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ANGELICA
Angelica Archangelica L.

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TOSSICITÀ: MEDIA

SCHEDA BOTANICA

CLASSIFICAZIONE
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Rosidae
Ordine: Apiales
Famiglia:

NOMI POPOLARI
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Angelica Archangelica Subsp. Litoralis (Fries) Thell., Angelica Officinalis Hoffm., Archangelica Officinalis Hoffm. Ex Hoffm.

SINONIMI BOTANICI
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Angelica Archangelica Subsp. Litoralis (Fries) Thell., Angelica Officinalis Hoffm., Archangelica Officinalis Hoffm. Ex Hoffm.

DESCRIZIONE BOTANICA
ERBACEA BIENNALE ALTA FINO A 2 METRI, ROBUSTA E AROMATICA. FUSTO ERETTO, CAVO, SCANALATO E RAMIFICATO IN ALTO. FOGLIE ALTERNE, GRANDI, COMPOSTE, PENNATE O TRIPENNATE, CON SEGMENTI OVATO-LANCEOLATI E DENTATI. INFIORESCENZA A GRANDE OMBRELLA COMPOSTA, SFERICA, CON NUMEROSI FIORI PICCOLI, VERDASTRI O BIANCASTRI. FRUTTO UN ACHENIO OVALE, APPIATTITO, CON COSTE ALATE. TUTTA LA PIANTA HA UN FORTE ODORE AROMATICO.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI

____ BIANCO
____ VERDE
____ VERDE-CHIARO

FIORITURA O ANTESI
GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO, FINE PRIMAVERA, ESTATE

HABITAT
Originaria delle regioni settentrionali dell'Europa e dell'Asia, spingendosi fino alla Groenlandia e all'Islanda. Predilige habitat umidi e ombrosi, come rive di fiumi, fossi, boschi umidi e zone paludose, spesso in montagna anche a quote elevate. In Italia considerata piuttosto rara e si trova principalmente nelle valli montane con elevata umidit.
Tuttavia, a causa delle sue propriet aromatiche e medicinali, stata coltivata in diverse parti d'Europa, come Francia, Germania, Romania e in alcune zone dell'Asia. In alcune regioni si naturalizzata al di fuori del suo areale originario, insediandosi in ambienti simili a quelli spontanei. La sua presenza quindi legata a zone con climi temperati freschi e umidi, con suoli ricchi e ben drenati, sia in natura che in coltivazioni.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025

SCHEDA FITOTERAPIA

PERIODO BALSAMICO
(Periodo di raccolta della droga)
OTTOBRE, NOVEMBRE, DICEMBRE, ALLA FIORITURA, AUTUNNO, INIZIO INVERNO
DROGA UTILIZZATA
(Parte utilizzata a scopo fitoterapico)
RIZOMA E RADICE RACCOLTE NELLAUTUNNO SUCCESSIVO AL TRAPIANTO / FRUTTI [SEMI]
ODORI DELLA DROGA
INTENSAMENTE AROMATICO-DOLCE, CON NOTE BALSAMICHE, TERROSE E SFUMATURE MUSCHIATE (DOVUTE A FTALIDI E ALFA-PINENE)
SAPORI DELLA DROGA
AMAROGNOLO-DOLCE (FTALIDI), CON NOTE BALSAMICHE, LEGGERMENTE PICCANTI E UN RETROGUSTO TERROSO-LEGNOSO
PRINCIPI ATTIVI
Oli essenziali: alfa-pinene, beta-pinene, delta-3-carene, limonene, alfa-fellandrene
Furanocumarine: angelicina, bergaptene, imperatorina, xantotossina
Cumarine: umbelliferone, ostolo, osthenol
Fitosteroli: beta-sitosterolo, stigmasterolo, campesterolo
Acidi fenolici: acido caffeico, acido clorogenico, acido ferulico
PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE

