LICHENE FOGLIOSO ERETTO O SEMIERETTO ALTO FINO A 10-15 CM CON TALLO LOBATO IRREGOLARMENTE RAMIFICATO DI COLORE BRUNO-VERDASTRO O GRIGIASTRO CHE DIVENTA ROSSASTRO CON L'ETÀ. LOBI APPIATTITI STRETTI CON MARGINE DENTATO O CILIATO. SUPERFICIE SUPERIORE LISCIA O LEGGERMENTE RUGOSA CON PSEUDOCIFELLE (PICCOLE APERTURE). SUPERFICIE INFERIORE PIÙ CHIARA CON RIZINE RADE. APOTECI (CORPI FRUTTIFERI) SESSILI O BREVEMENTE PEDICELLATI ROTONDI CON DISCO BRUNO-ROSSASTRO E MARGINE TALLINO. CONTIENE ACIDO CETRARICO E ALTRI ACIDI LICHENICI. SI RIPRODUCE PER SPORE E FRAMMENTAZIONE DEL TALLO.
NON FIORISCE (LICHENE), SI RIPRODUCE PER FRAMMENTAZIONE O SPORE
Si trova in abbondanza nelle regioni montuose dei paesi nordici, in particolare sulle pendici laviche e le pianure dell'Islanda. È presente anche sulle montagne del Galles settentrionale, dell'Inghilterra settentrionale, della Scozia e dell'Irlanda sud-occidentale. In Nord America, la sua diffusione si estende attraverso le regioni artiche, dall'Alaska a Terranova, e a sud nelle Montagne Rocciose fino al Colorado e nei Monti Appalachi fino al New England e al Tennessee, generalmente limitato alle zone alpine nella parte meridionale del suo areale.
Questo lichene cresce tipicamente su terreno sabbioso in aree esposte ad alta quota, ma si trova comunemente anche su tundra umida o secca tra i muschi o in zone aperte. Può colonizzare siti boschivi, nunatak e fessure rocciose. Essendo un lichene, è strettamente dipendente dall'umidità dell'aria e la sua abbondanza è direttamente correlata all'umidità relativa del clima. Predilige la luce solare diretta e può crescere su suoli sterili e poco profondi.
In alcune parti del suo areale, può diventare la specie dominante nel manto vegetale, come nella tundra di salici in Alaska. È adattato ai climi freddi meglio di qualsiasi altra forma di vita. La sua presenza è indicativa di aria pulita, poiché è intollerante all'inquinamento atmosferico.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
TUTTO L'ANNO, CON RACCOLTA OTTIMALE IN ESTATE (LUGLIO-AGOSTO) QUANDO È PIÙ RICCA DI ACIDI LICHENICI
TALLO ESSICCATO INTERO (PARTE VEGETATIVA DEL LICHENE)
AROMA TERROSO-LEGNOSO, CON NOTE MUSCHIATE E LIEVEMENTE FENOLICHE
GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, EPATOPATIE, INSUFFICIENZA EPATICA, BAMBINI SOTTO I 12 ANNI, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA AI LICHENI, ULCERE GASTROINTESTINALI ATTIVE.
LIMITARE L'USO A 2 SETTIMANE CONSECUTIVE, NON SUPERARE 1-2 G/DIE DI TALLO ESSICCATO, PREFERIRE DECOTTI A ESTRATTI ALCOLICI, MONITORARE LA FUNZIONALITÀ EPATICA IN USO PROLUNGATO, SOSPENDERE IN CASO DI NAUSEA/DOLORE ADDOMINALE, EVITARE L'ASSUNZIONE A STOMACO VUOTO.
