Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Asteridae Ordine: Dipsacales Famiglia:
Sambuco nostrale, Zambuco, Sambuco nero,American Elder, American Elderberry, Black Elder, Blue Elderberry, Bourtree, Common Elder, Common Elderberry, Elder, Elderberry, European Black Elder, European Black Elderberry, European Elder, European Elderberry, Lace Leaf Elder, Mexican Elderberry, Sureau, Schwarzer Holunder, Saúco, Sabuco, Sambugo, Sauch, Sauco, Sabugueiro-Negro, Soc
ARBUSTO O PICCOLO ALBERO DECIDUO CON FUSTI RAMIFICATI E MIDOLLO BIANCO SPUGNOSO. LE FOGLIE SONO OPPOSTE, PENNATOCOMPOSTE, CON 5-7 FOGLIOLINE OVATE O ELLITTICHE, DENTATE E CON UN ODORE CARATTERISTICO. I FIORI SONO PICCOLI, ERMAFRODITI, DI COLORE BIANCO-CREMA, RIUNITI IN GRANDI CORIMBI O OMBRELLE APPIATTITE E PROFUMATE CHE FIORISCONO A FINE PRIMAVERA O INIZIO ESTATE. IL CALICE È PICCOLO CON CINQUE DENTI, LA COROLLA HA CINQUE LOBI. GLI STAMI SONO CINQUE CON ANTERE GIALLE. L'OVARIO È INFERO, TRILOCULARE, CHE MATURA IN PICCOLE BACCHE GLOBOSE DI COLORE NERO-VIOLACEO A MATURAZIONE, CONTENENTI 3-5 SEMI.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____BIANCO ____BIANCO-CREMA
MAGGIO-GIUGNO, PRIMAVERA INOLTRATA-INIZIO ESTATE
Si adatta a una vasta gamma di habitat, preferendo suoli umidi, fertili e ricchi di azoto. Cresce comunemente in boschi misti di latifoglie, siepi, bordi forestali, radure, scarpate, zone ruderali, parchi e giardini. Si trova spesso in prossimità di insediamenti umani, indicando una certa tolleranza per i terreni modificati. Il sambuco predilige l'esposizione al sole o la mezz'ombra e si adatta a diversi tipi di suolo, inclusi quelli argillosi, limosi e sabbiosi, con un pH da leggermente acido a alcalino. La sua distribuzione è ampia in Europa, Asia occidentale e Nord Africa, ed è stato introdotto e naturalizzato in molte altre regioni del mondo. La sua capacità di propagarsi facilmente per seme e per via vegetativa tramite polloni contribuisce alla sua presenza in habitat diversificati, dalle pianure fino alle zone montane a quote medie.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
I FIORI SI RACCOLGONO IN PIENA FIORITURA (MAGGIO-GIUGNO). LE BACCHE A MATURAZIONE COMPLETA (AGOSTO-SETTEMBRE)
I FIORI ESSICCATI (SAMBUCI FLOS) E I FRUTTI MATURI ESSICCATI (SAMBUCI FRUCTUS)
Sambuco Estratto Fluido
1 g=L gtt
2-10 g al giorno
Sambuco fiori Tisana
Uso interno: 3-4-g in 150 ml di acqua bollente
Uso esterno: decotto al 10%
Infuso per 10 min.
Più tazze al giorno
Sambuco frutti
Con i frutti maturi viene preparata una conserva: per dosi superiori a 4-8 g si ha effetto purgativo.
I frutti immaturi possono provocare intossicazioni.
Sambuco Tintura Madre
Preparata dalle sommità fresche fiorite tit.alcol.45°
XXX gtt 3 volte al giorno
Elisir di Sambuco In un litro di marsala far macerare 100 g di corteccia essiccata e triturata di Sambuco, 20 g di buccia di Arancio amaro e 10 g di frutti di Coriandolo. Agitare di tanto in tanto e dopo 24 ore filtrare e aggiungere 50 g di alcol alimentare e 300 g di sciroppo semplice (200 g di zucchero in 100 g di acqua). Consumarne un bicchierino da liquore lontano dai pasti.[Tratto da: I Vini Medicinali - Eraclio Fiorani, Roberto Fedecostante - Edizioni CHI-NI Macerata]
Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda e di evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
Vino di Sambuco Macerare 40 g di corteccia essiccata e triturata di Sambuco in un litro di vino bianco secco agitando ogni tanto. Filtrare dopo due o tre giorni. Due o tre bicchierini al giorno lontano dai pasti.[Tratto da: I Vini Medicinali - Eraclio Fiorani, Roberto Fedecostante - Edizioni CHI-NI Macerata]
Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda e di evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA, INSUFFICIENZA RENALE/EPATICA GRAVE, TERAPIE CON DIURETICI O IMMUNOSOPPRESSORI, CONSUMO DI PARTI VEGETALI CRUDE (SEMI, CORTECCIA)..
