Prunus Dulcis (Miller) D.A.Webb, Amygdalus Communis L., Amygdalus Dulcis Mill., Prunus Amygdalus Stok., Prunus Amygdalus Batsch, Prunus Dulcis Miller, , Prunus Amygdalus Batsch, Amygdalus Amara L., Prunus Amara (L.) D.A. Webb, Prunus Dulcis Var. Amara (L.) L.H. Bailey, Prunus Communis Var. Dulcis (Mill.) Arcang., Prunus Communis Var. Amara (L.) Arcang.
ALBERO CADUCIFOGLIO ALTO FINO A 8 METRI CON TRONCO LISCIO GRIGIO-BRUNASTRO E RAMI GIOVANI GLABRI O PUBESCENTI. FOGLIE ALTERNE SEMPLICI LANCEOLATE O OVATO-LANCEOLATE CON MARGINE SEGHETTATO PICCIOLO CON DUE GHIANDOLE BASALI. FIORI ERMAFRODITI ATTINOMORFI PRECOCI BIANCHI O ROSATI SOLITARI O A GRUPPI DI 2-3. CALICE GAMOSEPALO TUBOLARE CON CINQUE LOBI CADUCHI. COROLLA DIALIPETALA CON CINQUE PETALI OBOVATI. ANDROCEO CON NUMEROSI STAMI. GINECEO SUPERO MONOCARPELLARE CON STILO FILIFORME E STIGMA CAPITATO. FRUTTO DRUPA OVOIDE COMPRESSA CON ESOCARPO SOTTILE MESOCARPO CARNOSO O CORIACEO ENDOCARPO LEGNOSO (GUSCIO) CONTENENTE UN SEME (MANDORLA) DOLCE (VAR. DULCIS) O AMARO (VAR. AMARA).
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
____BIANCO ____BIANCO-ROSATO
FINE INVERNO-INIZIO PRIMAVERA (FEBBRAIO-MARZO), CON FIORI BIANCO-ROSATI CHE COMPAIONO PRIMA DELLE FOGLIE
Comprendente le varietà dulcis (mandorlo dolce) e amara (mandorlo amaro), è una specie arborea originaria delle regioni centro-asiatiche (Iran, Afghanistan, Turkmenistan) e diffusa nel bacino del Mediterraneo da millenni. Predilige climi temperato-caldi, con inverni miti (temperature non inferiori a -10°C) ed estati asciutte. Vegeta ottimamente tra i 200 e 800 m s.l.m., in zone ben esposte al sole, su suoli profondi, ben drenati e preferibilmente calcarei, tollerando anche terreni poveri e siccitosi.
Habitat tipici:
Aree mediterranee: Coltivato in oliveti e vigneti marginali (Spagna, Italia meridionale, Grecia, Nord Africa)
Pendii collinari: Soprattutto in terrazzamenti con esposizione a sud
Greti fluviali: In ambienti naturali semi-aridi
Zone rocciose: Adattato a substrati pietrosi e poveri
Distribuzione geografica:
Naturalizzato in tutto il Mediterraneo (dalla Penisola Iberica al Levante), California, Cile, Sudafrica e Australia, in aree con precipitazioni annue tra 300-600 mm. Sensibile ai ristagni idrici e alle gelate tardive, resiste invece bene alla salinità. La varietà amara, più rustica, si trova spesso in forma spontanea ai margini di boschi xerofili.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
ESTATE (LUGLIO-AGOSTO) PER LA RACCOLTA DEI FRUTTI MATURI (MANDORLE), QUANDO IL MALLO SI APRE NATURALMENTE
SEMI (MANDORLE DOLCI O AMARE) E OLIO ESTRATTO A FREDDO; LE MANDORLE AMARE (VAR. AMARA) CONTENGONO AMIGDALINA
MANDORLE DOLCI: AROMA DELICATO E OLEOSO; MANDORLE AMARE: INTENSO, AROMATICO, CON NOTE DI BENZALDEIDE
DOLCI: GRADEVOLMENTE OLEOSO E DOLCE; AMARE: FORTEMENTE AMARO E PUNGENTE (PER L'AMIGDALINA)
Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni LE INDICAZIONI - LE PROPRIETÀ TERAPEUTICHE DESCRITTE E L'UTILIZZO IN FITOTERAPIA FANNO RIFERIMENTO ALLA SOLA VARIETÀ 'DULCIS'
MANDORLE AMARE: ASSOLUTAMENTE CONTROINDICATE PER USO INTERNO (DOSE LETALE: 20 SEMI PER ADULTI, 10 PER BAMBINI) PER LIBERAZIONE DI ACIDO CIANIDRICO, GRAVIDANZA/ALLATTAMENTO: EVITARE ESTRATTI NON STANDARDIZZATI PER RISCHIO DI TOSSICITÀ (SPECIE VAR. AMARA), DISTURBI EPATICI/RENALI GRAVI: POSSIBILE ACCUMULO DI METABOLITI TOSSICI, TERAPIE CON IMMUNOSOPPRESSORI: INTERFERENZA POTENZIALE CON I BETA-GLUCANI PRESENTI, ALLERGIA ALLE ROSACEAE: REAZIONI CROCIATE POSSIBILI
USO ESCLUSIVO DI VAR. DULCIS: LA VAR. AMARA È VIETATA IN INTEGRATORI ALIMENTARI PER LEGGE ITALIANA, MONITORAGGIO GLICEMIA: L'OLIO DI MANDORLE DOLCI PUÒ INFLUENZARE I LIVELLI DI ZUCCHERO NEL SANGUE, DILUIZIONE OLI ESSENZIALI: PER USO TOPICO, CONCENTRAZIONE <=5% PER EVITARE IRRITAZIONI, CONSERVAZIONE: OLIO DI MANDORLE RANCIDISCE RAPIDAMENTE; CONSERVARE AL BUIO E IN FRIGORIFERO, INTERAZIONI FARMACOLOGICHE: CAUTION CON ANTICOAGULANTI PER POSSIBILE SINERGIA ANTIAGGREGANTE
Le funzioni terapeutiche sono riportate a titolo indicativo e valide solamente per alcune forme estrattive nell´uso in fitoterapia.
La mandorla dolce (Prunus dulcis var. dulcis) non contiene amigdalina ed è innocua ed inodora. Nel seme della varietà amara (Prunus dulcis var. amara) l´amigdalina e l´emulsina si combinano quando si schiaccia, si bagna o si mastica la mandorla amara e liberano acido cianidrico (acido prussico) che è tossico in quantità apprezzabili. L´avvelenamento mortale per uomo adulto avviene dopo assunzione di 7~5 ml di olio di mandorle amare contenente il 2~4% di HCN. La legge italiana prevede una quantità massima di acido cianidrico pari a 1mg/kg in alimenti e bevande e di 50 mg/kg nel torrone e altri prodotti contenenti mandorle amare. Il famoso olio di mandorle dolci è estratto da entrambi i tipi di mandorle e non deve contenere benzaldeide o acido cianidrico. L´olio volatile, invece, è estratto esclusivamente dalle mandorle amare dopo macerazione e distillazione in corrente di vapore. Vengono utilizzati in liquoreria e da aziende farmaceutiche anche i semi di altre specie di Prunus che contengono amigdalina come albicocca pesca e prugna.
Miele monoflora di colore molto chiaro, odore e aroma di intensità debole o media, fini e con richiamo al profumo dei fiori o all'aroma della mandorla.
Tratto da: api.entecra.it - Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura
Produzione molto abbondante di polline di colore verdastro o giallo-marrone.
Amolou Beldi con olio di Argan
Olio di Argan alimentare 500g Mandorle 250g Miele 100g
Tostare e frullare le mandorle fino ad ottenerne una pasta, amalgamare con il miele ed incorporare l''olio di argan lentamente. Va servita con del pane in segno di benvenuto.
n.b. sembra che l''Amolou Beldi abbia anche effetti afrodisiaci.
