Foeniculum vulgare var. communis Hort., Foeniculum capillaceum Gilib., Anethum foeniculum L., Foeniculum officinale All., Foeniculum capillaceum Gilib., Meum foeniculum Spreng.
PIANTE ERBACEE PERENNI (SPESSO COLTIVATE COME ANNUALI) CON FUSTI ERETTI, RAMIFICATI E STRIATI, ALTI FINO A 2 METRI. LE FOGLIE SONO FINEMENTE DIVISE IN SEGMENTI FILIFORMI, CON GUAINE AMPIE CHE ABBRACCIANO IL FUSTO. I FIORI SONO PICCOLI, GIALLI, RIUNITI IN GRANDI OMBRELLE COMPOSTE CON NUMEROSI RAGGI. L'INVOLUCRO E L'INVOLUCELLO SONO ASSENTI O COMPOSTI DA POCHE BRATTEE LINEARI. I PETALI SONO 5, INCURVATI ALL'APICE. GLI STAMI SONO 5, ALTERNATI AI PETALI. L'OVARIO È INFERO, BILOCULARE, CON 2 STILI BREVI E UN DISCO NETTARIFERO CONICO. IL FRUTTO È UN DIACHENIO OBLUNGO, APPIATTITO DORSALMENTE, CON COSTE PROMINENTI E CONTENENTE SEMI AROMATICI. FOENICULUM DULCE SI DISTINGUE PER LA BASE DEL FUSTO INGROSSATA E CARNOSA CHE FORMA IL "GRUMOLO" COMMESTIBILE.
ESTATE (GIUGNO LUGLIO AGOSTO), CON CLIMA FAVOREVOLE FINO A SETTEMBRE
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____GIALLO ____GIALLO-VERDE
Foeniculum vulgare Miller (finocchio selvatico) e Foeniculum dulce DC. (finocchio dolce o coltivato) condividono un habitat simile essendo entrambi varietà o sottospecie di Foeniculum vulgare. Sono originari della regione mediterranea e si sono ampiamente naturalizzati in molte parti del mondo, specialmente in terreni asciutti vicino alla costa e sulle rive dei fiumi. Prediligono luoghi soleggiati e terreni ben drenati, sassosi e calcarei, e si possono trovare in campi incolti e ruderali, vicino al mare, in aree coltivate come frutteti e vigneti, lungo strade e ferrovie, discariche e aree urbane e periurbane. Crescono dal livello del mare fino a circa 1000 metri di altitudine. Il finocchio coltivato richiede irrigazioni frequenti e abbondanti e preferisce un clima temperato di tipo mediterraneo.
Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
Monografie e compendi di fitoterapia su Foeniculum vulgare
Review cliniche su azione carminativa e antispasmodica del finocchio
Studi su attività galattagoghe ed effetti sulla lattazione
Ricerche precliniche e cliniche su proprietà antiossidanti e antinfiammatorie
Testi di etnobotanica e usi tradizionali del finocchio nella medicina popolare
Estratti e oli essenziali di finocchio mostrano efficacia nel ridurre meteorismo, crampi addominali e coliche, sia in adulti sia in studi pediatrici per dolori addominali funzionali.
In diversi studi l’uso di preparati a base di finocchio è associato a un incremento della produzione lattea in mamme selezionate; l’effetto è comunque moderato e dipende dalla formulazione e dalla dose.
Componenti fenolici e oli essenziali del finocchio evidenziano attività antiossidante e modulazione di marker infiammatori in studi preclinici e in parte in trial clinici, supportando un ruolo protettivo generale.
Preparazioni come sciroppi e formulazioni per inalazione presentano un effetto espettorante e lenitivo della tosse e delle mucose delle vie aeree superiori, con evidenze da studi clinici di supporto.
Tisane, decotti e preparazioni standardizzate a base di semi o estratti sono usati con buon riscontro per dispepsia lieve, digestione lenta e senso di pesantezza post-prandiale.
Miscele a base di finocchio (spesso associate a camomilla e anice) risultano efficaci e ben tollerate nel calmare i disturbi di gas e coliche, con ampia pratica clinica fitoterapica.
Sciroppi e tisane a base di finocchio vengono impiegati come coadiuvanti per favorire l’eliminazione delle secrezioni e lenire la gola.
