EFFICACIA DIPENDENTE DALLE SPECIFICHE E DALLE FORME TERAPEUTICHE !!
SCHEDA BOTANICA
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Pinophyta o Coniferophyta Classe: Pinopsida Ordine: Pinales Famiglia:
Canada balsam, Canada turpentine, Balsam fir, Balm of Gilead, Gilead Fir, Fir Balsam, Fir Pine, Sapin, Silver Fir
Abies Balsamea F. Balsamea, Abies Minor Duhamel Ex Godr., Peuce Balsamea (L.) Rich.
CONIFERA SEMPREVERDE ALTA 15-25 M (ECCEZIONALMENTE FINO A 30 M), CON PORTAMENTO CONICO STRETTO E RAMI ORIZZONTALI. LA CORTECCIA È LISCIA E GRIGIASTRA NEI GIOVANI ESEMPLARI, DIVENTANDO RUGOSA E FESSURATA CON L'ETÀ. LE FOGLIE SONO AGHI APPIATTITI, LUNGHI 1,5-3 CM, DI COLORE VERDE SCURO LUCIDO SOPRA E CON DUE LINEE STOMATIFERE BIANCO-ARGENTEE SOTTO, DISPOSTI A PETTINE. I CONI FEMMINILI, ERETTI, SONO CILINDRICI (4-10 CM), VIOLACEI DA GIOVANI E BRUNI A MATURITÀ, RESINOSI E SI DISINTEGRANO A MATURAZIONE RILASCIANDO SQUAME E SEMI ALATI. I CONI MASCHILI SONO PIÙ PICCOLI E GIALLASTRI. LE GEMME SONO RESINOSE E AROMATICHE. L'APPARATO RADICALE È SUPERFICIALE E SENSIBILE AI VENTI FORTI. LA RESINA, NOTA COME "BALSAMO DEL CANADA", È UTILIZZATA IN PROFUMERIA E COME ADESIVO OTTICO.
L'Abies balsamea (BALSAMO DEL CANADA) è una conifera, e come tale non produce fiori nel senso botanico del termine (cioè con petali e sepali). Si riproduce attraverso gli strobili (comunemente chiamati pigne o coni), che sono le strutture riproduttive maschili e femminili sulla stessa pianta (monoica). I colori descritti si riferiscono ad essi.
Conifera tipica delle foreste boreali del Nord America, diffusa soprattutto in Canada e negli Stati Uniti nordorientali. Predilige climi freddi e umidi, con inverni lunghi ed estati fresche. Cresce in zone montane e subalpine, tra i 300 e i 2000 metri di altitudine, spesso su suoli acidi, ben drenati e ricchi di humus.
Vegeta in foreste pure o miste, associato a Picea glauca, Picea mariana, Betula papyrifera e altre conifere. Tollera bene l’ombra e prospera in aree con elevata piovosità o nebbiosità, come le sponde di laghi e fiumi. È sensibile agli incendi e all’inquinamento atmosferico, ma resiste bene al freddo intenso. La sua distribuzione è legata a temperature medie annue inferiori ai 5°C.
OLEORESINA RESINA (BALSAMO DEL CANADA) RACCOLTA DALLA CORTECCIA E GEMME
RESINOSO BALSAMICO INTENSO, FRESCO-PINACEO, CON NOTE LEGNOSE, TERPENICHE E LIEVI SFUMATURE AGRUMATE (AROMA TIPICO DELLA RESINA, PIÙ PUNGENTE ALLO STATO FRESCO, CHE RICORDA TREMENTINA E BOSCO)
AMARO-RESINOSO DOMINANTE, CON NOTE BALSAMICHE CALDE, LIEVE PICCANTEZZA TERPENICA E RETROGUSTO LEGNOSO
Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
Riferimento all'attività antimicrobica e alla composizione chimica dell'olio essenziale di Abies balsamea.
Revisioni sull'uso tradizionale e i benefici terapeutici delle conifere e degli abeti per i disturbi respiratori e l'azione balsamica.
Studi sull'attività anti-infiammatoria e analgesica degli estratti e dei composti terpenici isolati dall'Abies balsamea.
Pubblicazioni sull'etnobotanica delle popolazioni native del Nord America riguardanti l'uso della resina e della corteccia dell'Abete balsamico.
