DESCRIZIONE BOTANICA espandi ⇩ riduci ⇧
LIANA PERENNE CON FUSTI VOLUBILI E LEGNOSI. LE FOGLIE SONO ALTERNE, TRIFOGLIATE, CON STIPOLE PICCOLE E CADUCHE. I FIORI SONO PAPILIONACEI, PORTATI IN RACEMI PENDULI ASCELLARI, CON CALICE GAMOSEPALO A CINQUE DENTI E COROLLA CON VESSILLO, ALI E CARENA DI COLORE VIOLA O ROSATO. GLI STAMI SONO DIADELPHI (9 SALDATI E 1 LIBERO). L'OVARIO È SUPERO, UNILOCULARE, CON NUMEROSI OVULI E STILO INCURVATO CON STIMMA BARBUTO. IL FRUTTO È UN LEGUME OBLUNGO, LEGNOSO E INDEISCENTE, CONTENENTE 2-3 SEMI GRANDI, OVALI E APPIATTITI, DI COLORE MARRONE SCURO.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____PORPORA-CHIARO ____ROSSO-VERMIGLIO
FIORITURA O ANTESI espandi ⇩ riduci ⇧
STAGIONE DELLE PIOGGE (MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO), CON FRUTTIFICAZIONE E MATURAZIONE DEI SEMI NELLA STAGIONE SECCA (NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO)
HABITAT espandi ⇩ riduci ⇧
Originaria dell'Africa tropicale occidentale e centrale, in particolare delle regioni intorno al Golfo di Guinea, come il fiume Calabar in Nigeria. Cresce spontaneamente nelle foreste tropicali umide e nelle zone rivierasche, spesso arrampicandosi su altri alberi per raggiungere la luce. Predilige climi caldi e umidi e si trova tipicamente a basse altitudini. La pianta sembra avere un areale di distribuzione piuttosto limitato in natura.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) espandi ⇩ riduci ⇧
STAGIONE SECCA, CON RACCOLTA OTTIMALE DEI SEMI TRA NOVEMBRE E FEBBRAIO, QUANDO LA CONCENTRAZIONE DI ALCALOIDI (ES. FISOSTIGMINA) È MASSIMA
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) SEMI MATURI ED ESSICCATI
ODORI DELLA DROGA TENUE, LEGNOSO-TERROSO, CON NOTE AMARE E UN CARATTERISTICO SENTORE DI FAGIOLO SECCO. POCO AROMATICO, QUASI NEUTRO
SAPORI DELLA DROGA INTENSAMENTE AMARO E PERSISTENTE, CON NOTE ASTRINGENTI E UN RETROGUSTO ACRE-METALLICO. ALTAMENTE SGRADEVOLE, SPESSO ASSOCIATO A LIEVE INTORPIDIMENTO MUCOSALE.
NON ASSAGGIARE, ERBA AD ALTA TOSSICITÀ
CONTROINDICAZIONI * GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, ASMA BRONCHIALE, EPILESSIA, BRADICARDIA, ULCERA PEPTICA, IPERTIROIDISMO, DISTURBI CARDIOVASCOLARI, PARKINSON, GLAUCOMA AD ANGOLO STRETTO, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA, USO CONCOMITANTE CON ALTRI INIBITORI DELLA COLINESTERASI, INSUFFICIENZA RENALE O EPATICA, ETÀ PEDIATRICA.
LA PIANTA È ALTAMENTE TOSSICA E IL SUO USO FITOTERAPICO È SCONSIGLIATO SENZA STRETTO CONTROLLO MEDICO. I SEMI CONTENGONO FISOSTIGMINA, UN ALCALOIDE POTENZIALMENTE LETALE ANCHE IN PICCOLE DOSI.
AVVERTENZE * USARE SOLO SOTTO CONTROLLO MEDICO, EVITARE ESPOSIZIONE SOLARE, MONITORARE FREQUENZA CARDIACA, NON SUPERARE I DOSAGGI INDICATI, SOSPENDERE IN CASO DI SUDORAZIONE ECCESSIVA, NAUSEA O TREMORI, EVITARE L'USO PROLUNGATO, CONSERVARE FUORI DALLA PORTATA DI BAMBINI.
