CLASSIFICAZIONE Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Sottodivisione: --- Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Asteridae Ordine: Lamiales Famiglia:
NOMI POPOLARI .....espandi↓
Agnus-castus Vulgaris (nome Obsoleto), Vitex Latifolia, Vitex Verticillata, Nishinda (usato In Alcuni Contesti Ayurvedici)
SINONIMI BOTANICI .....espandi↓
Agnus-castus Vulgaris (nome Obsoleto), Vitex Latifolia, Vitex Verticillata, Nishinda (usato In Alcuni Contesti Ayurvedici)
DESCRIZIONE BOTANICA ARBUSTO O PICCOLO ALBERO CADUCIFOGLIO DELLA FAMIGLIA LAMIACEAE, ALTO 2-6 METRI. PRESENTA FUSTI ERETTI CON CORTECCIA GRIGIASTRA E RAMI GIOVANI TOMENTOSI. FOGLIE PALMATO-COMPOSTE (5-7 FOGLIOLINE), LANCEOLATE, VERDE SCURO SOPRA E GRIGIASTRE-TOMENTOSE SOTTO, AROMATICHE. INFIORESCENZE A PANNOCCHIA TERMINALE CON FIORI ERMAFRODITI, ZIGOMORFI, DI COLORE LILLA-BLUASTRO (RARAMENTE BIANCO O ROSA). FRUTTO A DRUPA GLOBOSA (4-5 MM), NERA A MATURIT, CONTENENTE 4 SEMI. FIORITURA ESTIVO-AUTUNNALE (LUGLIO-SETTEMBRE). SPECIONE TIPICA DI AMBIENTI MEDITERRANEI, CRESCE SPONTANEA LUNGO CORSI D'ACQUA E ZONE RUDERALI. UTILIZZATA IN FITOTERAPIA PER I FRUTTI RICCHI IN DITERPENI (VITEXINA, AGNUSIDE) E FLAVONOIDI, CON ATTIVIT DOPAMINERGICA SUL SISTEMA ENDOCRINO.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____BLU ____ROSA ____ROSA-VIOLACEO
FIORITURA O ANTESI MAGGIO, GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO, PRIMAVERA, ESTATE
HABITAT Nativo delle regioni mediterranee e dell'Asia occidentale, spesso si naturalizzato. Preferisce un terriccio leggero e ben drenato in posizione calda e soleggiata. Cresce bene anche in terreni secchi ma non sopporta terreni con ristagno idrico.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) PRIMAVERA: APRILE-MAGGIO (INIZIO FIORITURA).AUTUNNO: SETTEMBRE-OTTOBRE (RACCOLTA BACCHE MATURE)
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) SOMMIT FIORITE E FRUTTI (DRUPE NERO-ROSSASTRE)
ODORI DELLA DROGA SPEZIATO-PEPATO, CON NOTE LEGNOSE, LIEVE AROMA CANFORATO E RETROGUSTO AMARO-ERBACEO
CONTROINDICAZIONI NON UTILIZZARE IN GRAVIDANZA PER POSSIBILI EFFETTI ANDROGENIZZANTI.
AVVERTENZE POSSIBILI REAZIONI ALLERGICHE, ABBONDANTI PERDITE MESTRUALI, CEFALEA. USARE CON CONTROLLO MEDICO DURANTE ALTRE TERAPIE ORMONALI E NELLA FASE DELLA PRE-MENOPAUSA.
UTILE DA SAPERE .....espandi↓
PIANTE AD AZIONE FITOESTROGENICA E ANTIANDROGENA
In virt della loro azione estrogenica alcune piante si dimostrano efficaci nell'impiego terapeutico per le turbe legate a un'insufficienza ovarica, per sindromi deficitarie dopo isterectomia e ovariectomia, per turbe mestruali della pubert e per alcune manifestazioni fastidiose che caratterizzano la manifestazioni funzionali della menopausa come vampate di calore, turbe dell'umore, secchezza della mucosa vaginale, ecc. e per la sindrome premestruale.
Alcuni inconvenienti, come per es. le vampate, hanno una stretta relazione con l'ormone ipofisario; altri invece, come prurito, infiammazione pelvica e secchezza vaginale, sono relativi alla caduta del tasso ematico di estrogeni e possono migliorare con l'utilizzo di queste piante. In questi casi la fitoterapia rappresenta una terapia attiva e/o complementare alla terapia ormonale classica.
Le piante estrogeniche e progesterone-like sono: Angelica, Aletris, Erba medica, Salvia, Luppolo, Ginseng, Alchemilla, Verbena, Salsapariglia, Soia, Kudzu, Cimicifuga; l'Ortica ha azione antiandrogena e la Cimicifuga attiva sulla secrezione dell'ormone ipofisario. L'Agnocasto aumenta la produzione dell'ormone luteinizzante, inibisce il rilascio dell'ormone che stimola il follicolo, portando ad uno spostamento del rapporto a favore degli estrogeni rispetto ai gestageni, producendo effetti ormonali utilizzati contro disturbi connessi alla menopausa; inoltre, sperimentalmente, inibisce la secrezione della prolattina, risultando efficace sia nella sindrome premestruale che nella iperprolattinemia.
Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"; A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"; Fabio Firenzuoli "Le 100 erbe della salute"
Fitoestrogeni e trattamenti ormonali: legami pericolosi
Il ricorso ai fitoestrogeni va evitato nelle donne con tumore della mammella e affette da deprivazione ormonale da ormonoterapia.
Le donne con carcinoma della mammella positivo per i recettori degli estrogeni devono evitare di ricorrere ai fitoestrogeni nel tentativo di ridurre gli effetti da deprivazione ormonale causati dalla ormonoterapia in atto. Il 70% circa dei carcinomi della mammella esprime recettori per gli estrogeni. Questo dato alla base della terapia adiuvante con farmaci che riducono la stimolazione di questi recettori quali il tamoxifene e derivati e gli inibitori delle aromatasi. L'ormonoterapia di per s causa per numerosi effetti collaterali da deprivazione ormonale. I sintomi meno tollerati sono la secchezza delle mucose e la sindrome vasomotoria (le cosiddette vampate), oltre alle manifestazioni legate al lungo trattamento (artralgie, tipicamente causate dagli inibitori delle aromatasi, osteoporosi, ipertensione, alterazioni del metabolismo lipidico). Nelle donne in menopausa, diventata popolare l'assunzione di integratori alimentari, contenenti principalmente derivati della soia o del trifoglio rosso, nell'ipotesi che abbiano un'azione di contrasto sui sintomi della menopausa. Gli estratti di queste piante contengono infatti fitoestrogeni, e in particolare isoflavoni (genisteina, daidzeina e gliciteina dalla soia e biocanina A e formononetina dal trifoglio), sostanze che hanno una blanda azione sia estrogenica sia antiestrogenica. Queste caratteristiche hanno suggerito la loro indicazione anche alle donne in trattamento con tamoxifene o inibitori dell'aromatasi, suscitando allarme negli oncologi che ritengono tale pratica incongrua e rischiosa. Negli animali di laboratorio si infatti dimostrato uno stimolo dose-dipendente da fitoestrogeni nella crescita di cellule tumorali umane della mammella estrogeno-sensibili (CMF-7) [1]. In modelli analoghi risulta anche abrogata la prevenzione del tamoxifene alla crescita tumorale [2]. A seguito della diffusione di tale pratica sono stati condotti due studi per verificare l'efficacia di integratori a base di soia (90-150 mg/die di isoflavoni) in pazienti sintomatiche per deprivazione ormonale (vampate diurne e notturne) [3,4]. Le pazienti, trattate per carcinoma della mammella e molte in trattamento con tamoxifene o raloxifene, sono state randomizzate in doppio cieco a ricevere il trattamento con isoflavoni o placebo. In nessuno dei due studi si sono rilevate differenze statisticamente significative nella sintomatologia, anche quando stratificate a ricevere tamoxifene. Per cui gli isoflavoni non sembrano ridurre la sintomatologia legata alla terapia ormonale e potrebbero invece avere un'attivit di stimolo sulla crescita tumorale. Secondo alcuni lavori scientifici, le popolazioni asiatiche sarebbero meno esposte al rischio di carcinoma della mammella per l'elevata ingestione di derivati della soia: questa osservazione di difficile interpretazione epidemiologica e non pu essere trasferita alle popolazioni occidentali n ad altri effetti ormonali degli isoflavoni [5,6]. Tali sostanze, quindi, vanno utilizzate con molta cautela da parte delle donne con carcinoma della mammella e solo se con recettori ormonali negativi. I medici che hanno pazienti in trattamento con tamoxifene o inibitori delle aromatasi dovrebbero vigilare e sconsigliare l'uso di prodotti a elevato titolo di fitoestrogeni, anche perch molti degli integratori alimentari in commercio rimandano a siti Internet nei quali sono rivendicati effetti terapeutici non dimostrati, sostenuti con letteratura di parte o mal interpretata.
ANNOTAZIONI VARIE .....espandi↓
L'Agnocasto era considerato dai Greci una pianta utile a coloro che fanno voto di castit (del resto il nome significativo) - mentre le sacerdotesse di Ceres dormivano su sacchi fatti con le foglie della pianta in modo da scacciare le idee 'impure'.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
Meier B, et al. Pharmacological activities of Vitex agnus-castus extracts in vitro. Phytomedicine. 2000;7(5):373-381.
Wuttke W, et al. Chaste tree (Vitex agnus-castus) - Pharmacology and clinical indications. Phytomedicine. 2003;10(4):348-357.
Webster DE, et al. Activation of the μ-opiate receptor by Vitex agnus-castus methanol extracts. Phytochemistry. 2006;67(22):2470-2479.
Daniele C, et al. Vitex agnus castus: A systematic review of adverse events. Drug Saf. 2005;28(4):319-332.
Hajd Z, et al. Antinociceptive effects of Vitex agnus-castus L. seed extracts. Phytother Res. 2007;21(7):677-679.