PIANTA ERBACEA PERENNE CON RADICE A FITTONE, FUSTI FIORALI CAVI PRIVI DI FOGLIE. ROSETTA BASALE CON FOGLIE E SCAPI FINO A 45 CM. I CAPOLINI SOLITARI SONO FORMATI DA FIORI LIGULATI GIALLI. L'ACHENIO SI PROLUNGA IN UN FILAMENTO CHE TERMINA CON UN PAPPO SETOLOSO A FORMA DI OMBRELLO.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____GIALLO
TUTTO L'ANNO GENNAIO FEBBRAIO MARZO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE (CON PICCHI IN PRIMAVERA, APRILE-MAGGIO), PRODUCENDO CAPOLINI GIALLI CHE SI TRASFORMANO IN SOFFIONI
Pianta molto adattabile che si trova in una vasta gamma di habitat, inclusi prati, pascoli, giardini, bordi stradali, terreni incolti, aree disturbate, boschi aperti e persino fessure nell'asfalto. Cresce bene in pieno sole ma tollera anche l'ombra parziale. Predilige suoli umidi e ben drenati, ma si adatta a diverse condizioni di suolo, inclusi quelli poveri, compattati e con pH variabile. La sua distribuzione è cosmopolita, essendo presente in quasi tutte le regioni temperate del mondo. La sua capacità di riprodursi sia per seme (anche per apomissia, producendo semi geneticamente identici alla pianta madre) che per via vegetativa tramite frammentazione della radice contribuisce alla sua ampia diffusione e alla sua persistenza in diversi ambienti. È una delle piante più comuni e resilienti, capace di colonizzare rapidamente nuovi spazi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
IN AUTUNNO (SETTEMBRE-OTTOBRE) PER MASSIMIZZARE L'INULINA, MENTRE LE FOGLIE IN PRIMAVERA (APRILE) PER USO ALIMENTARE
RADICE ESSICCATA (PRINCIPALMENTE), FOGLIE FRESCHE/SECCHE E OCCASIONALMENTE PIANTA INTERA, RICCHE DI INULINA, TARASSACINA E COMPOSTI AMARI
TERROSO E PUNGENTE NELLE RADICI, CON NOTE AMARE; FOGLIE GIOVANI HANNO UN PROFUMO ERBACEO FRESCO
RADICE AMARO-DOLCIASTRA (DOVUTO A INULINA E TARASSACINA); FOGLIE CRUDE AMAROGNOLE CON RETROGUSTO LEGGERMENTE PICCANTE
Tarassaco estratto secco titolato
Forma idonea per la fitoterapia.
100-300 mg
2-3 volte al giorno
Tarassaco polvere
1 g per cps
3 cps al giorno
Tarassaco Tintura Madre
Controindicata in: epatite. gastrite. ulcera peptica.Preparata dalla pianta intera fiorita fresca tit.alcol.45°
L gtt 3 volte al giorno
Tarassaco Tisana
1-2 cucchiaini per tazza di acqua calda. Portare a ebollizione e lasciare in infuso per 15 minuti.Per 4-6 settimane
Mattino e sera
Vino di Tarassaco Macerare 50 g di radici essiccate e contuse di Tarassaco in un litro di vino bianco secco di buona gradazione alcolica, agitando di tanto in tanto. Filtrare dopo 10 giorni. Tre bicchierini al giorno durante i pasti.[Tratto da: I Vini Medicinali - Eraclio Fiorani, Roberto Fedecostante - Edizioni CHI-NI Macerata]
Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda e di evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
OSTRUZIONE DELLE VIE BILIARI (CALCOLI BILIARI, COLANGITE), ULCERA GASTRODUODENALE ATTIVA, GASTRITE SEVERA, ALLERGIA ALLE ASTERACEAE (ES. CAMOMILLA, AMBROSIA), INSUFFICIENZA RENALE GRAVE (RISCHIO IPERKALIEMIA), INSUFFICIENZA CARDIACA SCOMPENSATA, TERAPIE CON LITIO O DIURETICI RISPARMIATORI DI POTASSIO, GRAVIDANZA (PER MANCANZA DI STUDI SULLA SICUREZZA), ALLATTAMENTO (PASSAGGIO DI PRINCIPI ATTIVI NEL LATTE), BAMBINI SOTTO I 12 ANNI (MANCANZA DI DATI PEDIATRICI)
MONITORARE I LIVELLI DI POTASSIO IN PAZIENTI CON INSUFFICIENZA RENALE/CARDIACO O IN TERAPIA CON ACE-INIBITORI/FANS, EVITARE ASSUNZIONE CONCOMITANTE CON ANTICOAGULANTI (ES. WARFARIN) PER RISCHIO DI AUMENTARNE L'EFFETTO, SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA DI INTERVENTI CHIRURGICI (POTENZIALE EFFETTO ANTIAGGREGANTE), PREFERIRE ESTRATTI STANDARDIZZATI PER USO INTERNO (ES. 300 MG/DIE DI ESTRATTO SECCO), LIMITARE L'USO PROLUNGATO (>6 SETTIMANE) SENZA SUPERVISIONE MEDICA, EVITARE IN CASO DI TERAPIE ANTIDIABETICHE (POSSIBILE SINERGIA IPOGLICEMIZZANTE), ESEGUIRE PATCH TEST CUTANEO PER SOGGETTI ALLERGICI ALLE COMPOSITE
Le azioni eupeptica, colagoga e diuretica sono confermate per le foglie della pianta. L'effetto lassativo (blando) è in relazione ala contenuto di inulina nella radice. Il Tarassaco ha sempre avuto una grande importanza fitoterapeutica specialmente come drenante e depurativo delle vie epatiche e del sangue.
