ERBACEA ANNUALE ALTA FINO A 1 METRO, GLABRA. FUSTO ERETTO, RAMIFICATO IN ALTO. FOGLIE BASALI PENNATOSETTE, CON LACINIE LINEARI; FOGLIE CAULINE PROGRESSIVAMENTE RIDOTTE. INFIORESCENZA A OMBRELLA COMPOSTA, EMISFERICA, CON NUMEROSI RAGGI RIGIDI E FRUTTIFERI CHE SI CONTRAGGONO A MATURAZIONE. FIORI PICCOLI, BIANCHI, CON 5 PETALI. FRUTTO È UN ACHENIO OVOIDE, APPIATTITO, CON COSTE PROMINENTI.
Pianta originaria del bacino del Mediterraneo, in particolare dell'Europa meridionale e del Nord Africa. Si è naturalizzata in diverse altre regioni temperate del mondo. Predilige habitat aperti e soleggiati, come terreni incolti, bordi di campi coltivati, pascoli aridi e zone ruderali. Cresce su suoli argillosi o sassosi, spesso calcarei, e si adatta bene a climi caldi e secchi. In Italia è diffusa soprattutto nelle regioni centro-meridionali e insulari, spingendosi fino a medie altitudini. Viene anche coltivata in alcune aree per le sue proprietà medicinali e come pianta ornamentale.
ESTATE, CON LA RACCOLTA DEI FRUTTI (ACHENI) A PIENA MATURAZIONE, TRA LUGLIO E SETTEMBRE NELL’EMISFERO NORD. IN CLIMI PIÙ CALDI PUÒ PROTRARSI FINO A OTTOBRE, QUANDO I SEMI SONO BEN SVILUPPATI E RICCHI IN PRINCIPI ATTIVI (ES. VISNAGINA)
FRUTTI (DIACHENI E MERICARPI)
ERBACEO, PUNGENTE, CON NOTE TERPENICHE E LIEVI SFUMATURE AMAROGNOLE E BALSAMICHE
PUÒ DARE ALLE LUNGHE QUALCHE DISTURBO COME NAUSEA-DISAPPETENZA-INSONNIA-CHE SCOMPARE SUBITO SOSPENDENDO LA SOMMINISTRAZIONE.
QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.
La kellina ha buone proprietà spasmolitiche sulla muscolatura liscia di coronarie - bronchi e vie urinarie ma non è utilizzabile in fitoterapia. Inoltre la pianta è fotosensibilizzante.
Le sostanze furocumariniche, note anche come psoraleni, sono caratterizzate da un'azione fotosensibilizzante per la quale determinano eritema, abbronzamento o pigmentazione cutanea dopo l'esposizione ai raggi solari. Per questo sono utili in terapia. Se usate con luce ultravioletta a bassa frequenza, sono efficaci nel trattamento di psoriasi, vitiligo e micosi fungine. Pare che possano indurre il cancro della pelle ma le opinioni del mondo scientifico non sono concordi. Di sicuro le furocumarine possono portare a un alterazione del DNA cellulare, pertanto è bene non esporsi alla luce solare dopo essere venuti in contatto o aver usato sulla cute estratti delle piante contenenti questi principi attivi. + assolutamente sconsigliato l'uso cosmetico e abbronzante di essenze di agrumi, Lime e Bergamotto, che, nel migliore dei casi, possono provocare facilmente ustioni gravi della pelle (pare che l'olio di Arancio dolce, invece, non abbia attività fototossica). Altre piante ad azione fototossica sono: Appio, Spondilio, Ruta, Sedano selvatico, Iperico (vedere i riferimenti bibliografici).
[Tratto da: Benigni-Capra-Cattorini "Piante medicinali"]
[Chimica Farmacologia e Terapia"; A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"]
Viene chiamata erba cura-denti perché i raggi della infiorescenza sono usati come stuzzicadenti dalle popolazioni mediterranee.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Bruneton, J. (2009). Pharmacognosy, Phytochemistry, Medicinal Plants. Lavoisier.
ESCOP Monographs (2003). The Scientific Foundation for Herbal Medicinal Products. Thieme.
Evans, W. C. (2009). Trease and Evans' Pharmacognosy. Saunders.