EFFICACIA DIPENDENTE DALLE SPECIFICHE E DALLE FORME TERAPEUTICHE !!
SCHEDA BOTANICA
CLASSIFICAZIONE Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Sottodivisione: --- Classe: Liliopsida (Monocotiledoni) Sottoclasse: --- Ordine: Zingiberales Famiglia:
NOMI POPOLARI espandi ⇩ riduci ⇧
Curcuma domestica, Zafferano dell´India, Arrow, root indiano, Terra Merita, Turmeric, Zirsood, Indian curcuma, Safrancooli, Gelbwurzel, Acafrao-da-India, Ago, Ango, Ango hina, Aruq as-suff, Avea, Cago, Co hem
DESCRIZIONE BOTANICA espandi ⇩ riduci ⇧
PIANTA ERBACEA PERENNE CON GRANDI FOGLIE BASALI, LUNGHE FINO A 1 METRO, CON UNA GUAINA CHE FORMA UN FALSO FUSTO. LE FOGLIE SONO LANCEOLATE O OBLUNGHE, DI COLORE VERDE BRILLANTE, CON EVIDENTI VENATURE PARALLELE. L'INFIORESCENZA È UNA SPIGA ERETTA CHE EMERGE LATERALMENTE DAL RIZOMA, ALTA FINO A 20 CM, CON BRATTEE VERDI E BRATTEE SUPERIORI PIÙ CHIARE O BIANCHE, SPESSO CON SFUMATURE ROSA O VIOLA, CHE RACCHIUDONO I FIORI GIALLI, TUBULOSI E ZIGOMORFI. I FIORI SONO RARAMENTE FERTILI AL DI FUORI DELLA COLTIVAZIONE. IL FRUTTO È UNA CAPSULA RARAMENTE PRODOTTA. LA PARTE PRINCIPALE DELLA PIANTA È IL RIZOMA SOTTERRANEO, CARNOSO, RAMIFICATO, DI COLORE GIALLO-ARANCIO INTENSO INTERNAMENTE, CHE COSTITUISCE LA SPEZIA CURCUMA. SONO PRESENTI ANCHE RADICI TUBEROSE.
FIORITURA O ANTESI espandi ⇩ riduci ⇧
GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO, SETTEMBRE, FINE PRIMAVERA, ESTATE
HABITAT espandi ⇩ riduci ⇧
Originaria dell'Asia meridionale, probabilmente dell'India. Cresce tipicamente in climi tropicali e subtropicali umidi, con temperature elevate (tra i 20 e i 30°C) e abbondanti precipitazioni, idealmente tra i 1500 e i 2500 mm annui. Predilige terreni fertili, ben drenati, limosi o argilloso-sabbiosi, ricchi di sostanza organica e con un pH leggermente acido (tra 6.0 e 6.5). Si adatta bene a zone parzialmente ombreggiate. La sua coltivazione è diffusa in molte regioni tropicali del mondo, tra cui India, Cina, Sud-est asiatico e America Latina. In Italia, la coltivazione all'aperto è possibile solo in alcune zone del Sud con clima mite, ma è più comune la coltivazione in serra. La parte utilizzata è il rizoma sotterraneo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) espandi ⇩ riduci ⇧
OTTOBRE, NOVEMBRE, DICEMBRE, AUTUNNO, INIZIO INVERNO
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) RIZOMA
ODORI DELLA DROGA AROMATICO DELICATO LEGGERMENTE AMARO
ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI espandi ⇩ riduci ⇧
Curcuma Estratto Fluido
1 g=XXXIX gtt
250-500 mg più volte al giorno
Curcuma Estratto secco titolato
Titolo minimo in curcumina 4%
Dose giornaliera da 8 a 10 mg. per kg di peso corporeo, suddivisi in due somministrazioni preferibilmente lontano dai pasti.