Estratti oleosi o infusi possono essere utilizzati in prodotti lenitivi per pelli sensibili o come componente di miscele emollienti, con buoni riscontri pratici.
Afferma Fabio Firenzuoli, Direttore del Centro di Careggi "Abbiamo potuto documentare, con la letteratura disponibile e ricerche originali, che anche la banale tisana di semi di finocchio contiene numerose sostanze che in maniera sinergica possono aiutare nella lotta contro l'insorgenza di tumori. In particolare si tratta di polifenoli che inibiscono la cancerogenesi e favoriscono l'apoptosi, cioè la morte programmata delle cellule già degenerate". La scoperta più importante rimane comunque la dimostrazione che tra questi polifenoli del finocchio è presente l'EGCG, epigallocatechina-gallato, finora nota come principale agente anticancerogeno del tè verde. "Nessuno lo sapeva fin ora, neppure noi ! Aver trovato nel finocchio queste sostanze, è doppiamente importante, per la loro diretta attività protettiva, ma anche perché bloccano le SULT, cioè le Sulfotransferasi, enzimi responsabili dell'attivazione tossica dell'estragol o, sostanza presente in piccole quantità nell'olio essenziale del finocchio e dello stesso basilico". La ricerca è stata condotta in collaborazione con Matteo Floridia e Simone Cristoni (NewsService, Milano). "Sembra trattarsi di un vero e proprio caso di sinergia naturale presente nel fitocomplesso del Finocchio" dice Alfredo Vannacci, responsabile della ricerca del Centro e ricercatore presso il Dipartimento di Farmacologia dell' Università di Firenze diretto dal Prof. Alessandro Mugelli "senza considerare che lo stesso anetolo, principale componente dell'olio essenziale del finocchio, sperimentalmente ha già dimostrato una capacità di riduzione della diffusione metastatica e potrebbe meritare attenzione anche per eventuali studi clinici". La tisana al finocchio può dunque riservare importanti sorprese, speriamo utili anche per i pazienti, comunque oltre le aspettative che vengono dal uso domestico come rimedio di tipo digestivo.
IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA ALLE APIACEAE (OMBRELLIFERE), ALLERGIA ALL'ANETOLO, EPILESSIA (PER L'OLIO ESSENZIALE IN DOSAGGI ELEVATI), GRAVIDANZA (PER L'OLIO ESSENZIALE PURO), BAMBINI SOTTO I 4 ANNI (PER L'OLIO ESSENZIALE)
EVITARE L'USO PROLUNGATO DELL'OLIO ESSENZIALE OLTRE LE 2 SETTIMANE, CAUTELA IN PAZIENTI CON ENDOMETRIOSI O TUMORI ESTROGENO-DIPENDENTI (POTENZIALE ATTIVITà ESTROGENICA), MODERARE IL DOSAGGIO IN CASO DI GASTRITE, NON ESPORRE AL SOLE DOPO APPLICAZIONE TOPICA DI OLIO ESSENZIALE (RISCHIO FOTOSENSIBILIZZAZIONE), MONITORARE EVENTUALI REAZIONI ALLERGICHE IN SOGGETTI PREDISPOSTI, PREFERIRE PREPARAZIONI STANDARDIZZATE IN CASO DI TERAPIE FARMACOLOGICHE CONCOMITANTI
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento. Consultare un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
Estratto secco titolato
Estratto ottenuto dai frutti o semi, standardizzato in oli essenziali o composti fenolici.
Indicazione: disturbi digestivi funzionali, meteorismo, crampi addominali, supporto respiratorio.
Posologia indicativa: assunzione quotidiana in capsule o compresse, una o più volte al giorno, preferibilmente ai pasti, con cicli di alcune settimane.
2. Olio essenziale standardizzato
Ottenuto per distillazione dei semi, standardizzato in anetolo e altri terpeni attivi.
Indicazione: antispasmodico, carminativo, espettorante, supporto digestivo.
Posologia indicativa: uso interno solo in formulazioni specifiche, a basso dosaggio e sotto controllo professionale; possibile uso esterno diluito per massaggi addominali, una o più volte al giorno.
3. Estratto fluido idroalcolico (tintura o TM)
Preparato con grado alcolico controllato, standardizzato in fitocomplessi totali.
