NOMI POPOLARI espandi ⇩ riduci ⇧
Fungo danzante, Fongo Gato, Barbagino, Fungagnino, Fungi Di Cerza, Fungo Imperiale, Griffo, Griffone, Polipore Frondoso, Spongiola De Castagnar, Volpin, Hen of the Woods, Coquille En Bouquet, Pied De Griffon, Polypore En Bouquet, Polypore En Touffe, Polypore Feuillé, Poule De Bois, Graue Gans, Kastanierschwamm, Klapperschwamm, Laubporling, Eikhaas, Grifola Kurchavaya, Korallkjuke, Korallticka, Koppelokääpa, Trsnatec Lupenitý, Mai Take
DESCRIZIONE BOTANICA espandi ⇩ riduci ⇧
FUNGO POLIPORO CHE FORMA UN GRANDE CORPO FRUTTIFERO COMPOSTO DA NUMEROSI CAPPELLI (PILEI) FLABELLIFORMI O SPATOLATI, SOVRAPPOSTI E RAMIFICATI DA UN UNICO STIPITE BASALE CORTO E ROBUSTO. OGNI CAPPELLO È DI 2-7 CM DI LARGHEZZA, CON UNA SUPERFICIE SUPERIORE DI COLORE BRUNO-GRIGIASTRO O MARRONE, SPESSO ZONATA E RUGOSA, E UNA SUPERFICIE INFERIORE BIANCASTRA O GIALLASTRA FITTAMENTE RICOPERTA DI PORI PICCOLI E ANGOLOSI (TUBULI CORTI CHE TERMINANO IN PORI). LA CARNE È BIANCA, TENERA DA GIOVANE E PIÙ CORIACEA A MATURAZIONE, CON UN ODORE AROMATICO E UN SAPORE LEGGERMENTE DOLCE E TERROSO. IL CORPO FRUTTIFERO COMPLESSIVO PUÒ RAGGIUNGERE DIMENSIONI NOTEVOLI, PESANDO ANCHE DIVERSI CHILOGRAMMI E ASSOMIGLIANDO A UNA MASSA ARRICCIATA DI FOGLIE O PIUME, DA CUI IL NOME "HEN OF THE WOODS". LE SPORE SONO BIANCHE E LISCE. NON PRESENTA LAMELLE.
HABITAT espandi ⇩ riduci ⇧
Cresce alla base di alberi di latifoglie, in particolare querce mature, ma anche aceri, olmi e altri alberi. Predilige boschi temperati di latifoglie, soprattutto foreste vetuste con un minimo impatto umano, ma può occasionalmente trovarsi sotto vecchi alberi isolati in piantagioni forestali. Fruttifica a terra, alla base del tronco di alberi vivi, morenti o su tronchi morti. È diffuso in Cina, Europa e Nord America, con una maggiore concentrazione nella parte nord-orientale degli Stati Uniti. In Italia è presente, sebbene non comune, soprattutto in boschi di querce. La sua crescita è favorita da condizioni di umidità e temperature miti tipiche della fine dell'estate e dell'autunno. Può riapparire nello stesso luogo anno dopo anno.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025
SCHEDA FITOTERAPIA
DROGA UTILIZZATA (Parte utilizzata a scopo fitoterapico) PIANTA, ESTRATTO SECCO
NOTE DI FITOTERAPIA espandi ⇩ riduci ⇧
La prevenzione del cancro è uno degli usi prevalentemente suggeriti per l'estratto di questo fungo.
Questo fungo noto terapeuticamente come Maitake è ritenuto esplicare i suoi effetti in quanto è attivatore di alcune protezioni, come i macrofagi, le cellule Natural Killer, le cellule T, l'interleukina-1 e l'anione superossido, tutte quante con provate attività anti tumorali. Nel 2009, una sperimentazione umana phase I/II ha dimostrato che il Maitake stimola il sistema immunitario dei pazienti affetti da cancro polmonare. Alcuni relativamente ristretti esperimenti su pazienti affetti da tumori hanno rivelato che questo fungo stimola le cellule NK. Anche una ricerca In vitro ha dimostrato che il Maitake attiva le cellule NK.
Esperimenti cellulari dimostrano che il Maitake induce l'apoptosi e inibisce la metastasi. L'apoptosi è stata indotta in cellule di cancro alla prostata, e i ricercatori hanno supposto che il fungo può essere attivo anche su umani affetti da questo genere di tumore.
Esperimenti In vitro hanno rivelato che il Maitake inibisce la crescita di vari tipi di cellule tumorali. Ristretti esperimenti su pazienti affetti da cancro hanno anche dimostrato in vitro che l'azione antitumorale deve ritenersi rilevante sugli umani. Un esperimento in vivo ha dimostrato che questo fungo stimola il sistema immunitario innato e adattivo di normali topi.
Uno studio suggerisce che il fungo da solo può indurre l'ovulazione nelle pazienti con policistosi ovarica e può essere utile come terapia aggiuntiva per i pazienti che hanno fallito il trattamento di prima linea con il clomifene.