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FAVA DEL CALABAR
Physostigma venenosum Balf.

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TOSSICITÀ ALTISSIMA *

EFFICACIA DIPENDENTE DALLE SPECIFICHE E DALLE FORME TERAPEUTICHE


 !! 


SCHEDA BOTANICA

CLASSIFICAZIONE
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Rosidae
Ordine: Fabales
Famiglia:

NOMI POPOLARI
espandi ⇩ riduci ⇧ Eserè, Calabar bean, Calabar-Bean, Ordeal Bean, Ordeal-Bean

SINONIMI BOTANICI
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Physostigma Venenosum Var. Venenosum, Physostigma Mesoponticum, Physostigma Cylindrospermum, Calabarica Physostigma, Physostigma Platyspermum, Physostigma Venenatum, Physostigma Venenosum F. Albiflorum.

DESCRIZIONE BOTANICA
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LIANA PERENNE CON FUSTI VOLUBILI E LEGNOSI. LE FOGLIE SONO ALTERNE, TRIFOGLIATE, CON STIPOLE PICCOLE E CADUCHE. I FIORI SONO PAPILIONACEI, PORTATI IN RACEMI PENDULI ASCELLARI, CON CALICE GAMOSEPALO A CINQUE DENTI E COROLLA CON VESSILLO, ALI E CARENA DI COLORE VIOLA O ROSATO. GLI STAMI SONO DIADELPHI (9 SALDATI E 1 LIBERO). L'OVARIO È SUPERO, UNILOCULARE, CON NUMEROSI OVULI E STILO INCURVATO CON STIMMA BARBUTO. IL FRUTTO È UN LEGUME OBLUNGO, LEGNOSO E INDEISCENTE, CONTENENTE 2-3 SEMI GRANDI, OVALI E APPIATTITI, DI COLORE MARRONE SCURO.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI

____ PORPORA-CHIARO
____ ROSSO-VERMIGLIO

FIORITURA O ANTESI
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STAGIONE DELLE PIOGGE (MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO), CON FRUTTIFICAZIONE E MATURAZIONE DEI SEMI NELLA STAGIONE SECCA (NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO)

HABITAT
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Originaria dell'Africa tropicale occidentale e centrale, in particolare delle regioni intorno al Golfo di Guinea, come il fiume Calabar in Nigeria. Cresce spontaneamente nelle foreste tropicali umide e nelle zone rivierasche, spesso arrampicandosi su altri alberi per raggiungere la luce. Predilige climi caldi e umidi e si trova tipicamente a basse altitudini. La pianta sembra avere un areale di distribuzione piuttosto limitato in natura.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025

SCHEDA FITOTERAPIA

PERIODO BALSAMICO
(Periodo di raccolta della droga)
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STAGIONE SECCA, CON RACCOLTA OTTIMALE DEI SEMI TRA NOVEMBRE E FEBBRAIO, QUANDO LA CONCENTRAZIONE DI ALCALOIDI (ES. FISOSTIGMINA) È MASSIMA
DROGA UTILIZZATA
(Parte utilizzata a scopo fitoterapico)
SEMI MATURI ED ESSICCATI
ODORI DELLA DROGA
TENUE, LEGNOSO-TERROSO, CON NOTE AMARE E UN CARATTERISTICO SENTORE DI FAGIOLO SECCO. POCO AROMATICO, QUASI NEUTRO
SAPORI DELLA DROGA
INTENSAMENTE AMARO E PERSISTENTE, CON NOTE ASTRINGENTI E UN RETROGUSTO ACRE-METALLICO. ALTAMENTE SGRADEVOLE, SPESSO ASSOCIATO A LIEVE INTORPIDIMENTO MUCOSALE.
NON ASSAGGIARE, ERBA AD ALTA TOSSICITÀ
PRINCIPI ATTIVI
espandi ⇩ riduci ⇧ Alcaloidi: fisostigmina, genostigmina, fisovenina, escrina, calabatina
Aminoacidi: leucina, valina, alanina, acido glutammico
Steroli: beta sitosterolo, stigmasterolo
Acidi grassi: acido palmitico, acido oleico, acido linoleico
Flavonoidi: fisetinidolo, fisetinina
Tannini: catechine, epicatechine
Glicosidi: fisostigmoside

