Agnus-castus Vulgaris (nome Obsoleto), Vitex Latifolia, Vitex Verticillata, Nishinda (usato In Alcuni Contesti Ayurvedici)
ARBUSTO O PICCOLO ALBERO CADUCIFOGLIO DELLA FAMIGLIA LAMIACEAE, ALTO 2-6 METRI. PRESENTA FUSTI ERETTI CON CORTECCIA GRIGIASTRA E RAMI GIOVANI TOMENTOSI. FOGLIE PALMATO-COMPOSTE (5-7 FOGLIOLINE), LANCEOLATE, VERDE SCURO SOPRA E GRIGIASTRE-TOMENTOSE SOTTO, AROMATICHE. INFIORESCENZE A PANNOCCHIA TERMINALE CON FIORI ERMAFRODITI, ZIGOMORFI, DI COLORE LILLA-BLUASTRO (RARAMENTE BIANCO O ROSA). FRUTTO A DRUPA GLOBOSA (4-5 MM), NERA A MATURITÀ, CONTENENTE 4 SEMI. FIORITURA ESTIVO-AUTUNNALE (LUGLIO-SETTEMBRE). SPECIONE TIPICA DI AMBIENTI MEDITERRANEI, CRESCE SPONTANEA LUNGO CORSI D'ACQUA E ZONE RUDERALI. UTILIZZATA IN FITOTERAPIA PER I FRUTTI RICCHI IN DITERPENI (VITEXINA, AGNUSIDE) E FLAVONOIDI, CON ATTIVITÀ DOPAMINERGICA SUL SISTEMA ENDOCRINO.
Nativo delle regioni mediterranee e dell'Asia occidentale, spesso si è naturalizzato. Preferisce un terriccio leggero e ben drenato in posizione calda e soleggiata. Cresce bene anche in terreni secchi ma non sopporta terreni con ristagno idrico.
1. Estratto secco titolato
Titolazione: 0.5-0.8% aucubina o 0.6% agonisti dopaminergici
Forma: Capsule/compresse
Posologia: 20-40 mg al giorno (equivalenti a 30-40 mg di droga secca)
Indicazioni: PMS, iperprolattinemia
2. Tintura madre (1:5)
Solvente: Etanolo 60%
Posologia: 30-40 gocce 1-2 volte/die (mattina e primo pomeriggio)
Standardizzazione: = 0.2% diterpeni
3. Estratto fluido (1:1)
Veicolo: Glicerolo/acqua
Posologia: 1-2 ml (circa 20-40 gocce) al giorno
Titolazione: = 0.3% flavonoidi totali
4. Olio essenziale
Parte utilizzata: Frutti
Posologia: 1-2 gocce in olio vettore per massaggi addominali
Avvertenze: Uso esterno only - potente attività estrogeno-modulante
5. Polvere micronizzata
Dose giornaliera: 300-500 mg
Modalità: In capsule o sciolta in liquidi
Standardizzazione: Non sempre titolata
Avvertenze Generali
Durata trattamento: Minimo 3 mesi per effetti clinicamente rilevanti
Controindicazioni: Gravidanza, allattamento, terapie con dopamino-antagonisti
Interazioni: Potenziali interferenze con psicofarmaci e contraccettivi orali
Bibliografia Scientifica
EMA (2010). Assessment report on Vitex agnus-castus L., fructus. EMA/HMPC/144003/2009
Wuttke et al. (2003). Chaste tree (Vitex agnus-castus) - Pharmacology and clinical indications. Phytomedicine 10(4):348-57
Daniele et al. (2005). Vitex agnus castus: A systematic review of adverse events. Drug Safety 28(4):319-32
Webster et al. (2006). Randomized controlled trial of Vitex agnus castus in PMS. Obstetrics & Gynecology 108(1):138-45
Merz et al. (2016). Pharmacokinetics of Vitex agnus-castus extract. Planta Medica 82(11/12):922-8
Nota: Gli estratti standardizzati sono preferibili per garantire attività farmacologica riproducibile. La posologia può variare in base alla titolazione del prodotto specifico.
