Daucus Carota F. Carota, Daucus Carota Subsp. Sativa (Hoffm.) Archangeli, Daucus Carota Var. Boissieri Schweinf., Daucus Carota Var. Carota, Daucus Ceretanus Sennen, Daucus Federicii Paoluc., Daucus Glaber Opiz, Daucus Glaber Opiz Ex Celak., Daucus Gonzaloi Sennen, Daucus Guttatus Sieber, Daucus Guttatus Sieber Ex Nyman, Daucus Laevis Raf., Daucus Mauritianus L., Daucus Muricaulis Sennen, Daucus Muricaulis Sennen Ex Onno, Daucus Parviflorus Var. Glabra LeHouér., Daucus Parviflorus Var. Pubescens LeHouér., Daucus Sylvestris Delarbre
PIANTA ERBACEA BIENNALE CON UNA ROSETTA BASALE DI FOGLIE FINEMENTE DIVISE E PENNATOSETTE, DI COLORE VERDE. NEL SECONDO ANNO SVILUPPA UN FUSTO ERETTO, SCANALATO E PELOSO, ALTO FINO A 1 METRO, CON FOGLIE CAULINE ALTERNE E PROGRESSIVAMENTE PIÙ PICCOLE E MENO DIVISE. L'INFIORESCENZA È UN'OMBRELLA COMPOSTA, GRANDE E APPIATTITA, FORMATA DA NUMEROSI PICCOLI FIORI BIANCHI, SPESSO CON UN FIORE CENTRALE STERILE DI COLORE PORPORA SCURO. DURANTE LA FRUTTIFICAZIONE, L'OMBRELLA SI CONTRAE ASSUMENDO UNA FORMA CONCAVA SIMILE A UN NIDO D'UCCELLO. I FRUTTI SONO ACHENI OVALI, APPIATTITI, CON COSTOLE ALATE E SETOLE SPINOSE. LA RADICE È UN FITTONE CARNOSO, DI COLORE ARANCIONE NELLA FORMA COLTIVATA, MA BIANCASTRO O GIALLASTRO NELLA FORMA SELVATICA.
Originaria dell'Europa e dell'Asia sudoccidentale, ma si è ampiamente naturalizzata in molte altre parti del mondo, tra cui Nord America e Australia. Cresce tipicamente in prati asciutti, pascoli, bordi di strade, campi incolti, dune costiere e terreni disturbati. Predilige suoli ben drenati, da sabbiosi a limosi, spesso calcarei, e ama l'esposizione al pieno sole. Si adatta a climi temperati e mediterranei e si trova dal livello del mare fino a medie altitudini. La carota coltivata è derivata dalla carota selvatica e condivide simili preferenze ambientali, anche se viene coltivata in terreni più fertili e lavorati. La sua capacità di produrre numerosi semi favorisce la sua diffusione e naturalizzazione in diversi ambienti.
RADICE (PREVALENTEMENTE DELLA VARIETÀ COLTIVATA SATIVUS), RICCA DI CAROTENOIDI, VITAMINE E FIBRE. VENGONO UTILIZZATI ANCHE I SEMI (FRUTTI) ESSICCATI, PARTICOLARMENTE DELLA SOTTOSPECIE SELVATICA (CAROTA) ED IL MACERATO/ESTRATTO OLEOSO
LA RADICE FRESCA HA UN ODORE TERROSO, DOLCE E LEGGERMENTE ERBACEO. I SEMI ESSICCATI HANNO UN AROMA INTENSO, SPEZIATO E CALDO, CON NOTE CHE RICORDANO L'ANICE E IL LEGNO
LA RADICE HA UN SAPORE DOLCE E CROCCANTE SE FRESCA, PIÙ AMARO E TERROSO SE COTTA O ESSICCATA. I SEMI HANNO UN GUSTO PICCANTE, AMARO E AROMATICO, PERSISTENTE IN BOCCA
Carotenoidi (beta-carotene, alfa-carotene, luteina, zeaxantina), polifenoli (acido clorogenico, acido caffeico, acido ferulico, antociani nelle varietà viola), poliacetileni (falcarinolo, falcarindiolo), vitamine (vitamina K1, vitamina C, vitamine del gruppo B), fibre alimentari, minerali (potassio), oli essenziali (alfa-pinene, beta-pinene, sabinene, mircene, limonene).