Il miele di tarassaco si produce allo stato uniflorale soprattutto nelle zone collinari e di bassa montagna che circondano la pianura padana, sia alpine che appenniniche (Friuli, Trentino, Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia).
Colore ambrato con riflessi gialli nel miele liquido; crema o giallo quando cristallizzato; beige con riflessi rosati se miscelato a salice o con toni più spenti se miscelato a crucifere o fruttiferi. Il colore giallo più vivo è indice di maggiore purezza. Odore molto caratteristico; pungente, penetrante, acuto, volgare, ammoniacale, di stalla, di piedi, di botte, di vino cotto, di marsala, di aceto, dei fiori della pianta essiccati. Sapore poco o normalmente dolce; normalmente acido; amaro non percettibile o leggero; a volte rinfrescante; astringente. Aroma molto caratteristico; simile all'odore ma più fine; ammoniacale, di infuso di camomilla, di spezie fresche, di caramella agli oli essenziali, di rancido.
[Di: Marco Accorti, Roberto Colombo, Gian Luigi Marcazzan, Livia Persano Oddo, Maria Lucia Piana, Maria Gioia Piazza, Patrizio Pulcini, Anna Gloria Sabatini]
Tratto da: api.entecra.it - Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura
Produzione abbondante di polline di colore arancione.
Foglie:
• crude in insalata
• cotte in minestre, minestroni, zuppe e rustici
Capolini non ancora dischiusi:
• conservati in salamoia o sottaceto ed utilizzati come i capperi
Fiori:
• usati nella preparazione di un vino casalingo stomachico
Radice:
• come surrogato del caffè in composti con altre piante tostate
PIANTE DEPURATIVE E DRENANTI
Per combattere disordini biologici e metabolici che accompagnano certe affezioni cutanee è estremamente importante favorire l'eliminazione delle tossine da parte dell'organismo, attraverso quelli che possono essere considerati gli emuntori naturali: fegato, reni, intestino, pelle in quanto il loro funzionamento difettoso ostacola l'eliminazione delle tossine prodotte dall'organismo.
Con l'attività generalizzata sulle ghiandole emuntorie o elettiva su alcuni organi come la pelle, certe piante sono in grado di potenziarne il loro potere filtrante aumentando quindi l'eliminazione degli elementi tossici dal sangue. Non a caso la medicina popolare prescrive "cure depurative primaverili" o "depurativi del sangue" per quelle persone che soffrono di foruncolosi, acne, sfoghi della pelle, disordini epatobiliari, infiammazioni, ecc.
Le piante depurative sono associabili e sinergiche tra loro. Viola tricolore, Bardana, Dulcamara, Olivo, Carciofo, Ribes nero, Fumaria, Tarassaco, Frassino spinoso, per esempio, rinforzano a vicenda la loro azione terapeutica e sono efficaci in tutte le forme di eruzioni cutanee.
[Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"]
Il termine tarassaco deriva dall'arabo tarashaqun (cicoria). Il pappo chiamato anche "soffione" rappresenta da sempre un gioco campestre di bambini e adulti.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Schütz K. et al. (2006). Journal of Agricultural and Food Chemistry