ARBUSTO SEMPREVERDE CON FUSTI ERETTI E DENSAMENTE RAMIFICATI, CON RAMI GIOVANI RICOPERTI DI PICCOLE FOGLIE SQUAMIFORMI EMBRICATE, APPRESSATE AL FUSTO, DI COLORE VERDE-GRIGIASTRO. FOGLIE ADULTE RIDOTTE A PICCOLE SQUAME TRIANGOLARI O LANCEOLATE, RESINOSE E AROMATICHE. FIORI ERMAFRODITI, SOLITARI O IN BREVI RACEMI TERMINALI, CON CALICE TUBOLARE DI CINQUE SEPALI E COROLLA TUBOLARE-IMBUTIFORME DI COLORE BIANCO O LILLA CHIARO, CON CINQUE LOBI PATENTI. ANDROCEO CON CINQUE STAMI INCLUSI NEL TUBO COROLLINO. GINECEO CON OVARIO SUPERO BICARPELLARE, STILO FILIFORME E STIGMA CAPITATO. FRUTTO È UNA CAPSULA LOCULICIDA CONTENENTE NUMEROSI PICCOLI SEMI ALATI.
FIORISCE DA FINE PRIMAVERA A INIZIO ESTATE (NOVEMBRE-DICEMBRE NELL'EMISFERO SUD, MAGGIO-GIUGNO IN QUELLO NORD), CON PICCOLI FIORI TUBOLARI BIANCHI O VIOLA PALLIDO
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____BIANCO ____LILLÀ CHIARO ____ROSA-VIOLACEO
Originario delle regioni andine del Cile e dell'Argentina. Il suo habitat tipico comprende le zone aride e semiaride della Patagonia e delle Ande meridionali, dove cresce su pendii rocciosi, terreni ghiaiosi, boscaglie secche e steppe arbustive. Predilige suoli ben drenati, anche poveri e sassosi, e si adatta a climi freddi e ventosi con scarse precipitazioni. Si trova spesso ad altitudini elevate, in ambienti esposti e con forte irraggiamento solare. La sua capacità di resistere a condizioni difficili, come siccità, basse temperature e venti forti, le permette di prosperare in un ambiente altrimenti ostile ad altre specie vegetali. La sua presenza è caratteristica della flora arbustiva delle regioni patagoniche e andine aride.
ESTATE AUSTRALE (DICEMBRE-FEBBRAIO), QUANDO LE FOGLIE E I RAMETTI RAGGIUNGONO LA MASSIMA CONCENTRAZIONE DI PRINCIPI ATTIVI (ES. SESQUITERPENI)
FOGLIE E RAMETTI GIOVANI, ESSICCATI O FRESCHI, RICCHI DI SESQUITERPENI (ES. DERIVATI DEL CADINANO), FLAVONOIDI E ALCALOIDI. TRADIZIONALMENTE SI PREPARANO DECOTTI O TINTURE
FORTEMENTE AROMATICO, CANFORACEO E BALSAMICO, CON NOTE RESINOSE DOVUTE AI SESQUITERPENI
AMAROGNOLO E LEGGERMENTE PICCANTE, CON RETROGUSTO TANNICO, ATTRIBUITO AI COMPOSTI FENOLICI E AGLI ALCALOIDI
Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
Schmeda-Hirschmann G., Theoduloz C. Fabiana imbricata (Solanaceae), a review of an important Patagonian medicinal plant.
Roth S., et al. Phenolic constituents of the Chilean herbal tea Fabiana imbricata R. et P.
Study on secondary metabolite content in Fabiana imbricata aerial parts and in vitro cultures.
Investigation of gastroprotective activity of sesquiterpene derivatives from Fabiana imbricata.
Research on essential oil of Fabiana imbricata leaves: cytotoxicity on prostate cancer cell lines and proapoptotic activity.
Un lavoro su olio essenziale di foglie ha evidenziato, su linee cellulari di carcinoma prostatico, una riduzione della vitalità cellulare e attivazione di apoptosi, suggerendo interesse per la ricerca oncologica.
Altri studi hanno caratterizzato i composti chimici di Fabiana — fenolici, flavonoidi, terpeni, scopoletina, acidi triterpenici — e ne hanno verificato attività gastroprotettive, antiossidanti, antimicrobiche, diuretiche e digestive.
Estratti etanolici sono stati testati in saggi di stabilizzazione di membrane e inibizione denaturazione proteica, mostrando un effetto anti-infiammatorio.
Gli estratti della pianta (o meglio dei suoi sesquiterpeni) hanno mostrato, in modelli sperimentali su roditori, un effetto protettivo contro lesioni gastriche da acidi/alcol.
Una review aggiornata descrive l’uso tradizionale e la bioattività della “droga grezza” di Fabiana: conferma attività gastroprotettiva e diuretica, ma sottolinea che gli studi sono perlopiù su estratti singoli.
Nella revisione recente, gli autori indicano che gli estratti “crudi” della pianta non hanno mostrato effetti clastogeni in linfociti umani, suggerendo un profilo di sicurezza preliminare.
