PIANTA ERBACEA ANNUALE DA 60 A 120 CM CON RADICI FASCICOLATE PRIMARIE E AVVENTIZIE. CULMO CILINDRICO CON INTERNODI DA CUI SI DIPARTONO FOGLIE ALTERNE. INFIORESCENZE A SPIGA COMPOSTA. FIORI INSERITI TRA BRATTEE FERTILI, ERMAFRODITI, FORMATI DA TRE STAMI E DUE STIGMI. IL FRUTTO DI 8-12 MM È UNA CARIOSSIDE GIALLOGNOLA CON UN SOLCO VENTRALE E PERICARPO ADERENTE.
ORIGINARIO DEL MEDIO ORIENTE È STATO PROBABILMENTE IL PRIMO CEREALE COLTIVATO DALL'UOMO NEL NEOLITICO. IN EGITTO NEL 3000 A.C. VENIVA GIÀ IMPIEGATO PER PRODURRE LA BIRRA. LA SUBSPECIE ANCESTRALE SELVATICA H. VULGARE SPONTANEUM È INVECE ORIGINARIA DI TIBET E CINA.
L'ORZO PUÒ ESSERE COLTIVATO FINO A 4500 M. CON TEMPERATURA OTTIMALE DI 15 GRADI CENTIGRADI. TOLLERA BENE LA SICCITÀ E LA SALINITÀ DEL SUOLO MA MENO I CLIMI CALDO-UMIDI CHE FAVORISCONO MALATTIE DA FUNGHI.
L'HABITAT DELL'ORZO È DEFINITO PIÙ DALLA SUA STRAORDINARIA CAPACITÀ DI ADATTAMENTO E TOLLERANZA A STRESS AMBIENTALI (SICCITÀ, FREDDO, SALINITÀ, SUOLI POVERI) CHE DA REQUISITI SPECIFICI E RIGIDI, IL CHE NE SPIEGA LA DIFFUSIONE GLOBALE E IL SUO RUOLO STORICO COME CEREALE FONDAMENTALE PER LE CIVILTÀ UMANE.
Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
Biological and molecular studies of phytoconstituents from Hordeum vulgare L. leaves: potential treatment for prostate (DU-145) and skin cancer (B16-F10) cell line. Beni-Suef University Journal of Basic and Applied Sciences. 2025;14:43.
Mutagenesis of Highland barley (Hordeum vulgare L. Var. nudum) using nitrogen ion beam implantation: screening of phenotypic variations and comparative transcriptome analysis. BMC Genomics. 2025;26:681.
Molecular mechanisms underlying grain size variation between two distinct naked barley varieties using comprehensive phenotypic and transcriptomic analyses. PeerJ. 2025;13:e19856.
A decadal vision for barley research and breeding. Molecular Plant. 2024.
Scheda IPFI, Acta Plantarum Hordeum_vulgare_vulgare. Acta Plantarum. https://www.actaplantarum.org/flora/flora_info.php?id=507453
1. Estratto di Foglie Verdi d'Orzo (in Polvere)
Standardizzazione: Titolato in clorofilla (fino al 15-20%), vitamine (A, C, E), minerali (calcio, magnesio, ferro) e antiossidanti (saponarina, vitexina).
Formulazione: Polvere fine solubile, spesso microincapsulata per preservarne i nutrienti.
Posologia: 3-5 g al giorno (circa 1 cucchiaino), sciolti in acqua, succo o frullati. Assumere preferibilmente al mattino per un effetto energizzante.
Indicazioni principali:
Azione antiossidante e antinfiammatoria (protezione cellulare e contrasto allo stress ossidativo).
Supporto al sistema immunitario e al metabolismo energetico.
Alcalinizzante e detossificante (regolazione del pH corporeo).
2. Integratore di Beta-Glucani d'Orzo
Standardizzazione: Titolato al 70-80% in beta-glucani, fibre solubili estratte dai semi.
Formulazione: Capsule o compresse da 500-750 mg.
Posologia: 1-3 g al giorno di beta-glucani, suddivisi in 2-3 assunzioni prima dei pasti, con abbondante acqua.
Indicazioni principali:
Riduzione del colesterolo LDL e modulazione della glicemia.
Supporto alla salute intestinale (effetto prebiotico e regolazione del transito).
3. Olio di Germe d'Orzo
Standardizzazione: Ricco in vitamina E (tocoferoli e tocotrienoli), acidi grassi essenziali (omega-6 e omega-9) e fitosteroli.
Formulazione: Perle softgel o olio liquido.
Posologia: 5-10 ml al giorno (circa 1-2 cucchiaini), preferibilmente a crudo o come integratore.
Indicazioni principali:
Azione antiossidante e protettiva per la pelle (contro l'invecchiamento cutaneo).
Supporto alla salute cardiovascolare e al sistema nervoso.