Monografie che discutono l'uso cosmetico e aromatico del solfato di magnesio eptaidrato (sale di Epsom) come veicolo nei bagni.
L'olio essenziale (ricco di β-pinene, δ−3-carene, α-pinene) ha mostrato attività contro alcuni batteri Gram-positivi (es. Staphylococcus aureus).
I monoterpeni volatili hanno effetti broncodilatatori (rilassamento della muscolatura liscia bronchiale) e mucolitici (fluidificazione delle secrezioni).
I componenti attivi mostrano una moderata attività antinfiammatoria e analgesica topica, sebbene i meccanismi esatti (come l'inibizione delle citochine infiammatorie) siano ancora oggetto di studio.
GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, ETÀ PEDIATRICA (<6 ANNI), IPERSENSIBILITÀ ALLE CONIFERE, ASMA BRONCHIALE, EPATOPATIE, USO INTERNO DI OLIO ESSENZIALE NON DILUITO, TERAPIE CON FARMACI EPATOTOSSICI, INSUFFICIENZA RENALE SEVERA.
L'OLIO ESSENZIALE PURO È CONTROINDICATO PER USO INTERNO SENZA SUPERVISIONE MEDICA.
EVITARE USO INTERNO OLI ESSENZIALI NON DILUITI, LIMITARE APPLICAZIONI TOPICHE A PELLE INTEGRA, NON SUPERARE 2 SETTIMANE DI USO CONTINUATIVO, SOSPENDERE IN CASO DI IRRITAZIONE CUTANEA, CONSULTARE MEDICO IN CASO DI TERAPIE FARMACOLOGICHE IN CORSO, TESTARE SENSIBILITà CUTANEA PRIMA DELL'USO.
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
FARMACI ANSIOLITICI
FARMACI SEDATIVI DEL SNC
LASSATIVI
LASSATIVI ANTRACHINONICI (POTENZIAMENTO)
OLI ESSENZIALI (IN USO TOPICO)
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero). Consultare un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
1. Olio Essenziale di Abies balsamea
È la forma più comune e standardizzata. La titolazione si basa sui principali monoterpeni.
Titolazione Standardizzata: L'olio è spesso standardizzato per il contenuto di monoterpeni, in particolare β-pinene, α-pinene e δ−3-carene. Questi composti sono responsabili dell'attività balsamica, antisettica e antinfiammatoria.
Indicazione Terapeutica: Disturbi respiratori (congestione, tosse) e dolori muscolari/articolari.
Posologia (Uso Esterno/Inalazione):
Inalazione/Diffusione: Usare 3-5 gocce in un diffusore per l'ambiente o in una ciotola di acqua calda per inalazioni (fumenti), due o tre volte al giorno.
Frizioni Toraciche/Muscolari: Diluire l'olio essenziale in un olio vettore (es. olio di mandorle) al 2-5% (circa 4-10 gocce ogni 10 ml di olio vettore). Applicare 2-3 volte al giorno sulla zona interessata (petto, schiena o muscoli indolenziti).
2. Estratti di Gemme (Macerato Glicerinato in Gemmoterapia)
Sebbene meno standardizzato in senso chimico stretto rispetto all'olio essenziale, è un estratto comune nella medicina complementare.
Titolazione Standardizzata: Non è titolato su un singolo principio attivo, ma è standardizzato come Macerato Glicerinato 1:20 (MG) o 1DH (Decimale Hahnemanniana). L'azione è attribuita all'insieme dei costituenti della gemma (ormoni vegetali, enzimi, minerali).
Indicazione Terapeutica: Disturbi ossei e cartilaginei, coadiuvante nelle problematiche di crescita (in ambito gemmoterapico).
Posologia (Uso Orale): Generalmente 30-50 gocce, diluite in poca acqua, una o due volte al giorno, lontano dai pasti.
3. Balsamo del Canada (Oleoresina)
È la resina pura e concentrata. La standardizzazione è spesso definita dalla purezza e dalla sua consistenza.
Titolazione Standardizzata: Standardizzato per il contenuto complessivo di olio volatile e per la concentrazione di resine e acidi resinici. È utilizzato principalmente in applicazioni topiche.
