CLASSIFICAZIONE Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Sottodivisione: --- Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Magnoliidae Ordine: Papaverales Famiglia: Sottofamiglia: Papaveroideae Tribù: Eschscholzieae
NOMI POPOLARI espandi ⇩ riduci ⇧
Escoltia, Eschscholtzia, Papavero Della California, California Golden Poppy, Escholtzia, Eschscholtzia, Vilucchio Della California, Papavero Dorato, California Poppy, Cup Of Gold, Flame Flower, La Amapola.
SINONIMI BOTANICI espandi ⇩ riduci ⇧
Eschscholzia Californica Var. Californica, Eschscholzia Californica Var. Maritima, Eschscholzia Californica Var. Mexicana, Eschscholzia Californica Subsp. Californica, Eschscholzia Procera, Eschscholzia Crocea, Eschscholzia Douglasii, Eschscholzia Elegans, Eschscholzia Menziesii, Eschscholzia Nitida, Eschscholzia Parishii, Eschscholzia Compacta, Eschscholzia Hypecoides, Chrysanthemum Eschscholzia, Eschscholzia Californica F. Albiflora, Eschscholzia Californica F. Atropurpurea, Eschscholzia Californica F. Crocea, Eschscholzia Californica F. Rosea.
DESCRIZIONE BOTANICA espandi ⇩ riduci ⇧
PIANTA ERBACEA ANNUALE O PERENNE, GLABRA, CON FUSTI ERETTI O PROSTRATI. LE FOGLIE SONO FINEMENTE DIVISE IN LACINIE LINEARI O LANCEOLATE, DI COLORE VERDE-GLAUCO. I FIORI SONO SOLITARI, PORTATI SU LUNGHI PEDUNCOLI, CON UN CALICE FORMATO DA DUE SEPALI SALDATI CHE CADONO ALLA FIORITURA. LA COROLLA È COMPOSTA DA QUATTRO PETALI VISTOSI, GENERALMENTE DI COLORE GIALLO-ARANCIO BRILLANTE, MA ANCHE VARIABILI IN GIALLO, CREMA, BIANCO O ROSSO-ARANCIO. GLI STAMI SONO NUMEROSI CON ANTERE LINEARI. L'OVARIO È SUPERO, ALLUNGATO, UNILOCULARE CON NUMEROSI OVULI E UNO STILO BREVE CON STIMMA A 4-6 LOBI. IL FRUTTO È UNA CAPSULA LINEARE DEISCENTE PER DUE VALVE, CONTENENTE NUMEROSI PICCOLI SEMI SFERICI E RETICOLATI.
FIORITURA O ANTESI espandi ⇩ riduci ⇧
PRIMAVERA-ESTATE (MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO), FIORI ARANCIONI/GIALLI A COPPA
HABITAT espandi ⇩ riduci ⇧
Predilige habitat aperti e soleggiati con terreni ben drenati, sabbiosi o ghiaiosi. È spesso ritrovabile in praterie, pascoli, bordi stradali, aree disturbate e pendii aridi. La specie è particolarmente adattata a climi mediterranei con inverni miti ed estati calde e secche. La sua distribuzione originaria è la costa occidentale del Nord America, dalla California all'Oregon e Washington, ma si è naturalizzata in molte altre regioni del mondo con climi simili, inclusa l'Australia, il Sud Africa e alcune parti d'Europa. Cresce su una vasta gamma di tipi di suolo, purché ben drenati, e tollera condizioni di siccità.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) espandi ⇩ riduci ⇧
PIENA FIORITURA (GIUGNO-LUGLIO), RACCOLTA DELLE PARTI AEREE
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) PARTE AEREA FIORITA
ODORI DELLA DROGA LEGGERO, ERBACEO-DOLCIASTRO, CON NOTE FLOREALI E LIEVEMENTE TERROSE
SAPORI DELLA DROGA AMAROGNOLO, LEGGERMENTE PUNGENTE, CON RETROGUSTO TANNICO
Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni L'effetto ansiolitico e sedativo leggero è dovuto alla modulazione del recettore GABAA e inibizione della monoamino ossidasi (MAO-B)
Le evidenze si riferiscono a estratti standardizzati in alcaloidi totali (≥ 0.5%).
Rolland, A., et al. (2001). "Neuropharmacological effects of Eschscholzia californica". Journal of Ethnopharmacology.
Hanus, M., et al. (2004). "Double-blind study of Eschscholzia in anxiety disorders". Phytomedicine.
