EFFICACIA DIPENDENTE DALLE SPECIFICHE E DALLE FORME TERAPEUTICHE !!
SCHEDA BOTANICA
CLASSIFICAZIONE Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Sottodivisione: --- Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Asteridae Ordine: Apiales Famiglia: Sottofamiglia: Aralioidae Tribù: Aralieae
NOMI POPOLARI espandi ⇩ riduci ⇧
In Sam, Insam, Sam, San Sam, Hong Shen, Jen-Shen, Ren Seng, Ren Shen, Sheng Shai Shen, Som, Som Kao Li, Gin-seng, Radice della vita, Chinese Ginseng, Asian Ginseng, Asiatic Ginseng, Ginseng, Hong Shen, Insam, Korean Ginseng, Manchurian Ginseng, Ninjin, Oriental Ginseng, Red Ginseng (radici decorticate e passate al vapore), Ren Seng, White Ginseng (radici essiccate al sole), Seng e sang, Chousen Ninjin, Ninjin, Otane Ninjin, Yakuyou Ninjin, Ginseng Asiático, Ginseng Chino, Ginseng Coreano, Ginseng Rojo, Ginseng Da China, Ginseng Da Coreia Do Sul, Jinsão Da China, Zhen´shen´ Obyknovennyi
DESCRIZIONE BOTANICA espandi ⇩ riduci ⇧
PIANTA ERBACEA PERENNE CON UN FUSTO ERETTO E SINGOLO CHE PORTA UN VERTICILLO DI FOGLIE COMPOSTE PALMATE CON 3-5 (RARAMENTE 7) FOGLIOLINE OBOVATE O ELLITTICHE, DENTATE AL MARGINE. DALLO STESSO PUNTO DEL VERTICILLO FOGLIARE EMERGE UN LUNGO PEDUNCOLO CHE PORTA UN'OMBRELLA SEMPLICE DI PICCOLI FIORI ERMAFRODITI DI COLORE BIANCO-VERDASTRO. IL FRUTTO È UNA DRUPA CARNOSA DI COLORE ROSSO BRILLANTE A MATURAZIONE, CONTENENTE TIPICAMENTE DUE SEMI APPIATTITI E RENIFORMI. LA PARTE PIÙ CARATTERISTICA È LA RADICE CARNOSA, FUSIFORME E SPESSO RAMIFICATA, DI COLORE GIALLASTRO, CHE COSTITUISCE L'ORGANO DI INTERESSE FARMACOLOGICO.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____BIANCO-VERDASTRO
HABITAT espandi ⇩ riduci ⇧
Originaria delle regioni montuose dell'Asia orientale, in particolare Cina nord-orientale, penisola coreana e Russia (Estremo Oriente). Cresce spontaneamente in foreste decidue ombrose e fresche di montagna, spesso in sottoboschi ricchi di humus e con una buona copertura arborea che fornisce ombra densa (circa 70-80% di ombra è ideale). Predilige climi temperati freddi con inverni rigidi e nevosi ed estati fresche e umide, con una temperatura media annua intorno ai 10°C e temperature estive non superiori ai 20-25°C. Richiede precipitazioni annue tra 700 e 2000 mm e un'umidità ambientale elevata. Il ginseng prospera su suoli ben drenati, leggermente acidi (pH 5.0-6.5), ricchi di materia organica e con una buona presenza di lettiera forestale in decomposizione. Evita i suoli pesanti, argillosi o soggetti a ristagno idrico. Allo stato selvatico è diventato estremamente raro a causa della raccolta eccessiva, e la maggior parte del ginseng oggi disponibile proviene da coltivazioni che cercano di replicare il più possibile le condizioni del suo habitat naturale, spesso utilizzando sistemi di ombreggiatura artificiale.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) RADICI DI ALMENO 6 ANNI TRATTATA IN MODO SPECIFICO (LE RADICI CENTRALI, A DIFFERENZA DI QUELLE PERIFERICHE, FORNISCONO ESTRATTI CON MIGLIOR RAPPORTO TRA I VARI GINSENOSIDI)
ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI espandi ⇩ riduci ⇧
Ginseng Estratto Secco nebulizzato
Le forme estrattive non titolate espongono a rischi farmacologici se protratte nel tempo.127 mg per cps da 300 mg [titolaz.in ginsenoidi>4.05%][massimo 3 mesi di trattamento]
1 cps 1-3 volte al giorno
Ginseng estratto secco standardizzato
Titolato e standardizzato in ginsenoidi [10-15%]
0.1 g a dose
2-3 volte al giorno
Ginseng polvere
Le forme estrattive non titolate espongono a rischi farmacologici se protratte nel tempo.Titolo F.U.: ginsenoide Rg1[sostanza essiccata]>1.5%
Infuso
1 g per tazza
Ginseng Tintura Madre
Le forme estrattive non titolate espongono a rischi farmacologici se protratte nel tempo.Preparata dalla radice essiccata tit.alcol.55°
L gtt 2-3 volte al giorno
Vino di Ginseng espandi ⇩ riduci ⇧
Far macerare in un litro di marsala, per una settimana, 50 g di radice triturata di Ginseng di almeno 3 anni. Filtrare accuratamente e conservare in luogo fresco. Tre bicchierini da liquore al giorno dopo i pasti.[Tratto da: I Vini Medicinali - Eraclio Fiorani, Roberto Fedecostante - Edizioni CHI-NI Macerata]
Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda e di evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
PIANTE CHE INCREMENTANO L'EFFICACIA FITOTERAPICA (SINERGIE) CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE
CONTROINDICAZIONI CONTROINDICATO IN STATI EMORRAGICI, FASI ACUTE DI TROMBOSI CORONARICA, GRAVI MALATTIE PSICHIATRICHE, IN GRAVIDANZA PER INTERFERENZA CON L'ASSE IPOTALAMO-IPOFISI-SURRENE, PRIMA DELLA PUBERTÀ, IN DONNE MASTECTOMIZZATE. IN CORSO DI TERAPIA CON ANTICOAGULANTI NON INTERROMPERE BRUSCAMENTE LA CURA E NON PROTRARRE OLTRE 3 MESI. SOSPENDERE IN CASO DI IPERTENSIONE O CEFALEA O INSONNIA.
AVVERTENZE LA SINDROME DA ABUSO DI GINSENG È CARATTERIZZATA DA TACHICARDIA, IRRITABILITÀ, INSONNIA, TREMORI, IPERTENSIONE, CEFALEA E DISTURBI DIGESTIVI, MA SOLO PER DOSAGGI ELEVATI E PER ASSOCIAZIONE A SOSTANZE NEUROSTIMOLANTI (EFEDRA, SINEFRINA, CAFFEINA ECC.). LA POSOLOGIA MEDIA CONSIGLIATA CORRISPONDE A 20-25 MG AL GIORNO DI GINSENOSIDI.
INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITA FARMACOLOGICHE
NOTE DI FITOTERAPIA espandi ⇩ riduci ⇧
Pare che l´azione afrodisiaca non possa essere stata confermata dagli studi attuali sul Ginseng. I ginsenoidi aumentano la capacità di adattamento agli stress esterni mediante stimolo del sistema endocrino e su neurotrasmettitori centrali come serotonina - dopamina e noradrenalina. Il Ginseng migliora lo stato di benessere psico-fisico con azione di stimolo sull´asse ipotalamo-ipofisi-surrene ed anche il metabolismo del SNC con attività antidepressiva e immunostimolante. L'associazione di estratti di Ginseng e di Ginkgo biloba determina un aumento del livello di serotonina nelle strutture cerebrali e un aumento dei livelli di ACTH, rendendo questa associazione indicata per controllare le turbe delle funzioni cognitive correlate all'età.
UTILE DA SAPERE espandi ⇩ riduci ⇧
PIANTE PER LE DISFUNZIONI SESSUALI
Ma cos'è un afrodisiaco?...
