ERBACEA ANNUALE ALTA FINO A 1 METRO, GLABRA. FUSTO ERETTO, ROBUSTO, RAMIFICATO IN ALTO. FOGLIE BASALI LUNGAMENTE PICCIOLATE, PENNATOSETTE CON LACINIE OVATO-LANCEOLATE E DENTATE; FOGLIE CAULINE PROGRESSIVAMENTE RIDOTTE E PIÙ DIVISE. INFIORESCENZA A OMBRELLA COMPOSTA GRANDE E DENSA, CON NUMEROSI FIORI PICCOLI, BIANCHI. FRUTTO È UN ACHENIO OVALE, APPIATTITO, CON COSTE SOTTILI E ALATE.
Originaria del Nord Africa, del Medio Oriente e dell'Europa meridionale. Cresce spontanea in ambienti aperti e soleggiati, come campi incolti, bordi stradali, fossi e terreni disturbati. Predilige suoli ben drenati, anche sassosi o argillosi, e climi temperati caldi con estati secche. Si è naturalizzata in diverse altre parti del mondo, tra cui Nord e Sud America e Australia, dove si comporta spesso come pianta infestante. In Italia è presente soprattutto nelle regioni meridionali e insulari. La sua capacità di produrre un gran numero di semi favorisce la sua diffusione e colonizzazione di nuovi ambienti.
PIENA ESTATE (EMISFERO NORD: LUGLIO-AGOSTO), QUANDO I FRUTTI (ACHENI) SONO QUASI MATURI MA ANCORA VERDI. IN SICILIA/SUD ITALIA LA RACCOLTA PUÒ INIZIARE A GIUGNO.
FRUTTI FRESCHI (DIACHENI E MERICARPI)
TERROSO-LEGNOSO INTENSO, CON NOTE AMAROGNOLE E PUNGENTI (DOVUTE AI FURANOCROMONI) E UNA LIEVE SFUMATURA ERBACEA. MANCA COMPLETAMENTE LA COMPONENTE DOLCE O FRUTTATA. I FRUTTI SCHIACCIATI RILASCIANO UN EFFLUVIO QUASI MEDICINALE.
AMAROGNOLO-INTENSO E PICCANTE, CON NOTE TERROSE E UN PERSISTENTE RETROGUSTO BURNING. LA COMPONENTE IRRITANTE DELLE FURANOCUMARINE SI PERCEPISCE ANCHE A LIVELLO LINGUALE.
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero). Consultare un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
ALCOL
FARMACI ANTICOAGULANTI
FARMACI EPATOTOSSICI (PARACETAMOLO, STATINE)
FARMACI FOTOSENSIBILIZZANTI
OLI ESSENZIALI FOTOSENSIBILIZZANTI
WARFARIN
GRAVIDANZA, PELLE CHIARA, EPILESSIA, EPATOPATIE, TERAPIE UV. RISCHIO FOTOTOSSICITÀ ESTREMA, EPATOTOSSICITÀ. MONITORARE ENZIMI EPATICI. SOLO USO SPECIALISTICO.
IN UE L’USO INTERNO È VIETATO; CONSENTITO SOLO IN PREPARATI TOPICI PER VITILIGINE (SOTTO CONTROLLO MEDICO).
LE FUNZIONI TERAPEUTICHE (PROPRIETÀ E INDICAZIONI) SONO INDICATE COME INFORMAZIONE STORICO-CULTURALE MA NON APPLICABILI NELLA PRATICA FITOTERAPICA.
COME COMPORTARSI IN CASO DI SOSPETTO AVVELENAMENTO DA Ammi majus L.
