DESCRIZIONE BOTANICA espandi ⇩ riduci ⇧
ALBERO O ARBUSTO SEMPREVERDE ALTO FINO A 15 METRI, CON CORTECCIA LISCIA GRIGIASTRA. FOGLIE OPPOSTE, OVALI O ELLITTICHE, CORIACEE, VERDE SCURO, CON MARGINE REVOLUTO E PUNTEGGIATURE GHIANDOLARI AROMATICHE. FIORI ERMAFRODITI O UNISESSUALI (PIANTA DIOICA), PICCOLI, BIANCHI O GIALLASTRI, PROFUMATI, RIUNITI IN RACEMI ASCELLARI. FRUTTO È UNA PICCOLA DRUPA GLOBOSA, BLU-NERASTRA A MATURAZIONE, CON POLPA DOLCE E UN SEME.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____BIANCO
FIORITURA O ANTESI espandi ⇩ riduci ⇧
FIORISCE IN TARDA PRIMAVERA E INIZIO ESTATE, TRA SETTEMBRE, OTTOBRE, NOVEMBRE, DICEMBRE NELL’EMISFERO SUD (CILE, ARGENTINA). IN EUROPA, SE COLTIVATO, PUÒ FIORIRE IN MAGGIO-GIUGNO.
HABITAT espandi ⇩ riduci ⇧
Albero o arbusto sempreverde endemico del Cile centrale e meridionale, tra i 33° e i 40° di latitudine sud. Cresce tipicamente nelle foreste sclerofille del Cile centrale, spesso in associazione con altre specie arbustive, formando una densa savana arbustiva. Si adatta a climi temperati caldi e può tollerare brevi gelate leggere fino a circa -4°C. Si trova a quote comprese tra 5 e 1000 metri sul livello del mare, in habitat che vanno dalle foreste umide a condizioni piuttosto secche. La specie è stata introdotta anche in Europa e nel Nord Africa, sebbene sia meno comune al di fuori dei giardini botanici.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) espandi ⇩ riduci ⇧
FINE ESTATE-AUTUNNO (MARZO-MAGGIO NELL’EMISFERO SUD, SETTEMBRE-OTTOBRE IN EUROPA)
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) FOGLIE [BOLDI FOLIA F.U.]
ODORI DELLA DROGA AROMA CANFORATO (EUCALIPTOLO), TERPENICO (LIMONENE/PINENO), ERBACEO-AMARO (ALCALOIDI/TANNINI), LIEVEMENTE BALSAMICO (ASCARIDOLO).
SAPORI DELLA DROGA AMARO INTENSO, CANFORATO, LEGGERMENTE PICCANTE, CON RETROGUSTO ERBACEO E ASTRINGENTE (TANNINI)
ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI espandi ⇩ riduci ⇧
Boldo Estratto Fluido
1 g=XXXIX gttUsare estratti titolati in quanto il contenuto di boldina può essere completamente perduto nella preparazione.Consigliata l´assunzione corrispondente a 1 mg di boldina pro-dose.
X-XX gtt 2-3 volte al giorno
Boldo estratto secco titolato
Consigliata l´assunzione corrispondente a 1 mg di boldina pro-dose.
2-3 volte al giorno
Boldo Tintura Madre
Preparata dalle foglie essiccate tit.alcol.55°
XXX gtt 3 volte al giorno
Boldo Tisana
La tisana va preparata per macerazione [8 ore] in acqua fredda.
2 cucchiaini per tazza di acqua
2 tazze al giorno
FORMULAZIONI BASATE SU EVIDENZE SCIENTIFICHE E SICUREZZA D'USO espandi ⇩ riduci ⇧
1. Tisana Digestiva e Coleretica
Indicazioni: Dispepsia, gonfiore addominale, digestione lenta.
Composizione:
Foglie di Boldo (Peumus boldus): 1 g (azione coleretica)
Foglie di Carciofo (Cynara scolymus): 1 g (sinergia colagoga)
Menta piperita (Mentha × piperita): 0,5 g (effetto antispasmodico)
Finocchio (Foeniculum vulgare): 0,5 g (riduce meteorismo)
Preparazione:
Infondere in 200 mL di acqua bollente per 10 minuti.
Filtrare e bere dopo i pasti principali (max 2 tazze/giorno).
Evidenze:
La combinazione potenzia l’effetto biliare (boldina + cinarina) (Journal of Ethnopharmacology, 2010).
La menta riduce gli spasmi intestinali (Planta Medica, 2012).
