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FAVA DEL CALABAR
Physostigma venenosum Balf.

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TOSSICITÀ: ALTISSIMA

SCHEDA BOTANICA

CLASSIFICAZIONE
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Rosidae
Ordine: Fabales
Famiglia:

NOMI POPOLARI
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Physostigma Venenosum Var. Venenosum, Physostigma Mesoponticum, Physostigma Cylindrospermum, Calabarica Physostigma, Physostigma Platyspermum, Physostigma Venenatum, Physostigma Venenosum F. Albiflorum.

SINONIMI BOTANICI
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Physostigma Venenosum Var. Venenosum, Physostigma Mesoponticum, Physostigma Cylindrospermum, Calabarica Physostigma, Physostigma Platyspermum, Physostigma Venenatum, Physostigma Venenosum F. Albiflorum.

DESCRIZIONE BOTANICA
LIANA PERENNE CON FUSTI VOLUBILI E LEGNOSI. LE FOGLIE SONO ALTERNE, TRIFOGLIATE, CON STIPOLE PICCOLE E CADUCHE. I FIORI SONO PAPILIONACEI, PORTATI IN RACEMI PENDULI ASCELLARI, CON CALICE GAMOSEPALO A CINQUE DENTI E COROLLA CON VESSILLO, ALI E CARENA DI COLORE VIOLA O ROSATO. GLI STAMI SONO DIADELPHI (9 SALDATI E 1 LIBERO). L'OVARIO SUPERO, UNILOCULARE, CON NUMEROSI OVULI E STILO INCURVATO CON STIMMA BARBUTO. IL FRUTTO UN LEGUME OBLUNGO, LEGNOSO E INDEISCENTE, CONTENENTE 2-3 SEMI GRANDI, OVALI E APPIATTITI, DI COLORE MARRONE SCURO.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI

____ PORPORA-CHIARO
____ ROSSO-VERMIGLIO

HABITAT
Originaria dell'Africa tropicale occidentale e centrale, in particolare delle regioni intorno al Golfo di Guinea, come il fiume Calabar in Nigeria. Cresce spontaneamente nelle foreste tropicali umide e nelle zone rivierasche, spesso arrampicandosi su altri alberi per raggiungere la luce. Predilige climi caldi e umidi e si trova tipicamente a basse altitudini. La pianta sembra avere un areale di distribuzione piuttosto limitato in natura.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025

SCHEDA FITOTERAPIA

DROGA UTILIZZATA
(Parte utilizzata a scopo fitoterapico)
SEMI
PRINCIPI ATTIVI
Alcaloidi: fisostigmina, genostigmina, fisovenina, escrina, calabatina
Aminoacidi: leucina, valina, alanina, acido glutammico
Steroli: beta sitosterolo, stigmasterolo
Acidi grassi: acido palmitico, acido oleico, acido linoleico
Flavonoidi: fisetinidolo, fisetinina
Tannini: catechine, epicatechine
Glicosidi: fisostigmoside
PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE

  • ------
  • NooASTENIA O ESAURIMENTO E STRESS
    NooECCITANTE LE FIBRE MUSCOLARI LISCIE
    NooECCITANTE SECREZIONI GHIANDOLARI
    NooLASSATIVO O PURGANTE
    NooMIASTENIA
    NooNEVRALGIE
    NooNEVRASTENIA
    NooPARASIMPATICOMIMETICO
    NooPERISTALTICO INTESTINALE
    NooSTITICHEZZA O STIPSI
    NDNON UTILIZZABILE IN AUTOTERAPIA

    ORGANI INTERESSATI
    GHIANDOLE ESOCRINE
    INTESTINO
    MUSCOLATURA LISCIA
    MUSCOLI
    NERVI E TRONCHI NERVOSI
    SISTEMA NERVOSO AUTONOMO...
    SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    TUTTO IL CORPO
    E. FAVORENTI L'ATTIVITÀ FITOTERAPICA
    FITOLACCA
    E. CONTRASTANTI L'ATTIVITÀ FITOTERAPICA
    BELLADONNA
    CONTROINDICAZIONI
    ERBA ALTAMENTE TOSSICA! VIETATO LUSO COMUNE
    AVVERTENZE
    LE FUNZIONI TERAPEUTICHE SONO RIPORTATE A SOLO TITOLO INDICATIVO E NON APPLICABILI IN FITOTERAPIA.
    NOTE DI FITOTERAPIA
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    Luso degli estratti di questa pianta limitato alla chirurgia e alloculistica.
    Sorveglianza alle reazioni avverse
    ESTRATTO VEGETALE NON AMMESSO NEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI

    SCHEDA NOTIZIE E VARIE

    ALCALOIDI
    UTILE DA SAPERE
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    PROPRIET DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI: Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicit dissuadono gli animali dal mangiarle. Attivit biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio. Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono: Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio) Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china) Stimolanti: Caffeina (da caff e t), nicotina (dal tabacco) Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio) Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar) Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino) Tossicit: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi molto vicina alla dose tossica. Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi: Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con propriet analgesiche e sedative. China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici. Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici. Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso estremamente pericoloso. Caff (Coffea arabica) e T (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale. Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza. Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con propriet antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche. Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro. Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso. Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio. Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attivit farmacologiche. Tuttavia, fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi pu essere pericolosa.
    BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
  • Robinson, R., et al. (1935). The alkaloids of Physostigma venenosum. Journal of the Chemical Society, 128, 740-745.
  • Hassan, A., et al. (1965). Amino acid composition of Calabar bean. Phytochemistry, 4(5), 817-821.
  • Adesina, S.K., et al. (1982). Sterols and fatty acids from Physostigma venenosum. Journal of Natural Products, 45(5), 575-578.
  • Brossi, A., et al. (1996). Pharmacology of physostigmine alkaloids. Medicinal Research Reviews, 16(4), 385-395.
  • Okogun, J.I., et al. (2001). Minor alkaloids from Physostigma venenosum. Phytochemistry, 58(4), 615-618.
  • Millson, M., et al. (2005). Traditional uses of Physostigma venenosum. Journal of Ethnopharmacology, 97(2), 317-323.