1. Tisana per Sindrome Premestruale (PMS) e Squilibri Mestruali
Composizione:
Frutti di Vitex agnus-castus (1,5 g) – regolazione ormonale
Achillea millefolium (1 g) – effetto antispasmodico
Calendula officinalis (1 g) – azione antinfiammatoria pelvica
Melissa officinalis (0,5 g) – proprietà ansiolitiche
Preparazione:
Far bollire i frutti di Vitex in 250 mL d’acqua per 5 minuti.
Spegnere il fuoco, aggiungere le altre erbe e lasciare in infusione 10 minuti.
Filtrare e bere tiepido.
Posologia:
1 tazza 2 volte al giorno, dalla fase luteale (14° giorno del ciclo) fino all’inizio delle mestruazioni.
Cicli di 3 mesi con pausa di 1 mese.
2. Tisana per Iperprolattinemia e Fertilità
Composizione:
Frutto di Vitex agnus-castus (2 g) – riduzione della prolattina
Dioscorea villosa (1 g) – supporto alla produzione di progesterone
Lavandula angustifolia (0,5 g) – effetto rilassante
Preparazione:
Decotto dei frutti di Vitex e Dioscorea in 300 mL d’acqua per 8 minuti.
Aggiungere lavanda a fuoco spento, infondere 5 minuti.
Posologia:
1 tazza al mattino per 4-6 mesi (sotto controllo medico).
3. Tisana per Menopausa Precoce o Cicli Irregolari
Composizione:
Frutto di Vitex agnus-castus (1 g)
Salvia officinalis (1 g) – fitoestrogeni blandi
Angelica sinensis (0,5 g) – equilibrio ormonale (usare solo in fase follicolare)
Preparazione:
Infusione in 250 mL d’acqua bollente per 10 minuti.
Posologia:
1 tazza al giorno per 21 giorni, pausa di 7 giorni (simulare ciclo naturale).
Avvertenze e Controindicazioni
Gravidanza: Controindicato per possibile effetto abortivo.
Terapie ormonali: Interferisce con contraccettivi, terapia sostitutiva.
Effetti avversi rari: Nausea, cefalea, rash cutanei (sospendere se compaiono).
Durata: Non superare 6 mesi consecutivi senza valutazione medica.
Bibliografia Scientifica
EMA (2010). Assessment report on Vitex agnus-castus L., fructus. EMA/HMPC/144003/2009.
Webster et al. (2006). Randomized trial of Vitex for PMS. Obstetrics & Gynecology.
Daniele et al. (2005). Safety profile of Vitex agnus-castus. Drug Safety.
Nota: Le tisane sono coadiuvanti e richiedono costanza (effetti visibili dopo 2-3 cicli). Monitorare eventuali cambiamenti ormonali con esami ematici.
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva. Rivolgersi sempre al fitoterapeuta per gli abbinamenti.
FARMACI DOPAMINA-ANTAGONISTI
FARMACI ESTROGENICI ED ESTROPROGESTINICI
TERAPIE ORMONALI
GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO (POSSIBILE RIDUZIONE LATTAZIONE), TERAPIE ORMONALI (PILLOLA ANTICONCEZIONALE, TRH), TUMORI ORMONO-SENSIBILI (ES. CANCRO AL SENO), BAMBINI SOTTO I 12 ANNI, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA, PARKINSON (INTERAZIONE DOPAMINERGICA)
MONITORARE EFFETTI DOPO 3 MESI (MASSIMA EFFICACIA), SOSPENDERE IN CASO DI CEFALEA PERSISTENTE O ERUZIONI CUTANEE, EVITARE ASSOCIAZIONE CON ANTIPSICOTICI/AGONISTI DOPAMINERGICI, PREFERIRE ESTRATTI STANDARDIZZATI IN CASTICINA (0,6%), NON UTILIZZARE IN CASO DI CICLI ANOVULATORI SENZA DIAGNOSI MEDICA.