Estratto Secco Titolato in Beta-Carotene
L'estratto secco si ottiene dalla radice della carota, sottoposto a processi di estrazione e nebulizzazione per concentrare i principi attivi. Il prodotto finale è una polvere fine, standardizzata in beta-carotene e altri carotenoidi.
Titolazione tipica: Dal 10% al 50% in beta-carotene, a seconda della formulazione e della destinazione d'uso.
Formulazioni comuni: Compresse, capsule vegetali o opercoli. Spesso associato ad altri estratti sinergici (es. Tagete per la luteina) per potenziare effetti specifici.
Vantaggi: Elevata concentrazione di principi attivi, dosaggio preciso, stabilità e facilità di conservazione. Ideale per chi cerca un effetto terapeutico potente e standardizzato.
Macerato Oleoso di Radice o Semi
Preparazione ottenuta per macerazione della radice fresca o dei semi di carota in un olio vettore (es. olio di girasole o di soia). Questo processo estrae i composti liposolubili come i carotenoidi.
Caratteristiche: Ricco di beta-carotene, luteina e licopene. Non è un estratto titolato in senso stretto, ma il tenore di beta-carotene è spesso indicato in etichetta (es. 422 mg di olio di carota per perla).
Formulazioni comuni: Perle gelatinose molli.
Vantaggi: Alta biodisponibilità dei carotenoidi, grazie alla loro natura liposolubile. Facile da assumere e ben tollerato.
Succo Disidratato (Polvere)
Il succo di carota fresco viene disidratato, spesso attraverso un processo di spray-drying, per ottenere una polvere fine che mantiene il profilo nutrizionale originale.
Caratteristiche: Contiene naturalmente vitamine, minerali, carotenoidi e fibre della carota in forma concentrata. Viene spesso utilizzato in miscele con altri succhi disidratati o vitamine.
Formulazioni comuni: Polvere da sciogliere in acqua o aggiungere a frullati.
Vantaggi: Offre un effetto nutrizionale completo grazie alla presenza dell'intero fitocomplesso. Adatto a chi preferisce un integratore alimentare più che un estratto ad alta concentrazione.
Estratto Oleoso per Uso Topico (Cosmetico)
Estratto ottenuto dalle radici, utilizzato prevalentemente in cosmesi per le sue proprietà protettive, idratanti ed elasticizzanti per la pelle.
Standardizzazione: Controllato per il contenuto in caroteni.
Formulazioni comuni: Creme solari, creme antiaging, oli per il corpo, sieri.
Vantaggi: Protegge la pelle dai danni dei raggi UV, migliora l'idratazione e contrasta l'invecchiamento cutaneo.
Combinazioni Sinergiche in Formulazioni Complesse
La carota è spesso abbinata ad altri ingredienti per potenziarne gli effetti specifici.
Per la Vista: Associata a Tagete (titollato in luteina e zeaxantina), Mirtillo nero e Vitamine (A, C, E) per un'azione completa sul benessere oculare.
Per l'Abbronzatura: Combinata con L-Tirosina, Vitamina C, Vitamina E, Selenio e Bioflavonoidi per preparare la pelle al sole, potenziare la melanogenesi e proteggere dallo stress ossidativo.
Antiossidante Generale: Insieme ad Acerola, Rosa Canina (fonti di vitamina C) e minerali come Zinco e Rame per un'azione globale contro i radicali liberi.
Bibliografia
CAROREV 125 Compresse (Carota Estratto Secco). Il Regno Vegetale
Tisana di Semi di Carota Selvatica
Descrizione: Preparazione tradizionale ottenuta dai semi essiccati e schiacciati della carota selvatica (Daucus carota subsp. carota), ricchi di oli essenziali (es. carotolo) e composti bioattivi come falcarinolo e flavonoidi.
Preparazione:
Porre 1-2 grammi di semi schiacciati (circa 1 cucchiaino raso) in una tazza da 250 ml.
Versare acqua bollente e coprire.
