PIANTA ERBACEA BIENNALE CON FUSTO ERETTO, SCANALATO E RAMIFICATO, ALTO FINO A 1 METRO, CON UN FORTE ODORE AROMATICO CARATTERISTICO. LE FOGLIE BASALI SONO LUNGAMENTE PICCIOLATE E PENNATOSETTE CON SEGMENTI CUNEIFORMI E DENTATI, MENTRE LE FOGLIE CAULINE SONO PROGRESSIVAMENTE PIÙ PICCOLE E MENO DIVISE, CON GUAINE AMPLESSICAULI. I FIORI SONO PICCOLI, BIANCHI O VERDASTRI, RIUNITI IN OMBRELLE COMPOSTE TERMINALI E LATERALI, CON 5 PETALI INCURVATI ALL'INTERNO E 5 STAMI. L'OVARIO È INFERO, BILOCULARE, CHE MATURA IN UN FRUTTO SECCO (ACHENIO) OVOIDE E APPIATTITO, CON COSTE EVIDENTI.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____BIANCO-VERDASTRO
GIUGNO LUGLIO AGOSTO (ESTATE), CON PICCOLI FIORI BIANCASTRI RIUNITI IN OMBRELLE COMPOSTE
Predilige habitat umidi e paludosi, come rive di fossi, stagni, paludi, acquitrini, prati umidi e bordi di corsi d'acqua. Cresce bene su suoli argillosi o limosi, ricchi di materia organica e con elevata umidità, spesso anche temporaneamente sommersi o saturi d'acqua. È una specie eliofila o emiscifila che si adatta a condizioni di piena luce o mezz'ombra. La sua distribuzione è cosmopolita, presente in molte parti del mondo. In Italia si trova comunemente in zone umide di pianura e collina. La sua capacità di propagarsi per seme e di tollerare condizioni di elevata umidità le permette di colonizzare e persistere in questi ambienti umidi e spesso disturbati. La fioritura avviene in estate, nel secondo anno di vita della pianta.
ESTATE (LUGLIO-AGOSTO) PER LE FOGLIE, AUTUNNO (SETTEMBRE-OTTOBRE) PER I SEMI E LE RADICI
SEMI ESSICCATI (PRINCIPALMENTE), FOGLIE E RADICI, RICCHI DI OLI ESSENZIALI (LIMONENE, SELINENE) E FLAVONOIDI
AROMATICO, INTENSO E LEGGERMENTE CANFORATO (SEMI), CON NOTE FRESCHE E TERROSE (FOGLIE/RADICI)
AMARO-PUNGENTE (SEMI), DOLCIASTRO CON RETROGUSTO LEGGERMENTE PICCANTE (FOGLIE), PIÙ DOLCE E TERROSO (RADICI)
1. Composti fenolici e flavonoidi
Apigenina (flavone con attività antiossidante, antinfiammatoria e antitumorale)
Luteolina (flavone con effetti neuroprotettivi e cardioprotettivi)
Apiina (glicoside flavonoico)
Acidi fenolici (acido caffeico, acido clorogenico)
2. Terpenoidi e oli essenziali
Limonene (monoterpene con attività antitumorale)
beta-selineno
Ftalidi (es. sedanenolide, 3-n-butylphthalide – responsabili dell’aroma e con effetti ipotensivi e neuroprotettivi)
3. Alcaloidi
Alcaloidi pirrolicidinici (in tracce, potenzialmente epatotossici ad alte dosi)
4. Vitamine e minerali
Vitamina K, C e folati
Potassio, calcio e magnesio
5. Furanocumarine (psoraleni)
GRAVIDANZA (PER RISCHIO TEORICO DI STIMOLAZIONE UTERINA), ALLATTAMENTO (MANCANZA DI DATI SUFFICIENTI), IPERSENSIBILITÀ ALLE APIACEAE, INSUFFICIENZA RENALE GRAVE (PER POSSIBILE ACCUMULO DI OSSALATI), TERAPIE CON ANTICOAGULANTI (ES. WARFARIN PER INTERAZIONE CON VITAMINA K), EPILESSIA (POTENZIALE MODULAZIONE GABAERGICA), IPOTENSIONE SEVERA (PER EFFETTO IPOTENSIVO DOCUMENTATO), CALCOLI RENALI DA OSSALATI (PER ALTO CONTENUTO DI ACIDO OSSALICO), CONSUMO DI ESTRATTI CONCENTRATI NON STANDARDIZZATI IN PAZIENTI CON DISTURBI EMORRAGICI.
