Rosmarinus Officinalis, Rosmarinus Angustifolius, Rosmarinus Communis, Rosmarinus Flexuosus, Rosmarinus Latifolius, Rosmarinus Laxiflorus, Rosmarinus Ligusticus, Rosmarinus Palaui, Rosmarinus Prostratus, Rosmarinus Rigidus, Rosmarinus Serotinus, Rosmarinus Tenuifolius, Rosmarinus Tournefortii, Rosmarinus Verticillatus, Salvia Rosmarinus, Rosmarinus Officinalis Var. Albiflorus, Rosmarinus Officinalis Var. Angustissimus, Rosmarinus Officinalis Var. Auriculatus, Rosmarinus Officinalis Var. Benedenii, Rosmarinus Officinalis Var. Latifolius, Rosmarinus Officinalis Var. Laxiflorus, Rosmarinus Officinalis Var. Palaui, Rosmarinus Officinalis Var. Prostratus, Rosmarinus Officinalis Var. Rigidus, Rosmarinus Officinalis Var. Serotinus, Rosmarinus Officinalis Var. Tenuifolius.
ARBUSTO SEMPREVERDE AROMATICO ALTO FINO A 2 M CON RAMI ERETTI O PROSTRATI. FOGLIE LINEARI, CORIACEE, REVOLUTE, VERDE BRILLANTE SOPRA E BIANCO-TOMENTOSE SOTTO, SESSILI, LUNGHE 1.5-4 CM E LARGHE 0.1-0.35 CM. FIORI IN BREVI RACEMI ASCELLARI, COROLLA BILABIATA BLU-VIOLETTA (RARAMENTE ROSA O BIANCA) LUNGA 1-1.2 CM. CALICE VERDE O PORPORA, TOMENTOSO DA GIOVANE, POI SUBGLABRO.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____AZZURRO-CHIARO ____BIANCO ____BLU ____ROSATO
MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRA OTTOBRE, CON PICCHI IN PRIMAVERA (APRILE-MAGGIO) E POSSIBILE RIFIORITURA IN AUTUNNO IN CLIMI MITI. I FIORI SONO BLU-LILLA, BIANCHI O VIOLACEI
Rosmarinus officinalis L. e le sue varietà sono originarie del bacino del Mediterraneo, dove crescono spontaneamente lungo le coste, in macchie e garighe, preferibilmente su terreni calcarei, dal livello del mare fino a circa 800-1000 metri di altitudine. Prediligono ambienti soleggiati e aridi, spesso esposti al vento anche salmastro. In Italia, la specie è diffusa lungo tutte le coste tirreniche e ioniche, sulle coste adriatiche fino al Molise, e in tutte le isole, spingendosi anche sulle rive occidentali del Lago di Garda. Viene inoltre coltivata e talvolta si inselvatichisce in quasi tutto il territorio italiano. Teme i ristagni idrici e il freddo eccessivo, preferendo terreni leggeri, permeabili e ben drenati.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PRIMAVERA-ESTATE (MAGGIO-LUGLIO), QUANDO FOGLIE E FIORI RAGGIUNGONO LA MASSIMA CONCENTRAZIONE DI OLI ESSENZIALI E PRINCIPI ATTIVI (ES. ROSMARINICO, CARNOSICO)
FOGLIE E SOMMITÀ FIORITE (FRESCHE O ESSICCATE), RICCHE DI OLI ESSENZIALI (CINEOLO, CANFORA) E ACIDI FENOLICI, OLIO ESSENZIALE, ESTRATTO PER DISTILLAZIONE IN CORRENTE DI VAPORE
INTENSAMENTE AROMATICO, BALSAMICO E CANFORACEO, CON NOTE FRESCHE DI EUCALIPTOLO E LEGNOSE DI PINENE
AMAROGNOLO, PICCANTE E LEGGERMENTE ASTRINGENTE, CON RETROGUSTO RESINOSO E FRESCO
Rosmarino Estratto Fluido
1 g=XXXVII gtt
X-XXX gtt a dose
Rosmarino Macerato Glicolico
1DH
L gtt 2 volte al giorno
Rosmarino OE
Olio Essenziale
10-50 mg per 2 volte al giorno. Non va mai utilizzato su zolletta di zucchero o ingerito direttamente ma prescritto dal medico in adeguate preparazioni (capsule, soluzioni. ecc.)
Rosmarino Tintura Madre
Preparata dal ramo fogliato fiorito fresco tit.alcol.65°
XXX gtt 3 volte al giorno
Rosmarino Tisana
Infuso al 1%
1 tazza dopo i pasti principali
Vino di Rosmarino Si mettano a macerare per una settimana grammi 30 di foglie di Rosmarino in un litro di vino rosso di ottima qualità. Filtrare accuratamente e conservare in luogo fresco. Consumarne due bicchierini da liquore al giorno durante i pasti principali.[Tratto da: I Vini Medicinali - Eraclio Fiorani, Roberto Fedecostante - Edizioni CHI-NI Macerata]
Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda e di evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA AI COMPONENTI (ES. OLI ESSENZIALI, ACIDO ROSMARINICO), GRAVIDANZA (PER RISCHIO DI STIMOLAZIONE UTERINA), ALLATTAMENTO (POSSIBILE TRASMISSIONE DI PRINCIPI ATTIVI NEL LATTE), EPILESSIA (L'OLIO ESSENZIALE PUÒ SCATENARE CONVULSIONI), IPERTENSIONE GRAVE (PER EFFETTO STIMOLANTE CIRCOLATORIO), BAMBINI SOTTO I 6 ANNI (PER RISCHIO DI REAZIONI AVVERSE AGLI OLI ESSENZIALI), TERAPIE CON ANTICOAGULANTI (INTERAZIONE CON VITAMINA K), IPERSENSIBILITÀ ALLE LAMIACEAE (ES. MENTA, SALVIA).