POSSIBILI INTERAZIONI CON FARMACI IPOGLICEMIZZANTI/DIURETICI, USO MODERATO IN PAZIENTI DIABETICI PER L'ALTO CONTENUTO ZUCCHERINO DEGLI SCIROPPI, RISCHIO DI EFFETTI LASSATIVI IN DOSI ELEVATE, EVITARE L'USO PROLUNGATO OLTRE 2 SETTIMANE.
Parti tossiche: Foglie, corteccia e semi crudi contengono glicosidi cianogenici (es. sambunigrina), che possono liberare acido cianidrico, causando nausea, vomito o diarrea se ingeriti in grandi quantità.
Sicurezza d’uso: I prodotti commerciali (sciroppi, estratti di fiori/bacche) sono generalmente sicuri grazie ai processi di cottura o essiccazione che eliminano le tossine. Eventi avversi gravi sono rari e limitati a casi di consumo improprio.
L'azione lassativa si riscontra nei frutti. La corteccia è purgante e diuretica. I frutti non devono essere usati in alimentazione.
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
Fiori:
• in frittelle
• sbriciolati in torte
Bacche:
• per marmellate, sciroppi e vino di Sambuco
DROGHE ATTIVE SULL'APPARATO URINARIO
Le piante medicinali ad azione diuretica, ovvero che aumentano la diuresi, sono moltissime. Il loro meccanismo d'azione non è mai univoco e questo porta ad una loro difficile classificazione. Tuttavia in base alla natura del principio attivo responsabile dell'azione diuretica possiamo suddividerle in:
a) droghe diuretiche per la presenza prevalente di saponine;
b) droghe diuretiche per la presenza prevalente di composti flavonoidi;
c) droghe diuretiche per la presenza prevalente di sali (potassio);
d) droghe diuretiche per la presenza prevalente di oli essenziali.
E' anche molto interessante, dal punto di vista terapeutico, conoscere di quali sostanze le droghe riescono a facilitare l'escrezione attraverso i reni.
Così abbiamo:
1) Diuretici azoturici, se aumentano l'eliminazione dell'urea (Spirea olmaria, Prezzemolo, Salsapariglia, Betulla, Carciofo, Cipolla, Enula, Orthosifon, Ononide);
2) Diuretici uricolitici, se aumentano l'eliminazione dell'acido urico e dei suoi sali (Alkekengi, Frassino, Ribes nero, Betulla, Salsapariglia, Mais, Uva ursina, Mirtillo rosso e nero, Verga d'oro, Pioppo nero gemme, Ginepro);
3) Diuretici decloruranti, se aumentano l'eliminazione dei cloruri (Orthosifon, Ononide, Pungitopo, Finocchio, Sambuco, Ortica, Asparago, Spirea olmaria);
4) Diuretici fosfatici e ossalici, se promuovono l'eliminazione dei fosfati e degli ossalati (Mais);
5) Diuretici antiputridi, se possiedono una azione antisettica capace di combattere e contrastare le infezioni batteriche dell'apparato urinario (Uva ursina, Mirtillo nero e rosso, Corbezzolo, Sandalo essenza, Pioppo nero gemme, Verga d'oro, Ginepro, Lavanda, Timo).
[Tratto da: Marzio Pedretti "L'erborista moderno"]
Il Sambucus Ebulus L. [Ebbio] è più attivo e il Sambucus racemosa L. [Sambuco rosso] è meno attivo del S. nigra.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Studi chimici:
Vlachojannis, J., et al. (2010). A systematic review of the chemistry and pharmacology of Sambucus nigra. Planta Medica, 76(7), 753-765.
Młynarczyk, K., et al. (2018). Bioactive compounds and health-promoting properties of elderberry. Molecules, 23(12), 3278.
Attività biologica:
Krawitz, C., et al. (2011). Inhibitory activity of elderberry extract against H1N1 influenza in vitro. Phytochemistry, 72(11-12), 1353-1357.
Hawkins, J., et al. (2019). Black elderberry effects on immune response biomarkers. Nutrients, 11(2), 430.
Monografie e linee guida:
EMA (European Medicines Agency) (2016). Assessment report on Sambucus nigra L., fructus. EMA/HMPC/44208/2012.
WHO (World Health Organization) (2002). Monographs on selected medicinal plants, Vol. 2 (pp. 259-272).