EFFICACIA DIPENDENTE DALLE SPECIFICHE E DALLE FORME TERAPEUTICHE !!
SCHEDA BOTANICA
CLASSIFICAZIONE Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Sottodivisione: --- Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Rosidae Ordine: Fabales Famiglia: Sottofamiglia: Papilionoideae Tribù: Cytiseae
NOMI POPOLARI espandi ⇩ riduci ⇧
Lupino Bianco, Fusaglia, Fava Luina, Lui, Dupino, Lupino Blanco, White Lupin, Wolfsbohne, Field Lupin, Egyptian Lupin, European Weisser Lupine, Gemeine Lupine, Acker-Lupine, Egyptische Lupine
DESCRIZIONE BOTANICA espandi ⇩ riduci ⇧
ERBACEA ANNUALE ERETTA ALTA FINO A 1.5 METRI CON FUSTI ROBUSTI RAMIFICATI PUBESCENTI. FOGLIE ALTERNE PALMATO-COMPOSTE CON 5-9 FOGLIOLINE OBOVATE O OBLANCEOLATE PUBESCENTI. FIORI ERMAFRODITI ZIGOMORFI BIANCHI GIALLASTRI O BLUASTRI IN RACEMI TERMINALI DENSI. CALICE GAMOSEPALO BILABIATO CON LABBRO SUPERIORE BILOBO E INFERIORE TRILOBO. COROLLA PAPILIONACEA CON VESSILLO ERETTO PETALI LATERALI (ALI) E CARENA INCURVATA ROSTRATA. ANDROCEO MONADELFO CON DIECI STAMI SALDATI PER I FILAMENTI. GINECEO SUPERO MONOCARPELLARE CON STILO INCURVATO E STIGMA CILIATO. FRUTTO LEGUME APPIATTITO PUBESCENTE CONTENENTE 2-6 SEMI GRANDI APPIATTITI BIANCHI O GIALLASTRI.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____BIANCO ____BIANCO-ROSATO
FIORITURA O ANTESI espandi ⇩ riduci ⇧
APRILE, MAGGIO, PRIMAVERA
HABITAT espandi ⇩ riduci ⇧
Originaria della regione mediterranea e del Medio Oriente. È ampiamente coltivato come coltura da foraggio, sovescio e per i suoi semi commestibili ricchi di proteine.<br />
Habitat naturale (incerto e limitato):<br />
Si ritiene che il suo habitat originario fossero aree aperte, praterie secche e terreni disturbati della regione mediterranea e del Medio Oriente, ma la sua lunga storia di coltivazione rende difficile definire con precisione il suo areale selvatico primario.<br />
Habitat coltivato:<br />
Predilige climi temperati caldi con estati da miti a calde e inverni miti. Non tollera il gelo prolungato.<br />
Richiede pieno sole per una crescita ottimale e una buona produzione di semi.<br />
Si adatta a una vasta gamma di tipi di suolo, ma preferisce quelli ben drenati, da leggermente acidi a neutri, con una buona fertilità. Tuttavia, può crescere anche in terreni più poveri, grazie alla sua capacità di fissare l'azoto atmosferico.<br />
Necessita di umidità moderata durante la crescita, ma non tollera i ristagni idrici. Un'eccessiva umidità può favorire lo sviluppo di malattie fungine.<br />
È una coltura tipicamente coltivata in campi aperti e spesso inserita in rotazioni colturali per migliorare la fertilità del suolo.<br />
Habitat naturalizzato (occasionale):<br />
In alcune regioni in cui è stato ampiamente coltivato, il lupino bianco può occasionalmente sfuggire alla coltivazione e naturalizzarsi in aree disturbate come bordi stradali e campi abbandonati, ma raramente forma popolazioni selvatiche estese e persistenti.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) espandi ⇩ riduci ⇧
GIUGNO, LUGLIO, FINE PRIMAVERA, ESTATE
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) SEMI TORREFATTI
CONTROINDICAZIONI PER ALTE DOSI DA USARE SOTTO CONTROLLO MEDICO.
AVVERTENZE IL SEME FRESCO DI QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.
NOTE DI FITOTERAPIA espandi ⇩ riduci ⇧
L´uso come ipoglicemizzante contro il diabete non è confermato dalle ricerche effettuate. Il Lupino non deamarizzato, per uso terapeutico, è tossico per assunzione di dosi abbastanza elevate ovvero 50-70 grammi. Il lupino acquistato sulle bancarelle è quello macerato e deamarizzato, non presenta nessuna tossicità.
NOTE VARIE E STORICHE espandi ⇩ riduci ⇧
La coltura del Lupino va considerata come miglioratrice ed in genere si alterna con i cereali autunnali. I terreni acidi di origine vulcanica, non ristagnanti, sono i più adatti. Il Lupino, come altre leguminose, è in simbiosi con un genere di batteri (Rhizobium) che riescono a trasformare l'azoto atmosferico in ammoniaca rendendolo così disponibile per il nutrimento della pianta ospite.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
Wink M., et al. (1995). Quinolizidine alkaloids in Lupinus albus. *Phytochemistry*, 38(1), 139-153.
Duranti M., et al. (2008). The major proteins of lupin seed. *Phytochemistry*, 69(18), 3267-3278.
Boschin G., et al. (2008). Alkaloids from Lupinus albus. *Journal of Agricultural and Food Chemistry*, 56(10), 3657-3663.
European Food Safety Authority (2012). Scientific Opinion on lupin allergens. *EFSA Journal*, 10(3), 2588.