ALBERO SEMPREVERDE ALTO FINO A 50 METRI, CON UN TRONCO DRITTO E COLONNARE E UNA CHIOMA CONICA CHE NEGLI ESEMPLARI MATURI TENDE A DIVENTARE PIÙ APPIATTITA. LA CORTECCIA È LISCIA E GRIGIO-BIANCASTRA NEI GIOVANI ALBERI, DIVENTANDO PIÙ RUGOSA E FESSURATA CON L'ETÀ. LE FOGLIE SONO AGHIFORMI, APPIATTITE, LUNGHE 1,5-3 CM, DI COLORE VERDE SCURO LUCIDO SULLA PAGINA SUPERIORE E CON DUE CARATTERISTICHE BANDE BIANCHE DI STOMI SULLA PAGINA INFERIORE, DISPOSTE A SPIRALE SUI RAMETTI MA RITORTE ALLA BASE PER APPARIRE PETTINATE SUI LATI. GLI AGHI SONO PRIVI DI PEDUNCOLO E PRESENTANO UN APICE OTTUSO O LEGGERMENTE INTACCATO. È UNA SPECIE MONOICA. GLI STROBILI MASCHILI (CONI POLLINIFERI) SONO PICCOLI, GIALLASTRI, PENDULI, LOCALIZZATI ALL'ASCELLA DELLE FOGLIE DELL'ANNO PRECEDENTE. GLI STROBILI FEMMINILI (CONI OVULIFERI) SONO ERETTI, CILINDRICI, DI COLORE VERDE CHIARO CHE VIRA AL BRUNO A MATURAZIONE, LUNGHI 10-16 CM, CON SQUAME CADUCHE. I SEMI SONO ALATI E VENGONO LIBERATI ALLA DISGREGAZIONE DEL CONO A MATURITÀ. LA FIORITURA AVVIENE IN PRIMAVERA E I CONI MATURANO IN AUTUNNO.
COLORI OSSERVATI
____GIALLO-VERDE ____GIALLOGNOLO
MAGGIO, GIUGNO, PRIMAVERA, INIZIO ESTATE
Originario dell'Europa centro-meridionale. Predilige climi freschi e umidi con abbondanti precipitazioni, tipici delle zone montane tra i 500 e i 1700 metri di altitudine, a volte spingendosi anche più in alto o più in basso a seconda delle condizioni locali. Cresce meglio su suoli profondi, ben drenati, freschi e ricchi di humus, con un pH da leggermente acido a neutro. Si trova spesso in boschi misti di montagna insieme a faggi, abeti rossi e aceri, formando anche boschi puri nelle zone più elevate. In Italia è presente lungo tutto l'arco alpino e sull'Appennino settentrionale e centrale, dove costituisce importanti foreste. Richiede elevata umidità atmosferica e teme la siccità prolungata e l'inquinamento atmosferico. Il suo habitat naturale sono le foreste montane umide e fresche.
EMA (2016). Assessment report on Abies alba Mill., turiones recentes. European Medicines Agency.
Jarić, S. et al. (2018). Traditional wound-healing plants used in the Balkan region. Journal of Ethnopharmacology, 211, 311-328.
Kumar, A. et al. (2019). Antimicrobial and wound-healing activity of Abies alba essential oil. Natural Product Communications, 14(5).
Schnitzler, P. et al. (2008). Antiviral activity of Abies alba bark extract. Phytomedicine, 15(10), 805-810.
Conclusione: Abies alba ha un solido supporto scientifico per le affezioni respiratorie e antinfiammatorie, mentre alcuni usi tradizionali (es. rituali) restano non verificati. L’olio essenziale e gli estratti acquosi sono i preparati più studiati.
1. Estratti secchi standardizzati (capsule/tavolette)
Principi attivi: Ricchi in flavonoidi, proantocianidine e vitamina C.
Titolazione: = 1-2% flavonoidi totali.
Posologia: 300-500 mg al giorno, suddivisi in 2-3 somministrazioni.
2. Tintura madre (TM) o Estratto idroalcolico
Rapporto estratto/droga: 1:10, solvente etanolo 45-60%.
Posologia: 30-40 gocce, 2-3 volte al giorno, diluite in acqua.
3. Olio essenziale di gemme o aghi
Principi attivi: Monoterpeni (a-pinene, ß-pinene, limonene).
Standardizzazione: = 80% monoterpeni totali.
Posologia:
Uso interno: 1-2 gocce in un cucchiaino di miele, 1-2 volte al giorno.
Uso esterno (inalazione/diffusione): 3-5 gocce in acqua calda o diffusore.
4. Sciroppo per la tosse (estratti di gemme e giovani getti)
Standardizzazione: Contenuto in saponine e mucillagini.