  • Con evidenze scientifiche
  • ookBRONCHITE O AFFEZIONI BRONCHIALI
    ookCOLON IRRITABILE
    ookDIGESTIVO EUPEPTICO STOMACHICO
    ookDISPEPSIA O CATTIVA DIGESTIONE
    ookESPETTORANTE FLUIDIFICANTE DEL CATARRO MUCOLITICO
    ookSPASMOLITICO ANTISPASMODICO
    +++CATARRO VIE RESPIRATORIE
    +++DISBIOSI INTESTINALE
    ++SPASMOLITICO INTESTINALE
  • Con riscontro positivo in fitoterapia
  • ?ANTIVIRALE
    +++ANTISETTICO
    +++CANDIDOSI O MONILIASI
    +++VASODILATATORE PERIFERICO
    ++COLITE
    ++FOTOTOSSICO FOTOSENSIBILIZZANTE
    ++METEORISMO FLATULENZA E FERMENTAZIONI INTESTINALI
    ++MICOSI
  • Uso storico e nella tradizione
  • ?ASTENIA O ESAURIMENTO E STRESS
    ?NEUROTONICO - TONICO NERVINO - TONICO CEREBRALE
    ?SIMPATICOMIMETICO
    +++ALIMENTO
    +++AROMATIZZANTE
    +++EMMENAGOGO
    ++ANALGESICO (GASTRICO)
    ++CARMINATIVO - ANTIFERMENTATIVO
    ++DIARREA
    ++DISMENORREA E OLIGOMENORREA
    ++GASTRALGIA O MAL DI STOMACO
    ++IMMUNODEFICIENZA SECONDARIA O INSUFFICIENZA IMMUNITARIA E MALATTIE AUTOIMMUNI
    ++IMMUNOSTIMOLANTE IMMUNOMODULANTE
    ++INAPPETENZA E ANORESSIA
    +COLERETICO
    +DISPNEA
    +EUPNEICO
    +STUPEFACENTE
  • ------
  • +ECCITO-STUPEFACENTE

    Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni

  • EMA (2014). Assessment report on Angelica archangelica L., radix.
  • ESCOP (2003). Monographs on the Medicinal Uses of Plant Drugs.
  • Sigurdsson & Gudbjarnason (2013). Journal of Ethnopharmacology, 149(1), 16-20.

  • ORGANI INTERESSATI
    BOCCA
    BRONCHI E BRONCHIOLI
    CAVO ORO-FARINGEO
    CERVELLO
    CISTIFELLEA E VIE BILIARI
    FEGATO E VIE BILIARI
    INTESTINO
    INTESTINO CRASSO
    INTESTINO TENUE
    MUCOSA ORALE E LINGUA
    MUCOSE
    ORGANI DIGESTIVI
    ORGANI E-O TESSUTI DI VARI...
    ORGANI EMUNTORI
    ORGANI GUSTATIVI
    SISTEMA ENDOCRINO
    SISTEMA IMMUNITARIO
    SISTEMA NERVOSO AUTONOMO...
    SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    SISTEMA NERVOSO ENTERICO
    STOMACO
    TESSUTO CUTANEO
    TUBO GASTRO-ENTERICO
    TUTTO IL CORPO
    UTERO
    UTERO E OVAIE
    VAGINA
    VASI SANGUIGNI PERIFERICI
    VIE RESPIRATORIE
    FORMULAZIONI BASATE SU EVIDENZE SCIENTIFICHE E SICUREZZA D'USO
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    1. Tisana Digestiva/Antispastica
    30 g radice di angelica (taglio tisana)
    25 g semi di finocchio (Foeniculum vulgare)
    20 g zenzero fresco (Zingiber officinale)
    15 g camomilla (Matricaria chamomilla)
    Preparazione:
    Decotto di angelica e zenzero in 500 ml acqua per 5 minuti.
    Spegnere il fuoco, aggiungere finocchio e camomilla, infondere 10 minuti.
    Dosaggio: 1 tazza dopo i pasti (max 3/die per 2 settimane).
    Evidenze:
    Riduzione del 40% dei sintomi della dispepsia (Journal of Ethnopharmacology, 2018).