Lasciare in infusione per 10-15 minuti.
Filtrare e consumare la bevanda calda.
Dosaggio Sicuro:
Fino a 2-3 tazze al giorno, preferibilmente dopo i pasti per sfruttare l'effetto digestivo e carminativo.
Non superare i 6 grammi di semi al giorno.
Evidenze Scientifiche:
I semi della carota selvatica sono riconosciuti per le proprietà digestive, carminative (riducono i gas intestinali) e diuretiche. L'olio essenziale in essi contenuto ha dimostrato attività antispasmodica sulla muscolatura liscia intestinale, supportando il loro uso tradizionale per gonfiore e indigestione. Inoltre, i composti fenolici contribuiscono all'effetto diuretico, utile nel supporto della funzionalità renale.
Decotto di Radice di Carota (Selvatica o Coltivata)
Descrizione: Preparazione che sfrutta le proprietà emollienti e nutritive della radice, ricca di carotenoidi, pectine e vitamine.
Preparazione:
Tagliare a pezzetti 10-15 grammi di radice fresca (o 5 g di radice essiccata).
Far bollire in 250 ml di acqua per 5-10 minuti.
Spegnere il fuoco e lasciare in infusione coperto per altri 10 minuti.
Filtrare e bere.
Dosaggio Sicuro:
Fino a 2 tazze al giorno.
Evidenze Scientifiche:
Il decotto di radice è ricco di pectine, fibre solubili con effetto prebiotico ed emolliente sulla mucosa gastrointestinale. È utile in caso di gastriti lievi o come coadiuvante nella regolarità intestinale. I carotenoidi, sebbene parzialmente degradati dal calore, contribuiscono all'effetto antiossidante.
Estratto Molle di Carota (per Uso Topico)
Descrizione: Formulazione semisolida ottenuta dalla macerazione della polpa di carota in un mix di glicerina e acqua, utilizzata per applicazioni cutanee.
Preparazione e Applicazione:
Applicare direttamente sulla pelle pulita 2-3 volte al giorno.
Evidenze Scientifiche:
La polpa di carota è ricca di beta-carotene e vitamina A, fondamentali per la riparazione dei tessuti e la salute della pelle. Studi supportano il suo utilizzo topico per favorire la guarigione di ferite superficiali, scottature leggere e per idratare pelli secche o irritate. Ha anche un leggero effetto fotoprotettivo.
Sciroppo di Carota per la Tosse (Rimedio Casalingo)
Descrizione: Sciroppo preparato per infusione a freddo di radice di carota grattugiata con miele o zucchero di canna.
Preparazione:
Stratificare carota grattugiata e miele in un barattolo.
Lasciare macerare per 24 ore fino a formare uno sciroppo.
Filtrare e conservare in frigorifero.
Dosaggio Sicuro:
1-2 cucchiaini, 3 volte al giorno per adulti.
Evidenze Scientifiche:
Il miele e gli zuccheri della carota creano un effetto emolliente sulle mucose irritate della gola, mentre i composti antiossidanti della carota supportano le difese locali. Sebbene sia un rimedio tradizionale, l'efficacia è legata principalmente all'azione del miele.
Succo Fresco di Carota
Descrizione: Succo spremuto a freddo dalle radici fresche di carota arancione o viola.
Dosaggio Sicuro:
100-200 ml al giorno (circa 1 bicchiere).
Evidenze Scientifiche:
Il succo fresco è la fonte più concentrata di carotenoidi biodisponibili (beta-carotene, luteina) e polifenoli. Il consumo regolare è associato a benefici per la salute degli occhi, alla protezione della pelle dai danni UV e al supporto della funzione immunitaria, grazie all'attività antiossidante e antinfiammatoria dimostrata in studi osservazionali.
Avvertenze Generali
Controindicazioni: L'uso dei semi di carota selvatica è sconsigliato in gravidanza (per potenziale effetto emmenagogo) e in bambini piccoli. L'eccessivo consumo di succo può portare a carotenodermia (colorazione giallastra della pelle), condizione innocua e reversibile.
Qualità: Utilizzare solo semi e radici di provenienza certa, preferibilmente biologiche, per evitare contaminanti.