Indicazione: digestione lenta, iperfermentazione intestinale, tensione addominale, tosse produttiva.
Posologia indicativa: assunzione diluita in acqua, più volte al giorno, preferibilmente dopo i pasti.
4. Infuso concentrato liofilizzato
Preparato a partire da tisane di semi, successivamente liofilizzato per ottenere estratto standardizzato.
Indicazione: intestino irritabile, dispepsia, difficoltà digestive post-prandiali.
Posologia indicativa: assunzione orale quotidiana, come bustina monodose ricostituita in acqua calda.
5. Formulazioni combinate per coliche infantili
Prodotti in gocce o sospensioni contenenti finocchio titolato, talvolta con camomilla o Melissa.
Indicazione: coliche gassose pediatriche.
Posologia indicativa: somministrazione in gocce o millilitri secondo peso e indicazioni pediatriche; uso di breve durata.
6. Sciroppi fitoterapici titolati
Preparati liquidi con estratto di finocchio e altri fitocomplessi.
Indicazione: tosse produttiva, irritazione delle vie aeree superiori, difficoltà di espettorazione.
Posologia indicativa: assunzione a intervalli regolari nell’arco della giornata, per periodi brevi.
Note su sicurezza e selezione delle formulazioni
L’olio essenziale è la forma più attiva e potenzialmente a rischio e richiede formulazioni commerciali controllate.
Gli estratti secchi sono le forme più standardizzate e utilizzate in contesto clinico.
Le formulazioni pediatriche devono essere specificamente sviluppate per l’età e non preparate in autonomia.
L’uso di preparati concentrati è generalmente di breve periodo, mentre infusi e decotti possono essere utilizzati più liberamente.
Bibliografia
Monografie farmacopeiche e testi di fitoterapia clinica sul finocchio
Studi clinici e preclinici sugli estratti standardizzati di Foeniculum vulgare
Documentazione tecnico-scientifica su oli essenziali e sicurezza d’uso
Fonti di fitoterapia pediatrica e uso combinato in coliche infantili
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
Infuso carminativo per meteorismo
Droga: frutti interi di finocchio (preferibilmente leggermente schiacciati)
Dose: 1,5–2 g per tazza (circa 1 cucchiaino colmo)
Preparazione: infusione 8–10 min
Frequenza: 2–3 tazze/die dopo i pasti
Effetto: riduce flatulenza, crampi intestinali, dolore viscerale; favorisce l'espulsione dei gas
Tisana galattogoga nel post-parto
Droga: frutti
Dose: 1 g per tazza
Frequenza: 2 volte/die
Note: uso breve periodo; evitare dosi elevate; mantenere dosaggi bassi
Decotto leggermente espettorante
Dose: 2–3 g in 200 ml di acqua
Preparazione: 5 min bollore + 10 min infusione
Frequenza: 2–3/die
Effetto: fluidifica muco e calma tosse spastica
Infuso anticolitico e antigonfiore
Finocchio frutti: 1,5 g
Camomilla fiori: 1 g
Melissa foglie: 1 g
Frequenza: 2–3 tazze/die dopo i pasti
Effetti:
antispasmodico
riduce dolore viscerale
migliora digestione
Tisana per dispepsia funzionale
Finocchio frutti: 1,5–2 g
Menta piperita foglie: 1 g
Liquirizia radice: 0,5 g
Frequenza: 1 tazza dopo pasti principali
Effetti:
riduce crampi e nausea
facilita la secrezione biliare
migliora transito
Note: evitare liquirizia in ipertesi o in caso di terapia con diuretici o cortisonici
Tisana per colon irritabile con dolore e gas
Finocchio frutti: 1,5 g
Anice frutti: 1 g
Zenzero radice: 0,5 g
Frequenza: 2–3 volte/die
Effetti:
riduzione gonfiore
normalizzazione motilità intestinale
riduzione dolore
Decotto balsamico e fluidificante
Finocchio frutti: 1,5 g
Timo sommità: 1 g
Malva foglie/fiori: 1 g
Preparazione: 5 min bollore + 10 min infusione
Frequenza: 3 tazze/die
Effetti:
mucolitico
antispasmodico
lenitivo
Infuso per tosse spasmodica
Finocchio frutti: 1,5 g
Piantaggine foglie: 1 g