    2. Tisana post-prandiale:
    Angelica (50%) + Finocchio (30%) + Menta (20%)

    3. Tisana Espettorante (Bronchiti)
    40 g radice di angelica
    30 g eucalipto (Eucalyptus globulus)
    20 g liquirizia (Glycyrrhiza glabra)
    10 g timo (Thymus vulgaris)
    Preparazione: Decotto 8 minuti, filtrare.
    Uso: 2 tazze al giorno, dolcificare con miele.

    4. Tintura per Crampi Muscolari
    50 g radice fresca di angelica
    300 ml alcool a 60
    20 g ippocastano (Aesculus hippocastanum)
    Preparazione: Macerare 3 settimane, filtrare.
    Uso: 30 gocce in acqua, 2 volte al giorno (max 14 giorni).
    Nota: Per uso esterno (oli/massaggi), preferire estratti privi di furanocumarine.

    Avvertenze
    Evitare lesposizione al sole per 48 ore (fotosensibilizzazione).
    Non superare i 4 g/die di radice secca (rischio fototossicit).

    Bibliografia:
  • EMA (2014). Assessment report on Angelica archangelica L.
  • ESCOP (2003). Monographs on the Medicinal Uses of Plant Drugs.
  • Consultare sempre il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
    COMPOSIZIONI POPOLARI CON ANGELICA
    DIGESTIVA AROMATICA
    MESTRUAZIONI IRREGOLARI
    E. FAVORENTI L'ATTIVITÀ FITOTERAPICA
    EUCALIPTO
    FINOCCHIO
    GINKGO BILOBA
    GINSENG
    LIQUIRIZIA
    ZENZERO
    E. CONTRASTANTI L'ATTIVITÀ FITOTERAPICA
    BIANCOSPINO
    CONSOLIDA MAGGIORE
    GINKGO BILOBA
    IPERICO
    RUTA
    SALICE
    VALERIANA OFFICINALE
    CONTROINDICAZIONI
    AD ALTE DOSI ABORTIVA. LOLIO ESSENZIALE DI ANGELICA HA AZIONE ECCITO-DEPRESSIVA, STUPEFACENTE (DIPENDE DALLE DOSI). PER LA PRESENZA DI FUROCUMARINE BENE EVITARE ESPOSIZIONI SOLARI PROLUNGATE DURANTE IL TRATTAMENTO. EVITARE IN CASO DI ULCERA GASTRICA O DUODENALE E NEL DIABETE.
    AVVERTENZE
    GLI EFFETTI FOTOTOSSICI SONO RELATIVI AGLI ESTRATTI DEI SEMI E NON ALLE RADICI CHE HANNO PROPRIET ANTIFUNGINE. NON VA MISCHIATA AD ALTRE ERBE CONTENENTI SOSTANZE "AMARE". FOTOSENSIBILIZZANTE. PER LUSO COME DIGESTIVO OCCORRE LA PRESCRIZIONE MEDICA.
    INTERAZIONI O INCOMPATIBILITA
    ALCOL
    DIURETICI
    FARMACI ANTICOAGULANTI
    FARMACI ANTIIPERTENSIVI
    FARMACI ANTINFIAMMATORI NON STEROIDEI (FANS)
    FARMACI CORTISONICI
    FARMACI METABOLIZZATI DAL CYP3A4
    POMPELMO (SUCCO)
    WARFARIN
    NOTE DI FITOTERAPIA
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    Sono stati osservati 'in vitro' effetti calcio-antagonisti e cardiovascolari della Angelica sinensis Diels (Angelica cinese o Danggui) inoltre pu interferire con warfarin aumentando il rischio di sanguinamento.
    Ginkgo biloba ha azione sinergizzante con Angelica nel microcircolo periferico (combinazione ostolo/flavonoidi) ma allo stesso tempo da usare con precauzione a causa di possibile rischio emorragico.
    Sorveglianza alle reazioni avverse
    PIANTA SEGNALATA

    SCHEDA NOTIZIE E VARIE


    PIANTA MELLIFERA
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    Pianta mellifera minore, visitata dalle api in estate durante la fioritura.