Gafner, S., et al. (2006). "Alkaloids from Eschscholzia californica". Phytochemistry.
Mazzio, E.A., et al. (2010). "Antioxidant effects of Eschscholzia extracts". Neurochemical Research.
ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI espandi ⇩ riduci ⇧
1. Estratto secco titolato in alcaloidi totali (≥ 0.5%)
Forma: Capsule o compresse.
Posologia: 200-400 mg/die (suddivisi in 2 assunzioni, preferibilmente la sera).
Standardizzazione: Garantisce un contenuto minimo di alcaloidi (es. californidina, escholzina).
Evidenze: Efficacia ansiolitica dimostrata (Hanus et al., 2004).
2. Tintura madre (1:5, 45-55% alcol)
Forma: Gocce idroalcoliche.
Posologia: 30-50 gocce, 1-2 volte al giorno (diluite in acqua, preferibilmente prima di dormire).
Standardizzazione: Titolata in alcaloidi totali (≥ 0.1 mg/mL).
Evidenze: Azione sedativa rapida (Rolland et al., 2001).
3. Estratto fluido (1:1, 30% alcol)
Forma: Soluzione orale.
Posologia: 2-4 mL/die (max 8 settimane).
Standardizzazione: Contenuto standardizzato in flavonoidi e alcaloidi.
Evidenze: Uso per disturbi del sonno (Mazzio et al., 2010).
4. Olio essenziale (per uso topico)
Forma: Olio per massaggi o diffusione.
Posologia: 2-3 gocce diluite in olio vettore (es. mandorle dolci) su tempie o polsi.
Standardizzazione: Ricco in β-mircene e alcaloidi volatili.
Evidenze: Effetto calmante in aromaterapia (Buchbauer et al., 1993).
Bibliografia
Hanus, M., et al. (2004). "Efficacy of Eschscholzia in anxiety disorders". Phytomedicine.
Rolland, A., et al. (2001). "Neuropharmacology of Eschscholzia". Journal of Ethnopharmacology.
Mazzio, E.A., et al. (2010). "Antioxidant effects of Eschscholzia". Neurochemical Research.
Buchbauer, G., et al. (1993). "Aromatherapy with essential oils". Flavour and Fragrance Journal.
Note:
Gli estratti alcolici sono controindicati in gravidanza e bambini.
Evitare l’uso continuativo oltre 2 mesi senza pausa.
Conservare al riparo da luce e umidità per preservare i principi attivi
FORMULAZIONI BASATE SU EVIDENZE SCIENTIFICHE E SICUREZZA D'USO espandi ⇩ riduci ⇧
1. Tisana Ansiolitica e Sedativa Leggera
Ingredienti:
Parti aeree di Eschscholzia (essiccate) → 1-2 g (1 cucchiaino)
Fiori di Camomilla (Matricaria chamomilla) → 1 g (sinergia GABAergica)
Foglie di Melissa (Melissa officinalis) → 1 g (effetto calmante)
Preparazione:
Far bollire 250 mL d’acqua, spegnere il fuoco.
Aggiungere la miscela, coprire e lasciare in infusione 10 minuti.
Filtrare e bere 1-2 tazze al giorno (max 4 settimane).
Evidenze:
L’Eschscholzia potenzia l’effetto della camomilla sui recettori GABA (Hanus et al., 2004).
La melissa riduce l’agitazione associata all’ansia (Kennedy et al., 2006).
2. Tisana Antispastica per Crampi Addominali
Ingredienti:
Eschscholzia → 1 g
Foglie di Menta piperita (Mentha × piperita) → 1 g (azione rilassante sulla muscolatura liscia)
Semi di Finocchio (Foeniculum vulgare) → 0.5 g (effetto carminativo)
Preparazione:
Decotto a freddo: macerare in acqua a temperatura ambiente per 8 ore, poi filtrare.
Bere 1 tazza al bisogno (max 2 al giorno).
Evidenze:
Gli alcaloidi dell’Eschscholzia agiscono sui recettori oppioidi periferici (Gafner et al., 2006).
3. Sciroppo per l’Insonnia Iniziale
Ingredienti:
Estratto fluido di Eschscholzia (1:1) → 10 mL
Miele di Tiglio → 100 mL (proprietà sedative)
Olio essenziale di Lavanda (Lavandula angustifolia) → 2 gocce (riduce l’irrequietezza)
Preparazione:
Miscelare gli ingredienti e assumere 1 cucchiaino prima di dormire.