Interazioni: L'alto contenuto di vitamina K nella radice può interferire con farmaci anticoagulanti come il warfarin. Monitorare il consumo in caso di terapia.
Bibliografia
CAROTA Daucus carota L. ErbeOfficinali.org
Daucus carota L. | Plants of the World Online | Kew Science
The Wild Carrot (Daucus carota): A Phytochemical and Pharmacological Review. PubMed Central (PMC)
Carota: storia, proprietà benefiche, ricetta e orto. CampagnaAmica.it
Phytochemicals in Daucus carota and Their Health Benefits. PubMed Central (PMC)
Nutritional and Health Benefits of Carrots and Their Seed Extracts. Scientific Research Publishing (SCIRP)
Daucus carota. Wikipedia
Carota Plus 360 grammi Polvere. Dr. Giorgini
Estratto di Carota. La Saponaria
Traditional uses of Daucus carota in ethnomedicine. Journal of Ethnopharmacology
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero). Consultare un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
ASPIRINA
DIURETICI
EPARINA
FANS (FARMACI ANTINFIAMMATORI NON STEROIDEI)
FARMACI ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI
FARMACI ANTICOAGULANTI (DEPOTENZIAMENTO)
FARMACI FOTOSENSIBILIZZANTI
OLI ESSENZIALI FOTOSENSIBILIZZANTI
TERAPIE UV (PUVA, FOTOTERAPIA)
WARFARIN
IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA, ALLERGIA ALLE APIACEAE, TERAPIE CON ISOTRETINOINA O RETINOIDI (RISCHIO DI IPERVITAMINOSI A), FOTOSENSIBILIZZAZIONE CUTANEA IN CORSO, USO DI ESTRATTI DI FOGLIE/FIORI NON STANDARDIZZATI, OSTRUZIONI BILIARI.
LE FOGLIE FRESCHE SONO CONTROINDICATE PER USO TOPICO IN CASO DI ESPOSIZIONE AL SOLE.
EVITARE ECCESSO DI SUCCO DI RADICE (>1L/DIE), LIMITARE L'USO DI ESTRATTI FOGLIARI, PROTEGGERE LA PELLE DAL SOLE DOPO APPLICAZIONI TOPICHE CON FOGLIE, CONSULTARE MEDICO IN CASO DI TERAPIE CON RETINOIDI, PREFERIRE ESTRATTI STANDARDIZZATI PER USO INTERNO.
MONITORARE EVENTUALI REAZIONI CUTANEE.
La carota è ricchissima di composti antiossidanti, tra cui carotenoidi (β-carotene, luteina, licopene), polifenoli (acido clorogenico, acido caffeico) e vitamina C. Questi composti agiscono in sinergia per neutralizzare i radicali liberi e contrastare lo stress ossidativo cellulare. Studi in vitro e su modelli animali hanno dimostrato che gli estratti di carota, in particolare il succo, possiedono la capacità di indurre l'apoptosi (morte cellulare programmata) e arrestare il ciclo cellulare in linee cellulari di leucemia mieloide e linfoide. Il falcarinolo, un poliacetilene bioattivo, è considerato uno dei principali responsabili di questo effetto anticarcinogenico, mostrando attività citotossica selettiva contro diverse linee cellulari tumorali. L'attività antiossidante è massima nelle carote viola, grazie all'elevato contenuto di antocianine.
L'elevato contenuto di β-carotene, precursore della vitamina A, è essenziale per la salute degli occhi. Una dieta ricca in β-carotene aiuta a proteggere dalla degenerazione maculare senile e dalla formazione di cataratta, oltre a migliorare la visione notturna. Inoltre, i carotenoidi e i composti fenolici forniscono una protezione naturale della pelle dai danni dei raggi UV, facilitando anche un'abbronzatura più sicura. L'olio essenziale ottenuto dai semi è utilizzato in cosmesi per le sue proprietà antiaging e lenitive in caso di psoriasi, eczemi e dermatiti.