4. Estratto di Semi d'Orzo Tostati (Caffè d'Orzo)
Standardizzazione: Non titolato, ma ricco in composti fenolici e melanoidine (antiossidanti da tostatura).
Formulazione: Polvere solubile o in grani.
Posologia: 5-7 g per tazza (200 ml), fino a 3-4 tazze al giorno.
Indicazioni principali:
Alternativa al caffè per chi soffre di ipertensione, gastrite o insonnia.
Azione digestiva e leggermente sedativa.
5. Farina d'Orzo Integrale
Standardizzazione: Ricca in fibre solubili e insolubili (beta-glucani), vitamine del gruppo B e minerali (selenio, manganese).
Formulazione: Farina per uso alimentare.
Posologia: Fino a 50-100 g al giorno (come parte della dieta), in sostituzione parziale della farina di frumento.
Indicazioni principali:
Supporto alla salute intestinale e al microbiota (effetto prebiotico).
Regolazione dell'assorbimento di zuccheri e grassi.
6. Formulazioni Sinergiche Standardizzate
Combinazioni comuni:
Con Curcuma e Zenzero per potenziare l'effetto antinfiammatorio e antiossidante.
Con Avena e Psyllium per un effetto sinergico sulle fibre e la salute intestinale.
Con Vitamina C e Selenio per enhanceare la protezione immunitaria.
Posologia: Variabile in base alla standardizzazione; generalmente 1-2 dosi al giorno.
Indicazioni: Personalizzate in base alle esigenze (metabolismo, detox, immunità).
Bibliografia
Polvere di estratto di erba d'orzo. BulkSupplements.com. https://www.bulksupplements.com/it/products/estratto-d-39-orzo-in-polvere
hordeum vulgare seed extract, 85251-64-5. The Good Scents Company. https://www.thegoodscentscompany.com/data/ex1647891.html
1. Tisana di Semi d'Orzo Tostati (Caffè d'Orzo)
Parte utilizzata: Semi tostati e macinati.
Preparazione: Utilizzare 1 cucchiaio (circa 5-7 g) di polvere di orzo tostato per 200 ml di acqua bollente. Lasciare in infusione per 5-10 minuti, filtrare e bere.
Dosaggio sicuro: Fino a 3-4 tazze al giorno.
Indicazioni principali:
Alternativa al caffè per chi soffre di ipertensione, gastrite o insonnia.
Azione digestiva e leggermente sedativa.
Fonte di antiossidanti (composti fenolici) e fibre solubili.
2. Decotto di Semi d'Orzo Perlato
Parte utilizzata: Semi perlati (orzo privato della crusca).
Preparazione: Far bollire 20-30 g di semi d'orzo in 1 litro d'acqua per 30-40 minuti. Filtrare e bere il liquido caldo o freddo.
Dosaggio sicuro: 1-2 tazze al giorno.
Indicazioni principali:
Azione emolliente e antinfiammatoria per il tratto gastrointestinale.
Utile in caso di gastrite, colite o disturbi digestivi.
Fonte di beta-glucani, che supportano la salute intestinale e modulano l'assorbimento del colesterolo.
3. Estratto di Foglie Verdi d'Orzo (in Polvere)
Parte utilizzata: Foglie giovani essiccate e polverizzate.
Preparazione: Sciogliere 1 cucchiaino (circa 3 g) di polvere in 200 ml di acqua, succo o frullato.
Dosaggio sicuro: 3-10 g al giorno, suddivisi in 1-2 assunzioni.
Indicazioni principali:
Azione antiossidante e antinfiammatoria (grazie a composti fenolici e flavonoidi).
Supporto al metabolismo energetico e al sistema immunitario.
Alcalinizzante e detossificante.
4. Integratore di Beta-Glucani d'Orzo
Parte utilizzata: Fibre solubili estratte dai semi.
Formulazione: Capsule o compresse da 500-750 mg.
Dosaggio sicuro: 1-3 g al giorno di beta-glucani, suddivisi in 2-3 assunzioni prima dei pasti.
Indicazioni principali:
Riduzione del colesterolo LDL e modulazione della glicemia.
Supporto alla salute intestinale (prebiotico).
5. Farina d'Orzo Integrale
Parte utilizzata: Semi macinati integralmente.
Preparazione: Utilizzare in sostituzione parziale (20-30%) della farina di frumento in pane, pasta e dolci.
Dosaggio sicuro: Fino a 50-100 g al giorno (come parte della dieta).
Indicazioni principali:
Fonte di fibre, vitamine del gruppo B e minerali (selenio, manganese).
Azione prebiotica e regolatrice del transito intestinale.
6. Olio di Germe d'Orzo
Parte utilizzata: Germe del seme, estratto a freddo.
Formulazione: Olio in perle o liquido.
