DESCRIZIONE BOTANICA PIANTA ERBACEA BIENNALE CON FUSTO ERETTO, SCANALATO E RAMIFICATO, ALTO FINO A 1 METRO, CON UN FORTE ODORE AROMATICO CARATTERISTICO. LE FOGLIE BASALI SONO LUNGAMENTE PICCIOLATE E PENNATOSETTE CON SEGMENTI CUNEIFORMI E DENTATI, MENTRE LE FOGLIE CAULINE SONO PROGRESSIVAMENTE PI PICCOLE E MENO DIVISE, CON GUAINE AMPLESSICAULI. I FIORI SONO PICCOLI, BIANCHI O VERDASTRI, RIUNITI IN OMBRELLE COMPOSTE TERMINALI E LATERALI, CON 5 PETALI INCURVATI ALL'INTERNO E 5 STAMI. L'OVARIO INFERO, BILOCULARE, CHE MATURA IN UN FRUTTO SECCO (ACHENIO) OVOIDE E APPIATTITO, CON COSTE EVIDENTI.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____BIANCO-VERDASTRO
FIORITURA O ANTESI MAGGIO, GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO, SETTEMBRE, PRIMAVERA, ESTATE
HABITAT Predilige habitat umidi e paludosi, come rive di fossi, stagni, paludi, acquitrini, prati umidi e bordi di corsi d'acqua. Cresce bene su suoli argillosi o limosi, ricchi di materia organica e con elevata umidit, spesso anche temporaneamente sommersi o saturi d'acqua. una specie eliofila o emiscifila che si adatta a condizioni di piena luce o mezz'ombra. La sua distribuzione cosmopolita, presente in molte parti del mondo. In Italia si trova comunemente in zone umide di pianura e collina. La sua capacit di propagarsi per seme e di tollerare condizioni di elevata umidit le permette di colonizzare e persistere in questi ambienti umidi e spesso disturbati. La fioritura avviene in estate, nel secondo anno di vita della pianta.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
PERIODO BALSAMICO (Periodo di raccolta della droga) MARZO, APRILE, MAGGIO, PRIMA DELLA FIORITURA
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) RADICI RACCOLTE NELLA PRIMAVERA DEL SECONDO ANNO PRIMA DELLA FIORITURA / FRUTTI
PRINCIPI ATTIVI 1. Composti fenolici e flavonoidi
Apigenina (flavone con attivit antiossidante, antinfiammatoria e antitumorale)
Luteolina (flavone con effetti neuroprotettivi e cardioprotettivi)
CONTROINDICAZIONI NON USARE NELLE AFFEZIONI RENALI E IN GRAVIDANZA IN QUANTO STIMOLA LE CONTRAZIONI UTERINE,EVITARE LESPOSIZIONE AL SOLE DURANTE L'USO SULLA PELLE DI PREPARATI A BASE DI SEDANO (O ALTRE SOSTANZE FUROCUMARINICHE).
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
USO ALIMENTARE .....espandi↓
Consumare come ortaggio
PIANTE CON FUROCUMARINE
UTILE DA SAPERE .....espandi↓
PIANTE CON FUROCUMARINE
Le sostanze furocumariniche, note anche come psoraleni, sono caratterizzate da un'azione fotosensibilizzante per la quale determinano eritema, abbronzamento o pigmentazione cutanea dopo l'esposizione ai raggi solari. Per questo sono utili in terapia. Se usate con luce ultravioletta a bassa frequenza, sono efficaci nel trattamento di psoriasi, vitiligo e micosi fungine. Pare che possano indurre il cancro della pelle ma le opinioni del mondo scientifico non sono concordi. Di sicuro le furocumarine possono portare a un alterazione del DNA cellulare, pertanto bene non esporsi alla luce solare dopo essere venuti in contatto o aver usato sulla cute estratti delle piante contenenti questi principi attivi. + assolutamente sconsigliato l'uso cosmetico e abbronzante di essenze di agrumi, Lime e Bergamotto, che, nel migliore dei casi, possono provocare facilmente ustioni gravi della pelle (pare che l'olio di Arancio dolce, invece, non abbia attivit fototossica). Altre piante ad azione fototossica sono: Appio, Spondilio, Ruta, Sedano selvatico, Iperico (vedere i riferimenti bibliografici).
[Tratto da: Benigni-Capra-Cattorini "Piante medicinali"]
[Chimica Farmacologia e Terapia"; A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"]
ANNOTAZIONI VARIE .....espandi↓
Nel medioevo si pensava che ponendo una pianta intera di sedano in testa ad una donna incinta, senza farsene accorgere, si potesse conoscere il sesso del nascituro dal primo nome che essa pronunciava (maschile o femminile). Dal Sedano selvatico sono derivate le variet orticole. Il sedano dolce -Apium graveolens (var. Dulce) L.- detto Sedano da costa ricco di calcio, sodio, fosforo, ferro, potassio, vitamine B1 B2 PP A C.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
Kooti W. et al. (2015) "Pharmacological and therapeutic effects of Apium graveolens A review" Advanced Herbal Medicine. Yan X. et al. (2018) "Phytochemical compounds and antibacterial activity of Apium graveolens L." Journal of Food Science. Mencherini T. et al. (2007) "An extract of Apium graveolens var. dulce leaves: structure of the major constituent, apiin, and its anti-inflammatory properties" Journal of Pharmacy and Pharmacology. Al-Harbi N.A. et al. (2021) "Apigenin and Luteolin from Apium graveolens L. and their cardioprotective effects" Saudi Journal of Biological Sciences.