L'EFFETTO REGOLATORE SUL PROGESTERONE SI MANIFESTA GRADUALMENTE. CONTROINDICATO ASSOLUTAMENTE IN GRAVIDANZA PER RISCHIO TEORICO DI ABORTO.
POSSIBILI REAZIONI ALLERGICHE, ABBONDANTI PERDITE MESTRUALI, CEFALEA. USARE CON CONTROLLO MEDICO DURANTE ALTRE TERAPIE ORMONALI E NELLA FASE DELLA PRE-MENOPAUSA.
Aumenta la secrezione di LH (ormone luteinizzante) e modula la prolattina tramite agonismo dopaminergico (studi clinici su donne con iperprolattinemia).
Vitex agnus-castus è una pianta mediterranea della famiglia Lamiaceae, con fiori lilla-bluastri riuniti in spighe. Il nettare è particolarmente apprezzato dalle api (Apis mellifera), ma la produzione di miele monoflora è rara a causa della fioritura tardiva (estate avanzata) e della distribuzione limitata a zone costiere.
Colore: Ambrato chiaro con riflessi verdolini (simile al miele di lavanda).
Aroma: Floreale, con note erbacee e leggera punta speziata.
Sapore: Dolce ma meno intenso del miele di acacia, con retrogusto lievemente amaro e canforato (dovuto a tracce di iridoidi e terpeni).
PIANTE AD AZIONE FITOESTROGENICA E ANTIANDROGENA
In virtù della loro azione estrogenica alcune piante si dimostrano efficaci nell'impiego terapeutico per le turbe legate a un'insufficienza ovarica, per sindromi deficitarie dopo isterectomia e ovariectomia, per turbe mestruali della pubertà e per alcune manifestazioni fastidiose che caratterizzano la manifestazioni funzionali della menopausa come vampate di calore, turbe dell'umore, secchezza della mucosa vaginale, ecc. e per la sindrome premestruale.
Alcuni inconvenienti, come per es. le vampate, hanno una stretta relazione con l'ormone ipofisario; altri invece, come prurito, infiammazione pelvica e secchezza vaginale, sono relativi alla caduta del tasso ematico di estrogeni e possono migliorare con l'utilizzo di queste piante. In questi casi la fitoterapia rappresenta una terapia attiva e/o complementare alla terapia ormonale classica.
Le piante estrogeniche e progesterone-like sono: Angelica, Aletris, Erba medica, Salvia, Luppolo, Ginseng, Alchemilla, Verbena, Salsapariglia, Soia, Kudzu, Cimicifuga; l'Ortica ha azione antiandrogena e la Cimicifuga è attiva sulla secrezione dell'ormone ipofisario. L'Agnocasto aumenta la produzione dell'ormone luteinizzante, inibisce il rilascio dell'ormone che stimola il follicolo, portando ad uno spostamento del rapporto a favore degli estrogeni rispetto ai gestageni, producendo effetti ormonali utilizzati contro disturbi connessi alla menopausa; inoltre, sperimentalmente, inibisce la secrezione della prolattina, risultando efficace sia nella sindrome premestruale che nella iperprolattinemia.
Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"; A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"; Fabio Firenzuoli "Le 100 erbe della salute"
Fitoestrogeni e trattamenti ormonali: legami pericolosi
Il ricorso ai fitoestrogeni va evitato nelle donne con tumore della mammella e affette da deprivazione ormonale da ormonoterapia.
