Considerando Che "Commiphora Spp." Si Riferisce Al Genere Commiphora Nel Suo Complesso, E Che Commiphora Myrrha è Una Specie All'interno Di Questo Genere, I Sinonimi Botanici Possono Sovrapporsi.
Balsamea Myrrha (T.Nees) Oken, Balsamea Myrrha Baill., Balsamea Playfairii Engl., Balsamodendrum Myrrha T.Nees, Balsamodendrum Simplicifolium Baker, Commiphora Coriacea Engl., Commiphora Cuspidata Chiov., Commiphora Habessinica Var. Grossedentata Chiov., Commiphora Molmol (Engl.) Engl., Commiphora Molmol (Engl.) Engl. Ex Tschirch, Commiphora Myrrha Var. Molmol Engl., Commiphora Playfairii Var. Benadirensis Chiov., Commiphora Rivae Engl., Commiphora Simplicifolia Schweinf. Ex Baker
COMMIPHORA MYRRHA È UN PICCOLO ALBERO O ARBUSTO SPINOSO CHE RAGGIUNGE I 3 METRI DI ALTEZZA, CON RAMI CONTORTI E UNA CORTECCIA GRIGIO-GIALLASTRA CHE SI SFALDA IN SOTTILI STRISCE. LE FOGLIE SONO PICCOLE, TRIFOGLIATE, CON FOGLIOLINE OBOVATE E DENTELLATE. I FIORI SONO PICCOLI, ROSSASTRI O BIANCHI-VERDASTRI, RIUNITI IN BREVI RACEMI ASCELLARI. IL FRUTTO È UNA PICCOLA DRUPA OVOIDE, LISCIA, DI COLORE ROSSO-BRUNASTRO, CONTENENTE UN SINGOLO SEME. LA PIANTA È NOTA PER LA RESINA AROMATICA (MIRRA) CHE ESSUDA NATURALMENTE O QUANDO IL TRONCO VIENE INCISO.
IL GENERE COMMIPHORA COMPRENDE ARBUSTI O PICCOLI ALBERI SPESSO SPINOSI, CON RAMI CONTORTI E CORTECCIA CHE SI ESFOLIA. LE FOGLIE SONO ALTERNE, SEMPLICI O COMPOSTE (TRIFOGLIATE O PENNATE), SPESSO PICCOLE E CADUCHE. I FIORI SONO PICCOLI, UNISESSUALI O BISESSUALI, RIUNITI IN INFIORESCENZE ASCELLARI. IL CALICE È TUBOLARE CON 4-5 LOBI, LA COROLLA HA 4-5 PETALI LIBERI. GLI STAMI SONO IL DOPPIO DEI PETALI. L'OVARIO È SUPERO, GENERALMENTE TRILOCULARE, CHE MATURA IN UNA PICCOLA DRUPA CONTENENTE UNO O PIÙ SEMI. MOLTE SPECIE SONO CARATTERIZZATE DALLA PRESENZA DI CANALI RESINIFERI NEL TRONCO E NEI RAMI, DAI QUALI SI OTTENGONO RESINE AROMATICHE UTILIZZATE IN PROFUMERIA E MEDICINA TRADIZIONALE.
LA FIORITURA È IRREGOLARE E DIPENDE DALLE PIOGGE, TIPICAMENTE TRA FEBBRAIO MARZO APRILE (FINE INVERNO/INIZIO PRIMAVERA) NELLE REGIONI DI ORIGINE
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____BIANCO ____BIANCO-ROSATO
Nativa delle regioni aride e semi-aride dell'Africa nordorientale (Somalia, Etiopia, Kenya, Gibuti) e della penisola arabica (Yemen, Oman). Cresce tipicamente in boschetti aperti di Acacia e Commiphora su suoli poco profondi, spesso calcarei, a un'altitudine compresa tra 250 e 1300 metri, con una piovosità annua media di 230-300 mm. Predilige posizioni in pieno sole e terreni ben drenati, tollerando anche suoli poveri.
Il genere Commiphora nel suo complesso comprende circa 190 specie di arbusti e alberi distribuiti nelle regioni tropicali e subtropicali dell'Africa, delle isole occidentali dell'Oceano Indiano, della penisola arabica, dell'India e del Sud America. La maggior parte delle specie è adattata a climi secchi e si trova comunemente in boscaglie xerofitiche, foreste tropicali stagionalmente secche e boschi di queste regioni. Sono piante resistenti alla siccità, spesso con fusti succulenti e corteccia esfoliante, che crescono in una varietà di suoli, da sabbiosi a argillosi, prediligendo generalmente condizioni ben drenate e posizioni soleggiate.
Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
Phytotherapy Research Journal
Journal of Ethnopharmacology
Fitoterapia
Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine
Medicinal and Aromatic Plants Journal
Planta Medica
Frontiers in Pharmacology
Studi hanno confermato che gli estratti di mirra riducono l’infiammazione in modelli in vitro e in vivo, utile per patologie infiammatorie locali e sistemiche.