50-800 mg al giorno
Curcuma Tintura Madre
Preparata dal rizoma essiccato tit.alcol.65°
XXX gtt 3 volte al giorno
CONTROINDICAZIONI CONTROINDICATA NEI CASI DI OCCLUSIONE DELLE VIE BILIARI, IN CASO DI CALCOLOSI BILIARE E NEI PAZIENTI AFFETTI DA ULCERA PEPTICA. NEI SOGGETTI SOFFERENTI DI ULCERA GASTRODUODENALE O INTESTINALE O IPERSECREZIONE ACIDA, PUÒ ACUTIZZARE LA SINTOMATOLOGIA. UTILIZZARE SU PRESCRIZIONE MEDICA.
AVVERTENZE A FINI TERAPEUTICI UTILIZZARE SU PRESCRIZIONE MEDICA.
NOTE DI FITOTERAPIA espandi ⇩ riduci ⇧
Le estrazioni acquose non sono molto efficaci per la scarsa solubilità dell'OE e dei curcuminoidi in acqua. Uno studio recente ha evidenziato un incremento della motilità degli spermatozoi correlati all'uso di Curcuma in alimentazione, nel contempo può esservi rischio di tossicità cronica. Le sperimentazioni cliniche confermano l'attività anticancerogena/antimutagena della curcumina.
Roma, 10 ago. (Adnkronos Salute) - E' l'incubo dei tennisti e dei golfisti, colpiti da fastidiosi dolori alla parte esterna del braccio vicino al gomito. La tendinite è una forma di infiammazione che provoca gravi fastidi alle articolazioni, specie appunto a spalla e gomito. Oggi una nuova speranza arriva direttamente dalla cucina orientale. Un componete del curry indiano, la curcumina, contrasterebbe i meccanismi biologici che fanno 'accendono' la malattia dei tendini. La scoperta è di un team di ricercatori delle università di Nottingham (Gb) e di Monaco di Baviera. In uno studio che sarà pubblicato a breve sul 'Journal of Biological Chemistry', gli scienziati hanno dimostrato come la curcumina, all'origine del colore giallo brillante 'marchio di fabbrica' della curcuma e del curry, inibisce l'accensione della 'scintilla' che avvia la cascata infiammatoria. "La nostra ricerca non vuole suggerire che il curry, la curcuma e la curcumina sono cure per le condizioni infiammatorie come tendinite e artrite - afferma Ali Mobasheri, autore dello studio - ma crediamo che potrebbero offrire agli scienziati un nuovo trattamento per queste condizioni dolorose anche attraverso l'alimentazione". A chi soffre di tendinite, oggi la medicina mette a disposizione per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione gli antinfiammatori non steroidei (Fans). "Il problema - osservano i ricercatori - sono gli effetti collaterali di questi farmaci: nausea, vomito, bruciore di stomaco, mal di testa, diarrea". Gli scienziati hanno studiato gli effetti positivi della curcumina sulle cellule tendinee umane in coltura. "L'obiettivo principale - sottolineano gli autori - è stato quello di osservare gli effetti che la curcumina ha sui meccanismi infiammatori e degenerativi indotti dalle interleuchine, i mediatori dell'infiammazione. I risultati hanno mostrato che l'introduzione di curcumina impedisce l'accensione e la promozione di un'ulteriore aggressione dell'infiammazione".
L'effetto antiossidante della curcuma è potenziato di 1000 volte se mescolata a poco pepe.