2. Tisana Depurativa Epatica
Indicazioni: Supporto epatico post-abusi alimentari/alcolici (senza malattie epatiche).
Composizione:
Boldo: 1 g
Cardo mariano (Silybum marianum): 1 g (silimarina epatoprotettiva)
Tarassaco radice (Taraxacum officinale): 1 g (drenaggio biliare)
Curcuma (Curcuma longa): 0,3 g (anti-infiammatorio epatico)
Preparazione:
Decotto (bollire 5 minuti in 250 mL acqua), filtrare.
Assumere 1 volta al giorno per 2-3 settimane.
Avvertenze:
Non superare i 3 g totali/giorno di Boldo (rischio nausea da ascaridolo).
Controindicata in caso di calcoli biliari.
Evidenze:
Il cardo mariano e il boldo proteggono gli epatociti (Phytomedicine, 2015).
3. Tisana Sedativa Digestiva
Indicazioni: Dispepsia nervosa (stress correlato).
Composizione:
Boldo: 0,5 g (lieve effetto calmante)
Camomilla (Matricaria chamomilla): 1 g (rilassante muscolare)
Melissa (Melissa officinalis): 1 g (ansiolitico naturale)
Preparazione:
Infusione 10 minuti in 200 mL acqua.
Bere alla sera per digestione e rilassamento.
Meccanismo:
La boldina modula i recettori GABAergici (Journal of Natural Products, 2016).
AVVERTENZE GENERALI
Durata massima: 4 settimane (per evitare accumulo di alcaloidi).
Qualità delle piante: Usare foglie senza ascaridolo (estratti selezionati).
Interazioni: Evitare con anticoagulanti, diuretici e FANS.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
EMA (2014). *Assessment report on Peumus boldus Molina, folium*.
Journal of Ethnopharmacology (2010). *Boldine and bile secretion*.
Phytomedicine (2015). *Hepatoprotective effects of boldo*.
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
Vino di Boldo espandi ⇩ riduci ⇧
Macerare per una settimana 30 g di foglie di Boldo in un litro di marsala. filtrare e conservare in luogo fresco. Consumarne un bicchierino da liquore al giorno, prima o dopo un pasto.
[Tratto da: I Vini Medicinali - Eraclio Fiorani, Roberto Fedecostante - Edizioni CHI-NI Macerata]
Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda e di evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
PIANTE CHE POSSONO AUMENTARE L'EFFICACIA CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE (SINERGIE)
CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, OSTRUZIONI BILIARI, EPATOPATIE GRAVI, CALCOLI BILIARI, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA, BAMBINI SOTTO I 12 ANNI, INSUFFICIENZA RENALE, USO CONCOMITANTE CON FARMACI EPATOTOSSICI, TERAPIE ANTICOAGULANTI, USO PROLUNGATO OLTRE 4 SETTIMANE
AVVERTENZE L'OLIO ESSENZIALE È NEUROTOSSICO PER LA PRESENZA DI ASCARIDOLO.
DOSI ELEVATE POSSONO CAUSARE NAUSEA, EVITARE L'USO PROLUNGATO, CONSULTARE IL MEDICO IN CASO DI TERAPIE FARMACOLOGICHE, NON SUPERARE LE DOSI CONSIGLIATE, SOSPENDERE IN CASO DI IRRITAZIONE GASTRICA. NON USARE IN CASO DI CALCOLOSI BILIARE.
INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITA FARMACOLOGICHE
ASPIRINA
BENZODIAZEPINE
FANS (FARMACI ANTINFIAMMATORI NON STEROIDEI)
FARMACI ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI
FARMACI ANTICOAGULANTI
FARMACI ANTIDEPRESSIVI
FARMACI ANTIEPILETTICI
FARMACI DIURETICI DI SINTESI
FARMACI EPATOTOSSICI (PARACETAMOLO, STATINE)
FARMACI METABOLIZZATI DAL CYP3A4
FARMACI SEDATIVI DEL SNC
LASSATIVI ANTRACHINONICI (POTENZIAMENTO)
PARACETAMOLO
STATINE
WARFARIN
NOTE DI FITOTERAPIA espandi ⇩ riduci ⇧
L'azione diuretica elimina l'urèa senza aumentare la quantità di urine eliminate. Il modo più corretto per preparare la tisana con il Boldo è quello della macerazione a freddo per otto ore. Se la terapia viene effettuata con estratto titolato e standardizzato delle foglie, si consiglia di assumere l'equivalente pari a 1 mg di boldina pro dose per la dispepsia biliare e le congestioni del distretto epatobiliare.