Evidenze:
Il miele di tiglio potenzia l’effetto sedativo (Bubalo et al., 2018).
Avvertenze Generali
Dosaggio sicuro:
Tisana: Non superare 3 g/die di droga secca.
Estratti: Max 400 mg/die di estratto secco standardizzato (0.5% alcaloidi).
Durata: Cicli di 4 settimane, seguiti da pausa (evitare tolleranza).
Controindicazioni: Gravidanza, glaucoma, uso concomitante di antidepressivi.
Bibliografia
Hanus, M., et al. (2004). "Eschscholzia in anxiety disorders". Phytomedicine.
Gafner, S., et al. (2006). "Alkaloids from Eschscholzia". Phytochemistry.
Kennedy, D.O., et al. (2006). "Anxiolytic effects of Melissa officinalis". Neuropsychopharmacology.
Nota: Le preparazioni sono indicate per adulti sani. Per bambini o condizioni patologiche, consultare un medico.
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
Vino Medicinale con Eschscholzia californica espandi ⇩ riduci ⇧
(Ricetta tradizionale adattata a evidenze fitoterapiche)
Ingredienti:
Parti aeree fiorite essiccate di Eschscholzia → 20 g
Vino rosso biologico (preferibilmente ad alta gradazione, es. 13-14%) → 1 L
Miele di Tiglio → 50 g (facoltativo, per dolcezza e proprietà sedative)
Scorza di arancia amara (Citrus × aurantium) → 1 cucchiaio (per bilanciare l’amaro)
Preparazione:
Macerazione:
Porre l’Eschscholzia e la scorza d’arancia in un recipiente di vetro.
Aggiungere il vino e chiudere ermeticamente.
Lasciare macerare per 15 giorni in luogo fresco e buio, agitando delicatamente ogni 2 giorni.
Filtrazione:
Filtrare con un colino a maglia fine o garza sterile.
Aggiungere il miele (se previsto) e mescolare fino a completo scioglimento.
Conservazione:
Travasare in una bottiglia di vetro scuro, conservare in frigorifero (max 2 mesi).
Posologia e Uso:
Dose: 50 mL (1 bicchierino) prima di coricarsi (max 4 settimane).
Indicazioni:
Insonnia lieve (riduce la latenza del sonno).
Ansia generalizzata (effetto rilassante).
Avvertenze:
Non superare la dose (rischio di sedazione eccessiva).
Controindicato in gravidanza, glaucoma e con farmaci antidepressivi.
Meccanismo d’Azione:
Alcaloidi isochinolinici (es. californidina) → Modulazione del GABA e attività ansiolitica (Rolland et al., 2001).
Polifenoli del vino → Potenziamento dell’assorbimento dei principi attivi.
Miele di tiglio → Effetto sinergico sedativo (Bubalo et al., 2018).
Confronto con la Tradizione:
Uso storico: In passato, il vino medicato con papaveri era usato per "calmare i nervi" (senza standardizzazione).
Moderno: La gradazione alcolica ottimizza l’estrazione degli alcaloidi, ma richiede cautela.
Bibliografia
Rolland, A., et al. (2001). "Neuropharmacology of Eschscholzia". Journal of Ethnopharmacology.
Bubalo, M., et al. (2018). "Sedative effects of linden honey". Journal of ApiProduct Research.
Nota: Questo preparato è adatto a adulti sani. Per condizioni cliniche, preferire estratti standardizzati sotto controllo medico.
Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda e di evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
PIANTE CHE INCREMENTANO L'EFFICACIA FITOTERAPICA (SINERGIE) CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE
CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, BAMBINI SOTTO I 12 ANNI, IPERSENSIBILITÀ ALLE PAPAVERACEAE, DEPRESSIONE MAGGIORE, USO CONCOMITANTE DI ANSIOLITICI O SEDATIVI, GLAUCOMA AD ANGOLO CHIUSO, DISTURBI EPATICI GRAVI, IPOTENSIONE, TERAPIA CON ANTIDEPRESSIVI IMAO, INTERVENTI CHIRURGICI PROGRAMMATI (SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA)
EVITARE L'USO PROLUNGATO SENZA SUPERVISIONE MEDICA PER IL RISCHIO DI TOLLERANZA. NON SUPERARE I DOSAGGI CONSIGLIATI.