Le radici e i semi della carota selvatica sono tradizionalmente noti per le loro proprietà digestive e carminative. Scientificamente, è stato osservato che i composti bioattivi della carota attenuano le infiammazioni dello stomaco e dell'intestino. L'infuso dei semi è indicato per stimolare la digestione e fornire sollievo in caso di affezioni delle vie urinarie. La carota è anche una buona fonte di fibre alimentari, che supportano la salute intestinale e la regolarità.
Il consumo regolare di carota è associato a un potenziamento del sistema immunitario. Uno studio su ratti ha dimostrato che la somministrazione di carotenoidi estratti dalla carota causa un aumento significativo della conta dei linfociti, eosinofili, monociti e piastrine, indicando un effetto immunostimolante. I semi e i frutti della carota selvatica hanno confermate proprietà diuretiche, utili nel trattamento di calcoli urinari, cistiti e gotta.
I composti bioattivi della carota contribuiscono alla riduzione del rischio di malattie cardiovascolari. I suoi antiossidanti aiutano a modificare il profilo lipidico plasmatico, mentre il potassio e il magnesio supportano la regolazione della pressione arteriosa. È stato anche riportato un effetto ipoglicemizzante e ipocolesterolemizzante, utile nella gestione del diabete e dell'ipercolesterolemia.
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
Origine e Disponibilità:
La produzione di miele monofloreale di carota selvatica è possibile in regioni con una significativa presenza di queste piante, come prati soleggiati, bordi di strade e campi incolti in Europa e Asia. Tuttavia, è un miele insolito e di nicchia. In Italia, potrebbe essere prodotto occasionalmente in zone dove la pianta è abbondante, ma più spesso contribuisce a mieli millefiori primaverili-estivi.
Colore:
Ci si aspetta che il miele abbia un colore ambrato medio o chiaro, tendente al giallo dorato.
Sapore e Aroma:
Il profumo sarebbe medio-intenso, con note floreali e erbacee. Il sapore sarebbe dolce ma non stucchevole, con possibili retrogusti vegetali leggeri e un finale persistente. Il carattere aromatico della pianta (semi e fiori hanno note speziate calde e di anice) potrebbe influenzare leggermente il profilo organolettico.
Consistenza e Cristallizzazione:
Avrebbe una consistenza generalmente liscia e viscosa. Il suo comportamento alla cristallizzazione dipenderebbe dal rapporto fruttosio/glucosio; potrebbe cristallizzare in modo fine e cremoso.
Consumo a Crudo
Insalate e Pinzimonio: La carota cruda, grattugiata o tagliata a bastoncini, è un classico delle insalate e del pinzimonio, apprezzata per la sua croccantezza e freschezza.
Succhi e Centrifugati: Il succo di carota è una bevanda nutriente e dolce, spesso abbinato ad altri succhi di frutta e verdura (es. mela, arancia, zenzero) per aumentarne il valore vitaminico e antiossidante.
Cottura
Lessate, al Vapore o al Forno: Le carote cotte sono un contorno versatile. La cottura ne ammorbidisce la fibra e ne concentra gli zuccheri, esaltandone la dolcezza naturale.
Puree e Vellutate: Lessate e passate, diventano una crema vellutata, spesso arricchita con spezie come zenzero, cumino o curry.
Saltate in Padella: Tagliate a rondelle o julienne, sono un ingrediente fondamentale in soffritti (es. per il soffritto italiano con sedano e cipolla), saltati e stir-fry.
Conserve e Sottaceti
Sott'aceto e Sott'olio: Le carote piccole e tenere sono spesso conservate in agrodolce, da sole o in miscela con altre verdure (es. giardiniera).
Marmellate: In alcune tradizioni, le carote vengono utilizzate per preparare marmellate dal sapore delicato, grazie al loro alto contenuto di zuccheri naturali.
Prodotti da Forno e Dolci
Torte e Dolci: La torta di carote (carrot cake) è il dolce più iconico. Le carote grattugiate donano umidità, dolcezza e una texture morbida all'impasto, che viene speziato con cannella e noce moscata e farcito con cream cheese.
Biscotti e Muffins: Grattugiata, viene incorporata in impasti per biscotti e muffins per renderli più soffici e nutrienti.