DROGHE LASSATIVE E PURGANTI
Trascurando le alterazioni dell'intestino che ostacolano meccanicamente la progressione del bolo fecale (tumori, processi cicatriziali, ecc.), vi possono essere stitichezze primitive dovute a una alterata motilità intestinale di natura nervosa o muscolare; in questo caso può aversi una stitichezza atonica quando la muscolatura ha diminuito il tono e la forza delle contrazioni, mentre si ha una stitichezza spastica quando l'ipertono della muscolatura determina contrazioni spastiche della stessa. Altra forma di stipsi è causata dalla scarsa produzione di idrogeno solforato che è un eccitante fisiologico della peristalsi.
Il trattamento terapeutico dovrà essere coadiuvato da vita attiva e movimentata e da dieta povera di carne ma ricca di frutta, verdure e fibre.
In base al meccanismo d'azione delle droghe lassative si avranno:
a) Droghe antrachinoniche che favoriscono lo svuotamento dell'intestino stimolando prevalentemente la muscolatura dell'intestino crasso.
I componenti principali di queste droghe contenute in Senna, Frangula, Aloe, Cascara sagrada, Rabarbaro, Poligono giapponese e Spincervino sono glicosidi derivati dall'antracene. La loro metabolizzazione in agliconi (più attivi) avviene nel colon: qui si ha una rimozione dello zucchero ed i prodotti ottenuti stimolano ulteriormente la motilità aumentando anche il peristaltismo e la produzione di muco. L'azione lassativa che inizia a livello dell'intestino crasso con inibizione del riassorbimento dell'acqua e degli elettroliti, si manifesta dopo 8-12 ore. Gli effetti collaterali sono: colorazione delle urine, passaggio nel latte materno, pseudomelanosi reversibile del colon, perdita di elettroliti per l'uso prolungato o diarrea severa con coliche per sovradosaggio.
L'uso cronico di antranoidi può essere responsabile di pigmentazione della mucosa del colon (melanosis coli), alterazione del quadro elettrolitico e dell'equilibrio acido-base, colon dilatato con pseudo-restringimenti per alterazione del plesso nervoso intramurale, aggravamento della stitichezza, colon irritabile, rischio di degenerazione neoplastica e interazioni con altri farmaci.
b) Droghe che favoriscono lo svuotamento dell'intestino stimolando prevalentemente la muscolatura dell'intestino tenue e parte del crasso (Olio di Ricino).
c) Purganti meccanici che favoriscono lo svuotamento dell'intestino aumentando il volume fecale (Agar-agar, Psillio, Lino semi, Carragenina);
d) Purganti osmotici (zuccherini) che richiamano nell'intestino acqua dal sangue (Manna, Lattosio, Prugne, Tamarindo, Cassia fistula in canna, Pesco).
e) Purganti oleosi che favoriscono la progressione delle feci essendo lubrificanti dell'intestino (Olio di oliva, Olio di lino, Olio di mandorle dolci).
Tratto da: Marzio Pedretti "L'erborista moderno";
[Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali";]
[Fabio Firenzuoli "Le 100 erbe della salute".]
Di origine cinese questa pianta fu introdotta dai Fenici dalla Grecia in Sicilia.
Fin dall'antichità, il mandorlo è stato un simbolo di promessa per la sua precoce fioritura, che simboleggia l'improvvisa e rapida redenzione di Dio per il Suo popolo dopo un periodo in cui sembrava lo avesse abbandonato; si veda ad esempio Geremia 1:11-12. Nella Bibbia il mandorlo è citato dieci volte, a cominciare con Genesi 43:11, dove viene descritto come "tra i migliori frutti".(Wikipedia)
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Lee J., et al. (2013). Comparative analysis of sweet and bitter almonds. *Journal of Agricultural and Food Chemistry*, 61(32), 7754-7759.
Chen C.Y., et al. (2005). Avenanthramides and phenolic acids in oats. *Journal of Cereal Science*, 42(1), 125-131.
European Food Safety Authority (2010). Scientific Opinion on amygdalin in bitter almonds. *EFSA Journal*, 8(12), 1906.
Kodad O., et al. (2011). Variability of oil content and composition in almond cultivars. *Scientia Horticulturae*, 129(4), 769-774.