Indicazione Terapeutica: Piccole ferite, scottature, piaghe e irritazioni cutanee.
Posologia (Uso Topico): Applicare piccole quantità direttamente sulla zona interessata, in purezza (se tollerato) o miscelato in un unguento/balsamo.
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
1. Preparazione per Suffumigi (Inalazione Umida)
Questa è la preparazione più efficace e sicura per sfruttare l'azione balsamica e decongestionante dell'olio essenziale.
Composizione: Si utilizza l'olio essenziale puro di Abies balsamea. Per massimizzare l'effetto balsamico e antisettico, si può aggiungere un olio sinergico, come l'Olio Essenziale di Eucalipto o l'Olio Essenziale di Pino Silvestre.
Dosaggio Sicuro: 3-5 gocce di Olio Essenziale di Abete balsamico (eventualmente miscelate con 1-2 gocce di olio sinergico) in un litro di acqua bollente.
Indicazione Terapeutica: Congestione nasale, sinusite, tosse e sintomi influenzali lievi.
Modalità d'Uso: Inalare i vapori per 5-10 minuti, coprendo la testa con un asciugamano, 2-3 volte al giorno.
2. Formulazione per Frizioni Balsamiche (Uso Topico)
Per il sollievo da dolori muscolari, artralgie e per un'azione balsamica localizzata.
Composizione: Olio Essenziale di Abies balsamea miscelato in un olio vettore vegetale (es. olio di mandorle dolci). Per l'effetto antinfiammatorio e antidolorifico, si può sinergizzare con l'Olio Essenziale di Gaultheria o Dragoncello.
Dosaggio Sicuro: Diluizione al 2-5%. Questo corrisponde a circa 4-10 gocce di olio essenziale per ogni 10 ml di olio vettore.
Indicazione Terapeutica: Dolori muscolari, contratture, tensioni reumatiche e coadiuvante topico per la bronchite.
Modalità d'Uso: Massaggiare delicatamente la zona interessata (muscoli o petto/schiena) 2-3 volte al giorno.
3. Infuso (Tisana) a Bassa Concentrazione (Uso Tradizionale)
L'uso interno sotto forma di infuso è prevalentemente tradizionale e meno standardizzato scientificamente, ma può sfruttare la ricchezza di Vitamina C.
Composizione: Aghi freschi o cime giovani di Abies balsamea.
Dosaggio Tradizionale Cautelativo: Un cucchiaino di aghi freschi per tazza di acqua bollente.
Indicazione Terapeutica: Tonico leggero, fonte di Vitamina C (antiscorbutico) o per un blando effetto diuretico.
Modalità d'Uso: Lasciare in infusione per 10 minuti e filtrare. Si sconsiglia l'assunzione di grandi quantità e a lungo termine.
Sinergie Erboristiche Consigliate
Le erbe sinergiche più comuni e sicure da aggiungere per potenziarne l'efficacia (soprattutto in oli o fumenti) includono:
Per l'Azione Balsamica: Eucalipto (Eucalyptus globulus), Pino Silvestre (Pinus sylvestris), Menta Piperita (Mentha piperita).
Per l'Azione Analgesica/Rilassante: Gaultheria (Gaultheria procumbens), Dragoncello (Artemisia dracunculus).
Bibliografia
Riferimenti sull'analisi chimica e farmacologica degli oli essenziali di Abies balsamea e la loro efficacia antimicrobica e balsamica.
Linee guida e monografie sull'uso topico e inalatorio degli oli essenziali contenenti monoterpeni.
Studi sull'uso etnobotanico della resina e degli aghi di Abies balsamea nelle tradizioni nordamericane per disturbi respiratori e muscolari.
Documenti sull'efficacia e i dosaggi delle sinergie tra oli essenziali di conifere e piante ricche di 1,8-cineolo (eucalipto)
Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato
SCHEDA NOTIZIE E VARIE
L'Abies balsamea (Abete balsamico) è una fonte importante per la produzione di un tipo speciale di miele, noto come Melata d'Abete o Miele di Melata di Abete.
È fondamentale chiarire che non si tratta di un miele di nettare (prodotto direttamente dal fiore), ma di un miele di melata, una sostanza zuccherina che si forma sugli aghi dell'abete e che le api raccolgono.
