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RHODIOLA
Rhodiola rosea L.

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TOSSICITÀ: RELATIVA A QUANTO SPECIFICATO

SCHEDA BOTANICA

CLASSIFICAZIONE
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Rosidae
Ordine: Saxifragales
Famiglia:
Sottofamiglia: Sedoideae
Tribù: Sedeae

NOMI POPOLARI
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Sedum rosea (L.) Scop., Sedum rhodiola DC., Rhodiola arctica Boriss., Rhodiola iremelica Boriss., Rhodiola scopolii Simonk., Sedum scopolii Simonk.

SINONIMI BOTANICI
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Sedum rosea (L.) Scop., Sedum rhodiola DC., Rhodiola arctica Boriss., Rhodiola iremelica Boriss., Rhodiola scopolii Simonk., Sedum scopolii Simonk.

DESCRIZIONE BOTANICA
PIANTA ERBACEA PERENNE APPARTENENTE ALLA FAMIGLIA DELLE CRASSULACEAE. POSSIEDE UN RIZOMA LEGNOSO E ROBUSTO, SPESSO RAMIFICATO, CON UN CARATTERISTICO ODORE DI ROSA. I FUSTI SONO ERETTI, SEMPLICI O POCO RAMIFICATI, ALTI FINO A 40 CM. LE FOGLIE SONO SESSILI, CARNOSE, ALTERNE O OPPOSTE, DI FORMA OBLANCEOLATA O OBOVATA, CON MARGINE DENTATO. I FIORI SONO PICCOLI, DI COLORE GIALLO O GIALLO-VERDOGNOLO, RIUNITI IN DENSE CIME CORIMBIFORMI ALL'APICE DEI FUSTI. I FRUTTI SONO PICCOLI FOLLICOLI ROSSASTRI CONTENENTI NUMEROSI SEMI.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI

____ ARANCIO
____ GIALLO
____ GIALLO-ARANCIO
____ GIALLO-CHIARO
____ GIALLO-VERDASTRO
____ GIALLO-VERDE
____ MARRONCINO

FIORITURA O ANTESI
GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO, FINE PRIMAVERA, ESTATE

HABITAT
Cresce spontaneamente nelle regioni artiche e montuose fredde dell'Europa, dell'Asia e del Nord America. Si trova tipicamente su pendii rocciosi umidi, scogliere, morene e in generale su suoli ben drenati ma con una buona disponibilit di umidit, spesso caratteristici di substrati silicei. In Europa la si pu trovare nelle zone prealpine e alpine tra i 1500 e i 3000 metri di altitudine, ma anche a quote inferiori in alcune regioni nordiche. Predilige climi freddi e si adatta a condizioni ambientali difficili.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025

SCHEDA FITOTERAPIA

PERIODO BALSAMICO
(Periodo di raccolta della droga)
MARZO, APRILE, MAGGIO, PRIMA DELLA FIORITURA
DROGA UTILIZZATA
(Parte utilizzata a scopo fitoterapico)
RADICE
PRINCIPI ATTIVI
Fenilpropanoidi: rosavina, salidroside, tirosolo, Glicosidi fenolici: rosiridina, rosiridolo, Flavonoidi: rodionina, rodiosina, tricina, kaempferolo, Acidi fenolici: acido clorogenico, acido gallico, acido caffeico, Terpenoidi: rosaridina, rosaridolo, Monoterpeni: rosiridolo, sesquiterpeni, Oli essenziali: geraniolo, mirtenolo, limonene, Alcaloidi: rodiolina, rodionina, Steroidi: beta-sitosterolo, daucosterolo, Sali organici: acido ossalico, acido malico
PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE

  • ------
  • ?ARITMIE CARDIACHE E PALPITAZIONI (ANTIARITMICO CARDIACO)
    +++ADATTOGENO
    +++NOOTROPO
    ++ACUFENE
    ++AFRODISIACO
    ++DEPRESSIONE NERVOSA O PSICHICA
    ++FAME NERVOSA
    ++IMPOTENZA SESSUALE

    ORGANI INTERESSATI
    CERVELLO
    CUORE
    ORGANI SESSUALI E RIPRODUTTIVI
    ORGANI UDITIVI
    SISTEMA CIRCOLATORIO
    SISTEMA NERVOSO AUTONOMO...
    SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    SISTEMA NERVOSO ENTERICO
    TUTTO IL CORPO
    E. FAVORENTI L'ATTIVITÀ FITOTERAPICA
    ELEUTEROCOCCO
    GINSENG
    SCHISANDRA
    TABEBUIA
    UNCARIA
    WITHANIA
    CONTROINDICAZIONI
    VEDERE NOTE
    AVVERTENZE
    PER USO PROLUNGATO E O IN CONCOMITANZA DI ASSUNZIONE DI FARMACI CONSULTARE IL MEDICO
    INTERAZIONI O INCOMPATIBILITA
    CAFFEINA
    Destrometorfano
    LOSARTAN
    Midazolam
    Omeprazolo
    NOTE DI FITOTERAPIA
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    L'attivit adattogena della Rhodiola agisce anche sulle prestazioni fisiche accorciando il tempo di recupero muscolare dopo esercizio fisico (aumenta la sintesi delle proteine ed i livelli di ATP nel tessuto muscolare striato). Si evidenziato anche un'attivit cardioprotettiva e antiadrenergica con aumentati livelli plasmatici di beta-endorfine.


