Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Rosidae Ordine: Rhamnales Famiglia:
Zizouf, Jujube, Jujubier, Red date, Jujuba plum, Black date, Acufeifa maior, Acufeifeira, Anafega maior, Bor, Chinese date, Common ziziphus, Joazeiro, Macieira de anafega, Da zao, Hong zao, Hei zao
Zizyphus Jujuba Mill. Var. Inermis, Zizyphus Sativa Gaertn., Zizyphus Vulgaris Lam. Var. Inermis, Rhamnus Zizyphus, Ziziphus Jujuba Var. Vulgaris, Ziziphus Jujuba Var. Sativa, Ziziphus Jujuba Lam.
ALBERO DECIDUO O ARBUSTO SPINOSO CON RAMI SOTTILI E SPESSO PENDULI. LE FOGLIE SONO ALTERNE, OVATE O ELLITTICHE, CON TRE NERVATURE PRINCIPALI EVIDENTI E MARGINE FINEMENTE DENTATO. I FIORI SONO PICCOLI, ERMAFRODITI, DI COLORE GIALLO-VERDASTRO, RIUNITI IN PICCOLE CIME ASCELLARI PROFUMATE. IL FRUTTO È UNA DRUPA CARNOSA, INIZIALMENTE VERDE, CHE A MATURAZIONE DIVENTA BRUNO-ROSSASTRA O NERASTRA, CON UNA POLPA DOLCE E UN NOCCIOLO LEGNOSO CONTENENTE UNO O DUE SEMI. LE SPINE SONO PRESENTI AI NODI, SPESSO IN COPPIE, UNA DRITTA E L'ALTRA RICURVA.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____BIANCO-VERDASTRO
MAGGIO GIUGNO LUGLIO (TARDA PRIMAVERA-ESTATE), CON PICCOLI FIORI GIALLO-VERDASTRI
Originario dell'Asia occidentale e meridionale, ma ampiamente coltivato e naturalizzato in molte regioni subtropicali e temperate calde del mondo, inclusa l'area mediterranea. Predilige climi caldi e secchi con estati lunghe e soleggiate e inverni miti. Si adatta a una vasta gamma di suoli, inclusi quelli poveri, sassosi, argillosi e calcarei, purché ben drenati. Cresce spesso in zone aride e semi-aride, su pendii soleggiati, in boscaglie aperte, lungo i bordi dei campi e in aree disturbate. Il giuggiolo è resistente alla siccità e tollera bene le alte temperature e i venti forti. La sua capacità di prosperare in condizioni difficili lo rende una specie adatta a climi mediterranei e regioni con scarsa disponibilità idrica.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
AGOSTO-OTTOBRE (FINE ESTATE-AUTUNNO), RACCOLTA FRUTTI A PIENA MATURAZIONE (ROSSI/MARRONI)
Giuggiola Tintura madre
Preparata dal frutto essiccato tit.alcol.65°
IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA ALLE RHAMNACEAE, GRAVIDANZA (PER MANCANZA DI DATI SUFFICIENTI), IPOTENSIONE GRAVE, BAMBINI SOTTO I 3 ANNI (USO INTERNO), INSUFFICIENZA EPATICA SEVERA
MONITORARE PRESSIONE ARTERIOSA IN SOGGETTI IPOTESI O IN TERAPIA CON ANTIPERTENSIVI, EVITARE L'ASSOCIAZIONE CON SEDATIVI/ANSIOLITICI DI SINTESI (EFFETTO ADDITIVO), NON SUPERARE I 30 G/DIE DI FRUTTI ESSICCATI, PREFERIRE ESTRATTI STANDARDIZZATI IN JUJUBOSIDI PER USO TERAPEUTICO, SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA DI INTERVENTI CHIRURGICI.
PER I SEMI: LIMITARE L'USO A PREPARAZIONI STANDARDIZZATE (
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
Pianta originaria dell´Asia venne usata molto dal tempo dei Romani al XIX secolo per poi venire dimenticata. Più di 1200 anni fa, questa pianta fu introdotta in Cina dalla Persia. Dal punto di vista alimentare rappresenta un ottimo dessert di frutta mentre nella medicina tradizionale cinese il Giuggiolo (Da zao) è uno dei principali qi che tonifica il sangue, è calmante e neutralizza la tossicità delle droghe. Vi sono molte varietà di Giuggiolo che differiscono nella forma, nel colore e nella dimensione dei frutti. In India il frutto è più o meno globoso allo stato selvatico; quello coltivato ha forma ovoidale allungata. La polpa ha un piacevole gusto dolciastro, e, nel sud dell'India, viene estratto un olio dal nocciolo. Wallich descrive una varietà che produce un frutto di forma lunga dalle dimensioni di un uovo, e che è di eccellente qualità. Una varietà con un piccolo, acino acido è la grande favorita dai birmani. In Abissinia, i suoi frutti sono lavorati fino a produrre una sostanza secca, come il formaggio. A Mauritius sono descritte sei varietà: di queste quattro sono di piacevole degustazione.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
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