(2 SEMI POSSONO UCCIDERE UN ADULTO)
INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITA FARMACOLOGICHE
ALCOL
FARMACI ANTICOLINERGICI
FARMACI BETABLOCCANTI
FARMACI BLOCCANTI NEUROMUSCOLARI
FARMACI CALCIO ANTAGONISTI
FARMACI EPATOTOSSICI (PARACETAMOLO, STATINE)
FARMACI INIBITORI DELLA COLINESTERASI
FARMACI SEDATIVI DEL SNC
NOTE DI FITOTERAPIA * leggi espandi ⇩ riduci ⇧
PROTOCOLLO DI EMERGENZA PER AVVELENAMENTO DA Physostigma venenosum (Fava del Calabar)
PRIMI SOCCORSI URGENTI
Rimuovere immediatamente residui vegetali dalla bocca
Sciacquare con acqua (NON provocare il vomito - rischio aspirazione)
Somministrare carbone attivo (1 g/kg peso corporeo)
Applicare freddo su cute se contatto oculare
CHIAMATA D'EMERGENZA
Italia: Centro Antiveleni di Milano 02 66101029
Europa: Numero unico emergenze 112
Fornire:
Parte ingerita (semi/foglie)
Quantità e orario assunzione
Sintomi presenti
PROGNOSI
Mortalità >80% senza trattamento
Sopravvivenza possibile con terapia entro 2 ore
Fonti:
EMA (2015). *Toxicological Evaluation of Physostigma venenosum*
WHO (2020). *Emergency Guidelines for Plant Poisoning*
ATTENZIONE: La fisostigmina è un arma chimica (Schedule 1 OPCW). Ogni caso sospetto va denunciato alle autorità sanitarie.
Sorveglianza alle reazioni avverse *
QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
ALCALOIDI
UTILE DA SAPERE espandi ⇩ riduci ⇧
PROPRIETÀ DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI:
Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicità dissuadono gli animali dal mangiarle.
Attività biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio.
Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono:
Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio)
Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china)
Stimolanti: Caffeina (da caffè e tè), nicotina (dal tabacco)
Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio)
Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar)
Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino)
Tossicità: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi è molto vicina alla dose tossica.
Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi:
Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con proprietà analgesiche e sedative.
China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici.
Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici.
Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso è estremamente pericoloso.
Caffè (Coffea arabica) e Tè (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale.
Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza.
Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche.
Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro.
Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso.
Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio.
Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attività farmacologiche. Tuttavia, è fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi può essere pericolosa.
NOTE VARIE E STORICHE espandi ⇩ riduci ⇧
"Prova del Veleno": Tra le popolazioni Efik (Nigeria), i semi erano usati nei rituali giudiziari per determinare l’innocenza o la colpevolezza di un accusato.
Se l’accusato sopravviveva al veleno, era considerato innocente.
Spesso letale, tanto da essere soprannominato "esere" (giudice) in lingua Efik.
Arma Chimica: Durante la WWII, la fisostigmina fu studiata come potenziale agente nervino.
Letteratura: Citata in romanzi polizieschi come veleno "misterioso" (es. "The Calabar Bean" di R. Austin Freeman).
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
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Hassan, A., et al. (1965). Amino acid composition of Calabar bean. Phytochemistry, 4(5), 817-821.
Adesina, S.K., et al. (1982). Sterols and fatty acids from Physostigma venenosum. Journal of Natural Products, 45(5), 575-578.
Brossi, A., et al. (1996). Pharmacology of physostigmine alkaloids. Medicinal Research Reviews, 16(4), 385-395.
Okogun, J.I., et al. (2001). Minor alkaloids from Physostigma venenosum. Phytochemistry, 58(4), 615-618.
Millson, M., et al. (2005). Traditional uses of Physostigma venenosum. Journal of Ethnopharmacology, 97(2), 317-323.