La revisione moderna sulla pianta conferma che l’uso tradizionale come diuretico trova un riscontro negli studi, con effetti di incremento dell’escrezione di liquidi (diuretico) nei modelli sperimentali.
Le analisi chimiche evidenziano che l’infuso (o la tisana) di Fabiana imbricata contiene composti come acido clorogenico, scopoletina, flavonoidi, derivati del quercetin‑glicoside (es. rutin), noti per proprietà antiossidanti.
Alcuni estratti (ad esempio etanolici) mostrano attività antibatterica. In aggiunta, l’olio essenziale di foglie è risultato attivo contro funghi del genere Candida, con inibizione a concentrazioni moderate.
GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, INSUFFICIENZA RENALE (PER POTENZIALE EFFETTO IRRITANTE SUI RENI), IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA AI COMPONENTI DELLA PIANTA (ES. SESQUITERPENI), BAMBINI SOTTO I 12 ANNI (PER MANCANZA DI DATI DI SICUREZZA), PAZIENTI CON INFIAMMAZIONI ACUTE DEL TRATTO URINARIO, TERAPIE CONCOMITANTI CON DIURETICI SINTETICI (RISCHIO DI SQUILIBRI ELETTROLITICI)
LIMITARE L'USO A CICLI BREVI (MAX 4-6 SETTIMANE) PER EVITARE IRRITAZIONE RENALE, MONITORARE LA FUNZIONALITÀ RENALE IN SOGGETTI PREDISPOSTI, PREFERIRE ESTRATTI STANDARDIZZATI PRIVI DI CONTAMINANTI, EVITARE PREPARAZIONI CASALINGHE NON CONTROLLATE, CONSULTARE UN MEDICO IN CASO DI TERAPIE CON FARMACI NEFROTOSSICI, NON SUPERARE LE DOSI CONSIGLIATE (50
Tinture madre / soluzioni idroalcoliche — Si tratta di estratti fluidi ottenuti da foglie o parti aeree in soluzione idroalcolica. Queste preparazioni sono le classiche “tinture” della tradizione erboristica. In alcuni paesi sono commercializzate come “soluzione idroalcolica Fabiana imbricata” disponibile in fiale o flaconi.
Estratto secco in capsule o compresse — Alcuni prodotti contengono Fabiana in forma di estratto secco (foglie o sommità), ridotto in polvere e incapsulato. Viene proposto come integratore “fitoterapico” per uso generale.
Estratti idro‑alcolici fluidi (gocce) — Forme liquide in gocce, a base di estratto di Fabiana, utilizzate per funzioni tradizionali come diuresi o supporto renale/urinario.
Estratti etanolici / solvente organico pronti all’uso — Utilizzati in ambito di ricerca per test di attività antimicrobica o fitochimica; bene identificarli come “estratto grezzo” e non prodotto alimentare standardizzato.
Considerazioni su posologia e limiti d’uso
Non esistono linee guida scientifiche riconosciute che definiscano una posologia standard universalmente valida per Fabiana imbricata: la variabilità di preparazione e composizione è elevata.
I preparati fluidi (tinture, gocce) vengono spesso proposti in quantità variabili da produttore a produttore; in ogni caso è consigliato attenersi alle indicazioni riportate dal produttore stesso.
L’uso di estratti concentrati o solventi organici non standardizzati richiede cautela, soprattutto in presenza di patologie, terapie concomitanti, gravidanza o allattamento.
Gli effetti documentati scientificamente (es. attività gastroprotettiva, diuretica, antimicrobica) derivano da estratti sperimentali a condizioni controllate: non si possono automaticamente tradurre in “dose efficace” per uso umano domestico.
Quale tipologia scegliere (dipende dallo scopo)
Per un uso tradizionale leggero e “da erboristeria”: tintura madre oppure estratto secco in capsule — forme più gestibili e meno concentrate.
Per un uso sperimentale o come complemento in ricerca: estratti etanolici o fluidi concentrati — da usare solo con consapevolezza e preferibilmente sotto supervisione.
Evitare, salvo indicazione professionale, estratti troppo concentrati o uso domestico ad alte dosi: la sicurezza e l’efficacia reale non sono stabilite.
Bibliografia
Schmeda-Hirschmann G., Theoduloz C. Fabiana imbricata, a review of an important Patagonian medicinal plant.
Roth S., Phenolic constituents of the Chilean herbal tea Fabiana imbricata.
Investigation of gastroprotective activity of sesquiterpene derivatives from Fabiana imbricata.
Study on secondary metabolite content in Fabiana imbricata aerial parts and in vitro cultures.
Research on essential oil of Fabiana imbricata leaves: cytotoxicity and proapoptotic activity.
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
Infuso di foglie e sommità fiorite di Fabiana imbricata
Preparazione: 1–2 cucchiaini di foglie essiccate per tazza d’acqua bollente, lasciare in infusione 5–10 minuti.