LIMITARE L'USO DELL'OLIO ESSENZIALE A DOSI <= 50 MG/DIE (DILUITO AL 10% PER USO TOPICO), EVITARE L'ASSUNZIONE PROLUNGATA DI INFUSI (>3 TAZZE/DIE) PER RISCHIO DI IRRITAZIONE GASTROINTESTINALE, MONITORARE LA PRESSIONE ARTERIOSA IN SOGGETTI PREDISPOSTI, NON APPLICARE OLI ESSENZIALI PURI SU PELLE LESA O MUCOSE, CONSULTARE UN MEDICO IN CASO DI TERAPIE CON SEDATIVI O FARMACI NEUROATTIVI (RISCHIO DI SOMMAZIONE DI EFFETTI), PREFERIRE ESTRATTI STANDARDIZZATI IN PRINCIPI ATTIVI (ES. ACIDO ROSMARINICO >= 6%), SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA DI INTERVENTI CHIRURGICI
Gli effetti colagogo, coleretico e epatoprotettore sono stati dimostrati solo negli estratti acquosi ad alte dosi, somministrati per endovena su cavie.
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
Il periodo di più intensa fioritura è piuttosto precoce (marzo) e non sempre le famiglie sono già sufficientemente sviluppate per sfruttare questa risorsa; in questo caso non sarà possibile produrre miele uniflorale e il nettare della specie si mescolerà ai raccolti successivi.
Colore da quasi incolore a giallo paglierino quando liquido; bianco o avorio quando cristallizzato. Odore non molto caratteristico, finemente aromatico, di erbe aromatiche, leggermente florale. Aroma simile alle sensazioni olfattive, finemente aromatico, florale, ma anche di mandorle amare, di farina fresca.
[Di: Marco Accorti, Roberto Colombo, Gian Luigi Marcazzan, Livia Persano Oddo, Maria Lucia Piana, Maria Gioia Piazza, Patrizio Pulcini, Anna Gloria Sabatini]
Tratto da: api.entecra.it - Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura
DROGHE ATTIVE SUL FEGATO
Le varie patologie del fegato e della cistifellea portano a una insufficiente produzione o alterato rilascio di bile o alla formazione di calcoli nelle vie biliari oppure a una sofferenza delle cellule epatiche. Le droghe attive sui meccanismi biliari e sul fegato vengono chiamate
a) Coleretici, se producono un aumento del succo biliare e si suddividono in: - Coleretici veri, se aumentano la secrezione dei costituenti biliari (Carciofo, Curcuma, Combreto, Calendula, Melanzana, Enula, Tarassaco); - Idrocoleretici, se aumentano la secrezione del componente acquoso biliare aumentando la fluidità (Lavanda, Menta, Melissa, Timo).
b) Colaghoghi, se accelerano il deflusso dal fegato alla cistifellea o da questa nell'intestino e possono essere suddivise in: - Fluidificanti della bile, se accelerano il deflusso abbassandone la viscosità (Boldo); - Colecistocinetici, se aumentano l'escrezione della bile stimolando le contrazioni della cistifellea (Boldo, Carciofo, Rabarbaro, Tuorlo d'uovo, Olio d'oliva).
c) Protettivi o detossicanti del fegato, se contribuiscono a normalizzare la struttura delle biomembrane dell'epatocita, migliorandone la funzione (Cardo mariano, Melanzana, Rosmarino).
d) Preventivi della calcolisi biliare o epatica e da impiegarsi per l'espulsione di piccoli calcoli (microlitiasi). I calcoli possono formarsi nella cistifellea (calcolosi biliare colecistica) o, più raramente, nei condotti biliari (calcolosi biliare epatica). Il sintomo caratteristico è la colica prodotta dalle contrazioni attraverso le quali l'organismo tenta di eliminare il calcolo spingendolo nell'intestino. Le erbe utili ad azione colagoga-coleretica e fluidificante sono: Boldo, Combreto, Carciofo. Anche e soprattutto l'olio d'oliva, assunto a digiuno a dose di 1-4 cucchiai, è utile alla espulsione di piccoli calcoli. Attenzione, comunque a questo tipo di automedicazione perché in questa patologia, molto spesso è più utile non 'smuovere' il calcolo che potrebbe andare ad ostruire le vie biliari procurando una situazione risolvibile solo con trattamento chirurgico di urgenza.
[Tratto da: Marzio Pedretti "L'erborista moderno"]
I bagni di Rosmarino erano indicati nel rachitismo infantile..... "acqua di Ramerino al corpo del bambino"
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Borges RS, Ortiz BLS, Pereira ACM, Keita H, Carvalho JCT, Rosmarinus officinalis essential oil: A review of its phytochemistry, anti-inflammatory activity, and mechanisms of action involved, Journal of Ethnopharmacology, 2019
Al-Sereiti MR, Abu-Amer KM, Sen P, Pharmacology of rosemary (Rosmarinus officinalis Linn.) and its therapeutic potentials, Indian Journal of Experimental Biology, 1999