DESCRIZIONE BOTANICA PIANTA ERBACEA ANNUA O BIENNALE ALTA FINO A 60 CM, SIMILE ALLA LATTUGA COLTVATA PER USO ALIMENTARE, CON FUSTO VERDE O VIOLACEO, SPESSO E GRANDI FOGLIE LANCEOLATE DENTATE COLOR VERDE SCURO. INFIORESCENZE A PANNOCCHIE CON FIORI GIALLI RACCOLTI IN CAPOLINI CHE PRODUCONO ACHENI NERASTRI CON UNA PIUMETTA BIANCA.
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____GIALLO ____GIALLO-CHIARO ____GIALLOGNOLO
FIORITURA O ANTESI GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO, SETTEMBRE, FINE PRIMAVERA, ESTATE
HABITAT Originaria dell'Europa centro-meridionale e del Nord Africa, ma si naturalizzata in molte altre regioni temperate del mondo, tra cui Nord e Sud America, Australia e Nuova Zelanda. Predilige habitat aperti e disturbati, come margini stradali, campi incolti, discariche, aree ruderali, boschi radi e radure. Cresce bene in terreni ben drenati, anche poveri e sassosi, con una preferenza per suoli da neutri a leggermente alcalini. Si adatta a climi temperati con estati calde e inverni miti, tollerando una certa siccit. La sua capacit di produrre numerosi semi favorisce la sua rapida diffusione in nuovi ambienti. spesso considerata una pianta infestante in alcune regioni a causa della sua natura invasiva.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) LATTUCARIO (LATICE ISPESSITO) ESTRATTO DALLA PIANTA INTERA RACCOLTA PRIMA DELLA FIORITURA
CONTROINDICAZIONI CON DOSI ELEVATE POTREBBERO MANIFESTARSI CEFALEA, DIARREA, MIDRIASI, VERTIGINI, SONNOLENZA E INCUBI. A DOSAGGI NORMALI POTREBBE CAUSARE ALLERGIE.
AVVERTENZE QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.
INTERAZIONI O INCOMPATIBILITA
ALCALI
NOTE DI FITOTERAPIA .....espandi↓
La tossicit di questa pianta ancora da definire bene e non consigliabile utilizzarla in fitoterapia a causa della presenza di un alcaloide risultato tossico, anche se ancora somministrata in tintura o in infuso come rimedio sicuro contro l'insonnia ed il nervosismo causati dalla tosse nei bambini.
UTILE DA SAPERE .....espandi↓
PIANTE PER LE DISFUNZIONI SESSUALI
Ma cos' un afrodisiaco?...
A questa domanda, secondo una ricerca condotta in Francia nel 1990, la maggior parte degli uomini ha risposto che le sostanze afrodisiache servono ad aumentare la perfomance sessuale, mentre per la maggior parte delle donne servono ad aumentare il desiderio. Qualcuno infine pensa che aumentino il piacere. Anche se differenti, ci che accomuna queste risposte la ricerca del plus jouir. La pianta ideale per il suo potere afrodisiaco sarebbe quindi quella in grado di favorire il ciclo dell'amore: desiderio, seduzione e realizzazione del piacere. Il desiderio, ad esempio, risvegliato in noi attraverso i sensi, e l'olfatto indubbiamente gioca un ruolo molto importante. Molte sostanze, da sempre considerate come afrodisiache, lo sono innanzitutto per il loro odore: pepe, tabacco, vaniglia, ylang-ylang, zenzero, zafferano, vetiver, cannella, geranio.
Fra le piante che sono considerate afrodisiache per eccellenza meritano di essere segnalate: Eleuterococco, Damiana, Ginseng, Catuaba, Suma, Epimedium, Salvia, Rosmarino, Santoreggia, Menta, Guaran, Zenzero, ecc.
Per l'azione antiastenica, infine, si ricordano: alghe (Fucus, Laminarie), bevande eccitanti (Caff, T, Mate), bevande toniche come la Rosa cherokee, cereali, frutta fresca, frutta secca, verdure (Carota, Cicoria, Crescione, Spinaci) ecc. La fitoterapia pertanto, anche se non in chiave miracolistica, pu offrire un valido ausilio, con un miglioramento notevole dei sintomi, soprattutto se inserita in una strategia di trattamento pi generale. Le piante da sole infatti non sono in grado di migliorare la sessualit di una coppia che ha occultato la propria seduzione o che, comunque, non riesce pi a comunicare: per entrare nel ciclo del piacere, infatti, bisogna poter comunicare".
Ma ora classifichiamo le piante afrodisiache in:
a) afrodisiaci spinali sacrali, quando stimolano il centro parasimpatico sacrale che controlla il meccanismo dell'erezione (Damiana, Ginseng, Yohimbehe, Noce vomica);
b) afrodisiaci riflessogeni genito-urinari, quando agiscono con azione irritante delle vie urinarie e genitali che, per riflesso, esercitano una esaltazione del centro dell'erezione (Echinacea);
c) afrodisiaci encefalici o psicogeni, quando agiscono sui centri nervosi encafalici provocando lo stimolo dell'appetito sessuale (gli eccitanti del sistema nervoso centrale).
Gli anafrodisiaci che, invece, calmano un appetito sessuale troppo intenso ed eccessivo, sintomo anch'esso di squilibrio della sfera sessuale, sono: Salice bianco, Ninfea, Luppolo e Lattuga virosa.
[Tratto da:
[Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"]
[A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"]
[Marzio Pedretti "L'erborista moderno"]
ANNOTAZIONI VARIE .....espandi↓
I Pitagorici chiamavano la Lattuga "Pianta degli eunuchi" per l'azione sedativa a livello genitale...). La lattuga virosa non velenosa ma deve il suo nome all'odore ed al gusto nauseante. Il "Lattucario" il latice ispessito estratto da varie specie di Lactuca che, in passato veniva fumato come oppio (Oppio di Lattuga)
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA
Wesolowska, A., et al. (2006). Analgesic and sedative activities of lactucin and some lactucin-like guaianolides in mice. *Journal of Ethnopharmacology*, 107(2), 254-258.
Kisiel, W., & Barszcz, B. (2000). Further sesquiterpenoids and phenolics from Lactuca virosa. *Fitoterapia*, 71(3), 269-273.
Sessa, R. A., et al. (2000). Metabolites of Lactuca virosa. *Phytochemistry*, 53(4), 465-470.
Rollinger, J. M., et al. (2006). Structureactivity relationships of sesquiterpene lactones from Lactuca virosa. *Planta Medica*, 72(5), 399-405.