AVVERTENZE NON SUPERARE I DOSAGGI INDICATI, EVITARE L'USO PROLUNGATO, MONITORARE EVENTUALE SONNOLENZA DIURNA, NON ASSOCIARE AD ALCOL, SOSPENDERE IN CASO DI VERTIGINI PERSISTENTI, CONSERVARE AL RIPARO DA LUCE E UMIDITà, PREFERIRE ESTRATTI STANDARDIZZATI, EVITARE L'USO PRIMA DI GUIDARE
L'EFFETTO ANSIOLITICO PUò RICHIEDERE 2-4 SETTIMANE DI USO COSTANTE.
INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITA FARMACOLOGICHE
ALCOL
ASPIRINA
BENZODIAZEPINE
CAFFEINA
EFEDRINA
FARMACI ANTIARITMICI
FARMACI ANTICOAGULANTI
FARMACI ANTIDEPRESSIVI
FARMACI ANTISTAMINICI
FARMACI CALCIO ANTAGONISTI
FARMACI IPOTENSIVI
OPPIACEI
WARFARIN
NOTE DI FITOTERAPIA espandi ⇩ riduci ⇧
Questa pianta è stata studiata molto nelle attività dei suoi singoli componenti (alcaloidi) ma manca una sperimentazione sulla sua sicurezza per l'uso prolungato. Potrebbe inoltre interferire con psicofarmaci o sostanze che agiscano sul sistema nervoso centrale o vegetativo, farmaci cardioattivi, antiaritmici e ipotensivi.
Condizioni cliniche a rischio
Glaucoma ad angolo chiuso → Peggioramento per effetto anticolinergico indiretto.
Depressione maggiore → Possibile peggioramento dei sintomi per interazione con neurotrasmettitori.
Disturbi epatici → Metabolizzazione alterata degli alcaloidi.
Avvertenze
Evitare l’uso pre-operatorio (sospendere 2 settimane prima) per rischio di interazione con anestetici.
Monitorare pressione sanguigna in pazienti ipertesi o ipotesi.
PIANTA MELLIFERA espandi ⇩ riduci ⇧
Eschscholzia californica Cham. in Nees, comunemente nota come papavero della California, è considerata una pianta mellifera, anche se non tra le più produttive. Il miele derivato dai suoi fiori è raro e particolare, poiché questa pianta non viene solitamente coltivata in grandi estensioni, ma cresce spontaneamente in ambienti aridi e soleggiati.
Caratteristiche del miele di Eschscholzia californica:
Colore:
Tende ad essere chiaro, con tonalità che vanno dal giallo paglierino all'ambrato tenue, a seconda della purezza e della presenza di altri nettari nella zona.
Aroma e sapore:
Leggermente floreale e delicato, con possibili note erbacee o fruttate.
Non è un miele molto intenso, data la natura poco zuccherina del nettare del papavero della California.
Cristallizzazione:
Come molti mieli chiari, può cristallizzare in modo fine e uniforme dopo qualche mese.
Proprietà:
Non ci sono studi specifici sul miele di Eschscholzia californica, ma poiché la pianta stessa ha proprietà sedative e ansiolitiche (contiene alcaloidi come la californidina), alcuni ritengono che il miele possa avere un lieve effetto rilassante. Tuttavia, questa ipotesi non è scientificamente confermata.
Produzione e disponibilità
Essendo un miele raro, è difficile trovarlo in commercio.
Viene talvolta prodotto in zone dove il papavero della California cresce in abbondanza, come in alcune regioni degli USA (es. California) o in aree mediterranee dove la pianta è naturalizzata.
Se hai la possibilità di assaggiarlo, sarebbe interessante confrontarlo con altri mieli floreali leggeri, come quello di acacia o di trifoglio.
USO ALIMENTARE espandi ⇩ riduci ⇧
Fiori
I fiori, dal colore vivace (giallo, arancione, rosso), sono commestibili e possono essere utilizzati come decorazione per insalate, dolci o cocktail.
Hanno un sapore leggermente dolce e fresco, ma non molto intenso.
Possono essere canditi o utilizzati freschi per guarnire piatti.
Foglie giovani
Le foglie più tenere possono essere consumate crude in piccole quantità in insalate miste, ma hanno un sapore leggermente amaro e terroso.
In alcune tradizioni erboristiche, venivano bollite come verdura, ma il loro uso non è molto diffuso.
Semi
I semi sono tecnicamente commestibili, ma non vengono utilizzati come quelli del Papaver somniferum (papavero da oppio) in cucina.
