Ruscus Aculeatus, Ruscus Flexuosus, Ruscus Laxus, Ruscus Parasiticus, Ruscus Ponticus, Ruscus Aculeatus Var. Angustifolius, Ruscus Aculeatus Var. Latifolius, Ruscus Aculeatus Var. Laxus, Ruscus Aculeatus Var. Oblongifolius, Oxymyrsine Aculeata, Smilax Ruscus, Laurus Ruscus, Ephedra Aculeata.
ARBUSTO SEMPREVERDE CON FUSTI ERETTI E RAMIFICATI CHE PORTANO CLADODI APPIATTITI E RIGIDI, SIMILI A FOGLIE SPINOSE ALL'APICE. LE VERE FOGLIE SONO PICCOLE E SQUAMIFORMI. FIORI PICCOLI, VERDASTRI, CHE NASCONO AL CENTRO DEI CLADODI. PIANTA DIOICA, CON FIORI MASCHILI E FEMMINILI SU INDIVIDUI SEPARATI. IL FRUTTO È UNA BACCA ROSSA SFERICA. SI PROPAGA PER RIZOMI.
FEBBRAIO MARZO APRILE (FINE INVERNO-INIZIO PRIMAVERA), CON PICCOLI FIORI VERDASTRI
Si adatta a una varietà di habitat, prediligendo le zone calde e ombrose. Cresce spontaneo nel sottobosco di foreste di latifoglie, leccete e pinete, ma si trova anche in arbusteti, siepi, zone rocciose e pendii aridi, spesso su terreni calcarei. La sua distribuzione è ampia, comprendendo l'Europa meridionale e occidentale, il bacino del Mediterraneo, l'Africa settentrionale e alcune zone dell'Asia Minore, spingendosi fino a quote collinari e montane non troppo elevate (generalmente fino a 600-700 metri, ma localmente anche oltre). È una specie euri-mediterranea che colonizza una vasta gamma di ambienti, dalle pianure fino alle zone prealpine. Tollerante all'ombra, si adatta bene anche a terreni poveri e sassosi. Viene coltivato anche come pianta ornamentale e può inselvatichirsi in aree al di fuori del suo areale nativo.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
AUTUNNO (SETTEMBRE-NOVEMBRE) PER RIZOMA, PRIMAVERA PER GIOVANI GETTI
RIZOMA (RUSCI RHIZOMA) E RADICI ESSICCATE
LEGGERMENTE TERROSO, CON NOTE BALSAMICHE E TANNICHE
AMARO-ASTRINGENTE, CON RETROGUSTO LEGGERMENTE PICCANTE
1. Saponine steroidee (i principali composti bioattivi)
Ruscogenina (agisce come vasocostrittore e antinfiammatorio)
Neoruscogenina (effetto flebotonico e anti-edema)
Ruscoside (precursore della ruscogenina)
2. Flavonoidi
Rutina (antiossidante e vasoprotettiva)
Kaempferolo (effetto antinfiammatorio)
3. Alcaloidi (in tracce)
Tirammina (vasocostrittore)
4. Polisaccaridi
Mucillagini (effetto emolliente)
5. Tannini (nei rizomi)
Effetto astringente
Pungitopo estratto secco di radice
Titolato in saponine
200-400 mg a dose
2-3 volte al giorno
Pungitopo Estratto Secco nebulizzato
143 mg per 1 cps da 300 mg [titolo minimo: saponosidi 5.4%]
1-3 cps al giorno
Pungitopo Tintura Madre
Preparata dalla parte sotterranea fresca tit.alcol.65°
XL gtt 3 volte al giorno
Pungitopo Tisana
Abbandonato l´uso
Decotto al 6%
Più tazze al giorno
Vino di Pungitopo Macerare 60 g di rizoma triturato di Pungitopo in un litro di vino bianco di buona gradazione alcolica o marsala. Filtrare dopo 10 giorni e conservare al fresco. Se ne prendano due o tre bicchierini al giorno durante i pasti.[Tratto da: I Vini Medicinali - Eraclio Fiorani, Roberto Fedecostante - Edizioni CHI-NI Macerata]
Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda e di evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, IPERTENSIONE NON CONTROLLATA, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA ALLE LILIACEAE/ASPARAGACEAE, INSUFFICIENZA RENALE GRAVE, BAMBINI SOTTO I 12 ANNI, TERAPIE CON FARMACI ANTIPERTENSIVI (RISCHIO DI INTERAZIONE)
NON SUPERARE I 10 MG/DIE DI RUSCOGENINA (EQUIVALENTI A 200-300 MG DI ESTRATTO SECCO), MONITORARE LA PRESSIONE ARTERIOSA IN SOGGETTI IPERTESI, EVITARE L'USO PROLUNGATO OLTRE 3 MESI SENZA INTERRUZIONE, ASSUMERE PREFERIBILMENTE AL MATTINO (POSSIBILE EFFETTO STIMOLANTE), SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA DI INTERVENTI CHIRURGICI, NON ASSOCIARE AD ALTRI VASOCOSTRITTORI SENZA CONTROLLO MEDICO
L'uso popolare come rimedio per le infiammazioni dell'apparato urogenitale, ipertensione arteriosa, calcolosi renale, nefriti, gotta e patologie reumatiche non trova conferma negli studi scientifici.
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
PIANTE RICCHE IN TANNINI
Le piante con alto contenuto in tannini come Bistorta, Ratania, Tormentilla, Amamelide, Pungitopo, Quercia, Myrica, ecc. hanno proprietà antisettiche, antivirale, vasocostrittrice e analgesica locale.
Una fonte ricca di tannini da cui si estrae l'acido tannico sono le "galle" formate da alcune specie di insetti (Cynips gallae-tinctoriae Olivier) su rametti di alcune querce del Medio oriente. I tannini in genere svolgono un'attività antiinfiammatoria sulle mucose e sono indicate in modo particolare per l'uso topico in gargarismi, sciacqui, semicupi e lavande contro forme diarroiche, ragadi, emorroidi, fistole e flogosi del cavo orofaringeo. Tuttavia in alte dosi o per periodi prolungati possono determinare infiammazioni gastrointestinali, nausee e vomito.
Gli effetti tossici dell'acido tannico comprendono il danno letale al fegato (causato dall'acido digallico presente come impurità) quando è usato in clisteri o su scottature.
[Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"; A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"]
Il Pungitopo era conosciuto sin dal tempo degli antichi Romani, infatti Dioscoride lo usava macerando foglie e bacche nel vino o facendone il decotto della radice nel vino. I germogli giovani erano mangiati a mÒ di asparagi.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
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Bouskela et al. (1993). "Effects of Ruscus extract on the internal diameter of arterioles and venules of the hamster cheek pouch microcirculation." Journal of Cardiovascular Pharmacology, 22(2), 221-224. Effetti della ruscogenina sulla microcircolazione.
Vanscheidt et al. (2002). "Efficacy and safety of a Butcher's broom preparation (Ruscus aculeatus L. extract) compared to placebo in patients suffering from chronic venous insufficiency." Arzneimittelforschung, 52(4), 243-250. Studio clinico sull'efficacia del rusco nell'insufficienza venosa.
Galletti et al. (1996). "Phytochemical and pharmacological studies on Ruscus aculeatus." Fitoterapia, 67(1), 19-34. Analisi fitochimica dei componenti attivi.
EMA (European Medicines Agency, 2013). "Assessment report on Ruscus aculeatus L., rhizoma." EMA/HMPC/285759/2013. Monografia sul rusco come pianta medicinale.