UTILE DA SAPERE espandi ⇩ riduci ⇧
DROGHE ATTIVE SUL FEGATO
Le varie patologie del fegato e della cistifellea portano a una insufficiente produzione o alterato rilascio di bile o alla formazione di calcoli nelle vie biliari oppure a una sofferenza delle cellule epatiche. Le droghe attive sui meccanismi biliari e sul fegato vengono chiamate
a) Coleretici, se producono un aumento del succo biliare e si suddividono in: - Coleretici veri, se aumentano la secrezione dei costituenti biliari (Carciofo, Curcuma, Combreto, Calendula, Melanzana, Enula, Tarassaco); - Idrocoleretici, se aumentano la secrezione del componente acquoso biliare aumentando la fluidità (Lavanda, Menta, Melissa, Timo).
b) Colaghoghi, se accelerano il deflusso dal fegato alla cistifellea o da questa nell'intestino e possono essere suddivise in: - Fluidificanti della bile, se accelerano il deflusso abbassandone la viscosità (Boldo); - Colecistocinetici, se aumentano l'escrezione della bile stimolando le contrazioni della cistifellea (Boldo, Carciofo, Rabarbaro, Tuorlo d'uovo, Olio d'oliva).
c) Protettivi o detossicanti del fegato, se contribuiscono a normalizzare la struttura delle biomembrane dell'epatocita, migliorandone la funzione (Cardo mariano, Melanzana, Rosmarino).
d) Preventivi della calcolisi biliare o epatica e da impiegarsi per l'espulsione di piccoli calcoli (microlitiasi). I calcoli possono formarsi nella cistifellea (calcolosi biliare colecistica) o, più raramente, nei condotti biliari (calcolosi biliare epatica). Il sintomo caratteristico è la colica prodotta dalle contrazioni attraverso le quali l'organismo tenta di eliminare il calcolo spingendolo nell'intestino. Le erbe utili ad azione colagoga-coleretica e fluidificante sono: Boldo, Combreto, Carciofo. Anche e soprattutto l'olio d'oliva, assunto a digiuno a dose di 1-4 cucchiai, è utile alla espulsione di piccoli calcoli. Attenzione, comunque a questo tipo di automedicazione perché in questa patologia, molto spesso è più utile non 'smuovere' il calcolo che potrebbe andare ad ostruire le vie biliari procurando una situazione risolvibile solo con trattamento chirurgico di urgenza.
[Tratto da: Marzio Pedretti "L'erborista moderno"]
NOTE VARIE E STORICHE espandi ⇩ riduci ⇧
La Curcuma è il componente principale della polvere del 'curry'.
Pollo alla Curcuma:
• 1 pollo di medie dimensioni 2 grosse cipolle 2 spicchi d'aglio 500g di pomodori maturi o pelati Olio e.v. 1 cucchiaio di curcuma Sale, peperoncino 1 cucchiaio di mandorle spellate e tostate.
Togli la pelle al pollo e taglialo a pezzi. Taglia la cipolla, l'aglio e l i pomodori., fai cuocere per alcuni min.
Aggiungi il pollo a pezzi, cuocere ancora per alcuni minuti e aggiungere la curcuma e il peroncino Copri e lascia cuocere a fuoco medio per altri 45 min. Aggiungi le mandorle e fai cuocere ancora a fuoco lento per 10 minuti. Servire se si desidera con del riso bollito.
Viene usata anche come tintorio per lana e seta e come indicatore acido-base poiché vira la rosso in ambiente basico.
Aggarwal, B.B., et al. (2007). Curcumin: the Indian solid gold. Advances in Experimental Medicine and Biology, 595, 1-75.
Jurenka, J.S. (2009). Anti-inflammatory properties of curcumin, a major constituent of Curcuma longa: a review of preclinical and clinical research. Alternative Medicine Review, 14(2), 141-153.
Prasad, S., & Aggarwal, B.B. (2011). Turmeric, the golden spice: From traditional medicine to modern medicine. In Herbal Medicine: Biomolecular and Clinical Aspects (2nd ed.). CRC Press.
Hewlings, S.J., & Kalman, D.S. (2017). Curcumin: A review of its effects on human health. Foods, 6(10), 92.
Hatcher, H., et al. (2008). Curcumin: From ancient medicine to current clinical trials. Cellular and Molecular Life Sciences, 65(11), 1631-1652.