È una delle poche piante medicinali con un alcaloide (boldina) che stimola la bile senza aumentare la produzione di acido gastrico.
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
DROGHE ATTIVE SUL FEGATO
UTILE DA SAPERE espandi ⇩ riduci ⇧
DROGHE ATTIVE SUL FEGATO
Le varie patologie del fegato e della cistifellea portano a una insufficiente produzione o alterato rilascio di bile o alla formazione di calcoli nelle vie biliari oppure a una sofferenza delle cellule epatiche. Le droghe attive sui meccanismi biliari e sul fegato vengono chiamate
a) Coleretici, se producono un aumento del succo biliare e si suddividono in: - Coleretici veri, se aumentano la secrezione dei costituenti biliari (Carciofo, Curcuma, Combreto, Calendula, Melanzana, Enula, Tarassaco); - Idrocoleretici, se aumentano la secrezione del componente acquoso biliare aumentando la fluidità (Lavanda, Menta, Melissa, Timo).
b) Colaghoghi, se accelerano il deflusso dal fegato alla cistifellea o da questa nell'intestino e possono essere suddivise in: - Fluidificanti della bile, se accelerano il deflusso abbassandone la viscosità (Boldo); - Colecistocinetici, se aumentano l'escrezione della bile stimolando le contrazioni della cistifellea (Boldo, Carciofo, Rabarbaro, Tuorlo d'uovo, Olio d'oliva).
c) Protettivi o detossicanti del fegato, se contribuiscono a normalizzare la struttura delle biomembrane dell'epatocita, migliorandone la funzione (Cardo mariano, Melanzana, Rosmarino).
d) Preventivi della calcolisi biliare o epatica e da impiegarsi per l'espulsione di piccoli calcoli (microlitiasi). I calcoli possono formarsi nella cistifellea (calcolosi biliare colecistica) o, più raramente, nei condotti biliari (calcolosi biliare epatica). Il sintomo caratteristico è la colica prodotta dalle contrazioni attraverso le quali l'organismo tenta di eliminare il calcolo spingendolo nell'intestino. Le erbe utili ad azione colagoga-coleretica e fluidificante sono: Boldo, Combreto, Carciofo. Anche e soprattutto l'olio d'oliva, assunto a digiuno a dose di 1-4 cucchiai, è utile alla espulsione di piccoli calcoli. Attenzione, comunque a questo tipo di automedicazione perché in questa patologia, molto spesso è più utile non 'smuovere' il calcolo che potrebbe andare ad ostruire le vie biliari procurando una situazione risolvibile solo con trattamento chirurgico di urgenza.
[Tratto da: Marzio Pedretti "L'erborista moderno"]
NOTE VARIE E STORICHE espandi ⇩ riduci ⇧
Fu introdotto dai coloni spagnoli nel XVI secolo come rimedio per: Ittero e calcoli biliari (usato dai monaci gesuiti).
Sostituto del tè in periodi di carestia (foglie essiccate).
In Cile, le foglie giovani sono usate per avvolgere pesce durante la cottura (aroma canforato) e aromatizzare liquori artigianali (es. "aguardiente de boldo").
Si credeva che masticare boldo prima di bere alcol prevenisse l’ubriachezza (effetto epatoprotettivo oggi parzialmente confermato).
Nella tradizione andina, si piantava vicino alle case per scacciare spiriti maligni.
L’ascaridolo (componente tossico nell’olio essenziale) era usato nel ‘900 come vermifugo, ma abbandonato per la sua pericolosità.
Studi moderni dimostrano che i conigli selvatici cileni evitano di mangiarlo (probabile adattamento alla sua tossicità). Pare che le capre che pascolano foglie di boldo siano esenti da affezioni epatiche.
Citato da Pablo Neruda nell’opera "Confesso che ho vissuto" come simbolo della terra cilena.
L’aroma canforato è dovuto a una rara combinazione di eucaliptolo + ascaridolo (presente solo in poche specie).
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
European Pharmacopoeia 10th Edition (2020). Boldo folium. Strasbourg: EDQM.
Speisky, H., & Cassels, B. K. (1994). Boldo and its active constituents. Planta Medica, 60(3), 213-217.
Lanhers, M. C., et al. (1991). Hepatoprotective effects of boldine. Journal of Ethnopharmacology, 34(2-3), 283-292.