    Miele di Angelica:
    Colore: Ambrato scuro con riflessi rossastri.
    Aroma: Intenso, balsamico, con note legnose e lieve sentore speziato (ricorda la radice fresca).
    Sapore: Dolce complesso, con retrogusto leggermente amaro e una punta canforata.
    Cristallizzazione: Molto lenta, granulazione fine.
    Propriet: Ricco di minerali e composti fenolici, usato tradizionalmente per infezioni respiratorie lievi.

    Prodotto rarissimo, tipico delle zone nordiche (Scandinavia, Islanda). L'aroma ricorda l'olio essenziale della pianta, ma pi delicato.
    USO ALIMENTARE
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  • Foglie pi tenere:in minestre e minestroni, in insalate miste
  • Germogli: come verdure bollite
  • Radici ridotte in polvere: in pur o pastella per fritture
  • Frutti: aromatizzanti
  • Piccioli delle foglie: canditi. Anche Angelica sylvestris L. pu essere preparata nello stesso modo in alimentazione.
  • PIANTE AD AZIONE FITOESTROGENICA E ANTIANDROGENA
    UTILE DA SAPERE
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    PIANTE AD AZIONE FITOESTROGENICA E ANTIANDROGENA

    In virt della loro azione estrogenica alcune piante si dimostrano efficaci nell'impiego terapeutico per le turbe legate a un'insufficienza ovarica, per sindromi deficitarie dopo isterectomia e ovariectomia, per turbe mestruali della pubert e per alcune manifestazioni fastidiose che caratterizzano la manifestazioni funzionali della menopausa come vampate di calore, turbe dell'umore, secchezza della mucosa vaginale, ecc. e per la sindrome premestruale.
    Alcuni inconvenienti, come per es. le vampate, hanno una stretta relazione con l'ormone ipofisario; altri invece, come prurito, infiammazione pelvica e secchezza vaginale, sono relativi alla caduta del tasso ematico di estrogeni e possono migliorare con l'utilizzo di queste piante. In questi casi la fitoterapia rappresenta una terapia attiva e/o complementare alla terapia ormonale classica.
    Le piante estrogeniche e progesterone-like sono: Angelica, Aletris, Erba medica, Salvia, Luppolo, Ginseng, Alchemilla, Verbena, Salsapariglia, Soia, Kudzu, Cimicifuga; l'Ortica ha azione antiandrogena e la Cimicifuga attiva sulla secrezione dell'ormone ipofisario. L'Agnocasto aumenta la produzione dell'ormone luteinizzante, inibisce il rilascio dell'ormone che stimola il follicolo, portando ad uno spostamento del rapporto a favore degli estrogeni rispetto ai gestageni, producendo effetti ormonali utilizzati contro disturbi connessi alla menopausa; inoltre, sperimentalmente, inibisce la secrezione della prolattina, risultando efficace sia nella sindrome premestruale che nella iperprolattinemia.
    Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"; A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"; Fabio Firenzuoli "Le 100 erbe della salute"