Tiglio fiori: 1 g
Frequenza: 2–3 tazze/die
Effetti:
sedativo della tosse
antiinfiammatorio
spasmolitico
Infuso galattogogo moderato
Finocchio frutti: 1 g
Galega sommità: 1 g
Anice frutti: 1 g
Frequenza: 1–2 volte/die per brevi periodi
Effetti:
incremento moderato secrezione lattea
riduzione coliche del lattante
Note di sicurezza:
Uso breve, dosaggi moderati, evitare concentrazioni elevate di oli essenziali
Infuso anti-nausea
Finocchio frutti: 1,5 g
Zenzero radice: 1 g
Limone scorza: 0,5 g
Frequenza: 1–2 volte/die
Effetti:
antiemetico
procinetico
riduzione fermentazioni
Tisana per coliche gassose del lattante
Finocchio frutti: 0,3–0,5 g in 100 ml acqua
Preparare fresco ogni somministrazione
Somministrare 2–3 volte/die
Sicurezza: basse dosi, brevi periodi
Per neonati molto piccoli, uso solo se indicato dal pediatra
NOTE DI SICUREZZA GENERALI
Evitare preparazioni con alte concentrazioni di olio essenziale
Non usare in caso di allergia a piante Apiaceae
Cautela in gravidanza e allattamento (dosi basse, breve durata)
Possibili interazioni:
farmaci estrogenici
antiaggreganti ad alto dosaggio di estratti
Nei bambini usare solo tisane leggere, non estratti
BIBLIOGRAFIA
Fitoterapia clinica e farmacognosia delle piante officinali
Farmacognosia: principi attivi vegetali e loro impiego terapeutico
Piante medicinali e fitoterapia applicata
Manuale di fitoterapia clinica
Pharmacology of medicinal plants
Herbal medicine research and global health
Medicinal plants: chemistry and therapeutic properties
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
Vino composto di Finocchio
Macerare per 10 giorni in un litro di vino bianco secco: 60 g di semi di Finocchio, 10 g di semi di Anice verde, 10 g di frutti di Coriandolo. Filtrare. Bere un bicchierino da liquore prima dei due pasti principali e un cucchiaio dopo i pasti.[Tratto da: I Vini Medicinali - Eraclio Fiorani, Roberto Fedecostante - Edizioni CHI-NI Macerata]
Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda ed evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
Foeniculum vulgare Miller (finocchio) è considerata una pianta mellifera, anche se la produzione di miele monoflora è relativamente rara e geograficamente limitata perché il nettare è disponibile in quantità moderate e spesso le api bottinano su molte altre piante contemporaneamente.
Quando tuttavia si ottiene, il miele di finocchio presenta caratteristiche sensoriali e chimiche peculiari.
Colore
Da ambra chiaro a ambra scuro
Talvolta con sfumature verdastre o bruno-dorate
Aroma
Intenso, aromatico, anisato, con note che richiamano
semi di finocchio
anice
liquirizia
spezie dolci
Sapore
Dolce e speziato
Note marcatamente balsamiche, anelate
Retrogusto persistente, leggermente fresco e amarognolo
Cristallizzazione
Variabile, spesso lenta e grossolana
Può rimanere liquido a lungo per il contenuto relativamente alto di fruttosio
Parti utilizzate in cucina
Bulbo: croccante, dolce, aromatico; spesso consumato crudo o cotto.
Foglie e fronde: aromatiche, simili all’aneto, usate fresche come guarnizione o negli insaporitori.
Semi: dolci e leggermente piccanti, utilizzati come spezia o infusi.
Germogli e radici: meno comuni, ma usati in insalate o zuppe.
Modi di utilizzo
Crudo: tagliato a fettine sottili nelle insalate o carpacci, conferisce freschezza e aroma anisato.
Cotto: al forno, in padella, stufato o gratinato; mantiene dolcezza naturale e aroma delicato.
Spezie e aromi: i semi macinati o tostati insaporiscono pane, dolci, biscotti, liquori e salse.
Infusi e tisane: semi o frutti essiccati per bevande digestive e carminative.
Condimenti e oli aromatici: foglie e semi possono aromatizzare oli, aceti, burri o marinate.