A questa domanda, secondo una ricerca condotta in Francia nel 1990, la maggior parte degli uomini ha risposto che le sostanze afrodisiache servono ad aumentare la perfomance sessuale, mentre per la maggior parte delle donne servono ad aumentare il desiderio. Qualcuno infine pensa che aumentino il piacere. Anche se differenti, ciò che accomuna queste risposte è la ricerca del plus jouir. La pianta ideale per il suo potere afrodisiaco sarebbe quindi quella in grado di favorire il ciclo dell'amore: desiderio, seduzione e realizzazione del piacere. Il desiderio, ad esempio, è risvegliato in noi attraverso i sensi, e l'olfatto indubbiamente gioca un ruolo molto importante. Molte sostanze, da sempre considerate come afrodisiache, lo sono innanzitutto per il loro odore: pepe, tabacco, vaniglia, ylang-ylang, zenzero, zafferano, vetiver, cannella, geranio.
Fra le piante che sono considerate afrodisiache per eccellenza meritano di essere segnalate: Eleuterococco, Damiana, Ginseng, Catuaba, Suma, Epimedium, Salvia, Rosmarino, Santoreggia, Menta, Guaranà, Zenzero, ecc.
Per l'azione antiastenica, infine, si ricordano: alghe (Fucus, Laminarie), bevande eccitanti (Caffè, Tè, Mate), bevande toniche come la Rosa cherokee, cereali, frutta fresca, frutta secca, verdure (Carota, Cicoria, Crescione, Spinaci) ecc. La fitoterapia pertanto, anche se non in chiave miracolistica, può offrire un valido ausilio, con un miglioramento notevole dei sintomi, soprattutto se inserita in una strategia di trattamento più generale. Le piante da sole infatti non sono in grado di migliorare la sessualità di una coppia che ha occultato la propria seduzione o che, comunque, non riesce più a comunicare: per entrare nel ciclo del piacere, infatti, bisogna poter comunicare".
Ma ora classifichiamo le piante afrodisiache in:
a) afrodisiaci spinali sacrali, quando stimolano il centro parasimpatico sacrale che controlla il meccanismo dell'erezione (Damiana, Ginseng, Yohimbehe, Noce vomica);
b) afrodisiaci riflessogeni genito-urinari, quando agiscono con azione irritante delle vie urinarie e genitali che, per riflesso, esercitano una esaltazione del centro dell'erezione (Echinacea);
c) afrodisiaci encefalici o psicogeni, quando agiscono sui centri nervosi encafalici provocando lo stimolo dell'appetito sessuale (gli eccitanti del sistema nervoso centrale).
Gli anafrodisiaci che, invece, calmano un appetito sessuale troppo intenso ed eccessivo, sintomo anch'esso di squilibrio della sfera sessuale, sono: Salice bianco, Ninfea, Luppolo e Lattuga virosa.
[Tratto da:
[Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"]
[A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"]
[Marzio Pedretti "L'erborista moderno"]
NOTE VARIE E STORICHE espandi ⇩ riduci ⇧
Per i cinesi la radice è così valida che per tutta la vita ci può far stare bene e allegri. Vi sono varie specie del genere Panax commercializzate come Ginseng - quello coreano - preso in considerazione qui - il Ginseng cinese [P. notoginseng F.H. Chen] - il Ginseng giapponese [P. japonicus CA Meyer] - il Ginseng vietnamita [P. vietnamensis] e quello americano [P. quinquefolius L.] che sono qualitativamente inferiori. Le radici vecchie e spontanee del Ginseng coreano sono quelle più pregiate. Il Ginseng in polvere usato in cosmetica e come integratore invece proviene da radichette di piante coltivate - considerate di qualità inferiore.
Kim, H.J., Kim, P., Shin, C.Y. (2013). A comprehensive review of the therapeutic and pharmacological effects of ginseng and ginsenosides in central nervous system. Journal of Ginseng Research, 37(1), 8-29.
Christensen, L.P. (2009). Ginsenosides: Chemistry, biosynthesis, analysis, and potential health effects. Advances in Food and Nutrition Research, 55, 1-99.
Kitts, D.D., Hu, C. (2000). Efficacy and safety of ginseng. Public Health Nutrition, 3(4A), 473-485.
Wang, C.Z., Zhang, B., Song, W.X., et al. (2006). Steamed American ginseng berry: ginsenoside analyses and anticancer activities. Journal of Agricultural and Food Chemistry, 54(26), 9936-9942.