PRIMI SOCCORSI URGENTI
Rimuovere immediatamente i residui vegetali dalla bocca
Sciacquare ripetutamente con acqua
NON provocare il vomito (rischio di fotodermatite aggravata)
Applicare protezione solare su pelle esposta
CHIAMATA D'EMERGENZA
Contattare SUBITO il Centro Antiveleni:
Italia: 800.883300 (numero verde)
Europa: +39 02 66101029 (Milano)
Specificare:
Quantità ingerita/contatto cutaneo
Orario esposizione
Sintomi presenti
SINTOMI PRINCIPALI (Furocumarine fototossiche)
Cutanei (entro 24-48h):
Eritema grave
Vescicole/fittene
Iperpigmentazione
Oculari:
Congiuntivite
Fotofobia
Sistemici (rari):
Nausea
Cefalea
Tachicardia
TRATTAMENTO SPECIALISTICO
Cutaneo:
Terapia corticosteroidea topica
Impacchi freddi
Rigorosa protezione solare (SPF 50+)
Oculare:
Colliri cortisonici
Lavaggio con soluzione fisiologica
Monitoraggio:
Funzionalità epatica
Parametri vitali
COMPORTAMENTI PERICOLOSI
Esposizione a luce solare/UV
Applicazione di oli essenziali
Automedicazione con antistaminici
PREVENZIONE
Maneggiare con guanti
Evitare esposizione solare 72h post-contatto
Conservare in contenitori etichettati
Riferimenti:
EMA (2012). *Assessment Report on Ammi majus L.*
American Academy of Dermatology (2023). *Plant-Induced Phytophotodermatitis*
ATTENZIONE: Le lesioni cutanee possono persistere per settimane e lasciare cicatrici ipercromiche!
SORVEGLIANZA ALLE REAZIONI AVVERSE
QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
Essendo una Apiacea è frequentata dalle api
PIANTE CON FUROCUMARINE
Le sostanze furocumariniche, note anche come psoraleni, sono caratterizzate da un'azione fotosensibilizzante per la quale determinano eritema, abbronzamento o pigmentazione cutanea dopo l'esposizione ai raggi solari. Per questo sono utili in terapia. Se usate con luce ultravioletta a bassa frequenza, sono efficaci nel trattamento di psoriasi, vitiligo e micosi fungine. Pare che possano indurre il cancro della pelle ma le opinioni del mondo scientifico non sono concordi. Di sicuro le furocumarine possono portare a un alterazione del DNA cellulare, pertanto è bene non esporsi alla luce solare dopo essere venuti in contatto o aver usato sulla cute estratti delle piante contenenti questi principi attivi. + assolutamente sconsigliato l'uso cosmetico e abbronzante di essenze di agrumi, Lime e Bergamotto, che, nel migliore dei casi, possono provocare facilmente ustioni gravi della pelle (pare che l'olio di Arancio dolce, invece, non abbia attività fototossica). Altre piante ad azione fototossica sono: Appio, Spondilio, Ruta, Sedano selvatico, Iperico (vedere i riferimenti bibliografici).
[Tratto da: Benigni-Capra-Cattorini "Piante medicinali"]
[Chimica Farmacologia e Terapia"; A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"]
A differenza dell'Ammi visnaga non contiene kellina e dai suoi componenti si estraggono psoraleni utilizzati in farmaci per la vitiligine.
Il nome ha origine dal greco antico: ammos = sabbia
Papiro Ebers (1550 a.C.): Citato come rimedio per "macchie bianche sulla pelle" (probabile vitiligine).
Mattioli (XVI secolo): Avvertiva già del rischio di ustioni solari se usato prima di esporsi al sole.
Nome volgare: "Erba pezzente" (per l’odore sgradevole dei semi schiacciati).
Mito: Si credeva che proteggesse dai demoni se appeso alle porte (forse per l’odore repellente).
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Bruneton, J. (2009). Pharmacognosy, Phytochemistry, Medicinal Plants. Lavoisier.
European Pharmacopoeia 10th Edition (2020). Ammi majoris fructus. Strasbourg: EDQM.
Evans, W. C. (2009). Trease and Evans' Pharmacognosy. Saunders.