    Sperimentalmente sono stati studiati gli effetti di prodotti a base di Rodiola sull'uomo, per valutarne gli effetti sul Citocromo P-450 (CYP) CYP1A2, CYP2C9, CYP2C19, CYP2D6 e CYP3A4 durante la contemporanea assunzione di caffeina, losartan, omeprazolo destrometorfano e midazolam. I risultati pi significativi di questo studio indicano che R. rosea inibisce la capacit metabolica di CYP2C9 negli esseri umani. Sebbene l'effetto sia modesto, pu essere clinicamente rilevante durante il trattamento con substrati del CYP2C9 e del CYP2D6, specie se con uno stretto indice terapeutico: oltre al losartan, ad esempio gli anticoagulanti orali. Comunque teoricamente anche altri farmaci potrebbero risentire dell'effetto della Rodiola.

    [Dott. Fabio Firenzuoli - Tratto da Fitoterapia 33 del 11 feb 2018]
    Sorveglianza alle reazioni avverse
    PIANTA SEGNALATA

    SCHEDA NOTIZIE E VARIE

    PIANTE ADATTOGENE ED IMMUNOSTIMOLANTI
    UTILE DA SAPERE
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    PIANTE ADATTOGENE ED IMMUNOSTIMOLANTI Presso tutte le culture e nelle medicine tradizionali di ogni angolo del globo troviamo delle piante adattogene, cio delle specie vegetali in grado di aumentare la resistenza dell'organismo a stress endogeni ed esogeni, migliorando la performance fisica e mentale, in risposta a stimoli di natura fisica, chimica e biologica. Il termine adattogeno viene infatti dal vocabolo latino adaptare e da quello greco genes (prodotto da) e fu coniato nel 1947 dallo scienziato russo N.V. Lazarev; nel 1969 Brekhman e Dardymov stabilirono dei criteri specifici affinch una droga vegetale possa definirsi adattogena. L'effetto di queste piante si affianca alla risposta fisiologica che gi di per s l'organismo mette in opera quando soggetto ad uno stimolo che ne turbi l'equilibrio biologico, al fine di ristabilire prontamente l'omeostasi; tali risposte sono di carattere prevalentemente ormonale, cio con effetti transitori, ma esistono anche vere e proprie modificazioni funzionali o morfologiche che si generano nelle persone sottoposte frequentemente a stress (per es. negli atleti sottoposti a molte ore di allenamento quotidiano) o che si sono evolute in alcune etnie nel corso di milioni di anni in risposta all'ambiente (per es.: la variazione del colore della pelle in funzione dell'esposizione ai raggi solari o le maggiori dimensioni della gabbia toracica delle popolazioni andine, costrette a vivere sopra i 4000 mt, dove l'ossigeno scarseggia). Le piante adattogene non corrispondono a nessuna categoria della farmacologia classica e meno ancora hanno corrispettivi nei farmaci di sintesi: nella maggior parte dei casi, infatti, esse sono aspecifiche, agendo su differenti organi o tessuti bersaglio e provocando, nell'insieme, una risposta adattogena; ci dovuto al fatto che il fitocomplesso spesso si compone di principi attivi di svariata natura chimica, che sono per sinergici. Il meccanismo d'azione delle droghe adattogene generalmente assai complicato e non sempre ancor ben compreso. Molte droghe adattogene hanno anche azione antimicrobica ed immunostimolante, in tal modo contribuendo a migliorare le difese dell'organismo contro agenti eziologici esterni; altre hanno dimostrato di avere interessanti e promettenti effetti antitumorali, su cui la ricerca sta ora indagando. Altre ancora hanno azione prevalentemente nootropa (dal Greco noos=mente, e tropein=sorvegliare), cio migliorano la performance mentale e l'umore; alla classe delle droghe nootrope appartengono tutte le piante contenenti metilxantine (caffeina e derivati), che sono pi propriamente degli stimolanti e che saranno oggetto di una scheda a parte. Infine sono state incluse in questa scheda delle piante meramente immunostimolanti dato che, funzionalmente, sono simili a quelle adattogene, ovvero servono ad aiutare l'organismo a sviluppare una linea difensiva contro gli attacchi esterni. Proprio per la loro caratteristica di migliorare le risposte dell'organismo, l'utilizzo di droghe adattogene non necessariamente circoscritto a stati patologici, ma rientra piuttosto nel campo del benessere e della prevenzione (alcune risultano per esempio assai utili per aiutare a prevenire, durante la stagione invernale, le malattie da raffreddamento). Naturalmente sono anche molto utili negli stati di convalescenza ed in generale di astenia. [Tratto da EPO S.r.l. ISTITUTO FARMOCHIMICO FITOTERAPICO http://www.eposrl.com/eposrl/]
    BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
  • Panossian A, Wikman G, Sarris J, Rosenroot (Rhodiola rosea): traditional use, chemical composition, pharmacology and clinical efficacy, Phytomedicine, 2010
  • Kelly GS, Rhodiola rosea: a possible plant adaptogen, Alternative Medicine Review, 2001