Dosaggio sicuro: 1-2 cucchiaini al giorno (circa 5-10 ml) o come indicato sul prodotto.
Indicazioni principali:
Fonte di vitamina E, tocotrienoli e acidi grassi essenziali.
Azione antiossidante e protettiva per la pelle e il sistema cardiovascolare.
7. Formulazioni Sinergiche
Combinazioni comuni:
Con Zenzero e Camomilla per potenziare l'effetto digestivo e antinfiammatorio.
Con Avena e Psyllium per un effetto prebiotico e regolatore dell'intestino.
Con Curcuma e Tè verde per sinergia antiossidante.
Dosaggio: Personalizzato in base alla formulazione, generalmente 1-2 dosi al giorno.
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero). Consultare un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
EPARINA
FARMACI ANTIDIABETICI ORALI (POTENZIAMENTO)
FARMACI IPOGLICEMIZZANTI (POTENZIAMENTO)
LASSATIVI ANTRACHINONICI (POTENZIAMENTO)
STATINE
WARFARIN
CELIACHIA (INTOLLERANZA PERMANENTE AL GLUTINE), SENSIBILITÀ AL GLUTINE NON CELIACA, ALLERGIA AL GLUTINE, GRAVI MALATTIE INFIAMMATORIE INTESTINALI IN FASE ACUTA (ES. MORBO DI CROHN, COLITE ULCEROSA, PER L'ALTO CONTENUTO DI FIBRE CHE POTREBBE ESACERBARE I SINTOMI IN FASE DI RIACUTIZZAZIONE), OSTRUZIONI INTESTINALI.
I PAZIENTI DIABETICI DOVREBBERO MONITORARE ATTENTAMENTE I LIVELLI DI GLICEMIA, POICHÉ IL CONSUMO DI ORZO PUÒ INFLUENZARE LA RISPOSTA INSULINICA, RICHIEDENDO UN AGGIUSTAMENTO DELLA TERAPIA FARMACOLOGICA, IN SOGGETTI PREDISPOSTI, L'ALTO CONTENUTO DI FIBRE PUÒ CAUSARE GONFIORE, FLATULENZA O LIEVI CRAMPI ADDOMINALI, SPECIALMENTE ALL'INIZIO DEL CONSUMO; INIZIARE CON PICCOLE QUANTITÀ E AUMENTARE GRADUALMENTE, ASSICURARSI DI BERE ABBONDANTE ACQUA QUANDO SI CONSUMANO PRODOTTI A BASE DI ORZO PER PREVENIRE LA STITICHEZZA O L'OSTRUZIONE INTESTINALE LEGATA ALLE FIBRE, IN CASO DI ASSUNZIONE CONCOMITANTE DI FARMACI, IN PARTICOLARE PER IL DIABETE O PER IL COLESTEROLO, CONSULTARE IL MEDICO PER POSSIBILI INTERAZIONI, NON SUPERARE LE DOSI RACCOMANDATE PER EVITARE EFFETTI GASTROINTESTINALI INDESIDERATI, L'ORZO PERLATO O DECORTICATO HA UN INDICE GLICEMICO INFERIORE RISPETTO AD ALTRI CEREALI, MA I DIABETICI DEVONO COMUNQUE MONITORARNE L'ASSUNZIONE.
L'ordenina contenuta specialmente nel malto d'orzo (semi d'orzo germinati), stimola la circolazione periferica e ha anche un effetto bronchiolitico. [Tratto da it.wikipedia.org]
Attività antiossidante e antinfiammatoria
Le foglie di orzo sono ricche di composti fenolici, flavonoidi e fitosteroli (come sitosterolo, campesterolo e stigmasterolo), che conferiscono una significativa attività antiossidante, dimostrata attraverso il saggio DPPH. Questi composti neutralizzano i radicali liberi, riducono lo stress ossidativo e modulano le vie infiammatorie (come NF-κB e JNK), contribuendo alla prevenzione di malattie croniche. Gli estratti di foglie preparati con il metodo di estrazione in Soxhlet, in particolare l'estratto cloroformico (HSC), hanno mostrato la massima attività antiossidante e antinfiammatoria in saggi di denaturazione proteica, anti-proteasi e anti-lipossigenasi.
Proprietà antitumorali (citotossicità selettiva)
L'estratto cloroformico di foglie di orzo (HSC) ha dimostrato una citotossicità prominente contro le linee cellulari del cancro della pelle (B16-F10) rispetto al cancro alla prostata (DU-145). L'analisi GC-MS di questo estratto ha identificato 16 composti, tra cui l'acido ottadecenoico, che si è rivelato il più efficace nell'inibire l'attività della chinasi MAP (MAPK), una proteina cruciale nella proliferazione delle cellule cancerose. Studi di docking molecolare e simulazione dinamica hanno conferito una forte affinità di legame e stabilità termodinamica per questo composto, suggerendo un potenziale meccanismo d'azione nella terapia del cancro della pelle.