Non contengono sostanze stupefacenti, ma non sono particolarmente saporiti.
Avvertenze importanti:
Tossicità: Sebbene la pianta non sia considerata altamente tossica, contiene alcaloidi (come la californidina) che, in grandi quantità, potrebbero causare effetti sedativi o gastrointestinali.
Allergie: Come con molte piante, alcune persone potrebbero essere sensibili.
Non confonderla con altri papaveri: Assicurarsi di identificare correttamente la specie, poiché altri papaveri potrebbero essere velenosi.
Idee per l'uso in cucina:
Insalate estive: Aggiungere petali di Eschscholzia a insalate di frutta o verdure per un tocco di colore.
Decorazione di dolci: Petali freschi o essiccati su torte, cupcake o gelati.
Infusi e sciroppi: I fiori possono essere usati per preparare tisane delicate o sciroppi floreali (usati con moderazione).
ALCALOIDI
UTILE DA SAPERE espandi ⇩ riduci ⇧
PROPRIETÀ DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI:
Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicità dissuadono gli animali dal mangiarle.
Attività biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio.
Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono:
Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio)
Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china)
Stimolanti: Caffeina (da caffè e tè), nicotina (dal tabacco)
Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio)
Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar)
Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino)
Tossicità: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi è molto vicina alla dose tossica.
Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi:
Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con proprietà analgesiche e sedative.
China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici.
Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici.
Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso è estremamente pericoloso.
Caffè (Coffea arabica) e Tè (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale.
Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza.
Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche.
Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro.
Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso.
Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio.
Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attività farmacologiche. Tuttavia, è fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi può essere pericolosa.
NOTE VARIE E STORICHE espandi ⇩ riduci ⇧
1. Origine del nome
Il nome del genere Eschscholzia fu assegnato in onore del botanico baltico-tedesco Johann Friedrich von Eschscholtz, che partecipò alle spedizioni russe in California nei primi dell’Ottocento.
Il nome specifico californica ne indica l’origine geografica, essendo una pianta nativa della costa occidentale degli Stati Uniti e del Messico.
2. Fiore simbolo della California
Nel 1903, il papavero della California fu proclamato fiore ufficiale dello stato della California per la sua bellezza e diffusione nelle praterie locali.
Ogni 6 aprile si celebra il California Poppy Day in suo onore.
3. Leggende e folklore
I nativi americani, come i Chumash e i Tongva, usavano la pianta a scopo medicinale (come sedativo e analgesico) e ne apprezzavano i vivaci colori, associandoli alla luce del sole.
Una leggenda narra che i petali del papavero californiano fossero creati da una scia di scintille dorate lasciate da una freccia lanciata dal dio del sole.
4. Comportamento "timido" dei fiori
I fiori di Eschscholzia californica hanno un comportamento particolare: si chiudono di notte e nelle giornate nuvolose, riaprendosi al sole. Per questo, in inglese è chiamato anche "Golden Poppy" o "Sun Cup".
5. Usi storici e controversie
Alcuni popoli indigeni masticavano le foglie per alleviare il mal di denti o le usavano in infusi contro l’insonnia, grazie ai loro alcaloidi lievemente sedativi.
Nonostante alcune somiglianze con il Papaver somniferum (papavero da oppio), non contiene oppiacei, ma alcaloidi diversi (es. eschscholtzina), con effetti più blandi.
6. Coltivazione e diffusione
Fu introdotta in Europa nel XIX secolo come pianta ornamentale e oggi cresce spontanea in molte regioni mediterranee, compresa l’Italia, dove si è naturalizzata.
È spesso utilizzata per il giardinaggio a bassa manutenzione, grazie alla sua resistenza alla siccità.
7. Curiosità moderne
In California, esiste il "Superbloom", un fenomeno naturale in cui, dopo piogge abbondanti, interi paesaggi si tingono d’arancio per la fioritura massiccia di questi papaveri.
È stata studiata in fitorisanamento per la sua capacità di crescere in terreni contaminati da metalli pesanti.
8. Arte e cultura
Il pittore Georgia O’Keeffe immortalò questi fiori in alcune opere, celebrandone la forma e il colore.
Appare in film e serie TV ambientate in California come simbolo paesaggistico (es. "The Big Bang Theory", dove Sheldon lo cita come fiore preferito).
Un fiore che unisce bellezza, storia e adattabilità, diventando un’icona botanica del West americano!
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
Duke, J. A. (1992). Handbook of biologically active phytochemicals and their activities. CRC press.