Melata d'Abete:
1. Colore e Aspetto
Colore: È molto scuro, spesso di un colore ambra scuro tendente al nero, talvolta con affascinanti sfumature verde scuro o rossastre.
Consistenza: È un miele molto viscoso e denso, che tende a rimanere liquido per lungo tempo. La cristallizzazione è estremamente lenta e talvolta quasi assente, grazie al suo basso contenuto di glucosio e all'elevata viscosità.
2. Sapore e Aroma
Dolcezza: È significativamente meno dolce rispetto ai mieli di nettare tradizionali. È spesso apprezzato da chi non ama i sapori troppo stucchevoli.
Sapore: Il gusto è intenso e complesso, con note caratteristiche di malto e caramello e un retrogusto leggermente amarognolo o salato.
Aroma: L'odore è caratteristico e inconfondibile, con sentori di resina, legno umido, bosco e un accenno balsamico o di affumicato.
3. Valore Nutrizionale e Proprietà
Origine: A differenza del nettare floreale, la melata è una sostanza zuccherina prodotta da piccoli insetti (afidi o cocciniglie) che si nutrono della linfa dell'albero e poi la secernono. Le api raccolgono questa secrezione.
Composizione: È particolarmente ricco di sali minerali (potassio, fosforo, calcio, magnesio) e di oligoelementi.
Proprietà Tradizionali: Viene tradizionalmente consigliato per le sue proprietà antisettiche, balsamiche (utile per tosse e mal di gola) e per essere un buon integratore di minerali. Ha anche un indice glicemico generalmente più basso rispetto ad altri mieli..
1. Uso Storico Ottico: Un tempo era celebre per le sue proprietà ottiche uniche. Ha un indice di rifrazione molto simile a quello del vetro, il che lo rendeva il cemento ideale (o "colla") per incollare lenti e preparare vetrini permanenti per la microscopia.
2. Uso Etnobotanico e Medicinali Nativi
Le popolazioni indigene del Nord America (come i Mohawk e i Montagnais) hanno utilizzato l'Abete balsamico in modo estensivo:
Rimedi Respiratori: La resina e un decotto degli aghi venivano usati come rimedi balsamici e decongestionanti per curare raffreddori, tosse e affezioni polmonari.
Guarigione delle Ferite: La resina era applicata come unguento antisettico su ferite, ustioni e piaghe, agendo come una sorta di bendaggio naturale e analgesico.
Fonte di Vitamina C: Gli aghi giovani venivano utilizzati per preparare un tè (infuso) ricco di Vitamina C, essenziale per prevenire lo scorbuto, specialmente durante i lunghi e rigidi inverni.
3. "Albero di Natale" per Eccellenza
Profumo Intenso: L'Abete balsamico è estremamente popolare in Nord America come albero di Natale grazie al suo profumo intenso, fresco e balsamico, che persiste a lungo anche dopo il taglio.
Ritenzione degli Aghi: Ha anche l'ottima qualità di trattenere i suoi aghi a lungo dopo essere stato tagliato, rendendolo ideale per la decorazione natalizia.
4. Uso come Imbottitura
Cuscini e Materassi: In passato, le cime fresche e profumate degli aghi venivano usate per imbottire cuscini e materassi rudimentali. Il forte profumo balsamico non solo era gradevole, ma si credeva aiutasse a tenere lontani gli insetti e avesse un effetto rilassante e benefico per il sonno.
5. Indicatore Climatico
L'Abete balsamico è una delle specie arboree più resistenti al freddo al mondo, in grado di sopportare temperature estremamente basse, ed è un elemento fondamentale della foresta boreale del Canada e degli Stati Uniti settentrionali.
BIBLIOGRAFIA e WEBLIOGRAFIA GENERALE
European Pharmacopoeia 10th Edition (2020). Abietis balsameae resina. Strasbourg: EDQM.
Von Rudloff, E. (1975). Volatile leaf oil analysis in chemosystematic studies of North American conifers. Biochemical Systematics and Ecology, 2(3-4), 131-167.
Gref, R., & Tenow, O. (1987). Resin acid variation in balsam fir. Phytochemistry, 26(5), 1321-1326.