DA STUDI RECENTI SI RISCONTRANO QUANTITÀ DI PIOMBO NELLA DROGA (30 MG/KG DI SECCO)
La lichenina dà la gelatina emolliente e antiinfiammatoria mentre la cetrarina determina il principio amaro tonico, a dosi elevate ha un effetto lassativo. Facendolo bollire si elimina la prima acqua e con essa il principio amaro. In alcuni casi i preparati sono usati in pediatria come antidiarroico e antiemetico. Purtroppo non sono disponibili estratti purificati e studi specifici. "L'acido usnico presenta attività battericida e le mucillagini sono dotate di proprietà gastroprotettive. Può essere utilizzato anche come antinfiammatorio per gargarismi contro faringotonsilliti.
Empiricamente usato anche come amaro ed espettorante, mancano tuttavia estratti purificati e studi controllati." Da: FITOTERAPIA III ed. - Fabio Firenzuoli
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
DROGHE ATTIVE SULLO STOMACO (EUPEPTICHE)
Sono quelle che aumentano la quantità di succo gastrico e prendono il nome generale di 'eupeptici' o, più volgarmente, di aperitivi, digestivi, stomachici.
Esse influenzano la secrezione cloropeptica in base a diversi meccanismi d'azione:
A) Eupeptici a meccanismo nervoso riflesso o amari puri: rappresentati da quelle droghe che agiscono su terminazioni nervose lontane dallo stomaco (palato e lingua). Qui la secrezione è stimolata da semplice contatto dei recettori gustativi che, attraverso i nervi vaghi, determinano aumento della secrezione salivare, dei succhi gastrici e dalla mtilità del tubo digerente (Genziana, Quassio, Trifoglio fibrino, Centaurea minore).
B) Eupeptici a meccanismo nervoso centrale: hanno azione parasimpaticomimetica ovvero stimolano il sistema parasimpatico determinando un aumento di tutte le secrezioni, compresa quella gastrica. Tuttavia non vengono usate per questo scopo a causa dei loro effetti collaterali.
C) Eupeptici a meccanismo diretto: giunte allo stomaco stimolano direttamente la mucosa gastrica per via chimica o fisica. Le sostanze a meccanismo chimico determinano abbondante formazione di gastrina (succhi, brodi e polveri di carne opportunamente sgrassati). Le sostanze a meccanismo fisico, invece, stimolano direttamente le ghiandole gastriche o iperemizzano la mucosa (gran parte delle piante con odore e sapore intenso come Aglio, Salvia, Rosmarino, ecc.; alcuni amari aromatici contenenti essenze irritanti).
Le caratteristiche eupeptiche degli amari vengono esaltate per una gradazione alcolica inferiore ai 25¦.
D) Eupeptici a meccanismo misto: sommano meccanismi diretti e riflessi provocati dalle loro caratteristiche organolettiche.
Infine, in base alla natura chimica dei principi attivi contenuti nelle droghe eupeptiche possiamo suddividerle in: - AMARI PURI se contengono solo principi amari (Genziana, Quassia, Centaurea, Trifoglio fibrino);
- AMARI ALCALOIDEI se contengono alcaloidi di sapore amaro (China, Noce vomica, Fava di St. Ignazio);
- AMARI AROMATICI se contengono principi amari e oli essenziali (Angelica, Arancio amaro, Assenzio, Calamo aromatico, Luppolo, Ruta, Condurango, Cascarilla);
- AMARI MUCILLAGINOSI se contengono principi amari e forti quantità di mucillagini (Colombo, Lichene islandico);
- AMARI SALINI se contengono principi amari a cui si associano elevate quantità di sali (Cardo benedetto, Cicoria, Tarassaco).
[Tratto da: Marzio Pedretti "L'erborista moderno"]
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Ingólfsdóttir K., et al. (1998). Phytochemistry of Cetraria islandica. *Phytochemistry*, 49(1), 37-43.
Ólafsdóttir E.S., et al. (2003). Immunomodulating polysaccharides from Cetraria islandica. *Journal of Ethnopharmacology*, 86(1), 1-7.
Kristmundsdóttir T., et al. (2005). Usnic acid in Cetraria islandica. *Planta Medica*, 71(2), 154-158.
Bucar F., et al. (2004). Bioactive constituents of Icelandic moss. *Journal of Natural Products*, 67(6), 910-914.