Le donne con carcinoma della mammella positivo per i recettori degli estrogeni devono evitare di ricorrere ai fitoestrogeni nel tentativo di ridurre gli effetti da deprivazione ormonale causati dalla ormonoterapia in atto. Il 70% circa dei carcinomi della mammella esprime recettori per gli estrogeni. Questo dato è alla base della terapia adiuvante con farmaci che riducono la stimolazione di questi recettori quali il tamoxifene e derivati e gli inibitori delle aromatasi. L'ormonoterapia di per sé causa però numerosi effetti collaterali da deprivazione ormonale. I sintomi meno tollerati sono la secchezza delle mucose e la sindrome vasomotoria (le cosiddette vampate), oltre alle manifestazioni legate al lungo trattamento (artralgie, tipicamente causate dagli inibitori delle aromatasi, osteoporosi, ipertensione, alterazioni del metabolismo lipidico). Nelle donne in menopausa, è diventata popolare l'assunzione di integratori alimentari, contenenti principalmente derivati della soia o del trifoglio rosso, nell'ipotesi che abbiano un'azione di contrasto sui sintomi della menopausa. Gli estratti di queste piante contengono infatti fitoestrogeni, e in particolare isoflavoni (genisteina, daidzeina e gliciteina dalla soia e biocanina A e formononetina dal trifoglio), sostanze che hanno una blanda azione sia estrogenica sia antiestrogenica. Queste caratteristiche hanno suggerito la loro indicazione anche alle donne in trattamento con tamoxifene o inibitori dell'aromatasi, suscitando allarme negli oncologi che ritengono tale pratica incongrua e rischiosa. Negli animali di laboratorio si è infatti dimostrato uno stimolo dose-dipendente da fitoestrogeni nella crescita di cellule tumorali umane della mammella estrogeno-sensibili (CMF-7) [1]. In modelli analoghi risulta anche abrogata la prevenzione del tamoxifene alla crescita tumorale [2]. A seguito della diffusione di tale pratica sono stati condotti due studi per verificare l'efficacia di integratori a base di soia (90-150 mg/die di isoflavoni) in pazienti sintomatiche per deprivazione ormonale (vampate diurne e notturne) [3,4]. Le pazienti, trattate per carcinoma della mammella e molte in trattamento con tamoxifene o raloxifene, sono state randomizzate in doppio cieco a ricevere il trattamento con isoflavoni o placebo. In nessuno dei due studi si sono rilevate differenze statisticamente significative nella sintomatologia, anche quando stratificate a ricevere tamoxifene. Per cui gli isoflavoni non sembrano ridurre la sintomatologia legata alla terapia ormonale e potrebbero invece avere un'attività di stimolo sulla crescita tumorale. Secondo alcuni lavori scientifici, le popolazioni asiatiche sarebbero meno esposte al rischio di carcinoma della mammella per l'elevata ingestione di derivati della soia: questa osservazione è di difficile interpretazione epidemiologica e non può essere trasferita alle popolazioni occidentali né ad altri effetti ormonali degli isoflavoni [5,6]. Tali sostanze, quindi, vanno utilizzate con molta cautela da parte delle donne con carcinoma della mammella e solo se con recettori ormonali negativi. I medici che hanno pazienti in trattamento con tamoxifene o inibitori delle aromatasi dovrebbero vigilare e sconsigliare l'uso di prodotti a elevato titolo di fitoestrogeni, anche perché molti degli integratori alimentari in commercio rimandano a siti Internet nei quali sono rivendicati effetti terapeutici non dimostrati, sostenuti con letteratura di parte o mal interpretata.
L'Agnocasto era considerato dai Greci una pianta utile a coloro che fanno voto di castità (del resto il nome è significativo) - mentre le sacerdotesse di Ceres dormivano su sacchi fatti con le foglie della pianta in modo da scacciare le idee 'impure'.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Meier B, et al. Pharmacological activities of Vitex agnus-castus extracts in vitro. Phytomedicine. 2000;7(5):373-381.
Wuttke W, et al. Chaste tree (Vitex agnus-castus) - Pharmacology and clinical indications. Phytomedicine. 2003;10(4):348-357.
Webster DE, et al. Activation of the μ-opiate receptor by Vitex agnus-castus methanol extracts. Phytochemistry. 2006;67(22):2470-2479.
Daniele C, et al. Vitex agnus castus: A systematic review of adverse events. Drug Saf. 2005;28(4):319-332.
Hajdú Z, et al. Antinociceptive effects of Vitex agnus-castus L. seed extracts. Phytother Res. 2007;21(7):677-679.