Iridoidi
Loganina
Menthiafolina (iridioide amaro, principale composto responsabile dell’attività digestiva e coleretica)
ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI espandi ⇩ riduci ⇧
Trifoglio fibrino Tintura Madre
Preparata dalla pianta intera fresca tit.alcol.45°
XX gtt 3 volte al giorno
Trifoglio fibrino Tisana
Infuso al 1% per 10 min
Prima dei pasti principali [1/2 ora]
PIANTE CHE INCREMENTANO L'EFFICACIA FITOTERAPICA (SINERGIE) CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE
CONTROINDICAZIONI SI PUÒ AVERE UN EFFETTO EMETICO CON NEVRALGIA E DIARREA AD ALTI DOSAGGI
NOTE DI FITOTERAPIA espandi ⇩ riduci ⇧
Il Trifoglio fibrino è uno dei migliori rimedi nel trattamento delle dispepsie - specie quelle di origine nervosa e riesce a migliorare molto le funzioni digestive per l´azione stimolante anche l´attività epatica. È ritenuto che l´effetto positivo sulle secrezioni digestive siano indotte da un´azione equilibratrice neurovegetativa. Pare sia particolarmente indicato anche nelle cefalee post-prandiali.
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
DROGHE ATTIVE SULLO STOMACO (EUPEPTICHE)
UTILE DA SAPERE espandi ⇩ riduci ⇧
DROGHE ATTIVE SULLO STOMACO (EUPEPTICHE)
Sono quelle che aumentano la quantità di succo gastrico e prendono il nome generale di 'eupeptici' o, più volgarmente, di aperitivi, digestivi, stomachici.
Esse influenzano la secrezione cloropeptica in base a diversi meccanismi d'azione:
A) Eupeptici a meccanismo nervoso riflesso o amari puri: rappresentati da quelle droghe che agiscono su terminazioni nervose lontane dallo stomaco (palato e lingua). Qui la secrezione è stimolata da semplice contatto dei recettori gustativi che, attraverso i nervi vaghi, determinano aumento della secrezione salivare, dei succhi gastrici e dalla mtilità del tubo digerente (Genziana, Quassio, Trifoglio fibrino, Centaurea minore).
B) Eupeptici a meccanismo nervoso centrale: hanno azione parasimpaticomimetica ovvero stimolano il sistema parasimpatico determinando un aumento di tutte le secrezioni, compresa quella gastrica. Tuttavia non vengono usate per questo scopo a causa dei loro effetti collaterali.
C) Eupeptici a meccanismo diretto: giunte allo stomaco stimolano direttamente la mucosa gastrica per via chimica o fisica. Le sostanze a meccanismo chimico determinano abbondante formazione di gastrina (succhi, brodi e polveri di carne opportunamente sgrassati). Le sostanze a meccanismo fisico, invece, stimolano direttamente le ghiandole gastriche o iperemizzano la mucosa (gran parte delle piante con odore e sapore intenso come Aglio, Salvia, Rosmarino, ecc.; alcuni amari aromatici contenenti essenze irritanti).
Le caratteristiche eupeptiche degli amari vengono esaltate per una gradazione alcolica inferiore ai 25¦.
D) Eupeptici a meccanismo misto: sommano meccanismi diretti e riflessi provocati dalle loro caratteristiche organolettiche.
Infine, in base alla natura chimica dei principi attivi contenuti nelle droghe eupeptiche possiamo suddividerle in: - AMARI PURI se contengono solo principi amari (Genziana, Quassia, Centaurea, Trifoglio fibrino);
- AMARI ALCALOIDEI se contengono alcaloidi di sapore amaro (China, Noce vomica, Fava di St. Ignazio);
- AMARI AROMATICI se contengono principi amari e oli essenziali (Angelica, Arancio amaro, Assenzio, Calamo aromatico, Luppolo, Ruta, Condurango, Cascarilla);
- AMARI MUCILLAGINOSI se contengono principi amari e forti quantità di mucillagini (Colombo, Lichene islandico);
- AMARI SALINI se contengono principi amari a cui si associano elevate quantità di sali (Cardo benedetto, Cicoria, Tarassaco).
[Tratto da: Marzio Pedretti "L'erborista moderno"]
NOTE VARIE E STORICHE espandi ⇩ riduci ⇧
Non va confuso con il TRIFOGLIO DEI PRATI [Trifolium pretense L.]
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
European Medicines Agency (EMA) – Assessment report on Menyanthes trifoliata L., folium (2013).
Tatli, I. I., & Akdemir, Z. S. (2004). Chemical constituents of Menyanthes trifoliata. Chemistry of Natural Compounds, 40(4), 393-394.
Sokolov, S. Y., & Zamotaev, I. P. (1985). Handbook of medicinal plants. Medicina, Moscow.
Bruneton, J. (2009). Pharmacognosy, Phytochemistry, Medicinal Plants (4th ed.). Lavoisier.
Hänsel, R., Sticher, O., & Steinegger, E. (2010). Pharmakognosie – Phytopharmazie (9. Aufl.). Springer.