Piatti tipici
Insalate miste e crudité
Zuppe e minestre mediterranee
Piatti di pesce e crostacei
Stufati di carne e verdure
Pane speziato, dolci e biscotti aromatici
Liquori e digestivi casalinghi
Proprietà funzionali in cucina
Digestivo e carminativo: i semi possono aiutare la digestione.
Aroma naturale senza sale: utile per insaporire piatti leggeri o dietetici.
Versatile: può essere combinato con molte altre erbe aromatiche come prezzemolo, timo, rosmarino, basilico.
Le essenze la cui azione è molto incostante e saltuaria nei confronti di un certo agente patogeno vengono chiamate "essenze germicide del terreno".
Tuttavia nella sperimentazione esse hanno manifestato anche la massima attività almeno in un caso, eguagliando le essenze maggiori, quindi hanno un comportamento altamente imprevedibile.
Quelle maggiormente studiate sono le seguenti: Alloro, Basilico, Bergamotto, Camomilla, Carvi, Cedro, Chenopodio, Cipresso, Citronella, Coriandolo, Cumino, Finocchio, Ginepro, Issopo, Limone, Menta, Neroli, Noce moscata, Prezzemolo, Rosmarino, Salvia, Sandalo, Verbena, Zenzero.
L'indice aromatico o I.A. di una essenza rappresenta il potere germicida riferito a un olio essenziale ideale (100%). Le essenze germicide del terreno hanno un I.A. medio che va da 0 a 0,125 circa.
[Tratto da: Paul Belaiche - "L'Aromatogramma"]
Origine e diffusione: originario del bacino del Mediterraneo, oggi coltivato in Europa, Asia e America. La sua adattabilità e resistenza lo hanno reso comune sia come pianta aromatica che come coltura alimentare.
Uso antico: già gli Egizi, Greci e Romani lo utilizzavano sia in cucina che in medicina; i Greci lo consideravano un simbolo di forza e salute.
Simbolismo: nella tradizione popolare europea, il finocchio era associato a protezione, coraggio e purificazione; si diceva che fosse utile per scacciare gli spiriti maligni o portare fortuna.
Si dice che un infuso di Verbena e Finocchio raccolti il venerdì riempiano l´amante di desiderio.
Anticamente il vino era trattato con semi di finocchio al fine di mascherarne e correggerne il cattivo gusto; da questa usanza derivò il detto "non farsi infinocchiare".
Medicina tradizionale: nell’antichità era usato per favorire la digestione, alleviare i disturbi gastrointestinali e come tonico generale.
Curiosità botanica: il finocchio è una delle poche piante aromatiche in cui sia i semi, il bulbo, le foglie e i germogli possono essere consumati, ognuno con proprietà organolettiche distinte.
In Erboristeria vengono utilizzate entrambe le varietà del F. vulgare - ovvero la var. dulce e la var. vulgare - sebbene ai fini fitoterapici sia più importante quest´ultima ovvero il cosiddetto Finocchio selvatico o amaro.
Impiego in liquori: i semi di finocchio sono tradizionalmente utilizzati nella preparazione di liquori digestivi e amari come il sambuca o il fennel liqueur, sfruttando il loro aroma dolce-anisato.
Proprietà mellifere: fiorisce con piccoli fiori gialli molto apprezzati dalle api; il miele di finocchio è aromatico, leggermente dolce e ricco di nutrienti.
Curiosità culturale: in alcune regioni italiane il finocchio selvatico viene raccolto durante le feste autunnali per insaporire piatti tradizionali e conserve.
Interesse scientifico: oltre all’uso alimentare, è studiato per le proprietà digestive, antiossidanti e carminative, confermando alcuni dei suoi usi storici.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Duke, J. A. (1992). Handbook of biologically active phytochemicals and their activities. CRC press.
European Medicines Agency. (2014). Assessment report on Foeniculum vulgare Miller, fructus and Foeniculum vulgare Miller, aetheroleum. EMA/HMPC/143175/2013.
O'Brien, P., & Dietrich, A. M. (2016). Anethole in black licorice and fennel: Occurrence, analysis, and human exposure. Journal of Agricultural and Food Chemistry, 64(33), 6435-6442.