La mirra ha mostrato attività contro batteri Gram-positivi, Gram-negativi e alcuni funghi; indicata in preparazioni topiche per infezioni cutanee o orali.
Favorisce la rigenerazione dei tessuti e la guarigione di ferite e ulcere cutanee.
I composti fenolici presenti contribuiscono alla protezione cellulare contro lo stress ossidativo.
Alcune evidenze indicano riduzione del dolore locale grazie a componenti resinose e oli essenziali.
Alcuni studi suggeriscono protezione della mucosa gastrica e modulazione della motilità intestinale.
Attività contro parassiti intestinali, confermata in studi sperimentali.
Dati preliminari indicano un effetto stimolante del sistema immunitario.
Considerata tonica generale e rimedio di supporto in stati debilitanti.
IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA ALLA MIRRA O AD ALTRI BALSAMI PERUVIANI, GRAVI INFIAMMAZIONI GASTROINTESTINALI O OSTRUZIONI INTESTINALI, FEBBRE ALTA. GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO (PER CAUTELA E MANCANZA DI DATI SUFFICIENTI), BAMBINI SOTTO I 6 ANNI.
NON SUPERARE LE DOSI RACCOMANDATE PER EVITARE POSSIBILI IRRITAZIONI GASTROINTESTINALI IN CASO DI USO ORALE. IN CASO DI USO TOPICO PER INFIAMMAZIONI DELLA BOCCA O DELLA GOLA, CONSULTARE IL MEDICO SE I SINTOMI PERSISTONO PER PIÙ DI UNA SETTIMANA O PEGGIORANO. IN PAZIENTI DIABETICI, LA MIRRA PUÒ INFLUENZARE I LIVELLI DI GLUCOSIO NEL SANGUE; MONITORARE ATTENTAMENTE. PUÒ POTENZIARE L'EFFETTO DI FARMACI ANTICOAGULANTI (SEBBENE L'EVIDENZA SIA LIMITATA E PRINCIPALMENTE PER DOSI ELEVATE).
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
ASPIRINA
CICLOSPORINA
FARMACI ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI
FARMACI ANTICOAGULANTI (POTENZIAMENTO)
FARMACI IMMUNOSOPPRESSORI
FARMACI IPOGLICEMIZZANTI (POTENZIAMENTO)
INSULINA (POTENZIAMENTO)
METFORMINA
WARFARIN
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento. Consultare un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
Estratti standardizzati
Estratto secco titolato in resina 5–15%: compresse o capsule da 250–500 mg, 1–2 volte al giorno. Utilizzato per supporto digestivo, antinfiammatorio e antiossidante.
Estratto fluido 1:5 in etanolo 40–50%: 2–3 ml 2 volte al giorno diluiti in acqua, per favorire la salute delle mucose orali e dell’apparato digerente.
Polvere di resina micronizzata: 100–250 mg 1–2 volte al giorno, impiegata in tisane o capsule per uso antinfiammatorio o come complemento digestivo.
Integratori combinati
Capsule con mirra e zenzero: 1–2 capsule al giorno, combinazione utile per sostenere la funzione digestiva e l’equilibrio infiammatorio.
Tintura o estratto liquido con mirra e camomilla o salvia: 2–3 ml diluiti in acqua, 2 volte al giorno, per lenire le mucose e favorire la digestione.
Unguenti e gel topici con mirra: 5–10% di resina in base oleosa o gel di aloe, applicati 1–2 volte al giorno su lesioni cutanee o infiammazioni locali.
Note generali di posologia e sicurezza
Non superare le dosi consigliate dei prodotti standardizzati per evitare irritazioni gastrointestinali o locali.
Integratori liquidi o tinture devono essere diluiti prima dell’assunzione.
Applicazioni topiche vanno testate prima su piccola area per verificare eventuali reazioni cutanee.
Combinazioni con altre erbe sinergizzanti (camomilla, salvia, zenzero) sono considerate sicure se rispettati i dosaggi.
Bibliografia
Journal of Ethnopharmacology
Phytotherapy Research Journal
Fitoterapia
Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine
Medicinal and Aromatic Plants Journal
Planta Medica
Frontiers in Pharmacology
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
Decotto di mirra per infiammazioni orali: 1–2 g di resina in 200 ml di acqua bollente, lasciata in infusione per 10–15 minuti; da utilizzare come gargarismo 2–3 volte al giorno.
Sinergie consigliate: Camomilla (Chamaemelum nobile) e Salvia (Salvia officinalis) per aumentare l’effetto lenitivo sulle mucose orali.
Infuso digestivo: 0,5–1 g di resina in 200 ml d’acqua, lasciata in infusione 5–10 minuti; bere a piccoli sorsi dopo i pasti.
Sinergie: Finocchio (Foeniculum vulgare) e Melissa (Melissa officinalis) per ridurre gonfiore e favorire la digestione.
Tintura di mirra: resina 1:5 in alcool 40–50%, assunta 2–3 ml 2 volte al giorno diluiti in acqua per supporto antinfiammatorio e digestivo.