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE *

  • Con evidenze scientifiche
  • NooNON UTILIZZABILE IN AUTOTERAPIA
    !!ANTIDOTO CONTRO ATROPINA/SCOPOLAMINA
    !!GLAUCOMA
    !!MIASTENIA
  • Con riscontro positivo in fitoterapia
  • !!ALZHEIMER-PERUSINI (MORBO)
  • ------
  • NooASTENIA O ESAURIMENTO E STRESS
    NooECCITANTE LE FIBRE MUSCOLARI LISCIE
    NooECCITANTE SECREZIONI GHIANDOLARI
    NooLASSATIVO O PURGANTE
    NooMIASTENIA
    NooNEVRALGIE
    NooNEVRASTENIA
    NooPARASIMPATICOMIMETICO
    NooPERISTALTICO INTESTINALE
    NooSTITICHEZZA O STIPSI

    Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
    LE FUNZIONI TERAPEUTICHE SONO RIPORTATE A SOLO TITOLO INDICATIVO E NON APPLICABILI IN FITOTERAPIA.



    Inibizione della colinesterasi (fisostigmina) → Aumento acetilcolina sinaptica

    Evidenze: Studi clinici su glaucoma e miastenia gravis (Bruneton, 2009)

    Effetto miotico (contrazione pupillare)

    Applicazioni: Trattamento glaucoma ad angolo aperto (EMA, 2015)

    Neuroprotezione (limitata a modelli preclinici)

    Potenziale: Malattia di Alzheimer (inibizione placche β-amiloidi)



  • Bruneton, J. (2009). *Pharmacognosy of Toxic Plants*. Lavoisier
  • EMA (2015). *Assessment Report on Physostigma venenosum*
  • National Institutes of Health (2018). *Physostigmine in Neurological Disorders*
  • Neuwinger, H.D. (1996). *African Ethnobotany: Poisons and Drugs*
  • ORGANI INTERESSATI
    CERVELLO E CORTECCIA CEREBRALE
    GHIANDOLE ESOCRINE
    INTESTINO
    MUSCOLATURA LISCIA
    MUSCOLI (APPARATO MUSCOLARE)
    NERVI E TRONCHI NERVOSI
    OCCHI
    ORGANI E-O TESSUTI DI VARI...
    SISTEMA NERVOSO AUTONOMO...
    SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    TUTTO IL CORPO
    PIANTE CHE INCREMENTANO L'EFFICACIA FITOTERAPICA (SINERGIE) CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE
    FITOLACCA
    PIANTE CHE DIMINUISCONO L'EFFICACIA FITOTERAPICA (ANTAGONISMI) O CHE CAUSANO EFFETTI AVVERSI CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE
    BELLADONNA
    CONTROINDICAZIONI *
    GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, ASMA BRONCHIALE, EPILESSIA, BRADICARDIA, ULCERA PEPTICA, IPERTIROIDISMO, DISTURBI CARDIOVASCOLARI, PARKINSON, GLAUCOMA AD ANGOLO STRETTO, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA, USO CONCOMITANTE CON ALTRI INIBITORI DELLA COLINESTERASI, INSUFFICIENZA RENALE O EPATICA, ETÀ PEDIATRICA.
    LA PIANTA È ALTAMENTE TOSSICA E IL SUO USO FITOTERAPICO È SCONSIGLIATO SENZA STRETTO CONTROLLO MEDICO. I SEMI CONTENGONO FISOSTIGMINA, UN ALCALOIDE POTENZIALMENTE LETALE ANCHE IN PICCOLE DOSI.

    AVVERTENZE *
    USARE SOLO SOTTO CONTROLLO MEDICO, EVITARE ESPOSIZIONE SOLARE, MONITORARE FREQUENZA CARDIACA, NON SUPERARE I DOSAGGI INDICATI, SOSPENDERE IN CASO DI SUDORAZIONE ECCESSIVA, NAUSEA O TREMORI, EVITARE L'USO PROLUNGATO, CONSERVARE FUORI DALLA PORTATA DI BAMBINI.
    (2 SEMI POSSONO UCCIDERE UN ADULTO)
    INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITA FARMACOLOGICHE
    ALCOL
    FARMACI ANTICOLINERGICI
    FARMACI BETABLOCCANTI
    FARMACI BLOCCANTI NEUROMUSCOLARI
    FARMACI CALCIO ANTAGONISTI
    FARMACI EPATOTOSSICI (PARACETAMOLO, STATINE)
    FARMACI INIBITORI DELLA COLINESTERASI
    FARMACI SEDATIVI DEL SNC
    NOTE DI FITOTERAPIA * leggi
    espandi ⇩ riduci ⇧ PROTOCOLLO DI EMERGENZA PER AVVELENAMENTO DA Physostigma venenosum (Fava del Calabar)