Uso delle Foglie e dei Semi
Foglie: Le foglie giovani e tenere della carota possono essere utilizzate come un'erba aromatica in insalate, zuppe e pesto (al posto del prezzemolo o del basilico). Hanno un sapore erbaceo e leggermente piccante.
Semi: I semi essiccati e macinati della carota selvatica sono usati come spezia per aromatizzare piatti salati, zuppe e stufati, conferendo un aroma caldo, terroso e leggermente di anice.
Uso in Brodi e Fondi
La carota, insieme a cipolla e sedano, forma il classico soffritto (o mirepoix nella cucina francese), che è la base aromatica fondamentale per brodi, risotti, sughi e stufati.
Uso in Mix Disidratati
La carota disidratata e ridotta in polvere è usata come colorante naturale (grazie ai carotenoidi) e aromatizzante in zuppe istantanee, miscele per torte e condimenti.
Con il termine superfood ci si riferisce a una categoria di alimenti che, grazie all'elevata concentrazione di nutrienti, vitamine, minerali e antiossidanti, vengono considerati particolarmente benefici per la salute. Tuttavia, è importante sapere che il termine non è una classificazione scientifica o medica, ma piuttosto una denominazione di marketing.
Cosa rende un alimento un "superfood"?
Un alimento viene etichettato come superfood quando è eccezionalmente ricco di composti che si ritiene supportino la salute. Questi possono includere:
Antiossidanti: Combattono i radicali liberi e riducono lo stress ossidativo.
Vitamine e minerali essenziali: Contribuiscono al corretto funzionamento dell'organismo.
Fibre: Supportano la salute dell'apparato digerente.
Grassi sani: Come gli omega-3, che sono benefici per il cervello e il cuore.
Esempi comuni di superfood
Anche se non esiste un elenco ufficiale, alcuni alimenti sono comunemente riconosciuti come superfood per la loro densità nutrizionale:
Bacche: Mirtilli, acai e goji sono ricchi di antiossidanti.
Verdure a foglia verde: Il cavolo nero e gli spinaci sono ottime fonti di vitamine K, A, C e acido folico.
Pesce grasso: Il salmone e le sardine sono noti per il loro alto contenuto di acidi grassi omega-3.
Legumi e cereali: La quinoa e i fagioli neri sono fonti complete di proteine e fibre.
Noci e semi: Le noci, i semi di chia e i semi di lino forniscono fibre, grassi sani e proteine.
Ricorda che una dieta sana si basa sulla varietà e sull'equilibrio, non solo sull'inclusione di uno o due superfood.
La carota comune coltivata Daucus carota L subsp. Sativus (Hoffm.) Arcang. È caratterizzata da una radice a fittone tuberizzata di colore arancio-rosso - invece la carota selvatica ha una radice biancastra non edule. L'olio dei semi è estratto in corrente di vapore mentre l'olio della radice si ottiene per estrazione del tubero rosso e contiene alte concentrazioni di carotene.
Origini e Diffusione: Un Viaggio Millenario
Antiche Origini: La carota originale non era arancione. Era originaria dell'Asia centrale (probabilmente Afghanistan e Iran) e le sue radici erano viola, gialle, bianche o rosse, sottili e molto fibrose. Il suo antenato selvatico è la Daucus carota subsp. carota, ancora comune oggi.
Addomesticamento: Fu inizialmente coltivata per le sue foglie aromatiche e i semi, non per la radice. Greci e Romani la conoscevano e utilizzavano a scopo medicinale, ma non la consideravano un alimento prelibato.
La Rivoluzione Arancione: La carota arancione che conosciamo oggi è il risultato di una selezione operata dagli agricoltori olandesi nel XVII secolo. La leggenda narra che fu sviluppata in onore della Casa reale degli Orange-Nassau, che guidò la lotta per l'indipendenza dei Paesi Bassi dalla Spagna. In realtà, fu selezionata per la sua maggiore dimensione, dolcezza e resa.
Simbologia e Tradizioni Popolari
Il Fiore del Merletto della Regina Anna: I delicati fiori bianchi della carota selvatica sono avvolti da un'aura di leggenda. Si dice che la regina Anna d'Inghilterra (1665-1714) si punse un dito mentre ricamava un merletto, e una goccia di sangue cadde al centro del fiore, creando il singolo petalo viola scuro o rosso che spesso vi si trova al centro. Per questo, in inglese il fiore è chiamato Queen Anne's Lace ("Merletto della Regina Anna").