    Fitoestrogeni e trattamenti ormonali: legami pericolosi
    Il ricorso ai fitoestrogeni va evitato nelle donne con tumore della mammella e affette da deprivazione ormonale da ormonoterapia.
    Le donne con carcinoma della mammella positivo per i recettori degli estrogeni devono evitare di ricorrere ai fitoestrogeni nel tentativo di ridurre gli effetti da deprivazione ormonale causati dalla ormonoterapia in atto. Il 70% circa dei carcinomi della mammella esprime recettori per gli estrogeni. Questo dato alla base della terapia adiuvante con farmaci che riducono la stimolazione di questi recettori quali il tamoxifene e derivati e gli inibitori delle aromatasi. L'ormonoterapia di per s causa per numerosi effetti collaterali da deprivazione ormonale. I sintomi meno tollerati sono la secchezza delle mucose e la sindrome vasomotoria (le cosiddette vampate), oltre alle manifestazioni legate al lungo trattamento (artralgie, tipicamente causate dagli inibitori delle aromatasi, osteoporosi, ipertensione, alterazioni del metabolismo lipidico). Nelle donne in menopausa, diventata popolare l'assunzione di integratori alimentari, contenenti principalmente derivati della soia o del trifoglio rosso, nell'ipotesi che abbiano un'azione di contrasto sui sintomi della menopausa. Gli estratti di queste piante contengono infatti fitoestrogeni, e in particolare isoflavoni (genisteina, daidzeina e gliciteina dalla soia e biocanina A e formononetina dal trifoglio), sostanze che hanno una blanda azione sia estrogenica sia antiestrogenica. Queste caratteristiche hanno suggerito la loro indicazione anche alle donne in trattamento con tamoxifene o inibitori dell'aromatasi, suscitando allarme negli oncologi che ritengono tale pratica incongrua e rischiosa. Negli animali di laboratorio si infatti dimostrato uno stimolo dose-dipendente da fitoestrogeni nella crescita di cellule tumorali umane della mammella estrogeno-sensibili (CMF-7) [1]. In modelli analoghi risulta anche abrogata la prevenzione del tamoxifene alla crescita tumorale [2]. A seguito della diffusione di tale pratica sono stati condotti due studi per verificare l'efficacia di integratori a base di soia (90-150 mg/die di isoflavoni) in pazienti sintomatiche per deprivazione ormonale (vampate diurne e notturne) [3,4]. Le pazienti, trattate per carcinoma della mammella e molte in trattamento con tamoxifene o raloxifene, sono state randomizzate in doppio cieco a ricevere il trattamento con isoflavoni o placebo. In nessuno dei due studi si sono rilevate differenze statisticamente significative nella sintomatologia, anche quando stratificate a ricevere tamoxifene. Per cui gli isoflavoni non sembrano ridurre la sintomatologia legata alla terapia ormonale e potrebbero invece avere un'attivit di stimolo sulla crescita tumorale. Secondo alcuni lavori scientifici, le popolazioni asiatiche sarebbero meno esposte al rischio di carcinoma della mammella per l'elevata ingestione di derivati della soia: questa osservazione di difficile interpretazione epidemiologica e non pu essere trasferita alle popolazioni occidentali n ad altri effetti ormonali degli isoflavoni [5,6]. Tali sostanze, quindi, vanno utilizzate con molta cautela da parte delle donne con carcinoma della mammella e solo se con recettori ormonali negativi. I medici che hanno pazienti in trattamento con tamoxifene o inibitori delle aromatasi dovrebbero vigilare e sconsigliare l'uso di prodotti a elevato titolo di fitoestrogeni, anche perch molti degli integratori alimentari in commercio rimandano a siti Internet nei quali sono rivendicati effetti terapeutici non dimostrati, sostenuti con letteratura di parte o mal interpretata.

    Bibliografia: J Nutr 2001;131:2957-62. Cancer Res 2005;65:879-86. J Clin Oncol 2002;15:1449-55. J Clin Oncol 2000;18:1068-74. J Epidemiol 2010;20:83-9. Nutr J 2008;7:17. CDI Palozzo A.C., Falci C., Zovato S. Istituto Oncologico Veneto IRCCS
    ANNOTAZIONI VARIE
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    In Cina questa pianta viene utilizzata da diversi millenni contro le affezioni dellapparato femminile. Da noi vengono usate anche lAngelica silvestris e var. montana - ma sono meno apprezzate. LAngelica rientra nella composizione della famosa Acqua di Melissa - viene inoltre candita ed utilizzata fresca (foglie) per insalate. Deve essere conservata bene perch le radici sono igroscopiche e molto appetibili per gli insetti!
    BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
  • European Pharmacopoeia 10.0 (2020). Angelicae archangelicae radix. Strasbourg: European Directorate for the Quality of Medicines.
  • Hnsel, R., Sticher, O., & Steinegger, E. (2010). Pharmakognosie - Phytopharmazie. Springer-Verlag.
  • Blumenthal, M., Goldberg, A., & Brinckmann, J. (2000). Herbal Medicine: Expanded Commission E Monographs. American Botanical Council.