Supporto alla salute metabolica e cardiovascolare
L'orzo è un'ottima fonte di fibre solubili e insolubili, in particolare i beta-glucani, che contribuiscono a regolare i livelli di colesterolo e a supportare la salute digestiva. I fitosteroli presenti (brassicasterolo, 5-avenasterolo) hanno dimostrato di avere proprietà anti-infiammatorie, immunomodulatorie e di riduzione del colesterolo. Una meta-analisi ha rilevato che l'assunzione di 500 mg/giorno di fitosteroli alimentari riduce il rischio di cancro del 13%.
Adattogeno e resistente allo stress ambientale
Studi sul miglioramento genetico dell'orzo tibetano (Highland barley, Hordeum vulgare L. var. nudum) hanno evidenziato i suoi meccanismi di adattamento agli ambienti ad alta altitudine. L'up-regulation di geni coinvolti nella biosintesi dei fenilpropanoidi (PAL e 4CL) migliora la resistenza ai raggi UV e la capacità antiossidante. L'ottimizzazione del pathway fotosintetico e la regolazione dei fattori di trascrizione BZIP contribuiscono all'acclimatazione in condizioni di stress ambientale severo.
Regolazione dello sviluppo e della resa dei semi
Ricerche transcriptomiche su varietà di orzo nudo a grano grande e piccolo hanno identificato geni hub, come HvENO1, fortemente correlati con le dimensioni del chicco durante le fasi di riempimento. Questi geni sono arricchiti in pathway metabolici chiave, come il metabolismo dell'amido e del saccarosio, che sono cruciali per determinare la resa e la qualità dei semi.
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
Cariossidi (semi):
Utilizzati in moltissime preparazioni alimentari e per panificazione, in minestre, per la produzione di birra e come surrogato del caffè
L'orzo (Hordeum vulgare) è una delle piante coltivate più antiche della storia umana, con origini che risalgono a oltre 10.000 anni fa nella regione del Mediterraneo orientale e del Medio Oriente, nota come la "Mezzaluna Fertile". È stato uno dei pilastri dell'agricoltura neolitica e ha svolto un ruolo cruciale nella transizione delle società umane da nomadi a sedentarie.
Il nome del genere, Hordeum, deriva dal latino "horreō" (o "horrēre"), che significa "rizzare", "essere irsuto" o "brizzolato", in riferimento alle lunghe reste (awns) che caratterizzano le spighe dell'orzo. Questo termine è anche all'origine della parola "horror" in italiano, evocando l'idea di qualcosa che fa rizzare i capelli. Il nome comune "orzo" trae invece origine dal latino "hordeum".
L'orzo è stato per millenni un alimento fondamentale per molte civiltà, tra cui gli Egizi, i Greci e i Romani. Quest'ultimi lo utilizzavano per preparare il puls, una polenta che costituiva la base della loro dieta.
Presso alcune culture, i chicchi d'orzo sono stati utilizzati come forma primitiva di moneta. Inoltre, gli atleti greci lo consumavano come fonte di energia prima delle competizioni, credendo che conferisse forza e resistenza.
In alcune culture, l'orzo era associato a divinità agricole e della fertilità. Era visto come un simbolo di abbondanza e prosperità.
L'orzo è il cereale per eccellenza nella produzione della birra, grazie al suo alto contenuto di enzimi necessari per la conversione degli amidi in zuccheri fermentescibili durante il processo di maltazione. Questo suo utilizzo è antichissimo; si ritiene che alcune delle prime birre prodotte in Mesopotamia oltre 5.000 anni fa fossero a base d'orzo. Oltre alla birra, l'orzo maltato è essenziale per la produzione di whisky e di altre bevande alcoliche.
L'orzo è un organismo modello negli studi di genetica e miglioramento genetico dei cereali. Il suo genoma è stato completamente sequenziato, aiutando gli scienziati a comprendere meglio l'evoluzione delle graminacee.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
Baik, B.K., & Ullrich, S.E. (2008). Barley for food: Characteristics, improvement, and renewed interest. Journal of Cereal Science, 48(2), 233-242.
Idehen, E., et al. (2017). Bioactive phytochemicals in barley. Journal of Food and Drug Analysis, 25(1), 148-161.
Zeng, Y., et al. (2018). Antioxidant activity of barley and malt. Food Chemistry, 253, 1-9.
Gangopadhyay, N., et al. (2015). Phenolic compounds in barley: Bioavailability and health benefits. Food Chemistry, 166, 125-132.
Sullivan, P., et al. (2013). Barley beta-glucans: Role in human nutrition and health. Cereal Chemistry, 90(4), 367-376.