Pianta dei Desideri e della Fertilità: Nelle campagne europee, si credeva che portare con sé un fiore di carota selvatica potesse avverare un desiderio o proteggere dagli spiriti maligni. Le donne che desideravano un figlio ne adornavano i capelli o la casa, considerandola un simbolo di fertilità.
Curiosità Botaniche e Nomenclatura
Nido d'Uccello: Dopo la fioritura, l'ombrella dei fiori della carota selvatica si chiude a formare una struttura a nido d'uccello (da cui il nome del genere Daucus, dal greco "daukos", che significa appunto "carota" ma richiama questa forma). Questo meccanismo aiuta a proteggere i semi durante la maturazione.
Parentele Illustri (e Pericolose): La carota selvatica appartiene alla famiglia delle Apiaceae (o Umbelliferae), la stessa di prezzemolo, sedano e finocchio. Attenzione però: questa famiglia include anche alcune delle piante più velenose al mondo, come la cicuta (Conium maculatum) e la velenosa Aethusa cynapium. I fiori sono molto simili, quindi la raccolta indiscriminata è pericolosa. Un trucco per riconoscerla: il fusto della carota selvatica è peloso e ha un odore di carota se strofinato, mentre quello della cicuta è glabro e maculato di viola.
Usi Insoliti e Storici
Colorante Naturale: Le varietà viola sono state a lungo utilizzate come colorante per alimenti e tessuti. I primi coloni inglesi in America usavano il succo di carota viola per tingere di lilla le stoffe.
Dolcificante Prima dello Zucchero: Prima che lo zucchero di canna diventasse ampiamente disponibile e economico, in Europa le carote venivano bollite per estrarne uno sciroppo dolce, utilizzato in alcune preparazioni.
Un "Cioccolato" di Guerra: Durante la Seconda Guerra Mondiale, a causa della carenza di cacao, in alcuni paesi si produceva una sorta di "cioccolato" fatto con carote e altri ortaggi per simulare il colore e la dolcezza.
Record e Primati
La Carota più Lunga del Mondo: Nel 2016, un agricoltore britannico, Joe Atherton, ha coltivato la carota più lunga del mondo, misura 6,245 metri. Questo record evidenzia il potenziale di crescita di questa radice in condizioni ottimali.
Un Arcobaleno Commestibile: Oggi si stanno riscoprendo e coltivando le varietà antiche e colorate (viola, giallo acceso, rosso e bianco), non solo per il loro aspetto vivace ma anche perché ognuna ha un profilo nutrizionale unico. Le carote viola, ad esempio, sono ricchissime di antociani.
Un Frutto? Una Verdura? Un Dibattito Legale
La Carota è una Verdura... per la Legge: In un curioso caso legale del 1893, Nix v. Hedden, la Corte Suprema degli Stati Uniti stabilì ufficialmente che il pomodoro (e per estensione tutte le verdure) fosse classificato come verdura a fini tariffari, non come frutto, nonostante la definizione botanica. Questo caso, pur non riguardando direttamente la carota, cementò lo status giuridico di "verdura" per tutti gli ortaggi a radice.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Arscott, S. A., & Tanumihardjo, S. A. (2010). Carrots of many colors do not have uniform pro-vitamin A activity: Cultivars differ in α-and β-carotene contents. Journal of Agricultural and Food Chemistry, 58(4), 2291-2299.
Brandt, K., & Leong, S. L. (2001). Functional foods from alliums and carrots. Trends in Food Science & Technology, 12(8), 306-312.
Glynn, C. C., & Walsh, D. (2017). Carotenoids for macular degeneration. Cochrane Database of Systematic Reviews, (1), CD000378.
Maerz, E., & Gabelman, W. H. (2004). Carotenoids. CRC Press.
Sharma, K. D., Karki, S., Thakur, N. S., & Attri, S. (2012). Carotenoids: chemistry, occurrence, and dietary significance. Journal of Food Science and Technology, 49(1), 11-26.