Sinergie: Zenzero (Zingiber officinale) per potenziamento dell’azione antinfiammatoria e immunostimolante; Curcuma (Curcuma longa) per supporto antiossidante.
Applicazioni topiche: miscela di 10–15% di tintura di mirra con gel di aloe vera o olio vegetale neutro per ferite, ulcere o infiammazioni cutanee.
Sinergie: Lavanda (Lavandula angustifolia) o Calendula (Calendula officinalis) per aumentare la cicatrizzazione e lenire la pelle.
Unguento cicatrizzante: 5–10% di resina di mirra polverizzata in base di olio di mandorle dolci o burro di karité; applicare localmente 1–2 volte al giorno.
Sinergie: Echinacea (Echinacea purpurea) per azione immunomodulante locale e Arnica (Arnica montana) per riduzione del dolore e gonfiore.
Pomata antinfiammatoria: combinazione di 5% resina di mirra e 2–3% di olio essenziale di Tea Tree in crema neutra; utile su piccole lesioni cutanee o irritazioni.
Sinergie: Camomilla o Lavanda per effetto lenitivo aggiuntivo.
Note generali
Tutte le formulazioni devono rispettare dosaggi contenuti per evitare irritazioni locali o effetti gastrointestinali.
La mirra può essere associata a diverse piante aromatiche e officinali per migliorare l’efficacia senza interferenze negative note, purché si evitino dosaggi elevati di tinture alcoliche in caso di assunzione orale quotidiana.
Applicazioni topiche e uso orale vanno sempre modulati in base all’età e alla sensibilità individuale.
Bibliografia
Journal of Ethnopharmacology
Phytotherapy Research Journal
Fitoterapia
Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine
Medicinal and Aromatic Plants Journal
Planta Medica
Frontiers in Pharmacology
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
Tintura alcolica di mirra
Ingredienti: resina di Commiphora myrrha, alcol etilico 70° (o 40–50° per uso più dolce).
Procedimento:
Tritare finemente la resina (circa 20–30 g).
Mettere la resina in un contenitore di vetro scuro e coprirla con 100–150 ml di alcol etilico 70°.
Chiudere ermeticamente e lasciare macerare per 2–4 settimane, agitando ogni giorno.
Filtrare e conservare in bottiglia scura lontano dalla luce.
Uso consigliato:
1–2 ml diluiti in acqua, 1–2 volte al giorno, per favorire la salute delle mucose orali e del tratto digestivo.
Uso esterno: può essere applicata su piccole ferite o infiammazioni locali come antisettico leggero, diluendo ulteriormente in acqua se necessario.
Vino medicinale alla mirra
Ingredienti: vino rosso secco o bianco, resina di mirra 10–20 g per litro di vino.
Procedimento:
Aggiungere la resina tritata al vino.
Riscaldare leggermente a bagnomaria senza far bollire per 30–60 minuti.
Lasciare riposare al buio per 1–2 settimane.
Filtrare e imbottigliare.
Uso consigliato: piccole dosi (30–50 ml) come digestivo o per supporto antinfiammatorio, preferibilmente dopo i pasti.
Bibliografia
Journal of Ethnopharmacology
Phytotherapy Research Journal
Fitoterapia
Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine
Planta Medica
Frontiers in Pharmacology
Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda ed evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
Le specie botaniche della Commiphora da cui viene prodotta la Mirra sono numerose e originarie ndell´Africa Nord orientale e dell´Asia Sud occidentale ma non va confusa con il Guggul, la cui resina è utilizzata come ipolipemizzante e antiseborroico.
Origini storiche: la mirra è conosciuta fin dall'antichità, impiegata già dagli Egizi per l'imbalsamazione e nei rituali religiosi come incenso.
Uso religioso: citata nella Bibbia e in altre tradizioni religiose; era uno dei doni dei Magi a Gesù Bambino, insieme a oro e incenso.
Proprietà conservanti e antisettiche: veniva utilizzata nell'antichità per preservare alimenti e nella medicina tradizionale per la cura di ferite e infezioni.
Impiego cosmetico: storicamente usata in unguenti, oli profumati e prodotti per la pelle grazie alle sue proprietà toniche e antibatteriche.
Curiosità botanica: la resina viene ottenuta incidendo la corteccia dell'albero, che cresce principalmente in Arabia e nell’Africa orientale; la pianta può resistere a climi aridi estremi.
Tradizione fitoterapica: oltre al ruolo antisettico e antinfiammatorio, la mirra è stata storicamente impiegata per problemi digestivi, respiratori e gengivali.
Commercializzazione: la mirra è ancora oggi una delle resine più pregiate per aromaterapia, fitoterapia e preparazioni rituali.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Shen T., et al. (2012). Phytochemistry of Commiphora myrrha. *Journal of Natural Products*, 75(2), 93-99.
European Medicines Agency (2017). Assessment report on Commiphora molmol. *EMA/HMPC/763295/2018*.
Dolara P., et al. (2000). Anti-inflammatory activity of myrrh. *Planta Medica*, 66(4), 356-358.