PIANTA ERBACEA PERENNE GLABRA CON FUSTI ERETTI E RAMIFICATI. LE FOGLIE BASALI SONO GRANDI, LUNGAMENTE PICCIOLATE, OVATE O OBLUNGHE, CON MARGINI CRENATI O ONDULATI. LE FOGLIE CAULINE SONO PROGRESSIVAMENTE PIÙ PICCOLE, SESSILI E LANCEOLATE. I FIORI SONO PICCOLI, BIANCHI, TETRAMERI, RACCOLTI IN RACEMI ALLUNGATI. I SEPALI SONO ERETTI E I PETALI SONO IL DOPPIO DELLA LORO LUNGHEZZA. IL FRUTTO È UNA SILIQUETTA GLOBOSA O OVOIDE, CON DUE VALVE E NUMEROSI SEMI. LA RADICE È CARNOSA, CILINDRICA E PUNGENTE.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____BIANCO ____VERDE-CHIARO
APRILE MAGGIO GIUGNO (TARDA PRIMAVERA), CON PICCOLI FIORI BIANCHI A CROCE
Originaria probabilmente dell'Europa sudorientale e dell'Asia occidentale, ma ampiamente naturalizzata e coltivata in molte parti del mondo. Cresce tipicamente in habitat umidi e disturbati, come bordi di campi, fossi, rive di corsi d'acqua, scarpate stradali, orti e aree incolte, fino a circa 1100 metri di altitudine. Predilige terreni umidi, fertili e ben drenati, con esposizione in pieno sole o mezz'ombra. È una pianta robusta e vigorosa che può diventare invasiva se non controllata. In Italia è comune in ambienti ruderali e come infestante delle colture, presente in quasi tutto il territorio, più rara nel sud.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
AUTUNNO (SETTEMBRE-OTTOBRE) PER RADICI DI PIANTE BIENNALI
RADICE FRESCA O ESSICCATA (ARMORACIAE RADIX)
INTENSAMENTE PUNGENTE E ACRE (PER GLUCOSINOLATI VOLATILI)
FORTEMENTE PICCANTE E IRRITANTE, CON RETROGUSTO AMARO
Sinigrina (glucosinolato predominante) → idrolizzato in isotiocianato di allile (responsabile del gusto piccante).
Glucobrassicina → idrolizzata in isotiocianato indol-3-carbinolo (composto con attività antitumorale).
2. Composti fenolici e antiossidanti
Acidi fenolici (acido gallico, acido caffeico, acido sinapico).
Flavonoidi (quercetina, kaempferolo).
3. Vitamine e minerali
Vitamina C (elevato contenuto, storicamente usato contro lo scorbuto).
Potassio, calcio, magnesio.
4. Enzimi
Mirosinasi (enzima che catalizza l’idrolisi dei glucosinolati).
Perossidasi (coinvolta nella difesa antiossidante).
Rafano Estratto Fluido
1 g=XXXVIII gtt
2-6 g al giorno
Rafano Tintura Madre
Preparata dalla radice fresca tit.alcol.55°
XXX gtt 3 volte al giorno
Rafano Tisana
2 g per tazza di acqua bollente per 10 min
2-3 tazze al giorno
Vino di Rafano Macerare 30 g di radice di Rafano triturata in un litro di vino bianco a buona gradazione alcolica. Filtrare dopo una settimana. Prenderne al massimo un cucchiaio da minestra dopo i due pasti principali. Non superare la quantità di 2 cucchiai al giorno.[Tratto da: I Vini Medicinali - Eraclio Fiorani, Roberto Fedecostante - Edizioni CHI-NI Macerata]
Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda e di evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA VERSO LA PIANTA O SUOI COMPONENTI, GASTRITE, ULCERA PEPTICA, SINDROME DELL'INTESTINO IRRITABILE, MALATTIE RENALI IN FASE ACUTA, GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, ETÀ PEDIATRICA SOTTO I 6 ANNI, TERAPIE CON DIURETICI O FARMACI IPOTENSIVI.
EVITARE L'USO PROLUNGATO, NON SUPERARE LE DOSI CONSIGLIATE, PUÒ CAUSARE IRRITAZIONE GASTROINTESTINALE, SOSPENDERE IN CASO DI REAZIONI CUTANEE, CONSULTARE IL MEDICO IN CASO DI ASSUNZIONE CONCOMITANTE DI FARMACI ANTICOAGULANTI O ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI, EVITARE IL CONTATTO CON OCCHI E MUCOSE.
L'AZIONE EUPEPTICA DEL RAFANO SI HA PER PICCOLE DOSI, AUMENTANDO LE QUALI DIVENTA IRRITANTE DETERMINANDO REAZIONI ALLERGICHE, GASTRITE, ENTERITE, NEFRITE E CISTITE CON DIARREA, IRRITAZIONE GASTRICA E VOMITO.
L'azione terapeutica del rafano è molto variabile in funzione della quantità di droga assunta. Non esistono studi adeguati sugli estratti. E' meglio evitare l'olio essenziele e, più genericamente, l'uso prolungato per via interna delle Crucifere come Cavolo, Rafano, Rapa, Senape, ecc. perché possono irritare la mucosa gastrica e favorire l'insorgere di gozzo tiroideo.
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
Radice tritata:
• stesso uso della senape
• preparazione di sott'aceto di radice
Nel nord Europa la polvere di Rafano viene usata come sostituto della Senape.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Studi sui glucosinolati e isotiocianati (Brassicaceae):
Fahey, J. W., et al. (2001). "The chemical diversity and distribution of glucosinolates and isothiocyanates among plants." Phytochemistry, 56(1), 5-51. (Studio generale sui glucosinolati nelle Brassicaceae)
Lund, E., & White, P. R. (1990). "Antimicrobial activity of some isothiocyanates." Journal of Applied Bacteriology, 68(2), 193-201. (Attività antimicrobica dell’isotiocianato di allile)
Nakamura, Y., et al. (2001). "Chemoprevention of hepatocarcinogenesis by dietary constituents derived from cruciferous vegetables." Annals of the New York Academy of Sciences, 952(1), 204-215. (Effetti antitumorali dei derivati del rafano)
Kusznierewicz, B., et al. (2010). "Antioxidant properties of cruciferous vegetables." Food Chemistry, 121(1), 156-164. (Attività antiossidante del rafano e altre Brassicaceae)
Valutazioni ufficiali:
European Medicines Agency (EMA) (2013). "Assessment report on Armoracia rusticana G. Gaertn., B. Mey. & Scherb., radix." EMA/HMPC/571448/2010. (Valutazione ufficiale dell’uso medicinale)