Indicazioni tradizionali: diuretico, digestivo, coadiuvante in disturbi urinari lievi e dispepsia.
Evidenze scientifiche: confermata attività diuretica, gastroprotettiva e antiossidante.
Tisana digestiva e gastroprotettiva
Fabiana imbricata + Melissa officinalis + Matricaria chamomilla
Uso tradizionale: allevia irritazioni gastriche, facilita digestione e calma spasmi intestinali.
Evidenze: Fabiana contribuisce alla protezione della mucosa; Melissa e camomilla aggiungono attività antispasmodica e antinfiammatoria.
Tisana diuretica e depurativa
Fabiana imbricata + Taraxacum officinale (radice e foglie) + Orthosiphon stamineus
Uso tradizionale: supporto alla funzione renale, stimolo dell’escrezione urinaria e depurazione.
Evidenze: Fabiana e Orthosiphon mostrano attività diuretica; tarassaco supporta funzionalità epatica e renale.
Tisana antiossidante e tonica
Fabiana imbricata + Rosmarinus officinalis + Vaccinium myrtillus
Uso tradizionale: tonico generale, sostegno antiossidante.
Evidenze: Fabiana, rosmarino e mirtillo contengono polifenoli e flavonoidi con attività antiossidante.
Tisana respiratoria leggera
Fabiana imbricata + Thymus vulgaris + Eucalyptus globulus (foglie essiccate o olio essenziale in piccola quantità)
Uso tradizionale: coadiuvante in affezioni respiratorie lievi, mucolitico e leggermente antibatterico.
Evidenze: Fabiana ha attività antimicrobica; timo ed eucalipto aggiungono azione antisettica e balsamica.
Preparazione generale e indicazioni di sicurezza
Dosaggi indicativi: 1–2 cucchiaini di erbe essiccate per tazza, 1–3 tazze al giorno.
Modalità: infusioni brevi (5–10 minuti) per preservare composti sensibili; filtrare prima dell’assunzione.
Avvertenze: evitare dosi eccessive; uso prudente in gravidanza, allattamento o patologie renali/epatiche.
Non sostituisce terapie mediche; serve come supporto fitoterapico tradizionale o complementare.
Bibliografia
Schmeda-Hirschmann G., Theoduloz C. Fabiana imbricata, a review of an important Patagonian medicinal plant.
Roth S., Phenolic constituents of the Chilean herbal tea Fabiana imbricata.
Investigation of gastroprotective activity of sesquiterpene derivatives from Fabiana imbricata.
Study on secondary metabolite content in Fabiana imbricata aerial parts and in vitro cultures.
Research on essential oil of Fabiana imbricata leaves: cytotoxicity and proapoptotic activity.
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
Aspetto / colore: generalmente di colore ambra chiaro o dorato, talvolta tendente al giallo‑ramato a seconda della zona di raccolta e del grado di maturazione.
Aroma e sapore: aroma leggermente erbaceo, balsamico e resinato, con note floreali delicate; sapore morbido, leggermente amaro o aromatico, caratteristico della pianta, che lo distingue dai mieli comuni di fiori più dolci.
Consistenza: cristallizzazione lenta, consistenza mediamente fluida; tende a rimanere più morbido rispetto ai mieli monoflora zuccherini.
Pianta endemica delle regioni andine di Cile e Argentina, adattata ad ambienti aridi e semi-desertici a elevate altitudini.
Cresce spesso in cespugli isolati o comunità sparse, su terreni poveri e sabbiosi.
Conosciuta localmente come “pichi-pichi” o “palo santo delle Ande”.
Utilizzata da secoli dalla popolazione indigena come diuretico, digestivo, balsamico e tonico generale.
Preparazioni tradizionali: infusi delle foglie, decotti delle sommità fiorite e, occasionalmente, estratti alcolici artigianali per uso interno ed esterno.
È un arbusto resinifero: le foglie contengono oli essenziali, flavonoidi e fenoli che conferiscono aroma balsamico intenso, utile anche come repellente naturale per insetti.
Il suo olio essenziale, ottenuto da foglie e sommità, è stato studiato per attività antimicrobica e antiossidante.
La pianta produce nettare sufficiente a rendere il miele delle api aromatico e balsamico, sebbene raro.
I mapuche e altre popolazioni andine la consideravano una pianta protettiva e purificante, utilizzata in riti di guarigione o come “tonico spirituale”.
Tradizionalmente impiegata anche come preparato esterno per pelli irritate o infiammate, sfruttando le proprietà antibatteriche naturali.
Pianta resistente alla siccità, spesso utilizzata in studi di adattamento delle specie alpine e semi-aride.
Contribuisce alla biodiversità locale, fornendo nettare a api, farfalle e altri insetti impollinatori in zone dove poche piante fioriscono.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Muñoz O, Montes M, Wilkomirsky T, Plantas medicinales de uso en Chile: química y farmacología, Editorial Universitaria, 2004
Backhouse N, Delporte C, Negrete R, Chemical constituents and biological activities of Fabiana imbricata, Journal of Ethnopharmacology, 2008