MONITORARE PRESSIONE ARTERIOSA IN PAZIENTI IPOTESI O IN TERAPIA CON ANTIPERTENSIVI, LIMITARE L'USO A 6 SETTIMANE CONSECUTIVE PER EVITARE ACCUMULO DI FURANOCOUMARINI (FOTOSENSIBILIZZANTI), PREFERIRE ESTRATTI ACQUOSI/ALCOLICI TITOLATI IN APIGENINA (MIN. 0.5%), EVITARE DOSI SUPERIORI A 6 G/DIE DI DROGA SECCA (RISCHIO DI IPOTENSIONE E IRRITAZIONE GASTROINTESTINALE), TESTARE TOLLERANZA CUTANEA PRIMA DI APPLICAZIONI TOPICHE (RISCHIO DI FOTODERMATITI), SOSPENDERE IN CASO DI TACHICARDIA O VERTIGINI PERSISTENTI, NON ASSOCIARE AD ALTRI SEDATIVI NATURALI (ES. VALERIANA) SENZA SUPERVISIONE MEDICA, CAUTELA IN PAZIENTI CON IPERSENSIBILITÀ AI SALICILATI (CROSS-REATTIVITÀ).
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
Consumare come ortaggio
PIANTE CON FUROCUMARINE
Le sostanze furocumariniche, note anche come psoraleni, sono caratterizzate da un'azione fotosensibilizzante per la quale determinano eritema, abbronzamento o pigmentazione cutanea dopo l'esposizione ai raggi solari. Per questo sono utili in terapia. Se usate con luce ultravioletta a bassa frequenza, sono efficaci nel trattamento di psoriasi, vitiligo e micosi fungine. Pare che possano indurre il cancro della pelle ma le opinioni del mondo scientifico non sono concordi. Di sicuro le furocumarine possono portare a un alterazione del DNA cellulare, pertanto è bene non esporsi alla luce solare dopo essere venuti in contatto o aver usato sulla cute estratti delle piante contenenti questi principi attivi. + assolutamente sconsigliato l'uso cosmetico e abbronzante di essenze di agrumi, Lime e Bergamotto, che, nel migliore dei casi, possono provocare facilmente ustioni gravi della pelle (pare che l'olio di Arancio dolce, invece, non abbia attività fototossica). Altre piante ad azione fototossica sono: Appio, Spondilio, Ruta, Sedano selvatico, Iperico (vedere i riferimenti bibliografici).
[Tratto da: Benigni-Capra-Cattorini "Piante medicinali"]
[Chimica Farmacologia e Terapia"; A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"]
Nel medioevo si pensava che ponendo una pianta intera di sedano in testa ad una donna incinta, senza farsene accorgere, si potesse conoscere il sesso del nascituro dal primo nome che essa pronunciava (maschile o femminile). Dal Sedano selvatico sono derivate le varietà orticole. Il sedano dolce -Apium graveolens (var. Dulce) L.- detto Sedano da costa è ricco di calcio, sodio, fosforo, ferro, potassio, vitamine B1 B2 PP A C.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Kooti W. et al. (2015) – "Pharmacological and therapeutic effects of Apium graveolens – A review" – Advanced Herbal Medicine. Yan X. et al. (2018) – "Phytochemical compounds and antibacterial activity of Apium graveolens L." – Journal of Food Science. Mencherini T. et al. (2007) – "An extract of Apium graveolens var. dulce leaves: structure of the major constituent, apiin, and its anti-inflammatory properties" – Journal of Pharmacy and Pharmacology. Al-Harbi N.A. et al. (2021) – "Apigenin and Luteolin from Apium graveolens L. and their cardioprotective effects" – Saudi Journal of Biological Sciences.