Posologia: 1-2 cucchiaini (5-10 mL), 2-3 volte al giorno.
5. Integratori combinati (es. Abete bianco + Propoli o Echinacea)
Standardizzazione: Variabile in base alla formulazione.
Posologia: Seguire le indicazioni del produttore (solitamente 1-2 capsule al giorno).
Bibliografia
Bruni, A., & Nicoletti, M. (2012). *Compendio di Fitoterapia e Piante Medicinali*. Piccin.
Capasso, F., Grandolini, G., & Izzo, A. A. (2006). *Fitoterapia: Impiego razionale delle droghe vegetali*. Springer.
European Medicines Agency (EMA). (2014). *Assessment report on Abies alba Mill., turiones recentes*. EMA/HMPC/321065/2012.
Piterà, F. (2003). *Gemmoderivati: Manuale pratico di gemmoterapia*. De Ferrari.
Wichtl, M. (2004). *Herbal Drugs and Phytopharmaceuticals*. CRC Press.
A. Tisana Balsamica (Aghi di Abete)
5 g di aghi freschi sminuzzati
250 mL acqua bollente, infusione 10 min
Indicazioni: Tosse, congestione nasale
Dose: 2 tazze al giorno
B. Oleolito Antinfiammatorio (Gemme di Abete)
Gemme fresche macerate in olio d’oliva (1:5) per 4 settimane
Uso: Massaggi su articolazioni doloranti
C. Sciroppo per la Tosse (Miele e Giovani Gemme)
50 g di gemme fresche + 200 g miele, macerare 15 giorni
Dose: 1 cucchiaino 3 volte al giorno
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva. Rivolgersi sempre al fitoterapeuta per gli abbinamenti.
ALCOL
ASPIRINA
FARMACI ANTICOAGULANTI (POTENZIAMENTO)
FARMACI EPATOTOSSICI (PARACETAMOLO, STATINE)
FARMACI SEDATIVI DEL SNC
WARFARIN
GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, BAMBINI SOTTO I 6 ANNI, EPILESSIA, GASTRITE, ULCERA PEPTICA, INSUFFICIENZA RENALE, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA AI COMPONENTI, ASMA BRONCHIALE, TERAPIE ANTICOAGULANTI. EVITARE L'USO PROLUNGATO DI OLI ESSENZIALI NON DILUITI.
AVVERTENZE PER ABIES ALBA MILLER: EVITARE DOSAGGI ELEVATI, NON USARE OLI ESSENZIALI PURI SULLA PELLE, FARE PATCH TEST PRIMA DELL'USO TOPICO, SOSPENDERE IN CASO DI IRRITAZIONE, CONSULTARE IL MEDICO IN CASO DI TERAPIE FARMACOLOGICHE IN CORSO, NON UTILIZZARE PER PERIODI PROLUNGATI. USO TOPICO: NON MISCELARE CON SOSTANZE OSSIDANTI (ES. ACQUA OSSIGENATA) → DEGRADAZIONE DEI PRINCIPI ATTIVI. INALAZIONI: EVITARE IN CASO DI ASMA GRAVE PER RISCHIO DI BRONCOSPASMO PER SENSIBILITÀ ALLE RESINE.
Azione balsamica, espettorante, antinfiammatoria, utile in affezioni respiratorie, tosse, bronchite, favorisce la fluidificazione del muco, ricco di vitamina C, adatto in convalescenza, uso interno (tisane, tintura madre) ed esterno (oli, inalazioni), evitare in gravidanza, allergia ai terpeni, non superare dosi consigliate, consultare medico in caso di terapie farmacologiche
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
La produzione del miele di melata di abete ha luogo in Italia soprattutto nelle Alpi e nell'Appennino, limitatamente alla zona delle foreste casentinesi di abete bianco.
Colore da ambra scuro a quasi nero, talvolta con leggera fluorescenza verde petrolio. Odore caratteristico; balsamico, di legno, di resina, di affumicato, di camino spento, di legno bruciato, di foglie secche bagnate, richiamo a connotazioni animali. Sapore poco o normalmente dolce; normalmente acido. Aroma caratteristico, simile all'odore; di malto, di latte condensato, di panna cotta, di caramello.
[Di: Marco Accorti, Roberto Colombo, Gian Luigi Marcazzan, Livia Persano Oddo, Maria Lucia Piana, Maria Gioia Piazza, Patrizio Pulcini, Anna Gloria Sabatini]
Tratto da: api.entecra.it - Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura
Esiste una variante di abete bianco e una variante di abete rosso. Tuttavia, vivendo nello stesso habitat sono difficilmente distinguibili.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
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