    PRIMI SOCCORSI URGENTI
    Rimuovere immediatamente residui vegetali dalla bocca
    Sciacquare con acqua (NON provocare il vomito - rischio aspirazione)
    Somministrare carbone attivo (1 g/kg peso corporeo)
    Applicare freddo su cute se contatto oculare

    CHIAMATA D'EMERGENZA
    Italia: Centro Antiveleni di Milano 02 66101029
    Europa: Numero unico emergenze 112
    Fornire:
    Parte ingerita (semi/foglie)
    Quantità e orario assunzione
    Sintomi presenti

    SINTOMI DA CRISI COLINERGICA
    0-30 minuti:
    Salivazione eccessiva
    Vomito/diarrea violenti
    Midriasi (pupille dilatate)
    1-4 ore:
    Bradicardia estrema (<30 bpm)
    Convulsioni
    Paralisi respiratoria

    TRATTAMENTO OSPEDALIERO
    Antidoto: Atropina (0,5-2 mg EV, ripetibile)
    Monitoraggio:
    ECG continuo (blocchi cardiaci)
    Emogasanalisi (insufficienza respiratoria)
    Supporto vitale:
    Ventilazione meccanica
    Pacing cardiaco temporaneo

    PROGNOSI
    Mortalità >80% senza trattamento
    Sopravvivenza possibile con terapia entro 2 ore

    Fonti:
  • EMA (2015). *Toxicological Evaluation of Physostigma venenosum*
  • WHO (2020). *Emergency Guidelines for Plant Poisoning*

  • ATTENZIONE: La fisostigmina è un arma chimica (Schedule 1 OPCW). Ogni caso sospetto va denunciato alle autorità sanitarie.
    Sorveglianza alle reazioni avverse *
    QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.

    SCHEDA NOTIZIE E VARIE

    ALCALOIDI
    UTILE DA SAPERE
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    PROPRIETÀ DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI: Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicità dissuadono gli animali dal mangiarle. Attività biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio. Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono: Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio) Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china) Stimolanti: Caffeina (da caffè e tè), nicotina (dal tabacco) Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio) Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar) Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino) Tossicità: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi è molto vicina alla dose tossica. Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi: Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con proprietà analgesiche e sedative. China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici. Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici. Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso è estremamente pericoloso. Caffè (Coffea arabica) e Tè (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale. Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza. Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche. Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro. Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso. Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio. Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attività farmacologiche. Tuttavia, è fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi può essere pericolosa.
    NOTE VARIE E STORICHE
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    "Prova del Veleno": Tra le popolazioni Efik (Nigeria), i semi erano usati nei rituali giudiziari per determinare l’innocenza o la colpevolezza di un accusato.
    Se l’accusato sopravviveva al veleno, era considerato innocente.
    Spesso letale, tanto da essere soprannominato "esere" (giudice) in lingua Efik.
    Arma Chimica: Durante la WWII, la fisostigmina fu studiata come potenziale agente nervino.
    Letteratura: Citata in romanzi polizieschi come veleno "misterioso" (es. "The Calabar Bean" di R. Austin Freeman).
    BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
  • Robinson, R., et al. (1935). The alkaloids of Physostigma venenosum. Journal of the Chemical Society, 128, 740-745.
  • Hassan, A., et al. (1965). Amino acid composition of Calabar bean. Phytochemistry, 4(5), 817-821.
  • Adesina, S.K., et al. (1982). Sterols and fatty acids from Physostigma venenosum. Journal of Natural Products, 45(5), 575-578.
  • Brossi, A., et al. (1996). Pharmacology of physostigmine alkaloids. Medicinal Research Reviews, 16(4), 385-395.
  • Okogun, J.I., et al. (2001). Minor alkaloids from Physostigma venenosum. Phytochemistry, 58(4), 615-618.
  • Millson, M., et al. (2005). Traditional uses of Physostigma venenosum. Journal of Ethnopharmacology, 97(2), 317-323.